Durò solo un istante.
Fu un movimento talmente rapido che non riuscì a focalizzarlo, vide semplicemente volare via quel che, fino a qualche momento prima, era sembrato il più insormontabile dei problemi.
A causa del suo carattere remissivo era spesso soggetto ad essere tormentato e venir preso in giro dai bimbi più grandi, ma non si sarebbe certo aspettato di essere salvato da una femmina.
La vide voltarsi e quel volto lo colpì:

Il volto di una bambina con lo sguardo di una donna.

'Stai bene? Non ti hanno fatto del male, vero?'

Cosa avrebbe dovuto dire? Grazie a lei non gliene avevano fatto e probabilmente non gliene avrebbero fatto mai più. Scostò le manine dal viso, che si era coperto per proteggersi dai colpi, e si tirò su in piedi.

'Mh mh....'

Mugolò scuotendo il capo e spolverandosi via la terra di dosso.

'Bene. Allora vedi di non cacciarti più nei guai. Ciao'

Ma come? Andava già via? L'aveva salvato dalle botte che gli avrebbero dato quei bulli e andava via senza neppure pretendere un grazie?

'A-aspetta!'

La piccola si voltò nuovamente a fissarlo, annoiata.

'Che vuoi?!'

'E-ecco... io.... volevo ringraziarti!'

Dichiarò con tutto più fiato che aveva in corpo sperando, con tutto il cuore, di venire ricambiato, magari con un sorriso. Ma l'unica reazione che ella ebbe fu di far lievemente spallucce per poi voltarsi e andarsene lasciandolo paralizzato lì, incapace di aggiungere altre argomentazioni per convincerla a restare.

Quando ormai la sua piccola figura era scomparsa all'orizzonte, si accinse a riprendere il suo cammino e, compiuto qualche passo, osservò il punto in cui la sua salvatrice aveva preso a calci quei ragazzini. C'erano ciottoli e terriccio dappertutto eppure, in mezzo a quel pandemonio, un piccolo fiore di “non ti scordar di me” ondeggiava accarezzato dal vento.

Che avesse fatto in modo di non spazzarlo via con i suoi calci?
Sembrava avesse avuto anche il riguardo di non calpestarlo, o di farvi rovinare sopra qualcuno, sebbene non ne avesse la certezza, era l'unica cosa che quella bambina aveva lasciato di se, ed il ricordo di qualcosa di buono fatto lui.
Lo raccolse e corse immediatamente a casa riponendolo fra le pagine di un libro per essiccarlo. Ne avrebbe fatto un portafortuna da tener sempre con se; magari chissà.... se un giorno l'avesse incontrata nuovamente, sarebbe riuscito a ringraziarla a dovere consegnandogli il fiore che, in quell'occasione, aveva avuto la premura di salvare.


 

* * *

Durò solo un'istante.
Fu un movimento talmente rapido che non riuscì a focalizzarlo, vide semplicemente volare via Reiner, seguito qualche istante dopo da Eren.
Quel movimento aveva un ché di familiare: dove l'aveva già visto? Anche nel suo sguardo annoiato gli sembrava di rivedere qualcosa che aveva già vissuto, qualcosa del suo passato, qualcosa di meraviglioso che aveva dimenticato... E poi all'improvviso ricordò:

Il volto di una bambina con lo sguardo di una donna.... come aveva potuto dimenticarla?!

Quella bambina che non era riuscito a trattenere,

Quella bambina che aveva salvato quel fiore,

Quel fiore che era stato il suo portafortuna per anni.

'Annie!'

La vide voltarsi al suo richiamo, le stesse identiche movenze di allora, lo stesso sguardo di donna sebbene non più sul volto di una bambina.

'E-ecco.... io..... volevo ringraziarti!'

Stavolta la sua risposta non fu un cenno delle spalle, ma un'espressione piuttosto dubbiosa e perplessa.

'P-.. potresti chiudere gli occhi e..... e darmi la mano?!

Annie sbuffò leggermente.

'Spero sia per un buon motivo, sennò ti picchio!'

Replicò, ma poi fece esattamente quel che l'altro gli aveva chiesto.

Bertholdt tirò fuori il portafortuna dal taschino della giacca, posandolo sulla sua mano, facendole aprire gli occhi, che puntò sull'oggetto che gli aveva appena consegnato.

'Hai dimenticato questo l'ultima volta....'

In un lampo riconobbe quel fiore e ricordò quel bambino; arrossì, cacciò in tasca il suo dono e poi, con un gesto lesto e fluido lo ribaltò, facendolo finire con la testa per terra ed i piedi per aria.

' …. non c'è di che!'

Mormorò lasciando che una ciocca di capelli le andasse a coprire il rossore comparso sul suo volto, ma non il lieve sorriso che si spiegò sulle sue labbra lasciando il compagno esterrefatto e felice al tempo stesso.
 

Alla fine era riuscito ad ottenere quel sorriso tanto sperato.








E come avevo preannunciato nel secondo capitolo di Skins... eccomi qui con la fic Beruani di San Valentino XD Ho vomitato arcobaleni per tutto il tempo che ho speso a scriverla e spero di averne fatti vomitare parecchio anche a voi X°°°D Per San Valentino una fluff ci vuole! ùù e non c'è ( almeno per me) nulla di più diabetico di Bertholdt da bambino. çAç ♥ Inizialmente  ero indecisa con altri pairing.... ma alla fine hanno vinto loro >w< a quanto pare sono il pairing di cui riesco a scrivere meglio =W= Bé che altro dire.... spero di via piaciuta ^^ e se volete fatemelo sapere con una recensioncina * ^ *
Un buon San Valentino a tutti ♥