Anime & Manga > Mahō shōjo Lyrical Nanoha
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Autore: Nezuchan Sketch    13/02/2014    3 recensioni
Un gruppo di sei amiche alle prese con la scuola e tutti i problemi che porta.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Altri, Fate T., Hayate Y., Lord Dearche/Material D, Nanoha T.
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Giorni di scuola'
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I'm an idiot pt3

Nella camera il rumore dei loro baci sembrava riecheggiare, dato che nella penombra era l’unica cosa che si sentiva. Le due ragazze stavano sul letto a baciarsi, felici di farlo finalmente senza problemi. Stern mise le braccia attorno al collo di Levi, guardandola con sguardo dolce e felice. Levi sorrideva come un idiota, prima di darle un bacio all’eschimese. “Stern, ti amo” quel sussurro fece sorridere Stern, che le accarezzò i capelli blu. “Anche io idiota”

Levi le diede un bacio sulla guancia, e poi sotto l’orecchio: “Ripetilo…”

“Cosa, idiota?” Levi le diede un morsetto sul collo, dicendo: “Non quello” Sentì la risata della mora, mentre le baciava un punto in particolare tra il collo e la spalla, sapendo che l’avrebbe fatta sciogliere in poco tempo. “T-ti amo…” mormorò, tra un sospiro e l’altro, accarezzandole la schiena.  Levi si staccò per guardarla in faccia. Le sue guance rosse, il suo sguardo imbarazzato e il suo sorriso felice erano per l’altra la perfezione. Tutto era perfetto. “Ti potrei divorare di baci, se continui a guardarmi in questo modo” Mormorò, dandole un bacio sulla guancia. “Perché non lo fai allora?” Quelle parole fecero avvampare Levi, che la guardò con sguardo emozionato, prima di baciarla di nuovo…

 

“Levi, svegliati… Leeevi, ti sposti così mi fai alzare? Grazie” Levi aprì gli occhi, e guardò con sguardo ancora immerso nel mondo dei sogni Stern e disse: “Buondì” prima di darle un leggero bacio sulle labbra. Lo schiaffo che ricevette la svegliò, e guardò la mora, che era innervosita e… imbarazzata?

Guardandola, Levi si ricordò che aveva poggiato la testa sul suo braccio quella notte, dopo aver avuto un incubo e essere scivolata nel letto di Stern, spaventata. La mora si era svegliata e le aveva tenuto compagnia fino a quando non si erano addormentate entrambe. Si spostò senza dire nulla, liberando il braccio di Stern, prima che quest’ultima la scavalcasse per scendere dal letto.

Ogni volta che aveva un incubo, Levi andava a farsi consolare da Stern, infilandosi nel suo letto e svegliandola, per poi farsi calmare dalla mora fino a quando non si addormentava di nuovo. Poi pensò al fatto che, ancora sognante, l’aveva baciata e avvampò. La guancia non le faceva male – lo schiaffo che le aveva dato Stern non era così forte da farle male o arrossarle la pelle, però si chiese se ora la ragazza la odiasse. E pensare che quello era anche il suo primo bacio. “A saperlo, glielo davo meglio” mormorò, parlando a se stessa. Sospirò e sistemò il suo letto e quello di Stern, prima di aprire il comodino vicino al suo letto e guardare i due biglietti. Quella sera c’era il concerto delle SKE48 in città, aveva lavorato molto per ottenere i soldi necessari per comprare i biglietti, eppure non aveva ancora avuto il coraggio di chiedere a Stern se voleva andare con lei.

