Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: AllePanda    14/02/2014    4 recensioni
Cosa sarebbe successo se, dopo la visita di Snow a casa di Katniss, le rivolte nei distretti si fossero palcate? Qui Peeta e Katniss si sposano e diventano i nuovi Mentori degli sfortunati ragazzi del Distretto 12 che verranno estratti alla Mietitura per l'Edizione della Memoria. Cosa succederà? Chi verrà estratto?
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Buonasera Tributi! Scusate l'attesa e mi auguro non resterete delusi da quello che per me, è un capitolo MOLTO importante perché si comincia finalmente con l'Arena. Darò spazio alla fantasia per quanto posso e spero di non risultare inverosimile o peggio, che l'arena vi sembri troppo somigliante a quella della Collins del secondo libro. Giuro che ci provo ad essere originale! Detto ciò, vi auguro buona lettura. 

Che tributo sarà protagonista dell'Arena in qualità di mentore? Direi proprio Peeta! Dopo i riscontri positivi ottenuti da parte vostra, ho deciso di tornare alla mia idea iniziale. Godetevi questa arena un po' particolare con Gale, Peeta e Suzan come tributi. 

 
Felici Hunger Games...e possa la fortuna sempre essere a vostro favore!! (P.S: se voleste lascarare un commento, ne sarei felice. La vostra opinione è importante!)
vostra Allepanda


Capitolo 18 X – L’ARENA -


“Strepitoso esordio quest’anno!” trilla Caesar Flinkerman nel suo microfono. “I nostri tributi, come potete notare si trovano in una situazione davvero curiosa. Grazie alla speciale telecamera ad infrarossi potremo seguire ogni loro passo nonostante il buio pesto che li circonda” continua descrivendo l’arena.

“Le piattaforme luminose dalle quali sono partiti si sono spente giusto poco fa, all’esatto scadere dei sessanta secondi. Non trovi anche tu che questa sia stata una delle trovate più geniali da parte degli strateghi? Sì oserei dire la più geniale degli ultimi cinquant’anni! Claudius?” dice rivolto al compagno commentatore che sta alla sua sinistra.

Questo annuisce vistosamente e ridacchia in modo sadico. “Ben detto Caesar, non mi sentivo così emozionato e incuriosito da diverso tempo” risponde poi. I loro discorsi però mi passano solo superficialmente addosso. I miei occhi sono incollati allo schermo. I giochi sono ufficialmente iniziati. Siamo in ballo!


 “Il numero dei tributi in gioco è 31 su 36” prosegue Caesar con la sua telecronaca. “ Cinque dei tributi Jolly si aggiungeranno poi. Come se non bastasse nell’Arena è buio pesto. Se non fosse per le loro tute illuminate non potrebbero vedere nulla” spiega.

“Eh già, brutta faccenda, brutta faccenda” rincara Claudius standosene sempre spaparanzato dall’altro lato della scrivania. “L’Arena a quanto sembra potrebbe essere minuscola o gigantesca. Chissà che sorprese hanno in serbo per noi questi 75esimi Hunger Games? Lo scopriremo solamente restando incollati ai nostri schermi. Oh oh ecco che i primi tributi stanno iniziando a prendere una decisione. I più coraggiosi si avventano dritti sulla cornucopia. E’ un bel rischio, considerando che non si vede ad un palmo di naso!”.

Caesar sembra avermi tolto le parole di bocca.
 Non possono vedere niente e  non potendo vedere, non rimane che sperare che per lo meno non ci siano trappole in agguato. Insomma, il buio pesto sembra una difficoltà già abbastanza grande per dei tributi che non sanno niente del luogo in cui si trovano. A meno che non intendano farli fuori tutti il primo giorno.


“Le quattro file di tributi sono partite dalla estremità di ciascun angolo dell’arena. Sistemati perpendicolarmente verso il centro hanno appena iniziato a muoversi. Voi da casa, per chi fate il tifo? Riuscite a distinguerli? Vedete dove si trova adesso il vostro tributo preferito?” vocia Claudius nel microfono.

