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Autore: OllysAngel    15/02/2014    1 recensioni
"Non avrei mai pensato di amare qualcuno così tanto. Wo ai ni, Taozi."
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kris, Kris, Tao, Tao
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arriviamo ad un alto palazzo vecchio e abbandonato. Avevo visto Zelo e gli altri aggirarsi spesso da queste parti, ma non mi sono mai azzardato ad avvicinarmi, di certo non cercavo guai.

Zelo e Tao scendono dall'auto: Zelo lo trascina velocemente all'interno della costruzione, che quasi crolla a pezzi, strattonandolo violentemente per il polso destro. Lo seguo in silenzio osservando Tao che ha ancora gli occhi lucidi, seguendo la loro velocità e il loro andamento.

Tao aveva lo sguardo di chi supplica. Supplica ma non di essere risparmiato, di lasciarlo vivere;

“D-dobbiamo aiutarlo... N-non possiamo lascialo lì... M-morirà...” dice Tao con voce tremante. Supplica di aiutare me.

“Tao.” Zelo si gira di scatto verso di lui, fermandosi in uno dei corridoi e guardando l'altro con freddezza. “È già morto.” scandisce bene le parole guardandolo negli occhi. Tao rimane immobile, muto, senza dire una parola. Mi avvicino a lui da dietro e appena sono abbastanza vicino gli sussurro:

“Sono qui, sto bene, non preoccuparti per me”

Il ragazzo rabbrividisce, ma non si gira e ignora le mie parole. Gli metto una mano sulla spalla, ma quando entriamo in contatto, lui si stringe nella giacca. Mi sposto esattamente di fronte a lui, quando Zelo lo chiama, invitandolo a seguirlo.

“Devo mostrarti una cosa” si limita a dire, dando le spalle a Tao e iniziando ad avviarsi verso una delle stanze che si affacciavano sul lungo corridoio.

Tao mi viene incontro e seno una strana sensazione di vuoto quando mi trapassa e si allontana dietro di me, seguendo Zelo. Mi giro e mi avvio verso la medesima stanza e inizio a girare intorno al ragazzo biondo, che nel frattempo apre il cassetto dell'unico oggetto di mobilio presente nella camera:un piccolo comodino che mi arriva all'altezza dell'anca. Tira fuori dal cassetto un foglio scritto, un po' rovinato. Zelo lo esamina tenendolo a trenta centimetri dal volto con entrambe le mani. Sembra quasi che stia pensando invece di leggerla; come se dentro di lui si stia svolgendo un conflitto su sé stesso su cosa fare. Poi sospira e si avvicina a Tao che è in un angolino della stanza.

“Questa è tua, è giusto che la abbia tu” dice Zelo quasi in un sussurro. Tao prende tra le mani il foglio, tremando, quando legge la firma di quella lettera. La noto anche io

XOXO, Kris”

Tao legge tutto, ha gli occhi lucidi. Poi volge lo sguardo a Zelo e sussurra con la poca voce che ha il coraggio di tirar fuori

“Perchè...? Perchè lo hai fatto...? Pensavo che fossimo amici..”

“Bang ha voluto nasconderla..” si giustifica il biondo. Tutti sanno che Zelo obbediva alla lettera agli ordini di Bang, faceva qualsiasi cosa lui dicesse. E Bang sembrava avere un debole per lui.

Tao scuote la testa ed esce dalla stanza, mentre le lacrime ricominciano a macchiargli il viso, stringendo la mia lettera in una mano stropicciandone il bordo.

“Tao... aspetta..” Zelo lo segue per appena due passi, poi si ferma, capendo che è meglio lasciarlo solo. Tira un calcio al comodino urlando, per sfogarsi. A quanto pare tiene a Tao, anche solo come amico, oltre a volerlo nei B.A.P. come Bang. E ora ha deluso Tao, nascondendogli la lettera, obbedendo agli ordini che gli erano stati imposti dal suo capo, e ha deluso Bang andando contro il suo volere e mostrando la lettera a Tao.

Si vede che Bang è tutto per lui, lo segue sempre come un cagnolino: ruba, addirittura uccide. Per lui, è diventato un assassino ad appena sedici anni. È pronto a tutto, Bang lo sa e ne approfitta; non gli importa dei suoi sentimenti, né di quelli di nessun'altro; gli importa solo di sé stesso, anche se a volte lascia trasparire un altro lato di sé, ma è come se nascondesse quella parte. Per qualche ragione a me sconosciuta, Bang si ostina ad essere solamente uno spacciatore, un rapinatore e un killer a sangue freddo. Leader dei B.A.P., ragazzi che vogliono ribellarsi alla vita di tutti i giorni e divertirsi, che Bang tiene con sé solo perchè gli fanno comodo. O almeno, così fa credere.

Sento un rumore e mi giro di scatto a vedere. Sulla porta, immobile, Himchan fissa la scena in silenzio. Dietro di lui, si presenta Bang con espressione fredda e delusa dal comportamento di Zelo, che nel frattempo ha calmato la sua rabbia e si è voltato verso di loro, rilassando i muscoli del volto, mostrandosi quasi dispiaciuto. Guarda Bang negli occhi, senza dire nulla.

“Io mi fidavo di te” inizia Bang a mezza voce, avvicinandosi a lui.

“Non pensavo mi avresti tradito in questo modo” abbassa la voce, girando lentamente attorno a Zelo, fissando la pistola che ha in mano. La accarezza, ci gioca; quasi come se gli volesse bene. Parla con tranquillità, mentre Zelo resta a testa bassa.

Bang carica l'arma e Zelo alza immediatamente la testa, udendo il suono corrispondente. Scuote la testa e lo guarda mormorando

“Yongguk, io...”cerca di spiegare, ma viene interrotto dall'urlo di Bang.

“SILENZIO!” ringhia tra i denti sparando al pavimento sotto ai miei piedi.

Zelo si ammutolisce senza distogliere lo sguardo, che si sforzava di mantenere calmo e rilassato, dal suo compagno.

“Non hai scuse per il tuo comportamento!” urla ancora Yongguk. È ovvio che sta tentando di tenere a bada il suo io interiore che mostrava amore e affetto, specialmente nei confronti di Zelo, anche se questa lottava per mostrarsi al mondo esterno.

“Mi hai deluso” dice Bang con freddezza e senza lasciar trasparire alcun sentimento.

“Non succederà più” risponde Zelo quasi in un sussurro mentre abbassa lentamente lo sguardo cupo.

“Oh, di questo ne sono certo” replica Bang, abbassando sempre più la voce a mano a mano che si avvicinava, di fronte a Zelo, fino a quando non ci sono che un paio di centimetri a dividerli. Yongguk volge uno sguardo agli altri che sono rimasti a vedere la scena sulla porta e alza la voce voltando il capo nella loro direzione.

“Uscite.” ordina con freddezza.

I ragazzi si guardano perplessi e con passo esitane escono, continuando a buttare ochiate a Bang, che punta l'arma alla testa di Zelo.

  
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