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Autore: MetalheadLikeYou    13/02/2014    2 recensioni
Indossai i miei Ray-Ban e mi infilai in un taxi, che mi portò proprio sotto la casa di mio fratello.
L'autista gentilmente mi aiutò a scaricare tutta la mia roba e se ne andò.
Sbuffai e andai a suonare alla porta.
Suonai una volta.
Due volte.
Tre volte.
La porta si aprì e un ragazzo mi fissò con gli occhi sgranati, erano verdi come i miei.
Genere: Erotico, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Synyster Gates, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 18





<< Siamo arrivati?>>
<< Si>>
<< Sembra un carcere>> dissi, osservando la struttura, decisamente triste e cupa, altro che sala prove, da fuori sembrava un carcere.
<< Dentro è molto più figo>>
Scesi dalla macchina, che Jimmy coprì con un telo, facendo ridere tutti.
Odiava tantissimo gli uccelli, soprattutto i piccioni.
Era esilarante vederlo sbraitare e borbottare contro quegli animali.
Zacky mi prese per mano ed entrammo nel palazzetto.
<< Finalmente sono le 10.32 avevo detto che alle 10.30 dovevate essere qui, Jimmy ma come cazzo ti sei vestito?>> 
<< Calma! Sono un figo!>>
Scoppiammo tutti a ridere finchè l'entrata di Brian ci zittì.
<< Che c'è non ride più nessuno?>> domandò lui.
Lo fissai, aveva un gran bel livido in faccia e le mani rovinate e camminava zoppicando appena.
<< Hai tanto da fissarmi?>>
<< Se ricominciate vi ammazzo con le mie mani>> 
<< Smettetela prima di subito, insomma che cazzo vi prende a tutti quanti?>> urlò Johnny.
<< Oh, oh, oh relax nano, relax>>
Zacky mi teneva ancora per mano, stringendo la mia un po, lo scrutai, era nervoso.
Gli voltai con una mano il viso verso di me, sorridendogli appena, << Va tutto bene>> lo rassicurai, baciandolo appena.
<< Ah io mi rimetto a suonare>>
<< Almeno fai qualcosa di costruttivo>> rispose seccato il mio ragazzo.
<< Vee....>> lo riprese mio fratello alzando gli occhi al cielo.
<< Cosa hai detto?>> domandò Brian innervosendosi di nuovo.
<< AVETE VERAMENTE ROTTO IL CAZZO! ADESSO BASTA!>> 
Le urla di Jimmy arrivarono forti e chiare alle orecchie di tutti, soprattutto dei due chitarristi che lo fissarono.
<< Domani sera abbiamo una serata, quindi adesso basta, chiedetevi scusa a vicenda, non voglio più sentir volare una mosca, se sento ancora una volta qualcuno alzare la voce, giuro che vi ammazzo!>>
I ragazzi lo fissarono e io gli sorrisi grata, Matt scosse la testa e prese il blocco appunti dove teneva le canzoni.
Johnny prese il basso e si mise a parlare con mio fratello mentre Jimmy passava il suo sguardo rabbioso ai due ragazzi.
<< Allora?>> domandò.
<< Scusa Zacky...>>
<< Scusa Brian...>>
Parlarono insieme, con la testa bassa e con un tono bassissimo.
Io e Jimmy sorridemmo.
Vidi il gigante, sfilarsi il camice, prendendo le bacchette e correndo a sedersi sullo sgabello dietro al suo set.
Sorrideva allegro, sapendo di aver appena aiutato il gruppo.
Zacky prese la sua chitarra e Brian fece lo stesso, si sedettero lontani, ma senza più discutere.
Sbuffai e mi sedetti in un angolino, osservando rapita i ragazzi che insieme formavano un bel gruppo.
Jimmy mi sorrise e ricambiai.
