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Autore: katiuz    17/06/2008    13 recensioni
In un pomeriggio di pioggia Hermione è assalita dalla noia e passa il tempo a fissare fuori dalla finestra. Un'improvvisa conversazione con un uomo che credeva senza cuore e sentimenti le susciterà curiosità e darà vita ad un nuovo capitolo della sua vita.
Una domanda l'assalirà: Chi è davvero l'uomo davanti ai suoi occhi, l'uomo con quel brillio sconosciuto nello sguardo?
E tra la neve e la pioggia, alla fine, riusciranno a trovare un compromesso.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pairing: Severus/Hermione
Rating: PG
Genere: Romantico, Commedia
Note: Nessuna
Disclaimers: Sfortunatamente i personaggi non sono miei ma della zia Row! La storia non è scritta a scopo di lucro.

 

Le maniglie dell'amore - Ti ricorderai di tutto questo domani mattina?

 

Il temporale infuriava violento oltre le finestre di Grimmauld Place. Le gocce di pioggia s'infrangevano nei ventri come spilli e il vento smuoveva leggermente le impalcature delle finestre mentre Hermione Granger, una mano poggiata sotto il mento e lo sguardo annoiato, si limitava a fissare l'ambiente esterno.
Sbuffò una volta, cominciando a battere ritmicamente le dita sul tavolo.

Sbuffò due volte, trascinando un pò la sedia nel tentativo di fare rumore.

Sbuffò tre volte, iniziando a canticchiare un motivetto senza senso e muovendosi scompostamente sulla sedia.

-Annoiata, signorina Granger?-

Una voce proveniente dalla porta la fece sussultare. Si girò velocemente.

- Buongiorno Piton..- disse delusa,come se si fosse aspettata qualcun'altro, ritornando a fissare fuori dalla finestra -Si, abbastanza-

L'uomo si spostò dalla porta e si avvicinò al tavolo in cui era seduta Hermione, prendendo una sedia e accomodandosi elegantemente.

-E come mai?- chiese in tono sarcastico, percorrendola con lo sguardo.
La donna rispose svogliata al suo sguardo e non raccolse la provocazione, troppo annoiata per dar vita ad un litigio con il suo ex professore di Pozioni.

-Non vede la pioggia, per caso?- borbottò stancamente, indicando con un gesto quasi casuale fuori dalla finestra - Mi annoio- si lamentò qualche secondo dopo, riapoggiando il capo sulla mano.

Severus si lasciò sfuggire un ghigno al suo comportamento infantile e rivolse anch'egli il suo sguardo alla finestra, in silenzio.

-A me piace la pioggia- proruppe dopo qualche minuto.

Hermione si girò nella sua direzione, inarcando il sopracciglio.

Perché Severus Piton ci teneva tanto ad iniziare una conversazione con lei quel giorno? Parlare del tempo poi, era sicuramente uno dei modi più ovvi per attaccare bottone.

-Davvero?- chiese indifferente -E come mai?-

Piton lasciò che un sorrisino gli increspasse le labbra.

-Perché quando piove non si può uscire-

La donna provò per qualche secondo ad incenerirlo con lo sguardo, e quando si rese conto di non poterlo fare, si limitò a rispondere scocciata:

-Appunto!- ed incrociò le braccia al petto come una bambina capricciosa.

-Non ha mai pensato che anche stando a casa si possono fare cose divertenti?- chiese ancora Piton con aria di chi la sua lunga.

-Tsè!- fu l'unico commento che ottenne.

-Per esempio- continuò facendosi appena più vicino con la sedia - Si può leggere-

Hermione lo guardò con aria stupefatta -Davvero??-chiese sarcastica - Forse si potrebbe se non avessi già letto tutti i libri di questa casa almeno 2 volte- borbottò contrariata.

-Oppure- continuò Piton ignorandola e avvicinandosi ancora di qualche centimetro alla donna - Si può stare con i propri amici- suggerì come se fosse una cosa ovvia e con una punta di cattiveria.

-Oh bè certo!- rispose la donna infervorandosi - Non contenta di vederli 15 ore su 24 potrei stare con loro anche nei miei momenti liberi, si certo!-

-Oppure- ripetè ancora l'uomo -Si possono fare nuove conoscenze- disse in tono un pò malizioso ed Hermione si decise finalmente a dedicargli attenzione, fissandolo negli occhi.

Rimase interdetta per qualche secondo essendoselo trovato vicino e poi rispose.

-Ah..ha ragione..- disse semplicemente, rimasta senza parole.

Non si era mai resa conto di quanto quegli occhi, nonostante fossero neri come la pece, potessero trasmettere con un solo sguardo.