“Scommetto che neanche i loro fratelli e sorelle o i loro genitori saprebbero trovarli in mezzo a quel pandemonio notturno” ridacchia poi con voce svenevole. Io sento distintamente restringersi la bocca del mio stomaco. Allo stesso tempo credo che se potessi vomitargli addosso tutto il mio disprezzo lo farei volentieri. Probabilmente così andrei anche a migliorare il colorito giallo smorto di quella roba svolazzante e incolta che Caludius chiama “capelli”.

Ad ogni modo ora devo concentrarmi sui tributi. La prima cosa che osservo non mi piace per niente.
Peeta, Gale e Suzan sono partiti separati. Ciascuno di loro era mescolato ad altri tributi. Sono partiti in file diverse ma in qualche modo mi ero aspettata che si sarebbero ritrovati. Certo, al buio e con quella scarsa visibilità le cose sono diverse da come le avevamo immaginate.

 La cornucopia sembra trovarsi  al centro dell’Arena, dritta davanti a loro. Il suo perimetro è illuminato da una potente luce bianca che non passa certamente inosservata.  Ma la cosa più strana sono i colori che contraddistinguono i diversi tributi. Peeta ha il verde, Suzan il giallo e Gale, come gli altri Jolly ha la tuta illuminata di colore viola. L’azione si svolge rapidamente davanti agli occhi atterriti miei e di Haymitch. Allo scadere dei sessanta secondi, diversi tributi si sono subito lanciati a tutta velocità verso la Cornucopia.

Non è vicina e tra la postazione di partenza e il centro dell’Arena potrebbe esserci qualsiasi cosa esattamente come ha detto Caesar. Cose tremende che sicuramente i tributi non vedrebbero in tempo per evitarle. E’ il primo pensiero che mi passa per la mente. E cosa c’è attorno? Possono muoversi altrove? Qualcuno deve aver fatto le mie stesse constatazioni. Almeno sette o otto tributi hanno infatti deciso di restare fermi sulla piattaforma per riflettere ancora un po’.


Ad ogni modo, la distanza tra loro e la cornucopia, con tanto di armi e tributi assetati di sangue è abbastanza da renderli sicuri di poter pensare ancora senza il rischio di essere attaccati immediatamente. Altri tributi cominciano a vagare alla cieca in altre direzioni, voltando invece le spalle alla Cornucopia. Cerco i miei amici con l’ansia che mi sale dalle viscere. Gale è ancora immobile sulla sua piattaforma e così Suzan mentre Peeta… 

- Oh cavolo! Cavolo cavolo! – esclmo come impazzita attirandomi un’occhiata preoccupata di Haymtich. Peeta è già lanciato a perdifiato nella mischia verso la Cornucopia. A dividerli una distanza considerevole. Ma perché Peeta? Che vuoi fare? Non capisco finché non è Cesar a ricordarmi le regole. “Ricordiamo a tutti i telespettatori che lo speciale regolamento di quest’anno impone ai tributi Jolly che abbiano deciso di entrare immediatamente nell’Arena, la penalità di non potere usufruire dell’abbondanza della cornucopia” spiega Caesar.

“Oppure?” ribatte subito Caludius. Bella domanda, vorrei tanto saperlo anche io, penso stringendo forte tra le dita la pelle morbida del divano fin quasi a strapparla. “Oppure beh, i nostri strateghi non sono certo scarsi a fantasia.

Avranno certamente escogitato un modo per punire gli eventuali trasgressori” risponde semplicemente Caesar.  “La regola è stata ovviamente inserita per pareggiare lo svantaggio nel quale i distretti che fossero partiti con solo due tributi,  sarebbero diversamente intercorsi” spiega ulteriormente Caesar. “Niente giocattolini per i giocatori in tuta viola” ridacchia stupidamente di rimando Claudius facendogli il verso.


