Film > Dragon trainer
Ricorda la storia  |      
Autore: icered jellyfish    14/02/2014    9 recensioni
| Hiccup x Astrid |
Una piccola ciocca di capelli gli volò davanti, trascinata dal leggero vento che di tanto in tanto soffiava sulla sua pelle – sul suo collo – per ricordargli che, nonostante il clima mite e gentile di quella giornata, si trovavano comunque in pieno autunno.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sono... Delle treccioline







C A P I T O L O   U n i c o

Sono... Delle treccioline







L'arancio predominante sulle sfumature di quel cielo immenso davanti a lui, ospitava un Sole rosso e infuocato come non lo vedeva da tempo – un'enorme sfera incandescente, contornata da infiniti raggi dorati che accarezzavano le poche nuvole che avevano osato contrastare la limpidezza di quello sfondo suggestivo e incantevole.
Tutto attorno a lui aveva assunto una colorazione più calda – anche la sua carnagione gli sembrava aver acquisito qualche gradazione di colore in più – e, una coppia di draghi in lontananza, danzava nell'aria lasciando che il loro riflesso si tuffasse nell'incommensurabilità del mare sottostante.
Nei suoi occhi verdi come la foresta – verdi come la stessa Berk, come la speranza che aveva portato alla sua gente – si rifletteva il meraviglioso brillare dell'acqua sull'orizzonte, accompagnato da tutto il panorama che si estendeva al suo cospetto – da tutta la travolgente calma e spensieratezza che quel momento gli stava regalando.
Una piccola ciocca di capelli gli volò davanti, trascinata dal leggero vento che di tanto in tanto soffiava sulla sua pelle – sul suo collo – per ricordargli che, nonostante il clima mite e gentile di quella giornata, si trovavano comunque in pieno autunno.
Restò a guardarla volteggiare esattamente come i due draghi sullo sfondo, per poi disperdersi gradualmente e cadere oltre il dirupo dinnanzi al quale era seduto.
«Spero tu non mi stia facendo diventare calvo» scherzò, abbozzando un sorriso e rivolgendosi alla persona alla sue spalle.
Astrid sorrise a sua volta, senza che lui potesse vederla, e tagliò un'altra piccola ciocca 
anch'essa catturata sull'istante dal vento.
«Se hai tanta paura, perché non torni da Skaracchio?» si azzardò a domandare in rimando e con ironia nella voce.
Hiccup si lasciò scappare un altro piccolo risolo davanti a quella provocazione – adorava il modo in cui lo stuzzicava.
«Dopo l'ultimo taglio che mi ha fatto, dubito che rimetterò mai in mano sua la mia testa».
Astrid si bloccò per qualche istante, allontanandosi di un paio di passi e mettendosi una mano davanti alla bocca per coprire – invano – una risata che non riuscì purtroppo a trattenere – il ricordo di quello che quel vecchio fabbro aveva combinato al ragazzo, qualche mese prima, gli appariva ancora troppo spassoso per poter trovare la forza di contenersi, anche se per Hiccup l'essere andato in giro con i capelli letteralmente mozzati a chiazze, non era stato un risultato spiritoso come invece era apparso, a quanto pareva, a tutti gli altri.
Si girò verso di lei con il volto costretto in una smorfia di disappunto, sperando di trasmetterle tutta la sua contrarietà sulla sua reazione.
«Molto divertente, davvero molto divertente Astrid» la riprese, sentendosi quasi nuovamente il ragazzino di una volta, davanti a quella preso in giro.
Lei a quel punto si asciugò una piccola lacrima sull'angolo dell'occhio sinistro, per tornare nuovamente da lui e rimettersi a lavorare sulla sua folta capigliatura – anche se ormai era riuscita a sistemare quasi tutto, mancavano poche altre ultimazioni.
«Stai tranquillo» lo rincuorò, «non potrai che essere soddisfatto, questa volta. Fortunatamente io ho tutte due le mani a mia disposizione, a contrario di Skaracchio».
Hiccup fece un profondo respiro, abbandonandosi poi ad un'espressione rassegnata – lievemente infastidito, ancora, dal suo essere scoppiata a ridere così fragorosamente.
Non dissero null'altro per diverso tempo, lasciando che solo il rumore del coltello di Astrid a contatto con i suoi capelli fosse l'unico suono udibile da entrambi, in quel silenzio incontrastato – accompagnato, di tanto in tanto, solo dai versi dei due draghi mai scomparsi dal cielo.
All'improvviso però – forse per il troppo tempo passato senza dire parola alcuna, forse per reale intenzione di conversare ancora – Astrid si pronunciò per intraprendere quello che pareva essere uno spunto per un nuovo dialogo.
«Sai, pensavo di fare anch'io qualcosa ai capelli. Magari potrei cambiare il tipo di treccia, potrei farla laterale».
A quella frase Hiccup si ritrovò a non trovar altra soluzione se non il continuare a rimanere muto. Effettivamente non sapeva cosa potesse o dovesse risponderle, poiché l'idea di immaginarla con un altro tipo di acconciatura gli veniva assai difficile – per quanto fosse certo che, qualunque cosa avesse fatto ai suoi capelli, sarebbe comunque rimasta stupenda, come sempre.
«A me piace la tua treccia» le disse solamente, e lei per un brevissimo istante si bloccò di nuovo, ringraziando il fatto che Hiccup fosse di spalle e non potesse vederla mentre le sue goti acquisivano una tonalità decisamente più passionale – e non era colpa del tramonto, questa volta.
Sperando di non aver fatto trascorrere troppo tempo, poi, riprese immediatamente a pettinare e tagliare ancora qualche punta di qua e di là tra le ciocche di Hiccup, finché finalmente non reputò il suo lavoro completato.
«Perfetto, ho finito!» disse al ché, mettendosi le mani sui fianchi e osservando soddisfatta tutto quanto – sporgendosi a destra e a sinistra, per non perdersi nessuna angolatura. Prima che Hiccup si potesse alzare, però, lo fermò repentinamente per rimetterlo a sedere sulla roccia sulla quale era rimasto fino a quel momento.
«Aspetta, voglio aggiungere qualche particolare alla mia opera». Ritornò dunque a toccargli i capelli, raccogliendo qualche ciuffo tra le mani – senza che lui riuscisse a capire esattamente cosa stesse facendo.
Non ci volle comunque molto che anche quell'ultima operazione venne alla fine conclusa e Astrid, ancor più soddisfatta di se stessa, orgogliosamente gli presentò il suo nuovo se stesso.
«Ecco fatto».
Hiccup portò dunque una mano laddove la ragazza si era adoperata con tanto impegno e interesse e, immediatamente, si accorse di avere tra i capelli un paio di piccoli torciglioni che, senza fatica, riuscì a distinguere chiaramente cosa fossero.
«Sono... Delle treccioline» le domandò senza mettere un reale punto di domanda alla fine, poiché non c'era bisogno di ricevere una risposta a confermare la sua ipotesi.
Lei lo guardò con fierezza, gonfiando il petto e mettendosi ancora una volta le mani sui fianchi – sfoggiando una postura degna di un'indomita statua.
«Esattamente! Hai detto che ti piace la mia treccia... Beh, queste sono uguali» puntualizzò e, nonostante la sicurezza che ostentava nel suo sguardo, non riuscì ad impedire alla sue guance di arrossire ancora una volta – maledicendosi, per non essere forte abbastanza da controllare quell'irrefrenabile rossore e i battiti di quel suo cuore che sembrava volesse esploderle.
Hiccup sciolse ancor di più i muscoli delle spalle, rimanendo a guardarla nella sua compostezza tradita dall'emozione di quei sentimenti che non riusciva ancora a credere potesse provare proprio per lui. Erano cresciuti ma lei era rimasta la solita guerriera di sempre
– che le battaglie fossero con gli altri o contro se stessa – e forse era stato proprio questo a farlo sentire, fin dall'inizio, così attratto da quella ragazza dai lineamenti fini e delicati ma costantemente costretti in ostili espressioni – e per quanto i suoi occhi parevano essere due cristalli di freddo ghiaccio, lui riusciva a vederli sempre come incontaminate e calde cascate nellle quali era meraviglioso immergersi.
Un sorriso comparve infine sulle sue labbra, lasciando che contenessero silenziosamente quel che avrebbe voluto dirle – ma sapeva perfettamente non ci fosse bisogno di parole per farsi capire da lei.