Li prese ed uscì dalla stanza, facendo affidamento al suo coraggio e al suo atteggiamento idiota, dirigendosi verso il soggiorno, sperando che la ragazza fosse lì. Quando la vide sospirò e disse, puntando il dito verso di lei a mo’ di Phoenix Write: “Ehi tu! Stasera vuoi venire al concerto delle SKE con me?” Stern e Dearche la guardarono, prima che la seconda scoppiasse a ridere e la prima sospirasse. Era una scelta difficile. A causa del fatto che Levi, spesso – troppo spesso – cantava o ascoltava le loro canzoni, sapeva che erano a sfondo amoroso, quindi sapeva che non era un caso che l’avesse invitata al loro concerto. Però, se non accettava avrebbe dovuto sopportare la sua espressione da cucciolo bastonato per tutta la giornata e, per quanto riuscisse ad evitare di cedere alle richieste di Levi, non pensava che sarebbe riuscita a resistere per tutto il giorno. Inoltre, lei e Nanoha si erano lasciate e non sapeva che scusa inventare per evitare di uscire, dato che non avevano nessun test per il resto del mese.

“Si, ci vengo, basta che non fai l’idiota.” Levi, aspettandosi un rifiuto, iniziò a dire: “Ma dai, stasera non hai nulla... Aspetta… Hai accettato?!” I suoi occhi si illuminarono, prima che iniziasse a saltare per la stanza, diretta in camera sua, felicissima, dicendo ad alta voce: “Io e Stern usciamo assieme!”

“Lo sai vero che ora sarà così per tutta la giornata?” Chiese Dearche, a bassa voce, a Stern, la quale annuì.

“Sai anche che ti starà molto vicina, vero?”

“Si, lo so. Diciamo che per un giorno sarà la mia Hayate.” A quelle parole Dearche sospirò, e si mise una mano tra i capelli.

“Non me la ricordare, ti prego. Almeno non ha ancora fatto capitare un ‘causale incidente’ a Yuri, o peggio.”

“Oggi non uscite assieme?” La ragazza scosse la testa.

“No. Insegna giapponese ad un’amica di Reinforce. Nachtwal mi pare si chiami. E’ tedesca” disse, muovendo la mano come per dire ‘è strana’.

“Rimani a casa, quindi?” – Questa volta fu il suo turno di scuotere la testa.

“No, vado ad aiutarla e a provare un po’. Vi ho preparato qualcosa da mangiare per pranzo, ok?”

“Mi lasci da sola con Levi?” – Sul viso di Dearche comparve un ghigno divertito. “Ovvio! Questa giornata è solo per voi. Tratta Levi bene, sennò subirai la mia terribile vendetta” Pur se doveva essere uno scherzo, Stern sapeva che era seria.

Dearche era già uscita quando Levi ritornò con i capelli bagnati per fare colazione. Si vedeva che era felice, anche perché canticchiava e sorrideva come un ebete. Anche Stern sorrise, dato che vedere Levi davvero felice era una cosa rara. Odiava essere uno dei motivi di quel broncio, e per una volta voleva fare in modo che quel sorriso non si spegnesse.

“Uhm… Stern? – La ragazza arrossì leggermente quando l’altra la chiamò, accorgendosi che la stava fissando – Beh.. solo per oggi… non potresti essere più gentile con me?” Quella piccola richiesta aveva quasi fatto svanire la felicità dal viso dell’inglese, e Stern annuì, sporgendosi per accarezzarle la guancia che le aveva colpito quella mattina. “Certo. E scusa se ti ho dato uno schiaffo, questa mattina. Semplicemente, non mi aspettavo il bacio.”

Levi chiuse gli occhi a quel contatto, sorridendo, per poi baciarle il palmo della mano. “Non preoccuparti, ok?”

“Okaaaay.”
 

 

La giornata passò velocemente, anche perché Stern decise di accontentare la maggior parte delle richieste di Levi, la quale pensava spesso che doveva essere il paradiso, quello. Fu durante il concerto, mentre le SKE cantavano Kataomoi Finally, che, durante il ritornello, sentì Stern dirle, stringendole la mano: “I love you”


Note: ed eccoci qui, eh già! Le SKE48 sono un gruppo di Idol j-pop, 'sorelle' delle AKB48. Un tempo le seguivo molto di più di ora, ma a causa del fatto che alcuni membri del gruppo se ne sono andate, le seguo di meno. Eh che dire, Stern che si confessa a Levi è semplicemente tenera =w= Chissà come la prenderà Levi. Spero che non ci siano errori e che vi sia piaciuto. Alla prossima!
   
 
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