Già. La regola di quest’anno impone che i tributi Jolly non possano prendere niente dalla Cornucopia, a meno che non ci tengano a farsi saltare in aria o roba simile. Quindi Gale e Peeta devono essersi accordati in questo modo.

Sarai tu Peeta quindi a rischiare la vita nel bagno di sangue? Ma non capisco comunque perché Gale non è lì a guardarti le spalle. Che stai facendo Gale? Un brivido mi attraversa mentre un dubbio lentamente si insinua nella mia mente. Che Gale non abbia intenzione di fare squadra con Peeta? No, non è possibile. Ci dev’essere una ragione per la quale Gale non si fa avanti!  Scarto immediatamente l’idea perché è troppo terribile anche solo da immaginare e mi concentro sull’azione.


I tributi più coraggiosi sono ormai ad una cinquantina di metri dal centro dell’Arena. Non riesco più a stare ferma. – Come faranno a fare gioco di squadra? – urlo rivolta ad Haymtich con rabbia, quasi fosse colpa sua il fatto di non avere previsto questo. – - abbiamo deciso di fare entrare Gale subito perché si aiutassero a vicenda. Non per sacrificare Peeta al bagno di sangue! Si farà ammazzare!  Hai visto gli altri tributi? La sua gamba non gli permetterà di correre via abbastanza velocemente – continuo mentre la mia voce si fa via via più roca fino a morire in un singhiozzo strozzato.

- Fossi in te mi preoccuperei più di quell’ enorme tigre laggiù! – taglia corto lui indicandomi qualcosa con il dito rivolto allo schermo.  E l’incubo comincia. Quando credevo che tutto fosse perduto, ecco che tutto si complica ulteriormente.  


“Oho…vedo che abbiamo intenzione di cominciare davvero alla grande quest’anno! “ esclama Caesar con entusiasmo non appena l’ombra scura compare sullo schermo, evidenziata solo dai contorni verdi che la visione notturna consente di intravvedere. Inevitabilmente mi tornano in mente gli occhiali speciali che l’anno scorso ero riuscita a trovare nello zaino recuperato alla Cornucopia. 

Se avessero voluto, gli strateghi avrebbero potuto garantirci una visione perfetta dell’Arena, ma evidentemente vogliono mettere in difficoltà anche noi mentori lasciandoci con una visione solo in parte più nitida di quella dei tributi. Oppure è solo un altro modo per divertire e incuriosire di più il pubblico di Capitol city, fatto sta che riusicre a capire bene cosa succede nell’arena si sta rivelando un’impresa. Già, gli occhiali. Dovranno procurarsene un paio e al più presto.

Magari resterà buio così tutto il tempo. Sarebbe terribile. Mandiamoglili… subito! Devo… Devo avere quegli occhiali. A Peeta servono subito… Comincio ad alzarmi per poi risedermi velocemente sul divano incapace di stare ferma.

– Haymitch! Loro non ci vedono! – dico con il cuore ormai in gola ad ogni passo di Peeta nella direzione del mostro. Quello che sembra un enorme gatto selvatico dai denti appuntiti come rasoi è nascosto, accucciato ad un lato della Cornucopia, a pochi passi dalla sua entrata. Mi sento impazzire all’idea che Peeta possa fare la stessa fine di Cato.

– Haymitch facciamo qualcosa! – urlo iniziando a dare di matto ogni secondo di più.

– OH STA ZITTA KATNISS!! SIEDITI E MANTIENI LA CALMA PER GIOVE!!!! – grida lui di rimando prendendo a scostarsi nervosamente una ciocca di capelli lontano dal viso. Sono fuori di me, ma la presenza di Haymtich mi permette di non finire in un angolo della stanza a mordermi le mani e urlare fino a svenire. Se non fosse per lui, per gli altri, io neanche ci starei qui. Ha fatto un enorme sforzo nel restare sobrio, si vede.