Sono bellissime, Astrid.






F I N E




    » N O T E    A U T R I C E ;

Akjsndvjdfnbv, io li amo, li amo tantissimo, e per San Valentino volevo assolutamente postare una shot su di loro.
Trovo che siano stupendi assieme e il loro design presentatoci nel nuovo capitolo di
How to train your Dragon, mi ha fatto letteralmente impazzire – anche esteticamente, infatti, sono assolutamente bellissimi.
Come tutti abbiamo sicuramente notato nel trailer, l'ormai cresciuto Hiccup ha tra i capelli un paio di adorabili treccioline ma io, sinceramente, non riesco a immaginarmelo davanti ad uno specchio – o qualunque cosa abbiano di simile x° – che si guarda e decide da solo di farsele. Siccome anche Astrid ha per l'appunto cambiato acconciatura, ho voluto creare questa piccola one–shot/missing moment per descrivere come, secondo me, i due ragazzi hanno deciso di cambiare look – se così vogliam dire. L'idea che sia Astrid a fare per la prima volta le treccioline a Hiccup, la trovo estremamente romantica e probabile; mi piace davvero molto immaginarmeli davanti alle luci del tramonto, con lei che si occupa di spuntarli i capelli e si prende inoltre la libertà di aggiungere, appunto, un paio di treccioline alla sua capigliatura. Sono proprio carini, li adoro e sono assolutamente una delle mie OTP supreme. x°
Oh, sì, una piccola nota: per quanto possa sembrarlo, i due draghi sullo sfondo che più volte ho citato, non sono Sdentato e Tempestosa – anche perché Sdentato senza Hic non vola haha – ma semplicemente due draghi a caso – che io, personalmente, ho figurato come incubi orrendi, ma siete liberi di decidere voi la specie. x°
Vabbbbene, io a questo punto mi congedo e auguro anche se frettolosamente un buon San Valentino a tutti poiché devo assolutamente – e letteralmente – scappare via – io contrariamente alle persone normali, in occasione di questa festa, esco con le mie migliori amiche e festeggio il compleanno di Sushi, il mio pesciolino rosso. E naturalmente sono in ritardissimo. Sono certa che mi linceranno quindi non assicuro un mio ritorno sul sito, ma siete tutti invitati al mio funerale. (?)
Grazie, come al solito, a chiunque sia arrivato fin qui! Spero che la storia vi sia piaciuta e che sia risultato un episodio facilmente figurabile non solo nella vostra mente, ma anche a livello probabile all'interno della contesto originale! Mi auguro, inoltre, di trovare qualche commentino. :))
Alla prossima,



© a u t u m n
   
 
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Dragon trainer / Vai alla pagina dell'autore: icered jellyfish