A rifletterci bene probabilmente Severus Piton non le aveva mai permesso di dare un'occhiata più profonda a quello che c'era sotto la maschera di spia e per un'attimo Hermione non potè far altro che congratularsi mentalmente con lui per la bravura con cui aveva mascherato il brillio nei suoi occhi durante tutto quel tempo.

La donna si riscosse e si allontanò un pò, mentre parte della noia si diradava sostituita da una nuova curiosità.

Chi era realmente Severus Piton?
- E a lei cosa piace fare quando non puoi uscire?- chiese allora, stavolta interessata.
L'uomo, dopo essersi lasciato sfuggire un sorrisino compiaciuto, si rivolse a lei in modo pensoso.
-Bè, mi piace leggere. Mi piace migliorarmi in ogni cosa e sperimentare- ammise mentre Hermione sorrideva e i suoi occhi si accendevano - Oppure semplicemente guardare la pioggia. Non trova sia affascinante?- le chiese.

La donna rivolse il suo sguardo oltre la finestra. Alcune gocce scivolavano lentamente giù per il vetro, rincorrendosi, unendosi e scendendo con sempre più velocità. Hermione pensò che le ricordasse una sorta di gioco. Si voltò nuovamente verso Severus.
-Ha ragione..- ammise semplicemente e l'uomo di fronte a lei si concesse un piccolo sorriso saccente.
-Lo so- rispose arrogantemente - E a lei che tipo piace?-
-Di cosa?- chiese Hermione confusa.
-Che tipo di tempo- la riprese Severus con tono incalzante.

-Oh certo! A me piace la neve- annuì la donna -Adoro quando i fiocchi scendono e si poggiano sulla terra, ricoprendola come una manciata di formaggio!- e scoppiò a ridere leggermente - E poi la neve..riesce a conciliare gli animi creando un atmosfera..magica. Ho sempre pensato che esistesse la magia, sin da piccola, proprio grazie alla neve- disse convinta e a Severus venne quasi da ridere.
-Che c'è di divertente?- chiese Hermione sorridendo.

-Nulla, a volte dimentico che lei è una nata-Babbana- rispose con naturalezza e in quel momento anche le barriere che avevano regnato per tanto tempo tra Mezzosangue, nati-Babbani e Purosangue caddero per loro alla stessa maniera, mettendoli sullo stesso piano.
- Comunque..- iniziò l'uomo rivolgendo uno sguardo fuori -Non si sa mai che in questi giorni nevichi-

-Speriamo- sospirò semplicemente Hermione e si appoggiò alla spalliera della sedia.
In un attimo di silenzio riflettè sulla situazione che si era venuta a creare.
Stava chiaccherando amabilmente insieme a Severus Piton, seduta attorno ad un tavolo, nel salotto di Grimmauld place. Nulla di così strano alla fin fine.
Ormai la sede dell'Ordine era aperta a chiunque volesse farne parte e dopo la morte di Voldemort Severus aveva passato davvero molto tempo insieme agli altri Auror per riorganizzare la struttura del Mondo Magico.

Qualche attimo la donna dopo diede uno sguardo veloce all'orologio.

-Accidenti, sono già le sei! Forse Molly avrà bisogno d'aiuto per la cena..- disse velocemente e si alzò di scatto mentre parte della maglietta lasciava scoperta la sua pancia fin sopra l'ombellico.

In un gesto fulmineo Hermione tirò giù con vigore la maglietta fino il bottone dei pantaloni e rimase qualche secondo immobile con lo sguardo in quello di Piton, rossa in volto.
-Non la facevo così pudica, Miss Granger!- la canzonò Severus notando le sue guancie imporporate.

-Non è questo- borbottò Hermione lisciandosi la maglietta nervosamente.

-No? E cos'è?- chiese allora l'uomo curioso.

-Non mi va di dirglielo!- sbottò subito la riccia, cominciando a camminare verso la porta.

Severus si alzò velocemente e la fermò per un braccio.

- La prego. Mi ha incuriosito- disse semplicemente ed Hermione si lasciò convincere.

-Bè.. mi vergogno perché..io ho le maniglie- annunciò tutto d'un fiato e, se possibile, diventò ancora più rossa.

Piton la guardò confuso.

-Le maniglie? Ma cosa intende?- chiese interdetto.

La donna abbassò lo sguardo e lentamente alzò la maglietta fin sopra l'ombellico. Prese le mani di Severus e le posizionò sui suoi fianchi, stringendole leggermente.

- Queste - disse riferendosi alla pelle che l'uomo teneva in mano -Vengono chiamate maniglie dell'amore- confessò imbarazzata.

Piton scoppiò a ridere -Perché proprio dell'amore?- chiese stupito, continuando a tenerla per i fianchi.