Le sue mani tremano leggermente per la crisi di astinenza.  Intanto le telecamere prendono a inquadrare i diversi tributi che si lanciano chi da una parte e chi dall’altra.

– E’ una trappola! E’ una trappola!! – dico a voce alta mentre osservo il grosso animale mutante di Capital City avvicinarsi al primo gruppo di tributi. – Peeta non è uno stupido, sa perfettamente che così facendo correi il rischio di lasciarci la pelle- mi dice infine Haymtich senza certo indorarmi la pillola, bensì rendendomi partecipe della dura realtà, che lui stesso ben conosce - ha semplicemente calcolato che senza uno straccio di arma o di provvista, la conseguenza sarebbe solo quella di prolungare l’attesa – dà voce ai suoi pensieri Haymtich. Mancano ormai pochi metri. Peeta è decisamente vicino al mostro anche se per fortuna la bestia si trova dalla parte opposta della cornucopia e ancora non sembra vederlo. Cerco di fare mente locale per tentare di capire chi sono gli altri tributi che  si sono lanciati al centro dell’arena.

Una è Titania, del Distretto 2. E’ un tributo Jolly come Gale, la riconosco per via della tuta illuminata di viola. – Ma lei non potrebbe prendere armi laggiù! – dico decisamente indignata. – Lascia che ci provi. Se gli strateghi la faranno in cenere, tanto meglio no? – replica il mio compagno di sventura con voce piatta. Già, tanto meglio se la inceneriscono, penso. Ma qualcosa dentro di me all’idea, sembra rivoltarsi. Osservo ancora e noto che ci sono anche Emy e Maya con lei, le altre esaltate assassine del due.

Probabilmente sono d’accordo per fare squadra assieme. – Ma possono passarsi le armi? – domando. – Sembra di si, ma per non correre rischi sarebbe meglio aspettassero al fine del bagno di sangue, credo. Ad ogni modo lo scopriremo presto -.


Difatti pochi secondi dopo arriva Caesar a toglierci ogni dubbio. “Sai, Caludius, temo proprio che i nostri tributi Jolly non abbiamo troppo chiara la regola della Cornucopia” esordisce “Non possono prelevare niente, né tanto meno usare niente all’interno del suo perimetro” dice. Così è questo il tranello. Si divertono a prenderci in giro, come sempre.

– Non è giusto! Non lo sapevamo questo! – dico. Haymtich sospira pesantemente – già, per fortuna Gale a quanto sembra non ha intenzione di avvicinarsi al perimetro della Cornucopia – ribatte.
Ma in realtà questo non è affatto un bene. Peeta è lì da solo, con la sua gamba artificiale che già gli conferisce un discreto handicap.

L’unico lato positivo è che con quel buio pesto i tributi faranno fatica a riconoscersi e quindi anche a capire che si tratta di Peeta. Ma contro tre assassine esperte non avrebbe molte chance, per di più l’animale è in agguato. Sospiro cercando di mantenere la concentrazione. Ci sono anche altri tributi, molti non li riconosco, vuoi per la scarsa visibilità, vuoi perché non sono riuscita a memorizzare a dovere i loro volti.

Nel frattempo mi accorgo con orrore che Gale non è più sullo schermo. – Dov’è Gale? – grido ad Haymitch. Lui per tutta risposta emette un ennesimo sospiro. – Il ragazzo si è diretto verso Suzan, lontano dalla mischia, ma ora tutte le telecamere sono concentrate sulla Cornucopia – è la sua risposta secca. – E non c’è modo di vedere cosa succede altrove? – chiedo incalzante. – Sì c’è! – ribatte – ma al momento non penso che siano loro il problema.