Suonarono per due orette buone, poi tutti affamati, uscimmo dalla sala, andandocene in una pizzeria li vicino e ordinando una pizza ciascuno, tranne Jimmy che ne prese due e Brian che prese solamente una birra e un minuscolo pezzo di pizza andandosene poi.
<< Ma si può sapere che gli prende?>> domandai seccata da quel suo comportamento da bambino e allo stesso tempo dispiaciuta per i continui litigi.
<< Mah niente, è Brian, sarà nervoso per qualcosa e preferisce starsene da solo>>
<< O scopare con Mich>>
<< Quanta delicatezza>>
<< Possiamo non parlare di lui?>> domanò Zacky, fissando tutti i ragazzi e passando lo sguardo su di me, gli sorrisi debolmente.
Lui ricambiò il sorriso, ma senza troppo entusiasmo.
<< Sta sera andiamo al Johnny's?>> domandò il nano, osservando tutti quanti noi altri.
<< Io non vengo>> risposi, alzandomi e mollando tutto quanto, << Non mi sento bene, vado a casa>> finii, baciando di sfuggita il mio ragazzo.
<< Amy..>>
Mio fratello mi aveva seguito fuori dalla pizzeria, afferrandomi per un braccio e guardandomi negli occhi.
<< Non è colpa tua>>
<< Da quando sono arrivata io qui ho creato tanti casini>>
Lui mi osservò con uno sguardo carico di tristezza, mi abbracciò cullandomi come se fossi una bambina.
Era bello essere stretta da quelle braccia e per quanto potessi essere ancora fredda, sapevo di essere sostenuta e "protetta" da lui.
Per tutti quegli anni mi ero sentita sola.
Mi avevano portato via una parte della mia anima ed ora, che mi ero riavvicinata a lui, mi sentivo a casa.
Mi lasciò e togliendomi con i pollici le lacrime dalle guance, mi sorrise.
Misi le mani in tasca e mi avviai verso casa, passando davanti l'entrata della sala prove.
Bloccai la mia camminata ed entrai, spinta da qualche forza misteriosa o da qualche calamita, sentivo il bisogno di parlare con quel ragazzo, di capire per quale motivo mi volesse così male.
Lo trovai seduto con una sigaretta, la birra tra le mani e il mini cartone di pizza accartocciato e lasciato sul tavolo.
<< Brian>>
<< Cosa vuoi?>>
<< Perchè mi odi?>> domandai senza contare il tono con cui mi aveva parlato.
<< Perchè non te ne vai?>>
<< Non mi muoverò di qui finchè tu non mi parlerai>>
Presi una sedia e mi sedetti davanti a lui, incrociando le braccia e fissandolo senza spostare lo sguardo.
<< Allora?>>
<< Che vuoi?>>
<< Lo sai>> risposi.
<< Tu...tu mi stai sul cazzo, da quando sei arrivata stai rovinando tutto>>
<< Tu mi hai preso per il culo, che c'è ora ti brucia che sto con lui, che amo davvero lui?>>
La mia domanda gli fece alzare lo sguardo, assottigliando gli occhi e osservandomi con rabbia.
Poggiò la bottiglia di birra con forza, facendo un gran frastuono.
<< Non mi fai paura>> 
<< Non mi frega un cazzo>>
<< E' come dico io vero?>>
<< Non voglio rimanere un secondo di più qui>>
Mi alzai di corsa, seguendolo e prendendolo per le braccia, facendolo girare.
Mi spinse, facendomi indietreggiare e sbattendomi contro il muro, baciandomi e ricevendo subito dopo un ceffone in faccia.
Mi pulii la bocca.
<< Che cazzo fai?>> gli urlai.
<< Che c'è non ti piace più?>> domandò ghignando.
<< Che sta succedendo qui?>>
Mi girai verso la porta da dove proveniva la voce del mio ragazzo, che ci osservava incuriosito e allo stesso tempo spaesato.
<< Oh benissimo, ci siamo tutti>> sbuffò Syn scrollando le braccia e sedendosi si nuovo.
