Azog e il suo mannaro piombarono su Thorin abbattendolo al suolo. Le fauci della bestia si serrarono intorno al suo corpo. L’urlo di dolore di Thorin squarciò la notte mentre veniva scaraventato in aria.
“Thorin!!” lo chiamò disperato Dwalin, pronto ad accorrere al suo fianco, ma proprio in quel momento il ramo a cui era aggrappato cedette ancora un po’ gettandolo quasi nel vuoto.
Ma Dwalin non si arrese. Non poteva abbandonare Thorin, sarebbe morto con lui piuttosto che lasciarlo solo nelle grinfie di Azog. Il loro era un patto di lunga data, un legame indissolubile. Erano fratelli non per vincoli di sangue ma perchè così avevano deciso tanti anni prima quando dolore ed esilio erano lontani dalle loro giovani e spensierate menti.