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Autore: CleaCassandra    17/06/2008    4 recensioni
*Ci sono diverse cose di cui i miei genitori non sono a conoscenza.
Ad esempio, non sanno che quando avevo quattro, o forse erano cinque, anni ho picchiato il mio amichetto del parco giochi. In realtà non ricordo nemmeno che faccia avesse, o il suo nome…boh, forse Bruce, o Billy, Bob, non so…ricordo solo che c’era una B di mezzo.
Fu una scena quasi comica: ci pestammo, da bravi discoli, per il possesso di un’altalena, manco a dirlo la più bella, quella che non emetteva il minimo cigolìo, ma soprattutto l’unica del parchetto; e nessuno a dividerci. Eravamo solo io e lui, quella mattina.
Dopo i pianti e gli strepiti di circostanza, però, accadde che il bimbo farfugliò che non avremmo dovuto dire nulla della nostra scaramuccia ai rispettivi genitori. La promessa che ci scambiammo era così solenne che non me la sentii di venirle meno, e così mantenni la parola. A quanto pare anche lui, visto che nessuno venne a reclamare alla nostra porta che “quella furia di tua figlia ha mollato un cazzotto al mio bambino!”, o comunque qualcosa di simile. Diciamo che avevamo entrambi dei vantaggi da trarre: io non sarei dovuta andare a testa a bassa a chiedere scusa, e lui non sarebbe stato tacciato già così presto di essere una specie di checca. Ovviamente, queste cose, due bambini di quattro o cinque anni non le sfiorano nemmeno col pensiero.
Quanto ai lividi, che inevitabilmente mi ero procurata… “Sono caduta dallo scivolo”.
Caso archiviato.
Ma fosse solo questo, ciò di cui i miei sono all’oscuro.*
Leslie, le sue amiche e compagne di band, e un avvenimento totalmente surreale che sconvolgerà per sempre le loro vite.
attention please: non conosco gli Avenged Sevenfold (e come al solito aggiungo 'magari li conoscessi davvero' :°D), quindi quello che ho scritto non li rispecchia davvero, insomma sono un parto della mia mente alquanto malata, e non intendo offendere nessuno in alcun modo con le mie storie, ma sempre meglio specificare, non si sa mai u_ù
Genere: Comico, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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come al solito, vi ringrazio per i commenti....
@The Fantasy: ma lei non è che li odi davvero, è che vede il clima di agitazione intorno a sè e lo imputa tutto a loro! soprattutto per Ronnie che va in iperventilazione quando li sente nominare :°DDD
@Martunza: ahsuahsuhuha sì in effetti sono una band di scalmanate (ispirate a delle mie amiche, con la loro approvazione, eh u_ù), quindi penso che effettivamente i cinque tamarroni dovranno temere per la loro incolumità *__*
@BlueAndYellow: eh, ma Les la tiene spenta anche per via del piercing, che ancora non è del tutto cicatrizzato XD non deve far molto bene fumare con una ferita in bocca, non credo lo farei mai u_ù Dharma è una che tende a fare paura alle band che incontra :°D
eh, come fo a scrivere bene....ma perchè, scrivo bene? e lol, mi viziate con tutti 'sti complimenti! però grazie */////*
@ms_reverie: massì, è bello essere folli! sono come te allora, io...anzi, a dire il vero fino a un paio d'anni fa ero ancora più folle ;__;''
okay, adesso prendete un bel respirone, eh! :°D

Chapter 13 - Follow And Feel

Gli aeroporti non mi entusiasmano. Grigi, asettici, pieni di gente. Per un'antisociale come me sono la morte, quasi peggio delle feste.
Detesto i party, detesto gli aeroporti.
Perfetto.
Direi che, se mai inizierò una carriera da rockstar, sono praticamente fottuta. Intendiamoci, sono qui solo perché stanno arrivando Ronnie e Charlie, la motivazione è più che valida, ma odio comunque con tutto il cuore essere qui, e la presenza di Dharma non mi aiuta molto. Cioè, si che mi aiuta, fottuto cervello che lavori solo perché ti viene intimato senza troppi complimenti! É solo che...
