SAN VALENTINO

Era il giorno di San Valentino e tutte le ragazze erano emozionate per l'incombente evento. In quel giorno, infatti, avrebbero potuto confessare al ragazzo per cui avevano una cotta che erano innamorate di lui, e magari sperare di essere invitate a passare una giornata assieme.

Rin era una ragazza che amava stare in compagnia degli amici, ma più di tutto amava stare in sua compagnia. Amava stare con un ragazzo, il quale era ignaro della sua cotta segreta per lui; per Obito, lui e Rin erano solo amici, dei buonissimi amici, oltre che compagni di classe e di squadra.
Lui l'aveva sempre amata, dal primo momento in cui l'aveva guardata negli occhi alla tenera età di sei anni; amava quei bellissimi occhi castani, in cui ti perdevi specchiandoti e amava il viso di Rin, messo in risalto dalle due strisce viola che aveva alle guance; questo particolare la rendeva ancora più bella, la rendeva unica.
Rin, dal suo canto, non poteva fare a meno di Obito. Si era accorta di lui il giorno in cui vennero formate le squadre ninja ed erano casualmente finiti nello stesso team assieme a Kakashi, il ragazzo più carino dell'intera accademia. Rin era l'unica ragazza del trio, ma questo non le dispiaceva affatto. La caratteristica di Obito che le piaceva di più? Beh gli occhi naturalmente; quei bellissimi occhi neri come il petrolio, in cui, se non prestavi attenzione, sprofondavi. I tipici occhi del clan Uchiha, bellissimi, ma così profondi da poterti risucchiare.

Rin aveva passato tutto il pomeriggio antecedente il giorno di San Valentino, a preparare dei biscottini al cioccolato a forma di cuore da regalare al suo amato. Li aveva preparati con tutto l'amore che provava e li aveva riposti in una bella scatoletta rosa e chiusi con un nastro rosso. Rosso, il colore dell'amore.
Finalmente era giunto il grande giorno; Rin era appena arrivata all'accademia, posò la cartella e si diresse verso le sue amiche per parlare un po'. Tutte erano emozionate per i dolci che, successivamente, avrebbero dovuto dare ai ragazzi, non parlavano di altro.
Rin non vedeva l'ora di dare i suoi biscottini a Obito, gli aveva scritto anche un bigliettino, in cui gli confessava ciò che provava per lui; nonostante la sua emozione era anche molto agitata, non sapeva come l'Uchiha avrebbe potuto reagire, ma non le importava, ci voleva provare.

Le prime ore di lezione, quel giorno, passarono molto velocemente, e ormai era ora di entrare in azione, di farsi avanti. Tutti si diressero verso il cortile per l'intervallo; Rin prima di uscire dall'aula prese la scatoletta da regalare a Obito e controllò che fosse tutto apposto, così uscì dalla classe, diretta verso il giardino.

Obito era appena uscito in cortile per svolgere la ricreazione, stranamente, però, si isolò da tutti, non aveva voglia di guardare i suoi compagni mentre ricevevano dei regali dalle ragazze, e soprattutto non voleva vedere le ragazze che innondavano "quell'arrogante", così lo definiva, di Kakashi di doni nel tentativo di essere notate da quest'ultimo. Tanto era certo che nessuna ragazza avesse pensato a lui, perchè lui non aveva ammiratrici, andavano tutte dall'Hatake. Non sperava neanche di vedere Rin, anche lei, era certo, sarebbe andata a dare qualcosa a Kakashi; quindi si sedette tranquillo su una panchina all'ombra di un albero.

Rin uscì dalla classe con il suo pacchetto in mano, e si mise alla ricerca di Obito, ma non lo trovava, aveva guardato da tutte le parti, dove cavolo è? pensò. Cercò a fondo per tutto il cortile; ad un certo punto notò la figura di un ragazzo seduto su una panchina lontano da tutti, controllò meglio e... Obito, finalmente lo aveva trovato. Subito, anche se un po' timorosa, si avviò da lui.