Deglutisco amareggiata, con la testa totalmente nel pallone, sperando solo il altre sue parole di coraggio, che stranamente non tardano ad arrivare. - Probabilmente Gale ha fatto la cosa giusta ad avvicinarsi a Suzan e restare a guardare, o forse no dato che Peeta è completamente allo sbaraglio, comunque puoi premere il pulsante rosso sul telecomando.

Ci sono più di un milione di telecamere nell’Arena. Ti permette di accedere al server e selezionare direttamente quella che ti interessa. Comparirà in un angolo dello schermo principale! – spiega velocemente. Così provo e immediatamente ottengo una nuova inquadratura. Tuttavia non sono molto brava a isolare la telecamera che sta seguendo Gale, non la trovo e per la tensione rischio due volte di far cadere il telecomando, tanto che Haymtich me lo prende di mano e decide di farlo direttamente per me.


– Come mai non mi hai spiegato prima come funzionavano tutti questi maledetti aggeggi?- lo rimprovero. – Perché tanto non ti sarebbe bastata una vita per imparare e poi se sta per svolgersi qualche azione interessante, credimi, loro sanno a quale telecamera dare la precedenza e poi noi del dodicesimo piano, abbiamo inserito un programma che, se lo desideri ti mostra in automatico cosa succede ai tributi del dodici e così via per tutti gli altri. Ecco. L’ho inserito– spiega poco interessato a discuterne proprio adesso, dopo aver armeggiato rapidamente sul vetro del telecomando.

In effetti realizzo che durante tutto questo tempo a Capitol City non ho fatto altro che chiudermi in me stessa senza mai davvero ascoltare quanto Haymitch aveva da insegnarmi. Mi vergogno di me, ma adesso devo davvero calmarmi.

Sullo schermo della telecamera che Haymitch ha appena selezionato per me, vedo Suzan sussultare all’arrivo di Gale, che cerca subito di farsi riconoscere, ma lei a quanto pare è troppo terrorizzata e sembra provare a tirargli un pugno. Gale ovviamente lo schiva e quando Suzan lo riconosce, entrambi si prendono per mano e cominciano a camminare lentamente verso il centro e la cornucopia. Ritrovarsi però ha richiesto diverso tempo, ma visto che attorno a Gale e Suzan sembra tutto tranquillo, mi concentro di nuovo sull’azione vera e propria.

La Cornucopia. I tributi più vicini sono ormai a pochi metri dalle luci bianche della cornucopia quando si eleva un grido. Una ragazza la cui tuta è illuminata di viola, un tributo Jolly viene attaccata alla gola dall’enorme bestia scura che con le sue zanne possenti conficcate nella carotide non le lascia nemmeno il tempo di rendersi conto della situazione.

Muore in un soffio. Il cannone spara. “Ecco il primo tributo che ci abbandona” commenta subito Claudius annunciandone la morte come se stesse parlando del tempo. Osservo l’espressione del suo viso. Bel tempo o pioggia. Farà freddo domani, mi immagino che potrebbe dire con quella stessa espressione.

Un fremito di rabbia mi attraversa. Non che gli Hunger Games non mi facessero ribrezzo fin da piccola, ma adesso che so che cosa si prova dall’altra parte è anche peggio. “A lasciarci è Fanny” continua Caesar “ distretto 8! Il distretto 8 ha un tributo in meno.

La bestia che i nostri strateghi hanno deciso di usare per dare inizio alle danze, fa venire la pelle d’oca anche a me” commenta per poi scoppiare in una risatina demenziale assieme al suo compare Claudius Templesmith. L’azione nell’Arena però non si ferma ad ascoltare le scemenze dei presentatori televisivi. I tributi si sono appena resi conto dell’esistenza della bestia e se alcuni di loro sono abbastanza coraggiosi da avventarsi comunque sulle armi che spuntano dalla cornucopia, altri indietreggiano terrorizzati.