Lo volete veramente sapere cos'è? Beh se vi consola non riesco a capirlo nemmeno io il che diventa un problema intendiamoci io devo capire il mio cervello che cazzo É mio mica di un estraneo è mio mio mio di Leslie Michelle Root nata a Huntington Beach (bleah) il sei ottobre del millenovecentoottantatre e adesso a vagabondare per l'aeroporto di Los Angeles insieme a Dharma Dominique Pritsky nata il diciotto luglio dello stesso anno nello stesso posto (che casualità eh?) con una sigaretta spenta tra le labbra che porca puttana una sigaretta spenta nella mia bocca non è concepibile io sono una ciminiera se ho una sigaretta tra le dita state pur tranquilli che me la fumo e invece adesso la sto tenendo non solo in bocca ma spenta credo di essere finita nel mio peggior incubo e il bello è che ci sto sguazzando deliberatamente io questa sigaretta non la accenderò primo perché sono in un fottuto aeroporto ad aspettare un fottuto aereo da New York secondo perché il piercing deve ancora cicatrizzare del tutto e terzo perché mi è venuta la malsana idea che non fumare mi aiuterà a cantare meglio ma allora perché la tengo in bocca vi chiederete e io vi risponderò non lo so forse ho voglia di farmi del male o forse permango in uno stato di incoscienza non lo so non lo so non lo so so solo che volevo che Brian o Barry o Bruce o come stracazzo si chiama fosse qui e invece ha detto di avere da fare con gli altri ecco cos'è ecco io sto delirando perché volevo che lui fosse qui volevo presentarlo a Veronica e vederla diventare di mille colori e poi ringraziarmi colma di gratitudine per quel colpo da maestro perché le ho portato il suo eroe a prenderla all'aeroporto gli aeroporti mi fanno schifo così grigi asettici senza di lui ma chi se ne frega lui non mi piace lui è una testa di cazzo come tutti da queste parti come il suo amico tappo gli unici che si salvano sono Zacky e l'armadio coi Ray Ban lui è gentile non avrei mai creduto quando Lui me l'ha presentato ha fatto un sorriso che gli tagliava il viso in due è stato ubriacante sembrava un bambino sì un bambino di un metro e ottanta novanta francamente non sono stata a badare alle misure con un fisico da Big Jim e pieno di tatuaggi a proposito sono tutti pieni loro sì e anche il batterista è stato simpatico ma mi sembra di fuori come una scheggia oh e tutta una settimana passata a parlare con Lui è stato semplicemente fantastico nemmeno con Dharma parlo così bene infatti non le ho detto che ci siamo visti le dicevo semplicemente vado a fare due passi invece secondo me credeva ne facessi anche quattro o cinquemila perché sono sempre tornata piuttosto tardi ma non ha mai fatto domande solo si limitava a fissarmi sconcertata o forse accigliata non lo saprei dire tanto bene però non può capire io ci sto divinamente con lui non è come con nessun altro perché tutti tentano di approcciare per saltarmi addosso ma lui no e poi non fa che parlarmi della sua ragazza quindi non c'è proprio possibilità e poi non mi piace preferisco di più Zacky dio che occhi che ha non ho mai visto nessuno con degli occhi così puri sembra un bambino anche lui quando ride è non saprei forse dolce ma sì forse dolce e il tappo invece lui è decisamente odioso fa sempre lo spaccone con me anche se sa che potrei stenderlo con un mignolo e che cazzo odio il suo atteggiamento però l'altro giorno che ero con loro mi sono voltata verso di lui e ho visto che aveva lo sguardo triste chissà perché ma tanto poi s'è accorto che lo stavo fissando e ha fatto una faccia truce beh forse nelle sue intenzioni doveva essere così in realtà era una specie di smorfia raccapricciante tant'è che gli ho riso in faccia e gli ho detto cos'è speri di farmi paura e lui s'è incazzato ancora di più e lì ammetto che mi ha fatto paura ma poca eh sì ma anche te Leslie che cazzo ti giustifichi tutto questo sta accadendo nel tuo cervello è inutile che menti a te stessa perché la sai la verità ti sei cagata sotto pensavi avrebbe tirato fuori una mannaia da chissà dove e ti avrebbe fatto a pezzi se avesse potuto e tu taci maledetta vocina nel mio cervello non avevo paura oh sì che ne avevi non dire cazzate stai zitta cazzo mi sembri Angie con quel suo fare saccente ma che fai adesso spali merda anche su tua sorella fai proprio schifo cazzo hai ragione in fondo stavolta non c'entra nulla e poi non ha mai fatto nulla di male in che senso stavolta era per dire lascia perdere ah okay e comunque esattamente non ha fatto nulla di male e stare con lui come lo consideri dove lo annoveri da nessuna parte sono cose che capitano e NON DIRE NIENTE il fatto che ti fissi con l'occhio da triglia non significa niente si trova bene con te come tu ti trovi bene con lui perché farsi viaggi mentali di questo tipo ecco allora taci che anche tu sei un viaggio mentale oh è atterrato l'aereo ciao Leslie!
Meno male. Dio, se esiste, benedica gli aerei che arrivano in orario.
Nonno Frank, benedici gli aerei in orario. E lascia stare gli occhiali di corno, li raccatti dopo.
