Buonasera!
Ho deciso di pubblicare questa raccolta senza un motivo preciso, ma la storia mi frullava in testa già da un po’. Non ci sono molte cose da dire, è una mpreg larry in nove capitoli. Forse aggiungerò anche un epilogo, devo pensarci.
Ho solo una cosa da precisare, la gravidanza di Louis non è dovuta a nessun mutamento genetico o cose simili. Semplicemente nella mia storia alcuni uomini sono in grado di concepire.
Beh che altro devo dire? Buona lettura!

Se volete lasciatemi una recensione, giusto per farmi sapere cosa ne pensate :)

NINE MONTHS

Primo mese - Pancakes

Harry si avvicina al divano e raccoglie il telecomando dal bracciolo, abbassando il volume della televisione, che sta trasmettendo una qualche soap opera sconosciuta. Posa gli occhi sul corpicino rannicchiato di Louis. Ha la testa posata sul cuscino, le ginocchia strette contro il petto e una mano posata sulla pancia.
Sembra così cosi piccolo che a Harry viene da sorridere. Si china su di lui e gli lascia un bacio fra i capelli morbidi, attento a non svegliarlo.
Ultimamente Louis si stanca subito, e Harry cerca sempre di interpretare tutti i segnali che inconsciamente gli manda. Il suo corpo deve lavorare per due e il maggiore non regge bene lo stress e la stanchezza portati della gravidanza.
Quando ha scoperto che aspettavano un bambino Harry non poteva crederci. Sapeva della capacita di Louis di concepire, ma di certo non immaginava che avrebbero formato una famiglia cosi presto. Insomma hanno solamente ventidue e venticinque anni, sono giovanissimi per una tale responsabilità. Tuttavia non hanno pensato nemmeno per un attimo di porre fine alla gravidanza, nonostante lo stupore iniziale, hanno preso benissimo la notizia, Louis ha pianto per una settimana di seguito.
Giusto una settimana prima Harry ha accompagnato Louis a fare la prima ecografia, il bambino non era altro che un puntino piccolo piccolo sullo sfondo scuro, ma loro hanno pianto entrambi, sopraffatti dall’emozione.
Ora Harry conserva quella foto nel portafogli.
Si siede vicino ai piedi piccoli di Louis e li accarezza appena, sono sempre freddissimi. Allunga un braccio per prendere la coperta poggiata sulla sedia vicino al divano, ma un movimento leggermente brusco fa aprire gli occhi al più grande.
“buongiorno” sussurra Harry nella sua direzione, sorridendo appena.
Louis sbadiglia e si solleva leggermente per stirare i muscoli intorpiditi “buongiorno a te” miagola, appoggiandosi sul petto solido e perennemente caldo del fidanzato.
Harry gli bacia la fronte e inizia a passare le dita fra le ciocche morbide dei suoi capelli, mentre poggia l’altra mano sul pancino appena accennato di Louis.
Lo sente sorridere contro il suo collo mentre gli accarezza il ventre con movimenti circolari.
“Avete fame?”
Il maggiore sorride ancora di più, adora quando Harry si rivolge a lui usando il plurale, coinvolgendo anche il loro piccolo nel discorso.
“giusto un po’” risponde allora, posandogli un bacio umido sul collo.
“Pancakes?” domanda con un sorriso. Da quando aspetta un figlio Louis non ha sviluppato particolari voglie irrealizzabili, solo un’assurda fissazione per i pancakes, le fragole e le caramelle gommose. Insomma tutte cose dalle quali il medico gli aveva consigliato di stare alla larga.
Il più grande annuisce con un sorriso, e Harry gli lascia un bacio sulle labbra prima di alzarsi e dirigersi in cucina.
Impiega un quarto d’ora per preparare la pastella, e una volta scaldata la padella sul fuoco prende a cuocere l’impasto, impilando poi le frittelle su un piatto.
Poggia tutto nel lavandino e prende la glassa al cioccolato (“lo sciroppo d’acero mi fa schifo Harreh, e fa schifo anche al bambino!”) versandone un abbondante quantità sui pancakes.
Torna in salotto per chiamare il fidanzato, ma appena si avvicina al divano nota le palpebre abbassate e il leggero russare del ragazzo. Si è addormentato di nuovo.
Si china per lasciargli un leggero bacio sulle labbra semiaperte, metterà i pancakes nel microonde, Louis e il piccolo sono sempre affamati appena svegli.