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Autore: rhys89    14/02/2014    2 recensioni
Una raccolta di flashfic e one-shot sui più disparati personaggi che circondano Castiel e Nathaniel in Nothing else matters.
L'occasione per osservare il loro mondo attraverso gli occhi di qualcun altro.
Ogni volta che vuoi giudicare qualcuno, cammina prima per tre lune nei suoi mocassini. _Proverbio indiano_
1) Daniel Dupont: “Sono uscito con Martin.” Questo, avresti dovuto scrivergli.
2) Lysandre Ainsworth: Il che ti riporta al punto di partenza: far ragionare quello zuccone.
3) Amelie Faure: Eppure non riesci a farne a meno, perché sai già che quel frugoletto ti mancherà da morire.
4) Lysandre Ainsworth #2: Poi, dopo un momento di esitazione, si toglie le cuffie e si siede al tuo fianco.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Castiel, Lysandro, Nathaniel, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Nothing else matters'
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Angolino dell'autrice

Buon S.Valentino a tutti!! <3
Finalmente eccomi qui ad aggiornare questa raccolta... in effetti ho questa one-shot pronta ormai già da un po', ma ci tenevo tanto a pubblicare qualcosa oggi, e questa era a dir poco perfetta: in fondo, l'amore tra due amici è quanto di più bello ci sia al mondo... voi non trovate? *w*
*parte la musichetta di Guy love di Scrubs* <--Se avete due minuti di tempo guardate il video, è bellissimo!!

Comunque... oddio, non vi ho detto la cosa più importante! xD
Questo capitolo - che mi è stato chiesto da Euphoria__ e per questo è dedicato a lei :3 - parla di Lysandre (come si può notare dal titolo) e, precisamente, del momento in cui è iniziata la sua amicizia con Cass.
L'idea l'ho ripresa da ChiNoMiKo (altre info in fondo al capitolo, per non rovinarvi la sorpresa ^_-), ma l'ho poi ovviamente riadattata a NEM.
Una cosa in particolare voglio farvi notare, prima di lasciarvi alla lettura: noi conosciamo (per quel poco che ci è concesso) Lysandre come un tipo estremamente timido e sognatore, che si veste in modo eccentrico e passa le sue giornate con la testa tra le nuvole o a scrivere pensieri e poesie su un blocchetto di carta... il che lo rende uno dei ragazzi più dolci di questo mondo, a parer mio, ma... ecco, ho pensato che, in un contesto realistico come quello che sto cercando di ricreare in NEM, le cose per lui non devono essere state tutte rose e fiori, proprio per questo suo modo di essere...
Non dico altro, ci tenevo soltanto a sottolineare questa cosa. Se volete, fatemi sapere cosa ne pensate ^-^

Il capitolo è ambientato all'inizio del lycée, ovvero circa due anni prima dell'inizio di NEM e... niente, direi che ho finito di asfissiarvi :P
Ringrazio come sempre tutti voi che continuate a seguirmi più o meno in silenzio e vi mando un mega abbraccio virtuale.

Buona lettura a tutti! ^_^



Categoria: Giochi di ruolo
Fandom: Dolce Flirt
Titolo: Lysandre Ainsworth #2
Rating: verde
Genere: sentimentale, introspettivo
Avvertimenti: one-shot
Personaggi: Lysandre Ainsworth, Castiel Gauthier
POV: Lysandre
Localizzazione: All’inizio del primo anno di liceo (circa due anni prima di NEM).
Note: Lysandre porta sempre con sé un block notes su cui segnare appunti, frasi e pensieri sparsi, ma è talmente sbadato che lo perde spessissimo.
Disclaimer: I personaggi e la storia di Dolce Flirt non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Lysandre Ainsworth #2