Dharma mi ha fissato stralunata tutto il tempo.
"Che hai?"
"Perché?"
"Facevi certe facce..."
"Oh, niente, stavo dialogando con me stessa"
"Ah, va bene...è arrivato l'aereo quindi smetti di parlare con te stessa e andiamo"
"S...sì, va bene..." mi alzo dall'angusta seduta che mi ha accolto finora, barcollando, un po' provata dal monologo svoltosi tutto nella mia piccola e infelice scatola cranica.
Aspettiamo la bolgia che si dipana da quel volo e cerchiamo le due sagome familiari di Ronnie e Charlie, quando Dharma mi si avvicina, picchiettandomi la spalla, e mormora al mio orecchio "Eccole, sono laggiù, di spalle."
"Perfetto, andiamo!" e la vedo partire di gran carriera ancora prima di farmi finire di esclamarlo.
"Quelle cosa?" sento dire alla mia amica, a qualche metro di distanza da me, mentre le coglie di sorpresa. Mi avvicino lentamente, come per fare una fotografia con gli occhi e la mente a quelle scene di affetto, per conservarle nella mente e rivederle nitidamente in un futuro prossimo, poi Ronnie si accorge di me, mentre Dharma fa i grattini a una gabbia (ZACKY!!! Hanno portato Zacky! Visibilio.), e mi indica con fare sconcertato.
La sigaretta, vero?
"Sto soffrendo, ma devo entrare nell'ottica di smettere" spiego, stringendomi nelle spalle, poi le abbraccio frettolosamente.
Non sono mai riuscita ad abbracciare qualcuno per molto. Credo sia un blocco psicologico, un'idiosincrasia che mi sono costruita ad arte per evitare fregature, cuore spezzato e cervello in panne. Il cervello, purtroppo, è già abbondantemente marcio di suo, ma il resto sono riuscita a tenerlo lontano da me quanto bastava per non impazzire del tutto.
Il problema è che di LORO dovrei fidarmi. E mi fido.
Ma i miei abbracci non ci riescono.
"Allora? Dove sono? Dove sono, eh?" inizia a chiedere Ronnie, con insistenza.
"Beh, ognuno a casa propria, immagino...ho provato a chiedere a Benji se voleva accompagnarci, ma ci ha detto che Matt si sarebbe incazzato se avesse marcato visita anche oggi..."
"Si chiama Brian" puntualizza, come una fan ferita nell'orgoglio.
"Oh, lo so, lo so bene, ma è più divertente così" taglio corto, bluffando. Non m'è ancora entrato in testa il suo nome, eppure è così semplice...B-R-I-A-N. Voglio dire, si chiama come il cane dei Griffin, come faccio a dimenticarmene?
Forse ne ho la ferma volontà. Di non impararlo, dico.
"Già tutta questa confidenza?" chiede Charlie, ammiccando. Sorrido impacciata, senza rispondere.
Non so che dirti...in effetti sì, siamo entrati molto in confidenza, le nostre chiacchierate fiume, prima su un blocco notes, poi a voce, sono state molto indagatrici e impiccione, e d'altronde nessuno dei due s'è sottratto a questo giochino, a questo escamotage per conoscerci meglio. Potrò dire quanto mi pare che è uno stronzo, ma so benissimo che non la penso davvero così.
Perlomeno, con me non sembra esserlo. Anzi, pare assumere verso di me un rispettoso riguardo, non protettivo, come si potrebbe riservare a una sorella minore, ma nemmeno da pari a pari, come con i suoi colleghi. Ha un modo insolito di porsi nei miei confronti, quasi mi temesse, ma può solo stare tranquillo, non ho intenzione di dare un pugno anche a lui, per il semplice motivo che finora non se n'è meritato nemmeno uno. A essere proprio precisi e anche un po' pignoli, si meriterebbe un bell'abbraccio, ma credo che, se lo vorrà da me, dovrà aspettare ancora un bel po'.
"Allora, andiamo? Siamo tutte a casa mia stasera!" sento la voce di Dharma riportarmi bruscamente sulla terra. La seguiamo di gran carriera fino al parcheggio dell'aeroporto.
"Allora, chi viene in macchina con me?" chiede, vicino alla Mini color crema di sua madre, abbracciando la gabbietta di Zacky.
"Ehm..."
"Charlie è allergica al gatto, quindi se non ti dispiace lei viene da me, tanto i miei non vogliono animali per casa..."
"Okay, per me va bene, a dopo!" dice Ronnie, prendendo la sua valigia, la chitarra sulla spalla, e dirigendosi verso Dharma, mentre io prendo i bagagli e le faccio strada verso il fuoristrada di mio padre. Sono riuscita a convincerlo solo perché gli ho detto che Charlie sarebbe arrivata con la sua batteria, cosa che invece manca all'appello.
