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Autore: Silvia_Zironi    13/02/2014    3 recensioni
-"Tesoro,ti devo dire una cosa..."
"Cosa, mammina cara?"scherzo io.
“Devo andare a Londra per lavoro e tu verrai con me!”mi annuncia lei.
Io rimango un attimo ferma sul posto con la bocca spalancata poi comincio a saltare e urlare saltandole al collo. Andare a Londra è sempre stato il sogno più grande della mia vita e ora grazie alla mia super mamma ci sarei potuta andare.-
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

 
Ancora una volta mi salgono le lacrime agli occhi,odio venire a scuola,non perché odio studiare, ma perché qui non succedono mai cose belle e la scuola mi porta solo ricordi brutti e spiacevoli e tutti i santi giorni qui ci lascio uno stupido pezzo del mio cuore. Quello stupido del mio compagno di classe continua a parlare della sua fidanzata ai quattro venti sapendo benissimo che mi fa stare male anche se ormai non mi piace più,però comunque un po’ la gelosia resta e poi comunque sono già depressa di mio. Non vedo l’ora di uscire,mancano dieci fottutissimi minuti alla fine della scuola e io voglio respirare aria pulita dopo cinque ore passate qui dentro. Cinque minuti…quattro minuti…e lui continua a parlarne…tre minuti…guardo verso l’alto per non piangere…due minuti…ce la posso fare…un minuto…DRIIIIIINN!! Mi alzo velocemente mi infilo la giacca e mi avvio verso la mia migliore amica, Carlotta,devo abbracciarla subito o scoppio in lacrime. Lei mi vede e capisce subito,mi viene incontro e mi abbraccia forte forte.
“Grazie”le sussurro all’orecchio.
“Quando vuoi”risponde lei facendomi l’occhiolino e mi fa sorridere. Le voglio tantissimo bene,lei mi fa sempre sorridere anche quando voglio piangere.
Usciamo in fretta e io rivolgo il viso verso il sole. Dopo tanti giorni di pioggia è tornato il mio amato sole a scaldarmi.
Io e Carlotta ci salutiamo con un bacio e una linguaccia e io rido,poi mi avvio verso casa infilando le cuffie nelle orecchie e facendo partire Midnight Memories. Amo quella canzone,amo loro,i One Direction. Mi rilasso piano piano e scaccio tutti i pensieri dalla testa. Sono fatta cosi,amo la musica,amo suonare.
Dopo dieci minuti arrivo a casa.
“Mammaaaa” urlo.
Nessuna risposta.
“Mammaaaaaaaaaa”riprovo.
“Sono quiiiiii,in camera”mi risponde lei.
“Come è andata al lavoro?”chiedo.
“Bene,dai e a te a scuola?”
“Al solito,una noia mortale ma si sopravvive”.
“Sempre la solita tu,ehh!”ride lei.
“Gne gne”le faccio il verso.
Il nostro rapporto è fatto cosi,di scherzi e risate e io senza di lei non saprei cosa fare anche se a volte proprio non la sopporto.
“Ho fameeeeee”mi lamento.
“Dammi il tempo di cucinare,tesoro!”mi risponde.
Io mi siedo alla mia scrivania,accendo il pc e intanto mi metto avanti con i compiti. Controllo facebook e twitter velocemente,poi vado in cucina ad aiutare mia mamma ad apparecchiare.
“Mamma,dov’è papà?”chiedo.
“Al lavoro”.
Il mio papà lavora nell’orchestra regionale come musicista e cosi spesso è fuori per lavoro.
Ci sediamo a mangiare e scherzare,le racconto un po’ di scuola come è andata in generale e poi mentre sparecchiamo mi da la notizia che non avrei mai pensato di ricevere.
“Tesoro,ti devo dire una cosa…”
“Cosa mammina cara?”scherzo io.
“Devo andare a Londra per lavoro e tu verrai con me!”mi annuncia lei.
Io rimango un attimo ferma sul posto con la bocca spalancata poi comincio a saltare e urlare saltandole al collo. Andare a Londra è sempre stato il sogno più grande della mia vita e ora grazie alla mia super mamma ci sarei potuta andare.
“Ehi ehi calmati!”ride mia madre.
“Ma come si fa a stare calmi dopo una notizia del genere?”rido anche io felicissima.
“Allora sarai felice di sapere che partiremo domani pomeriggio!”
“Oddio oddio oddio!”urlo io.
“Vai in camera tua a preparare la valigia per un mese!”
“Oddio un mese? Un mese,un mese,un mese!”sono felicissima.
“Vai scema”ride mia madre.
Io mi avvio in camera canticchiando:”un mese un mese un mese…”
Preparo due valigie una piena l’altra vuota per riempirla di cose che comprerò là. Perché si sa se vai a Londra non puoi non fare shopping. Dio,già mi immagino le giornate fantastiche che passerò,le foto con le cabine telefoniche rosse e i taxi gialli,il Big Bang e il Tower Bridge la sera,Hyde Park e i suoi animaletti,lo Starbrucks con i suoi frapuccini e le sue ciambelle favolose,il museo delle cere e tante altre cose bellissime.
Con tutte queste sorprese emozionanti si sono già fatte le sei e io devo ancora finire i compiti e ripassare geografia…ma questo mi fa venire in mente un’altra cosa.
“Mammaaaaaa”urlo.
“Arrivoo”mi risponde.
Sento dei passi ed eccola.
“Dimmi tutto.”
“Ti volevo chiedere come farò con la scuola?”
“Ah,non te lo detto?”
Scosso la testa.
“Bè,la farai là per questo mese!”
“Tu mi vuoi fare morire con tutte queste sorprese!”rido.
“Ehh,si”sorride.
“Allora faccio i compiti per l’ultimo giorno di scuola qua”faccio la linguaccia.
“Si eh”dice lei uscendo dalla mia stanza.
Domani sarà l’ultimo giorno della turtura,l’ultimo giorno di sofferenze,ma anche l’ultimo giorno che vedrò la mia migliore amica,a questo non ci avevo pensato. Come farò a lasciarla per un mese intero? Sarà la cosa più difficile da fare. Ma ci penserò domani,ora voglio godermi il momento.
“Silvia,è pronto da mangiare,chiama le tue sorelle per sapere dove sono finite,dovrebbero essere uscite per andare a comprare il mangiare del gatto!”mi chiama mia mamma.
Chiamo mia sorella Sara al cellulare e come al solito non risponde subito ma alla seconda chiamata.
“Dove siete?”chiedo.
“Siamo quasi lì,di alla mamma di stare tranquilla che fra cinque minuti arriviamooo!”
“Ok allora a fra poco” la saluto. Chiudo la chiamata, vado in cucina e mi siedo a tavola,aspettando di essere servita da mia madre.
“Non ti scomodare te,mi raccomando!”mi sgrida.
“Scherzi? Devo conservare le energie per domani”la prendo in giro io.
Finito di mangiare mi faccio una doccia e vado in camera mia mi metto a leggere un po’,arrivano le dieci e io mi infilo a letto e comincio a fantasticare sul giorno dopo e piano piano mi addormento profondamente.
  
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