Ovviamente Peeta decide di provare a prendere uno zaino impilato sopra alcune casse di armi, infischiandosene del caos che lo circonda. Sudo freddo dandogli dell’idiota ripetutamente mentre le gambe mi tremano, frenetiche. Osservo il figlio del fornaio mentre con troppa leggerezza è ancora intento a prelevare qualcosa somigliante ad un pugnale dal mucchio, quando un tributo gli si avvicina. E’ Marcus del distretto 5.

Lo ricordo perché Cesar nell’intervista con lui aveva fatto diverse battutine svenevoli riguardanti il suo bell’aspetto. Peeta è ancora girato di spalle quando Marcus è ormai tanto vicino da poterlo attaccare facilmente a mani nude. La bestia intanto, dopo aver consumato a morsi il povero corpo della ragazza dell’8, si è messa a correre verso alcune postazioni di partenza. Oddio no! Non so cosa fare, dove guardare. Gale e Suzan sono proprio nella traiettoria della bestia adesso e Peeta è in balia degli altri tributi.

Haymitch sospira pesantemente al mio fianco mentre entrambi siamo costretti a restare seduti a guardare, guardare senza potere davvero intervenire tempestivamente. Un pensiero tremendo mi attraversa. E se morissero tutti adesso? Se non tornasse a casa nessuno? La consapevolezza che da qui a qualche secondo potrei davvero veder morire Peeta o Gale mi provoca un conato di vomito. Lo trattengo a stento.

Sono ormai pronta ad aspettarmi il peggio quando noto che Marcus e Peeta invece di attaccarsi a vicenda si scambiano qualche parola. Non realizzo davvero finché Haymitch non parla – bravo ragazzo! Si è creato degli alleati! – dice.

– Alleati? – commento incredula – non ne avevamo mai parlato! -. Haymtich in risposta scuote leggermente la testa. – Non ne avevamo discusso in tua presenza Dolcezza, le tue uscite con Cecilia sono servite anche a questo. Tanto non saresti stata comunque d’accordo! – replica subito.

- E’ incredibile! Avresti dovuto parlarmene invece! Magari non sarei stata del tutto contraria! – ribatto piccata. Ad ogni modo lasciamo presto cadere la discussione. Haymtich mi dovrà rendere conto a tempo debito di questi segreti tra lui e gli altri. Il sollievo che provo nel vedere Peeta aiutato da Marcus è tale, da farmi restare in silenzio a guardare senza insistere oltre. Nel frattempo il cannone spara di nuovo.

Muoiono  entrambi i tributi del distretto 6 per mano di Phoebus, il tributo Jolly del distretto 4. Il ragazzone li infilza entrambi con una grossa spada che ha strappato alla cornucopia in barba al divieto previsto dal regolamento.

Aspetto con il fiato sospeso che qualcosa lo faccia saltare in aria ma non accade niente. L’unica cosa che noto è che proprio quando la bestia ha quasi raggiunto il gruppo di tributi che si è dato alla fuga, questa si arresta di colpo e cambia idea. Fa dietro front e marcia a tutta velocità su Phoebus.

– Ecco come hanno deciso di far rispettare la regola gli strateghi – ancora una volta è Haymitch a dare voce ai miei pensieri - la bestia attacca solo i tributi con le luci viola. E’ un deterrente per i Jolly ad avvicinarsi alla cornucopia. Non si sta interessando di Peeta ad esempio, perché lui ha il verde -. Questa è una buona notizia.

– Quindi non ucciderà Peeta neanche se resterà lì alla Cornucopia? – chiedo con crescente sollievo. – non ho detto questo. Probabilmente tenterà di farlo quando avrà raggiunto il suo obiettivo. Una volta eliminati o allontanati tutti i tributi Jolly si concentrerà sul resto. Faranno bene  a muoversi a prendere qualcosa e filarsela -.

