2 maggio 1998, Battaglia di Hogwarts.
 
Polvere, urla e straniamento.
Pianti, sangue e morte.
Hermione Granger corre per i corridoi del castello, schiantando Mangiamorte lungo il suo cammino.
Una furia la pervade, una voglia la assale, la voglia di trovarlo e di assicurarsi che stia bene.
Corre, scrutando intorno a sé alla ricerca di qualcuno, di quel qualcuno che vuole accanto, di quel qualcuno che ama.
Corre per trovarlo, lo cerca per dirgli che lo ama, che lo ama da sempre e che avrebbe continuato a farlo per sempre.
Corre per potergli dare quella risposta che quasi un anno prima non era stata in grado di dargli.
 
29 luglio 1997, Tana.
 
Hermione se ne stava seduta su una poltrona, con uno dei suoi amati libri in mano.
Erano giorni che continuava a sfogliare il volume che le aveva lasciato in eredità il Preside Silente, lo leggeva e rileggeva, cercandovi qualcosa che li potesse aiutare nella ricerca degli Horcrux.
Continuava a rileggere quelle pagine, se il Preside l’aveva lasciato a lei ci doveva essere un perché.
Albus Silente non era un uomo che diceva o faceva qualcosa per il semplice gusto di farlo, dietro ogni sua azione c’era sempre un perché e lei lo avrebbe scoperto.
-Ciao Granger.-un ragazzo alto e dai capelli rossi era appena entrato nella stanza.
-Ciao Fred.-rispose lei, dopo aver squadrato il gemello per carpirne l’identità.
Non si ricordava quando aveva iniziato a riconoscerli, ma era ormai parecchio tempo, le bastava un semplice sguardo per distinguerli.
Fred si sedette accanto a lei, avvicinando un’altra poltrona alla sua.
La guardò in viso, amava perdersi nel suo sguardo scuro, i suoi occhi avevano il colore del cioccolato e lui amava quel dolce composto.
-Hermione…-
-Dimmi Fred.-
-Allora, è vero?-
-Si.-anche se Fred non aveva finito di formulare la domanda Hermione aveva capito.
-Devi andarci per forza?-quell’ultima domanda fece alzare lo sguardo di lei dalle pagine del libro, che nel frattempo aveva ripreso a leggere.
-Si Fred!-
-Invece no!-il rosso aveva alzato il tono della voce, era arrabbiato, come ogni volta che discutevano su quell’argomento.
 
-Invece si, non posso lasciare Harry e Ron da soli, ne abbiamo già parlato.-la ragazza si voltò dall'altra parte con la testa, per celare allo sguardo di lui le lacrime che silenziose avevano iniziato a rigarle il volto.
Fred le voltò amorevolemente il viso e le asciugò le guance rosee con la punta dei pollici.
-Promettimi almeno una cosa.-lui continuava a guardarla dolcemente, cercando di trattenere le lacrime che cercavo di uscire copiose.
-Cosa?-
-Quando tutto questo finirà staremo finalmente insieme.-
-Fred, non posso.-Hermione riprese a piangere.
Non poteva prometterglielo, perché fargli quella promessa comportava tornare e lei non sapeva se sarebbe mai riuscita a farlo, né se sarebbe riuscita a sopravvivere in quella guerra.
 Non poteva fargli nessuna promessa. E se poi non fosse riuscita a tornare? Se fosse morta mentre cercavano gli Horcrux? Non avrebbe potuto mantere la parola dato, quindi era meglio non promettere affatto.
-Me lo prometti?-Fred la scosse prendendola per le spalle, mentre dai suoi occhi iniziavano ad uscirgli lacrime amare.
Hermione piangeva, il viso le era ormai diventato completamente fradicio, singhiozzava mentre le mani di lui erano ancora appoggiate sulle sue spalle.
Si alzò dalla poltrona e corse via da lui, girandosi solo per urlargli: -Devo andare, mi dispiace.-mentre il volto era ancora ricoperto di lacrime.
Lasciandosi alle spalle un ragazzo triste a singhiozzare con la testa bassa e un ciuffo di capelli rossi che gli copriva gli occhi gonfi.
 
2 maggio 1998, Hogwarts.
 
Hermione continua a correre.
Lo cerca tra le persone che combattono intorno a lei.
Lo cerca anche tra i corpi stesi a terra, sperando con tutta se stessa di non vederlo tra essi.
Cerca la sua chioma rossa e il suo sorriso smagliante.
Cerca le sue lentiggini che tante volte si è soffermata a contare, senza mai scoprirne il numero esatto.
Lo cerca, per potersi stringere a lui.
Entra di scatto in Sala Grande e intravede una chioma rossa, ma non è Fred, è Molly.
Hermione corre verso di lei, magari sa dove si trova Fred.
Una corsa ed è un attimo.
Un attimo fin troppo lungo per i gusti della ragazza.
Un corpo steso a terra, un ragazzo con i capelli rossi e con il sorriso ancora impresso sul volto.
Poi un urlo e niente più.
Tutti i rumori sono spariti attorno a lei, riesce solo a sentire il frastuono assordante dei suoi singhiozzi.
Un attimo e si ritrova a terra, accanto a lui ad accarezzare la sua guancia ormai fredda.
Hermione è piegata sul suo corpo, batte i pugni contro la pietra fredda sotto di loro e piange disperata.
Gli tocca il volto, nella speranza di vedergli aprire gli occhi, nella speranza di un suo abbraccio.
La disperazione si impossessa di lei e si abbandona, si abbandona in singhiozzi copiosi e assordanti.
Lo prende per le spalle e con il volto fradicio comincia a scuoterle.
Vorrebbe solo urlare, vorrebbe solo scappare, ma che senso avrebbe se non può scappare insieme a lui.
-Te lo prometto Fred, te lo prometto! Ma tu torna da me!-urla disperata, senza speranza.
-Te lo prometto!-
Poi più niente, buio totale, solo singhiozzi disperati, solo angoscia.