Tiro un sospiro di sollievo.Non avevo affatto intenzione di trovarmi in mezzo auna ribellione.
Cavalco comunque con il mio meraviglioso cavallo,galoppo,lo stremo in qualche modo. Ad un tratto sento una fitta al petto, come una ferita che i riapre.
Mi tasto il petto:sono passati degli anni ma a volte sento ancora il contorno di una M incisa su di esso.
D'improvviso il mondo mi crolla addosso;ricordo il dolore e la sua risata malvagia.Ricordo Mefisto con il coltello e Makua che traccia una m sul petto e io che trattengo i gemiti. Dolore.
Ricordo quando mi sono svegliato e ho scoperto di aver sparato
sui miei amici,di quando ho visto Tiger raccontare a mio padre di essere stato colpito e ferito dal mio fucile.
Ricordo
il disprezzo che ho avuto per me stesso,il desiderio di morire.
Torno al villaggio e devono essere tornati,perchè c'è un gran viavai e un grande falò sta bruciando accanto al totem.Mi accorgo improvvisamente di essere vestito secondo tradizione bianca e non pellerossa, così entro nella mia tenda e la giacca giallo-rossa lascia posto a una a frange.
Posiziono una fascia con simboli navajo in capo,fr i ciuffi di capelli mossi e neri.
Ed esco alla luce.