Arrivò subito alla casa,entrando notò che
l’attaccapanni era per terra,il signor Tsukishima
doveva averlo fatto cadere nella fretta di uscire prendendo la giacca.
Lo tirò su sistemando tutti gli indumenti
appesi.
La casa così desolata e silenziosa le diede una
stretta la cuore pensando dove erano tutte le persone che ci vivevano.
Salì le scale dirigendosi nella camera del papà
di Kilary,aprì l’armadio e prese due magliette un
paio di pantaloni,dell’intimo e un paio di scarpe, non era sicuro che avesse le
scarpe e non le ciabatte in ospedale.
Li piegò accuratamente e li mise in una busta.
Attraversando il corridoio sentì come una fitta
al cuore.
Quella è la sua camera.
Non riuscì a resistere,tutto il suo corpo lo
spingeva ad entrare, ogni fibra del suo essere lo spingeva li.
Entrò piano come se potesse disturbare qualcuno.
Si sedette sul letto,sul comodino accanto a lui
c’era una foto di Kilary con Seiji,lui.la signora Kumoi e il signor Muranishi.
Quella foto era stata fatta il giorno del
concerto di Kilary contro Fubuki in cui aveva vinto presentando la canzone
scritta da lei.
Tutti sorridevano in quella foto,ma il suo
sorriso spiccava ,lo faceva sempre, era il sorriso più bello che avesse mai
visto.
Sentì le lacrime ricominciare a solcargli le
guance ma non ci provò nemmeno a fermarle sapeva che non sarebbe servito,gli
faceva troppo male tutto per potersi preoccupare delle lacrime.
Si sdraiò poggiando la testa sul cuscino e
lasciandosi andare al dolore e al rimpianto.
Riusciva a sentire il profumo della ragazza come
se fosse li accanto a lui e la stesse abbracciando.
H:Ti prego tu ce la devi fare,non puoi
lasciarmi,io…io ho bisogno di te…
tu non puoi lasciarmi qui così…io ho bisogno di
averti qui e di dirti….
La veemenza delle lacrime gli impediva di
respirare bene.
H:CHE IO TI AMO DANNAZIONE!! Io non posso vivere
in un mondo il cui tu non ci sei.Perchè hai salvato
la mia vita mettendo in pericolo la tua??? Che senso ha avuto se poi io potrei
dover continuare a vivere in un mondo senza di te…DOVEVI
LASCIARMI MORIRE! STUPIDA,STUPIDA,STUPIDA!
Non riusciva a smettere ,dopo essersi tenuto
dentro per tanto tempo i suoi sentimenti non riusciva più a reprimerli,sapeva
che lei non lo ascoltava ma doveva affidare all’aria quelle parole perché il
suo corpo era stremato e non riusciva più a tenere dentro nemmeno un altra
briciola di dolore.
E il rimpianto di non avergli detto quello che
provava era per il lui il più grande dolore.
Tirò fuori la testa dal cuscino per cercare di
respirare e il suo sguardo fu attirato dalla confusione che c’era sul tavolino
della stanza.
C’erano penne e matite sparse sopra al ripiano
un mp3 e dei fogli come se li avesse usati poco prima di uscire.
Si fece scivolare dal letto e a gattoni ancora
tremante si avvicinò al basso tavolino in mezzo alla stanza.
Prese l’mp3 lo accese e apparse l’ultima canzone
che aveva sentito.
Fuoco D’artificio.
Si mise le cuffiette e si fece cullare dalla sua
voce.
La melodia e le parole erano stupende,lasciavano
trapelare tutti i suoi sentimenti più profondi.
Hiroto
era sempre stato innamorato di quella canzone,la prima volta che la sentì ne
rimase incantato e avrebbe tanto voluto che quei dolci sentimenti fossero
rivolti a lui,ma non aveva mai osato sperarlo,in fondo Kilary
aveva fatto di tutto pur di stare vicino a Seiji,era
diventata una idol dal nulla solo per stargli vicina
quindi come poteva credere che non fossero tutte per lui le sue attenzioni.
Eppure in un modo inconsueto e forse, vista dal
suo punto di vista un tantino masochista ,amava quella melodia e il sentimento
che racchiudeva.
Con molta leggerezza,senza pensare che fossero
niente di che, prese i fogli davanti a lui e cominciò a leggere.
“Sono qui stanotte e non riesco proprio a
dormire,ho pensato che magari scrivendo potrei finalmente alleggerire questo
peso che mi opprime il cuore ormai da un po’.
Vorrei essere capace di esprimere i miei
sentimenti liberamente,vorrei dargli voce per poter finalmente tornare
serena,ma non ne sono capace.
Eppure è così forte quello che provo che non so
come riesca a tenermelo tutto dentro,è come un enorme arcobaleno bellissimo
costantemente affiancato ad un temporale, è gioia e dolore,è vita e morte allo
stesso tempo.
Sto ascoltando questa canzone e continuo a
vedere il tuo volto,i tuoi occhi,riesco a sentire il calore delle tue braccia
quando mi stringono a te.
In questo testo è racchiuso tutto quello che
provo per te e che non ti so dire.
Io ti amo e anche se so che tu non provi la
stessa cosa per me non credo che riuscirò mai a cancellarti dalla mia testa e
dal mio cuore.
Mi sei entrato dentro così in fondo che
estirpare queste emozioni credo non sia possibile per me.
Forse arriverà il giorno in cui ti dirò quello
che provo veramente ma fino a quel momento affido il mio amore a questo pezzo
di carta sperando che possa alleggerire il mio cuore da questo dolore di un
amore non corrisposto.
Hiroto
non importa se non mi ami l’importante è che tu rimanga sempre vicino a me,come
hai sempre fatto,perché se mi sei lontano non riesco a respirare.
Ti amo.
Kilary.”