Questo
è solo
l’inizio
<<
Buongiorno
dormigliona >> dice Der vedendomi svegliare.
<<
Buongiorno, ma
che ore sono? >> chiedo.
<<
Le dieci
>> risponde.
<<
Come le dieci?
Dovrei essere a lavoro già da un po’
>> dico balzando in piedi.
Mi
sistemo meglio che posso
e vado via.
<<
Ti accompagno
con la moto, faremo prima >> dice Der.
<<
Non è una buona
idea, Luck potrebbe… >> rispondo.
<<
Questa storia
non è nemmeno iniziata ed io già non…
>> dice.
Lo
interrompo con un
bacio, non posso restare qui per un’altra sua scenata di
gelosia.
<<
Scusa il
ritardo nonno, non ho sentito la sveglia >> dico entrando
nell’ufficio.
<<
Non ti ho
sentita rincasare ieri, hai passato la notte fuori? >>
chiede.
<<
No… cioè sì…
ero da un’amica >> rispondo.
<<
Pensi che sia
nato ieri? Ho visto certi sguardi con il ragazzo che viene spesso
qui… >>
dice.
<<
Ma no, cosa
credi… tra me e Derek non… >>
rispondo.
<<
Derek, conosci
pure il suo nome >> dice.
Meglio
non continuare,
mi smaschererei da sola. Comincio subito a lavorare sperando non mi
rivolga
altre domande. Devo anche pensare a come dirlo a Luck e Sam, magari
stasera a
cena.
Mi
vibra una gamba. Il
telefono. Derek. Meglio non parlare davanti al nonno.
<<
Vado un attimo
in bagno >> dico uscendo dalla stanza.
<<
Derek, non
posso parlare adesso >> dico al telefono.
<<
Lila
all’ingresso c’è Luck con credo tua
sorella, gli ho detto che andavo a vedere
se eri in camera tua >> risponde.
<<
Cosa? Loro sono
da te? Inventati qualcosa, ti prego, ma non usare la tua fantasia
>>
dico.
<<
Grazie amore!
>> dice sarcastico.
<<
Digli che sono
al lavoro >> rispondo.
<<
Giusto, vado a
dirglielo >> dice.
<<
Der? Come ti
sei presentato? >> chiedo preoccupata.
<<
Come il
fidanzato di una delle tue coinquiline >> risponde.
<<
Visto, quando
vuoi hai fantasia >> dico scherzosa.
<<
Sì, sì, certo,
adesso devo andare >> risponde.
<<
Ok, e Der…
grazie >> dico.
<<
A dopo piccola
>> risponde riattaccando.
Come
può Luck esser
andato a casa di Derek? Be, in realtà lui pensa che sia casa
mia ma questo conta
poco. Per fortuna Der si è inventato una scusa che in fondo
è la verità. Ma le
bugie hanno le gambe corte e non so quanto riuscirò ad
andare avanti così.
Ancora forse, anzi sicuramente non ho visto niente.
--------------------------------------
<<
Ordiniamo?
>> chiede Luck quando ci accomodiamo al nostro tavolo.
<<
No, aspettiamo
un’altra persona >> rispondo.
<<
E chi è?
>> chiede Sam.
<<
Lo scoprirete
presto >> rispondo.
Molto
prima di quanto
voi pensiate.
Mi
alzo dalla sedia e
faccio cenno di raggiungerci. È arrivato.
<<
Ragazzi lui è
Derek e loro sono Sam e Luck >> dico presentandoli.
<<
Sì, ci siamo
già conosciuti >> dice Luck.
<<
Stamattina
>> continua Sam.
<<
Bene, adesso
siamo tutti >> dico.
<<
Non me ne
voglia lui, ma perché è qui? >>
chiede Luck.
<<
Ecco, adesso ci
arriverò >> rispondo.
Derek
è di fronte a me e
già da questa distanza riesco a percepire il suo nervosismo.
Non credo sia per
il viaggio, ma perché sono vicino a Luck.