Phebus fa in tempo a mietere un’altra vittima prima che il mostro gli si avventi contro. Intanto Peeta sembra finalmente avere finito di rifornirsi alla cornucopia. Noto con sollievo che oltre alle armi è riuscito a prendere una discreta quantità di cibo. Mette tutto in un enorme zaino mentre Marcus lo aiuta guardandogli le spalle. Poco prima che la bestia li raggiunga per avventarsi su Phoebus, prendono a correre a perdifiato nella direzione opposta a quella della Cornucopia. Marcus in testa con una grossa lancia tra le mani, Peeta dietro di lui con lo zaino in spalla.

Avevo scordato le sue incredibili capacità di fare amicizia, ma ancora non mi spiego come sia riuscito a convincere Marcus a fare squadra con lui. Durante l’intervista mi era sembrato un tipo pieno di sé, di quelli che amano fare le cose a modo loro e vogliono tutta quanta l’attenzione su di sè. Beh, se Peeta ha convinto Cato l’anno scorso, forse non dovrei stupirmi troppo. La sua scelta però continua a sembrarmi strana. Io mi sono alleata con Rue per quel breve lasso di tempo solo perché sapevo di potermi fidare.

Peeta può dire altrettanto di Marcus? La cosa non mi piace. Purtroppo però, date le circostanze dovrò per forza fare affidamento sul giudizio di Peeta. Quello che mi preoccupa comunque è che non si capisce niente di come è strutturata l’arena. E’ strano. Buio sì, ma non come quando gli strateghi si divertono a oscurare per forza il cielo.


Sullo schermo si intravedono diverse ombre che sembrano quasi contornare un enorme perimetro quadrato. E’ solo quando una ragazza va a sbattere contro quello che sembra un muro che comincio a capire. – Non sono all’aperto! – esclamo. Già, non ho potuto capirlo subito perché non avevo alcuni elementi fondamentali come il vento, l’umidità, insomma, quelle sensazioni che puoi riconoscere solo provandole, a pelle. Haymtich sembra rifletterci sopra.

– Se è davvero come dici faranno meglio ad uscire da lì al più presto, gli strateghi si divertono a giocare al gatto col topo a volte. Gli ultimi che lo capiranno saranno quelli più a rischio – dice pensando ad alta voce. – Si ma dov’è l’uscita? -. Solo qualche secondo dopo ecco Caesar spiegare al pubblico la fantastica trovata degli strateghi. Viene inquadrata una piccola apertura in quella che si vede essere un’alta parete rocciosa.

Il buco sarà grande poco più di un metro. Bisognerebbe strisciare per uscire, solo che non ci sono appigli, e l’imboccatura è situata a diversi metri da terra. – Come faranno a uscire? -. Fortunatamente quella non è l’unica uscita. In totale ne vengono mostrate quattro, una per ciascun angolo della grotta nella quale sono rinchiusi i tributi.

Il guaio è che è troppo buio e troppo grande quel posto! Gale e Suzan tuttavia sembrano aver capito dove si trovano, almeno, Gale è esattamente sotto una delle aperture e sta studiando come fare per uscire. La guerra tra tributi però non si arresta e il cannone spara ripetutamente.

Phoebus viene ferito dalla bestia di Capitol City ma lui e Titania, un altro tributo Jolly sembrano essersi alleati a loro volta per sconfiggerla, non essendosi rassegnati al fatto di non potere entrare in possesso delle armi. Lei è davvero spietata quando conficca la sua spada nel cranio della bestia dopo che Phoebus ha provveduto ripetutamente a infilzare un’enorme mazza chiodata nella schiena dell’animale. Ad aiutarli ci sono anche le due ragazze del distretto due Amy e Maya. Alla fine la bestia muore tra atroci ruggiti, lamenti e uggiolii.

