Era primavera e la classe era fuori nel cortile. Come tutti i giorni ero lì nell'angolo a fissare quella coppia che sembrava perfetta: Zayn e Perrie. Tutte le ragazze della scuola avevano avuto una cotta per Zayn, ma l'unica testa calda che sperava ancora che lui le rivolgesse la parola ero io. Oggi l'atmosefera era diversa, c'era tensione nell'aria, poi la campanella suonò e tutti rientrarono in classe. Zayn, inaspettatamente, chiese di cambiare di banco perchè non voleva stare più accanto a perrie. Tutti rimanemmo a bocca aperta. Nella mia testa vagava il pensiero:"Quella coppia apparentemente perfetta davava i segni di una divisione. Ma sarà solo un momento di pausa? O sarà definitivo? ". La prof lo spostò di banco e lo mise di fianco a me. Il cuore mi batteva all'impazzata ogni volta che vedevo i suoi magnifici occhi marrori. Finita la giornata uscimmo da scuola, eravamo praticamente uno affianco all'altro, ma subito venimmo divisi da un ammasso di oche che cercavano di aggiudicarsi Zayn con una serie di frasi tipo :" Zayn, cucciolo, tutto bene vuoi che venga con te per consolarti??" o "Dai tesorino, vedi che si risolverà tutto". Si vedeva lontano un miglio che Zayn era molto infastidito, ma non diceva niente continuava a camminare, fino a quando anche le oche si stufarono di non ricevere attenzioni e se ne andarono. Rimanemmo solo io e zayn, che eravo vicini di casa, ma non era mai capitato di restare soli nel tragitto di ritorno perchè c'era sempre perrie. Ci fu qualche minuto di silenzio e poi Zayn disse:" ciao, come ti chiami??", io non sapevo come reagire, poi, cecando di nascondere la mia ansia totale, risposi:" Giulia". Si vedeva che lui era un po' giù di morale e non aveva voglia di conversare e io non riuscivo neanche a spiccicare una dannatissima parola. Il silenzio regnò fino all'arrivo. Arrivati avanti a casa tutti e due accennamo un saluto ed entrammo.