<<
Ho invitato
anche Derek perché devo, anzi dobbiamo dirvi una cosa
>> continuo.
Luck
sembra scioccato e
forse dovrebbe, non penserà che dirò che sto con
Derek? In fin dei conti è la
verità ma non sarei così crudele!
<<
Ecco… nel
weekend noi… dobbiamo partire >> continuo.
<<
Partire? E
perché? >> chiede subito Luck.
<<
È una storia un
po’ lunga da raccontare comunque noi dobbiamo andare a
cercare la madre di una
mia amica >> rispondo.
<<
E lui cosa
centra? >> chiede Luck, sembra nervoso.
<<
Io sono il suo
fidanzato >> risponde Der.
Per
un attimo mi crolla
il mondo addosso ma la mia risposta spiega tutto.
<<
Della mia amica
ovviamente >> intervengo.
Lo
sguardo complice di
Derek mi colpisce.
<<
E perché non va
lei al posto tuo? >> chiede Sam.
Ci
si mette anche lei
adesso?
<<
Perché non ne
ha il coraggio e ha chiesto al suo fidanzato e alla sua vecchia amica
di affrontare
il viaggio al posto suo >> rispondo.
<<
Tesoro non mi
sembra il caso che parta con lui, so che Derek non è il tuo
tipo ma non ne vedo
la necessità >> dice Luck.
Derek
non è il mio tipo?
E chi lo è forse, lui? Questo è quello che crede
lui. Vedo Derek agitarsi
inquieto sulla sedia, forse per l’ultima frase di Luck.
<<
Luck io devo
farlo, ormai l’ho promesso >> dico.
<<
Allora vorrà
dire che verrò con voi >> risponde lui.
Come
pensavo, non si
fida e non ha tutti i torti.
<<
Anche tu? Ma
perché, non la conosci nemmeno >> dico.
<<
Vorrà dire che
lo farò, anzi, perché non è qui?
>> chiede Luck.
Ci
mancava solo questo,
adesso chi gli dovrei presentare?
<<
Non ne vedo il
motivo >> rispondo.
<<
Chiamala,
magari verrà >> risponde lui.
<<
Va bene, allora
vado fuori a chiamarla, qui i cellulari non hanno linea
>> dico.
<<
Può farlo
Derek, in fondo è il suo fidanzato >> risponde
Luck.
<<
No, non ti
scomodare, ormai lo faccio io >> dico uscendo.
Bene,
adesso sono
davvero nei guai, chi potrei mai chiamare e fare venire qua stasera?
Sfoglio
la rubrica del
mio telefono, ma i contatti sono tutti di Millville, qui a New York non
conosco
nessuno, a parte Derek e… Cloe. Lei è la
soluzione ai miei problemi.
<<
Cloe? >> dico
al telefono.
<<
Sì Lila, sono
io, come stai? >> risponde.
<<
Non molto bene,
devi aiutarmi >> dico.
<<
Lila mi stai
preoccupando, che succede? >> chiede.
<<
Ho combinato un
guaio e solo tu puoi tirarmi fuori >> rispondo.
<<
Spiegati
meglio, non capisco >> dice.
<<
Dovresti venire
subito al locale sulla trentaseiesima, sai quel ristorante…
>> rispondo.
<<
Sì ho capito,
ma perché? >> chiede.
<<
Dovresti
fingerti la fidanzata di Derek, ti spiegherò meglio quando
arrivi >>
rispondo.
<<
Ehm… va bene,
arrivo subito >> dice.
<<
Quando arrivi
all’ingresso fammi uno squillo, non entrare direttamente,
devo spiegarti la
situazione >> rispondo.
<<
Va bene, a dopo
>> dice.
<<
Grazie >>
termino.
Rientro
dentro e spiego
tutto agli altri, Derek sembra non capire. Tranquillo, ho tutto sotto
controllo, spero.
E
dopo poco ecco lo
squillo di Cloe.