"Ma la batteria?" chiedo, montate in macchina.
"Ho dovuto lasciarla a New York...in fondo è ingombrante, e non sappiamo se andrà in porto, la cosa...se vedo che funziona me la faccio mandare"
"Okay...spero Jimmy...uhm, se non sbaglio si chiama così...insomma, spero ti presti la sua...tra l'altro ha la doppia cassa, è enorme...te la sentiresti di usarla?"
"Proverò" risponde, sorridendo.
"Metti pure della musica, se vuoi...ho portato i miei cd, saranno sicuramente migliori di quelli di papà Johnny" ridacchio.
"Mah, non so...tuo padre ha i Black Sabbath, i Led Zeppelin, i Jefferson Airplane, i Doors, addirittura!" risponde lei, spulciando nel portaoggetti.
"Ah sì? Ma, onestamente...siamo sicuri che sia la macchina di mio padre, questa?"
"Se non lo sai tu..." dice, scoppiando a ridere, e mettendo i Murderdolls.
Appena sento partire le note di Slit My Wrist, precedute da qualche battuta della Primavera di Vivaldi (o almeno, credo fosse quella. Non sono molto ferrata in musica classica.) lancio un urlo crepuscolare nell'abitacolo, a tempo con Wednesday 13.
"Tu sei completamente pazza!" esclama.
"Charlie, ma petite chérie, questo ancora è niente!" la conforto, a modo mio, ghignando, e provocando ancora di più la sua ilarità.
"Pensa a guidare, và! Che la strada mi pare lunga..."
"Ma non molto, ti dirò..."
Il viaggio prosegue senza intoppi, con me che urlo come un'indemoniata "And people hate me, cause I'm better than you, and people hate me, and that's the motherfucking truth, people hate me and you can all fuck off, I'm perfect, pissed off, beautiful, I'm God!!!"* mentre guido, e la piccola Charlotte tiene il tempo facendo su e giù con la sua testolina bionda, finchè non si ferma di colpo e abbassa il volume della radio di scatto.
"Ehi..."
"Allora sentivo bene, ti squilla il telefono!" risponde poi, risoluta. Effettivamente si sente risuonare la sigla di Grattachecca e Fichetto, sapete, quel gatto e quel topo che si sbudellano ogni volta nei Simpson.
"Oh, sì...puoi rispondere tu, per favore?"
"Pronto? Ahm, no, sono Charlie...ah, Angelica...AHHH! La sorella di Leslie! Piacere, sono la sua batterista!...Oh, sì, ho risposto io perché sta guidando, se vuoi parlare con lei...ah, vado bene anche io, okay...allora dimmi tutto...sì...aspetta che chiedo, eh...Les?" mi chiama, coprendo il microfono del cellulare con la mano.
"E tu da quand'è che sei così spigliata con gli sconosciuti?"
"Ohhh, taci! Piuttosto, tua sorella vuole sapere se domani sera siamo libere...ha invitato tutte noi a cena, più 'i ragazzi', così li ha chiamati..."
"Per che ore?"
"Aspetta, chiedo...Angelica...ah okay, allora...Angie, tua sorella vuole sapere a che ora...okay, aspetta...alle otto e mezza"
"Ci saremo."
"Ha detto 'ci saremo', testuali parole...va bene, allora grazie mille per l'invito...è stato un piacere, sì...okay, riferirò...c-ciao" e riattacca.
"Oh, adesso ti riconosco!"
"Ma quanto sei cretina!" pigola.
"Lo so, cosa credi? Che ha detto? Cosa devi riferirmi?"
"Mah, s'è raccomandata di guidare piano..."
"Sì, me lo dice sempre...poi?"
"E questo dovrebbe darti da pensare...la conosci da due settimane e già ti dice di andare piano" ghigna, alzando un sopracciglio.
"É soltanto un po' apprensiva" minimizzo.
"Comunque, ha invitato tutti, così ci conosceremo tra noi prima delle prove, e nient'altro, penso...mi state mettendo tutte curiosità adesso...prima Ronnie che dà in escandescenze in negozio, poi tu che sei in iper confidenza con quel Brian, e adesso tua sorella che ci invita tutti a cena...ma che tipi sono, dimmi?"
"Mah, lo scoprirai domani. Secondo me ti divertirai" sorrido, premendo ancora un altro po' sull'acceleratore, e alzando di nuovo il volume.

*la canzone citata è "People Hate ME", sempre dei Murderdolls. quando ho scritto questo capitolo, ero in fissa piena con loro *__*
  
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