Peeta e Marcus corrono a perdifiato fino a raggiungere uno degli angoli della grotta. Vanno prima a sbattere, non capendo dove si trovano. Forse credevano di trovarsi in una pianura o qualcos’altro. La sensazione di claustrofobia si fa strada dentro di me quasi fossi là con loro. Sono troppo lontani. Gale e Suzan all’estremità a sud-est e Peeta e Marcus in quella di nord-ovest. Entrambi sono vicini all’uscita.

A separarli, una parete alta diversi metri da terra. Sto già disperando quando noto che Marcus ha già cominciato ad arrampicarsi sulla parete.

– C’è una corda! – esclamo con stupore quando finalmente la vedo. Ogni parete rocciosa ha una serie di funi intrecciate tra loro in modo tale da formare una specie di rete, capace di aiutare i tributi nell’arrampicata. Noto con sollievo che anche la parte di Gale e Suzan ne ha una.

Anche altri tributi riescono a capire come uscire da lì. Bisogna solo stare attenti a non farsi attaccare alle spalle. Phoebus infatti non perde tempo e con una lancia, a distanza di diversi metri riesce a impalare la schiena di un povero ragazzo. Il cannone spara. – Ne stanno morendo troppi – è ciò che mi viene da dire con orrore. Haymtich conferma.

– Sì, sta iniziando a sembrare esagerato anche a me. Se ho contato bene i tributi in gioco dovrebbero essere più o meno 17 adesso -. Poco più della metà. Ed è appena iniziata. Peeta e Marcus si guardano attorno un’ultima volta prima di prendere ad arrampicarsi il più velocemente possibile. Sanno che dovranno essere veloci o le probabilità di essere attaccati e uccisi aumenteranno. Lo stesso vale per Gale e Suzan.

Quest’ultima si sta rivelando sorprendente agile. In men che non si dica la ragazza raggiunge l’imboccatura della grotta, Gale è dietro di lei. Il fatto di essere arrivati prima gli ha conferito un discreto vantaggio sugli altri.

Durante la scalata però, quando ormai sembrava essere arrivata in cima, Suzan urta contro una ragazza di un altro distretto che, nascosta dal buio della grotta, aveva preso a salire a pochi centimetri di distanza da lei. Per lo spavento l’altra ragazza sembra perdere l’equilibrio ma appena riesce a riprendersi tenta di pugnalare Suzan alla schiena. Gale la blocca rapidamente afferrandola per un piede. Lei urla e si dimena, mentre lui la tira giù con forza e quando è a portata di mano le sferra un calcio direttamente nello stomaco.

La ragazza finisce per mollare inevitabilmente la presa e crolla a terra sbattendo la testa con forza. Il cannone spara. Poco dopo Suzan e Gale sono in superficie e corrono lontano dalla imboccatura della grotta. Sono i primi ad uscire. La luce finalmente illumina il paesaggio mozzafiato dell’arena che fino ad ora ci era stato oscurato.

Peeta e Marcus intanto sono stati pericolosamente avvicinati da altri tributi. Ma quello che davvero mi ha lasciata senza fiato, non sono le nuvole bianche o il cielo terso e immenso, di quell’azzurro infinito che sembra essere la vera Arena di quest’anno. Il cuore mi si sta frantumando nel petto perché sa che cosa è davvero appena successo. Gale ha appena mietuto la sua prima vittima. Ha ucciso per la prima volta.

Qualcuno, dall’altra parte dello schermo, esattamente come me, avrà visto sua figlia, sorella, amica, morire per mano sua. E’ questo che ci fanno ogni anno. Ci rendono dei mostri. Non esistono se non li guardiamo. Le parole di Gale mi rimbombano nella testa come fossero martellate.

Fa male. E’ questo che lui ha dovuto subire l’anno scorso mentre mi guardava tentare di sopravvivere ad ogni costo? Non c’è abbastanza tempo però per queste riflessioni. A questo sembra Phoebus e Titania saranno i favoriti di questa edizione assieme a Maya ed Emy e il branco ha appena deciso che la caccia è aperta!
 
Continua.....
 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: AllePanda