<< Credo sia ora di parlare>> risposi.
<< Parliamo>> rispose il primo chitarrista ridendo.
Zacky si sedette vicino a me, ma senza nemmeno guardarmi.
<< Che cazzo ti prende?>> gli domandò il mio ragazzo, scrutando prima l'amico e poi me.
<< Vuoi davvero saperlo?>>
<< Si>> tagliò corto il secondo chitarrista, mentre senza farsi vedere mi prese per mano, forse per calmarsi o forse per tranquillizzare me.
<< Da quando c'è lei il gruppo è andato a puttane, siamo tutti divisi, TU pensi in continuazione a lei, Jimmy ha pensato a lei, Matt pensa a lei perchè è suo fratello...>>
<< Cosa vorresti dire..?>> chiesi interrompendo il discorso del ragazzo, che sbuffò sonoramente.
<< Voglio dire che avresti fatto meglio a rimanertene dove stavi>>
<< Non ho deciso io di venire qui>>
<< Però l'hai fatto>> ribattè lui.
<< Mi ci hanno spedito, tu che cazzo ne sai della mia vita?!>> gli urlai contro mentre il mio ragazzo mi stringeva più forte la mano.
<< Hai solamente allontanato tutti noi>> rispose pronto, urlando di rimando e fissandomi con rabbia, << Non lascerò che il gruppo si sciolga per colpa tua>>
<< Tu l'ami vero?>>
La domanda di Zacky lo zittì, facendo calare un silenzio imbarazzante e tremendamente doloroso.
<< Ti sei innamorato di lei?>> 
Io fissai gli occhi del mio ragazzo, che freddi e malinconici fissavano con intensità quelli del suo amico, sorpresi e allo stesso tempo pieni di tristezza.
<< Rispondimi>>
<< Io...>>
<< Brian rispondi alla mia domanda, ti sei innamorato di lei?>> 
Il mio cuore rischiava di scoppiare, batteva troppo veloce e avevo seriamente paura della risposta.
Avevo paura che Zacky potesse rimanerci male o peggio lasciarmi e al solo pensarci mi passai una mano nei capelli, abbassando lo sguardo.
<< CAZZO RISPONDIMI!>>
<< Si>> 
Sentii gli occhi riempirsi di lacrime.
Avevo appena rovinato un'amicizia, avevo appena distrutto una persona e allo stesso tempo avevo appena distrutto me stessa, perchè mi sentivo colpevole dei sentimenti di un'altra persona.
Zacky lasciò la mia mano.
Io la cercai nell'aria, girandomi poi verso di lui e osservandolo.
Sorrideva.
Un sorriso freddo, di nervosismo, di tristezza.
<< Bri...io l'amo, non la lascerò>> 
Mi alzai, rischiando di cadere.
<< Dove vai?>>
<< A casa...credo dobbiate parlare>> 
<< Ti accompagno fino a qui fuori>>
Annuii, vedendolo alzarsi e seguirmi senza però nemmeno sfiorarmi.
Fuori dall'edificio, mi abbracciò, capendo evidentemente quanto mi sentissi in colpa.
<< Non è colpa tua>> mi sussurrò ad un orecchio, baciandomi il collo e stringendomi con amore.
<< Io...>>
<< Amy guardami>> mi alzò il viso, sorridendomi debolmente, << Non ti lascerò, non lo farò perchè ti amo>>






















*****
Sono tornata, lo so ci ho messo tanto ad aggiornare e vi chiedo umilmente perdono XD
Come state?
Io tutto bene, tutto bene....bhe che dire ora si spiegano molte cose eh eh eh non vi aspettavate tutto ciò vero?
Ringrazio come sempre le mie adorate CathleeneGinger6661 e Chillergirl, un grazie anche a VersoLUniverso.
Grazie.
un bacione e alla prossima :
)
  
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