<<
È arrivata,
vado a prenderla >> dico alzandomi dal tavolo.
Sgaiottolo fuori dal locale
e subito mi si
presenta la mia amica, la mia vera amica Cloe.
<<
Meno male che
sei qui >> dico abbracciandola.
<<
Ma che succede?
>> chiede.
<<
Dentro ci sono
Luck il mio fidanzato, Derek che anche lui lo è, e mia
sorella >>
rispondo.
<<
Eh? >>
chiede perplessa.
<<
Tu devi
fingerti la fidanzata di Derek, sabato io e lui partiamo per la
Pennsylvania
per cercare tua madre >> rispondo.
<<
Ma sei
impazzita per caso? >> chiede scherzosa.
<<
Ti prego, dimmi
che lo farai >> rispondo.
<<
Lo farò, ma
perché? >> chiede.
<<
Adesso non
posso spiegarti ma ti prometto che lo farò >>
rispondo.
<<
Va bene, allora
andiamo >> dice.
<<
Grazie, grazie,
grazie >> dico abbracciandola.
Entriamo
dentro il
locale.
<<
Ragazzi, lei è
Cloe, lui è Luck e lei è Sam >>
dico presentandoli.
<<
Piacere
>> dice dando la mano a tutti tranne che a Derek.
<<
Ciao amore
>> dice dando un bacio sulla guancia a Der.
Ok,
ma non esageriamo!
Derek
sembra stupito, ma
sta al gioco.
<<
Bene, allora tu
sei la ragazza per cui Derek e Lila devono andare in Pennsylvania
>> dice
Luck.
<<
Già, per mia
madre >> risponde.
Perfetto,
tutto procede
secondo i piani.
<<
E li lasci
partire da soli? >> chiede scherzoso Luck.
Non
scherza per niente.
<<
Sì, io mi fido
ciecamente di loro >> risponde Cloe.
<<
Be, andrò
anch’io sai? >> chiede Luck.
<<
Ah davvero e
perché? >> risponde lei.
<<
Voglio stare
vicino a Lila >> dice Luck.
Sì,
vicina un corno tu vuoi
controllarmi.
<<
Certo, la tua
fidanzata >> risponde Cloe.
<<
Perché non
vieni anche tu, saremmo due coppie, ci divertiremmo >>
dice Luck.
Ci
mancherebbe solo
questo, già non ho sopportato il bacio sulla guancia che
Cloe ha dato a Der,
figuriamoci di vederli per tutto il viaggio insieme. Adesso capisco
come deve
sentirsi Derek. Non è una bella sensazione, questo
è sicuro.
<<
No io… >>
risponde lei.
<<
Ti ho già detto
che non vuole, non insistere >> la interrompo.
<<
Va bene, vorrà
dire saremo in tre >> dice Luck.
<<
Perché non
vieni anche tu Sam? >> chiedo.
Non
ha parlato per tutta
la serata, non si sente a suo agio.
<<
Io? No, ma
perché… >> risponde Sam.
<<
Dai, almeno mi
faresti compagnia tra i due piccioncini >> interviene Der.
<<
No, ma non mi
sembra il caso… >> risponde lei.
Cerco
di farmi capire
con lo sguardo, speriamo ci riesca.
<<
Be, che faresti
da sola a New York? >> chiedo.
<<
Magari torni a
Millville >> dice Luck sarcastico.
Non
lo sopporto, non lo
sopporto, forse è per questo che Sam non vuole venire.
<<
Va bene,
accetto >> dice con aria di sfida verso Luck.
<<
Perfetto,
allora saremo in quattro >> dico contenta.
La
cena procede così per
tutto il tempo. Non vedo l’ora che si finisca.
<<
Si sta facendo
tardi, forse è meglio andare >> dice Derek.
<<
Infatti, adesso
ti accompagno a casa >> mi dice Luck.
<<
No, non è
necessario >> rispondo.