Ti aggiri pensieroso per la scuola, il passo lento e misurato e gli occhi che scrutano ogni possibile anfratto del corridoio.
Dove diamine è finito?
Lo sguardo ti cade su un capannello di ragazzi del tuo stesso anno, e per un momento accarezzi l’idea di chiedere aiuto a loro.
Solo un momento, però.
Poi li riconosci, e il ricordo dell’ultima volta che hai provato a dar loro questa confidenza torna a farti ragionare. Per questo abbassi la testa e cerchi di oltrepassarli senza dare nell’occhio… ma non ci riesci.
«Che cerchi stavolta, Ainsworth, la borsetta dei trucchi?» Ti provoca uno di loro, sbarrandoti la strada e dando di gomito all’amico vicino.
«No, secondo me ha perso il diario segreto…» Ribatte quello con una ridicola risatina.
E ti verrebbe quasi da sorridere, perché in effetti non ci è andato poi tanto lontano.
Invece ti limiti a rivolgere loro uno sguardo vacuo e inespressivo – uno di quelli che sai per esperienza che fanno irritare le persone – e «Con permesso.» sussurri educatamente, aggirandoli per proseguire la tua ricerca.
Trattieni il fiato per qualche secondo – giusto il tempo di svoltare l’angolo – e poi ti concedi un sospiro di sollievo: non ti hanno seguito.
Certo, continuano ad insultarti a mezza voce per un po’, ma l’ultimo «Frocetto del cazzo.» non ha quella sfumatura cattiva di chi premedita vendetta, quindi dovrebbero lasciarti in pace.
A patto che tu stia alla larga da loro, ovviamente.
Sospiri di nuovo, stavolta un po’ più forte, e ti avvii verso il cortile – magari l’hai lasciato là, il tuo block notes – pensando intanto ai tuoi bulli personali. Perché, anche se sai che non dovresti dar loro questa soddisfazione, la situazione in cui ti hanno messo inizia davvero a pesarti.
Insomma, quegli idioti neanche ti conoscono – non ti avevano nemmeno mai visto, prima di settembre1 – eppure si ritengono in diritto di giudicarti.
“E che giudizi maturi, poi.” Commenti tra te, sarcastico.
Perché, per quanto ti riguarda, la frase “Ti vesti in modo particolare, quindi sei gay.” ha senso più o meno come “Sei bionda, quindi sei stupida.” – ovvero nessuno.
Saluti con sorriso un paio di ragazze della tua classe – almeno loro non ti trattano come un appestato – e continui per la tua strada.
Che tu, oltretutto, sia pure etero, è soltanto l’ironica ciliegina su quella torta amara e indigesta che da qualche settimana sei costretto a mandare giù.
Ma in effetti non è questo il punto – non te ne fregherebbe niente di essere preso per gay, se solo non fosse lo stupido pretesto per attaccare briga – ma piuttosto il fatto che, per colpa di quegli idioti, soltanto in pochi si sono presi il disturbo di cercare di conoscerti.
O meglio, di conoscerti davvero: oltre i vestiti strani, oltre l’aria un po’ svampita, oltre i pensieri e le poesie scarabocchiati in fretta per non lasciarli volare via.
Girelli lento per il giardino, sempre più di malumore, fino a lasciarti cadere stancamente su una panchina.
Pensa, Lys, pensa…
Avete avuto francese, scienze e arte, stamani, ma il taccuino non è in nessuna di quelle aule.
Allora, forse…
«È tuo, questo?»
Una voce burbera e piuttosto familiare ti distoglie dai tuoi ragionamenti, così sollevi gli occhi: Castiel ha la stessa aria annoiata di sempre, ma ciò che ti colpisce di più è la sua mano tesa verso di te.
Ma quello…
Sorridi felice quando riconosci il tuo block notes e lo prendi senza esitazioni, ringraziando sinceramente il tuo compagno di classe. Lui scrolla le spalle con indifferenza e «Era negli spogliatoi.» aggiunge soltanto, accendendosi una sigaretta.
Però non se ne va.
Lo guardi di sottecchi, mentre sfogli distratto le ultime pagine del tuo blocchetto: continua a fumare in silenzio, lo sguardo perso in un punto indefinito del cortile e la testa che si muove appena, al ritmo di chissà quale canzone proveniente dal suo lettore mp3.
Poi l’attenzione ti cade sulla sua maglietta – su quel logo così particolare – e all’improvviso sei sicuro di aver trovato un buon argomento di conversazione.
«Ti piacciono i Winged Skull?» Gli chiedi, godendo internamente della sua occhiata sorpresa.
Hai fatto centro.
«Li conosci?» Fa lui, senza rispondere.
«Non si risponde ad una domanda con un’altra domanda.» Ribatti con un sorrisetto, facendolo ridacchiare.
«Sono il mio gruppo preferito.» Dice allora, soffiando fuori uno sbuffo di fumo.
Poi, dopo un momento di esitazione, si toglie le cuffie e si siede al tuo fianco.
E forse tu sei solo un inguaribile romantico, ma in Castiel – nel suo sorriso incerto e quasi imbarazzato e nella sua posa artificiosamente scomposta – non vedi un teppistello coi jeans strappati e la sigaretta in bocca… non solo, almeno.
Vedi qualcuno che ti ha dato una mano senza chiedere nulla in cambio – e senza badare al giudizio degli altri.
Qualcuno che forse sta cercando un amico.
Qualcuno come te.
Sorridi e ti appoggi meglio allo schienale.
«Piacciono molto anche a me.»



Note generali: Come vi ho accennato prima ho preso spunto da ciò che ha detto ChiNoMiKo (su un qualche forum/intervista), riguardo all'amicizia di Cass e Lys: secondo lei è iniziata quando Cass ha riportato a Lys il block notes che lui aveva perso (strano, eh?). Poi hanno iniziato a parlare di musica, hanno scoperto di avere gli stessi gusti... e da lì è iniziato tutto! ;)

1) Secondo quanto ho letto su un forum, Lysandre si è trasferito in città dalla periferia in cui viveva con i suoi (e dove i suoi genitori vivono sempre, infatti Lys abita con suo fratello Leigh) per studiare al lycée. Ho pensato che avesse quindi frequentato un collége diverso dalla maggior parte dei ragazzi del Dolce Amoris.
   
 
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