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Autore: funny1723    14/02/2014    3 recensioni
Questa storia parla di una grande donna, forte ed indipendente, libellula messicana, simbolo del comunismo rivoluzionario: Frida Kahlo.
Dal testo:
"Lui era...così vivo, così diverso e così infedele. Lui ti ha creata, ti ha distrutta e di nuovo ti ha rigenerata. Ha preso tutte le tue prime volte: i tuoi primi pensieri comunisti, la tua prima arte, il tuo primo dolore; perchè sì, è stato Diego, il tuo amore ed il tuo odio, ad insegnarti cos'è il dolore vero, quello dell'anima. "
Flashfic incentrata sui due grandi amori della sua vita: Diego e la Pelona.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Il Novecento
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Vecchie amiche

Sei stata spezzata nel corpo milioni di volte, ma non ti sei mai data per vinta; il dolore è sopportabile dopotutto, basta una fiaschetta di Whiskey e degli antidolorifici. Tanti antidolorifici. Poi è arrivato Diego. Lui era...così vivo, così diverso e così infedele. Lui ti ha creata, ti ha distrutta e di nuovo ti ha rigenerata.
Ha preso tutte le tue prime volte: i tuoi primi pensieri comunisti, la tua prima arte, il tuo primo dolore; perchè sì, è stato Diego, il tuo amore ed il tuo odio, ad insegnarti cos'è il dolore vero, quello dell'anima. Lui ti tradiva e tu bevevi. Hai bevuto, lo hai odiato, lo hai perdonato e poi hai bevuto ancora. In fondo anche tu lo hai tradito, più volte, con uomini, con donne, con nuovi sogni e colori acrilici. Diego era Amore, lo sai, e non si può incatenare Amore.
Ci fu una volta, una sola, in cui perdonarlo fu difficile per te, quasi impossibile. Mille amanti gli hai concesso, mille quadri di donne bellissime appesi in casa come trofei; autoritratti di un tradimento. Ma quando nel suo letto trovasti Christina, tua sorella, la tua più grande amica, perdonarlo ti sembrava un’ipotesi ridicola.
Quando poi infine l’hai fatto, quando sei tornata da lui, hai capito che separarvi è impossibile; Diego è la tua libertà e la tua condanna. Il rospo che rapì la ballerina ricoperta d’oro, la libellula comunista. Ti sei rassegnata a questa realtà con facilità , troppa forse; ma questo non importa, hai continuato a bere, a dipingere, in quella tua enorme Casa Azul.
Sei stata pittrice, guerriera, attrice, collezionista di dolori e di risate. Poi la bronchite ti ha colta, a te, scampata alla Pelona, sopravvissuta a Diego, corpo putrescente, mutilato, profanato. Hai capito di stare per morire quando la morte ha smesso di ballare attorno al tuo letto e ti si è stesa accanto; una mattina ti sei svegliata e lei era lì, stesa su un fianco, a fissarti, e tu ti sei girata verso di lei, stessa posa, volti vicini, come due vecchie amiche che si confidano un segreto. Battuta da un’infezione, ironico vero? Vorresti ridere, ma non lo fai, pensi all’incidente invece, ha ciò che ti ha resa quel che sei. Sospiri fugace, sei sempre stata pronta in fondo.
La Pelona si china su di te, ti da un bacio e per un attimo, l’ultimo, il suo sapore ti ricorda quello di Diego.

Commento: amo questa donna con tutta me stessa!! Era forte, indipendente e bellissima...L'incidente di cui parlo è quello che fece a 18 anni e da cui uscì viva per miracolo; aveva la spina dorsale rotta in tre punti e la gamba ed il braccio destro praticamente sbriciolati. Comunque grazie a tutti coloro che hanno letto e se qualcuno a voglia di fare due chiacchiere su di lei o su chiunque altro o su le meringhe al limone, io ci sono :3 Dio, suonava dannatamente ambigua questa frase...Okaay, buon San Valentino a tutti :3

 

   
 
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