<<
Tranquillo,
posso farlo io, devo accompagnare Cloe e loro vivono insieme
>>
interviene Derek.
<<
Va bene allora
>> risponde Luck.
Ci
salutiamo tutti e
Luck mi bacia davanti a Der. Ho cercato di evitarlo, sono persino
uscita per
prima dal locale, ma non c’è l’ho fatta.
Appena
Sam e Luck
salgono sul taxi restiamo soli, io, Der e Cloe.
<<
Grazie per
averci aiutato >> dico.
<<
Figurati, ma
potrei sapere il perché di tutto questo? >>
chiede.
Guardo
Der e mi fa cenno
che posso raccontargli la verità, la vera verità.
<<
Tuo padre ha
trovato una donna a Pittsburgh che potrebbe essere la madre di Derek e
noi
vogliamo andare da lei nel weekend, solo che è arrivato
Luck, il mio fidanzato,
e se lo avessi lasciato tutti i nostri piani per il weekend sarebbero
andati a
rotoli >> rispondo.
<<
Quindi tu stai
con Luck, ma anche con Derek e non puoi lasciare Luck altrimenti non ti
lascerebbe partire con Derek? >> chiede lei confusa.
<<
In un certo
senso >> rispondo.
<<
Quindi
partirete tutti insieme >> dice lei.
Annuisco,
non so dire
altro.
<<
Come farai a
sopportare Luck? >> chiede a Der.
<<
Me lo chiedo
anch’io >> risponde lui.
Scoppia
una risata, ci
voleva una scarica di tensione.
Salutiamo
Cloe e Der mi
accompagna a casa, la vera casa.
<<
Mi dispiace
>> dico scendendo dalla moto.
<<
Per cosa?
>> chiede.
<<
Per tutto, per
Luck, per il bacio, io ho cercato di evitarlo, ma non ci sono
riuscita…
>> rispondo.
<<
Questo è solo l’inizio,
devo solo abituarmi >> dice.
<<
Non ci si può
abituare a questo genere di cose, già prima per un innocente
bacio sulla
guancia che ti ha dato Cloe, mi sono infastidita, pensa tu…
>> rispondo.
<<
E mi ha
chiamato amore >> m’interrompe scherzoso.
<<
Giusto, ti ha
chiamato amore >> rispondo.
<<
Lei in una sola
volta che ci siamo visti mi ha chiamato così, tu non lo hai
mai fatto >>
dice sarcastico.
<<
Vuoi che ti
chiami così? Non ho bisogno di chiamarti amore, tu sai
già che ti amo >>
rispondo.
<<
Anche questo
non mi avevi mai detto >> dice.
<<
Lo stavo per
fare all’Empire, ma tu mi hai interrotta >>
rispondo.
<<
Vero, ma è
bello sentirselo dire >> dice.
<<
A proposito, tu
non hai risposto a quelle cinque lettere >> rispondo
scherzosa.
<<
Vuoi sentirtele
dire? >> chiede scherzoso.
<<
Dici che è
bello, quindi sì >> rispondo sarcastica.
<<
Sheila Margaret
Montgomery io ti… >> dice lentamente.
Lo
interrompo con un
bacio, in fondo non ho bisogno di sentirmelo dire, lo so già.
<<
Amo >>
continua dopo esserci separati.
<<
È vero, fa un
bell’effetto >> rispondo.
Un
bellissimo effetto,
mai nessuno me lo aveva detto prima, neanche Luck. Derek mi ha
conosciuta per
la vera Lila e mi ama per quella che sono. Luck invece si è
accorto di me solo
dopo esser diventata “La nuova Lila” e forse, anche
lui mi ama ma non è lo
stesso. Derek e Luck sono due modi opposti, due linee parallele che non
s’incontreranno
mai. Ma solo uno dei due è quello giusto, quello che amo con
tutta me stessa,
per cui farei di tutto, perfino affrontare un viaggio, stando con un
altro e vedere
il suo sguardo ferito addosso.