- Ciao Obito, perchè sei qui da solo? -

- hey ciao Rin! Niente, volevo stare tranquillo, tanto dubito che qualcuna abbia qualcosa da darmi – rispose lui

- oh... poverino... comunque ti sbagli sai? -

- non capisco... -

- io... beh... - non sapeva come dirglielo – avrei fatto questo per te... - e porse al ragazzo il pacchetto con i biscotti.

Obito rimase incantato difronte alla visione che una ragazza, in più quella che aveva sempre amato, gli stesse regalando qualcosa. Con timidezza e un po' di rossore sulle guance prese dalle mani di Rin quella bella scatoletta che lei gli aveva porso, aprì e trovo un biglietto, assieme a dei biscotti al cioccolato, quindi lo lesse:

" Ciao Obito, sono Rin :) in questo giorno così speciale, non ho potuto fare a meno di pensare a te; sai ti dovrei confessare una cosa... è da quando ci hanno messi nella stessa squadra che non faccio altro che pensare a te, al tuo modo di sorridere, a quando parliamo, a come mi batte forte il cuore quando ti vedo passare. Io... mi sono innamorata di te, e ho voluto farti un dono per confessarti i miei sentimenti... spero ti piaccia il cioccolato!

                                                                                                                                                 Rin "

Obito non ci poteva credere, Rin, la ragazza di cui aveva sempre avuto una cotta, ricambiava i suoi sentimenti e gli aveva anche fatto un regalo per confessargli tutto. Era troppo bello per essere vero, così il ragazzo, per essere certo che non stesse sognando si tirò un pizzicotto sul braccio... la conseguenza di questo gesto... un braccio tutto rosso.

- Rin, io non sapevo che tu... -

- era tanto che volevo dirtelo, ma non sapevo come, così ho pensato di farlo oggi, che è San Valentino... non ti preoccupare se tu non... - non potè finire la frase che Obito la interruppe

- no, non lo dire... io... -

- cosa? -

La ragazza era lì che stava aspettando una risposta, doveva dirglielo, non poteva non fare niente e ringraziarla solamente... doveva dirle ciò che provava.

- Rin... io... ti... -

- io ti... coraggio Obito -

Obito si sforzava, ma non riusciva a spiccicare una parola nonostante lei ricambiasse i suoi sentimenti, così, invece di parlare, agì. Si alzò dalla panchina e guardò Rin dritto negli occhi, quei bellissimi occhi, le prese il viso tra le mani e si avvicinò fino a quando le loro labbra non si incontrarono e scoccarono in un bacio.
Rin era felicissima e per l'emozione posò le mani sul petto del ragazzo. Presi dal bacio, iniziarono a stringersi e ad abbracciarsi; Obito mise una mano dietro la testa della ragazza e l'altra la fece scendere sul fianco di Rin; le mani della fanciulla intanto avevano cambiato posizione, ora erano salite fino al collo del ragazzo, si era avvicinata con il corpo a lui ancora di più, per avere più contatto. Era come vivere in un sogno per tutti e due, quel momento era magico ed entrambi avrebbero voluto durasse in eterno.
Dopo alcuni minuti, però, si dovettero staccare per prendere il respiro; aprirono gli occhi e continuarono a fissarsi, il loro sguardo era diverso, era felice, sognante, ancora colmo di passione.

Anche se entrambi avevano 17 anni quello era il primo bacio per tutti e due e nessuno ne Rin ne Obito se lo sarebbe mai dimenticato.

I due ragazzi rimasero insieme abbracciati l'uno all'altra fino al suono della campanella di fine intervallo, così rientrarono in classe per mano.

Quello fu l'inizio della loro fantastica storia d'amore.













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Ciao a tutti :D l'ispirazione per questa storia mi è arrivata ieri, pensando che il giorno di San Valentino era vicino; ho voluto scrivere su Obito e Rin perchè li adoro, ma ho anche scritto su SasuSaku, solo che non so se la riesco a pubblicare oggi. Comunque ringrazio tutti quelli che leggeranno la mia storia, spero tanto che vi piaccia;
Commentate in tanti e ditemi cosa ne pensate :D
a presto :D

Talitha_love