-Perchè vede..solitamente i fidanzati prendono le proprie ragazze proprio dai fianchi e quando trovano pelle, come nel mio caso, si dice che prendano le maniglie dell'amore- spiegò in tono professionale, parte dell'imbarazzo che andava via.

Severus sorrise malizioso -Ahh..capisco adesso- disse semplicemente e rimase a fissarla negli occhi.

E mentre il suo nero scavava nel dorato di Hermione, la donna non seppe né cosa dire né cosa fare e rimase ancora incatenata al suo sguardo, in silenzio.

Deglutì.

-Io..credo che dovrei andare. Sa..Molly- disse piano cercando di non arrossire nuovamente.
Severus non rispose e qualche attimo dopo, lentamente, tolse le mani dai suoi fianchi.

- Certo, Molly. A più tardi, Miss Granger- disse semplicemente e la donna uscì subito dalla stanza, confusa.

 

 

***

 

Nelle seguenti settimane la pioggia sembrava minacciare di non voler smettere di venir giù. Le strade erano spesso piene d'acqua ed uscire fuori era sempre più difficile: decisamente Gennaio non si stava dimostrando magnanimo con i Londinesi.
Hermione passava quasi tutto il suo tempo cucinando, mangiando ciò che aveva cucinato e dormendo.
Tutto ad un tratto, un martedì pomeriggio mentre la ragazza dormiva beata nella sua stanza, la pioggia aveva cominciato a farsi più rada e delicata.
Severus Piton, qualche piano più giù, aveva alzato gli occhi dal suo libro e aveva notato immediatamente il cambiamento.
Quindi si era alzato e con molta tranquillità si era recato nella stanza dell'ex Grifondoro, era entrato senza bussare e si era accomodoto accanto al suo letto una volta constato che ella stesse dormendo.

-Mhh..- borbottò Hermione girandosi nel sonno -Yahm- dopo un leggero sbadiglio, sbattè lentamente le palpebre e mise a fuoco la stanza.

Le ante dell'armadio leggermente schiuse, alcuni vestiti su una sedia, Severus Piton sull'altra, i suoi libri poggiati sul comodino.

Scosse la testa. Perché Severus Piton si trovava nella sua stanza ed ora la fissava con un sorrisetto orribilmente compiaciuto?

-Ehi!- sbottò contrariata -Ma lei cosa ci fa qui?- chiese scendendo dal letto e infilandosi le pantofole.

-Sono venuto ad avvertirla- rispose l'uomo semplicemente, le braccia conserte e le gambe elegantemente intrecciate.

-E di cosa?- chiese Hermione.

-Del fatto che oggi nevicherà!-

La donna a quelle parole volse lo sguardo immediatamente alla finestra ma con suo disappunto la pioggia, seppur meno violenta, continuava a scendere costantemente.

-Ma non è vero! Non vede che continua a piovere?- sbuffò scocciata, indicando la finestra.

- Stia attenta signorina Granger. Io ho detto che pioverà!- puntualizzò l'uomo in tono saccente.

Hermione fece una mezza risata sarcastica -Vuole dirmi che adesso, oltre ad essere un abile pozionista, è diventato anche un ferrato veggente?- chiese prendendolo in giro e in risposta ottenne solo uno sguardo tra il freddo e l'offeso.

-Nient'affatto. Sono solo un uomo intelligente che sa riconoscere i cambiamenti atmosferici- rispose in tono di superiorità e poi rivolse il suo sguardo al vetro.

La pioggia era definitivamente cessata.

Hermione corse alla finestra e la spalancò, affacciandosi.

L'odore di bagnato le penetrò nelle narici e in sottofondo anche l'odore di qualcos'altro.
Lo aveva sentito già tante volte durante la sua vita e tante altre volte lo aveva aspettato trepidante: quell'odore tra il bagnato e il fresco che le segnalava l'arrivo della neve.

Inspirò profondamente e sorrise allo spettacolo che le si parava d'avanti: con lentezza quasi esasperante alcuni fiocchi di neve stavano scendendo dal cielo per poggiarsi sulle case, sulle macchine, sulle strade.
Hermione uscì timidamente una mano fuori dalla finestra e raccolse alcuni fiocchi che le cadevano sul palmo. Se li portò vicino al viso e li odorò.
La neve era finalmente arrivata!
Con un sorriso entusiasta si girò, intenzionata a ringraziare Piton e scusarsi per il suo comportamento scortese ma l'unica cosa che trovò fu la porta semi-chiusa e la stanza vuota.

 

***

 

Qualche ora dopo la cena fu servita ed Hermione si mise a tavola con una rinnovata allegria. Il fatto che finalmente la pioggia fosse cessata sostituita dalla neve la metteva di così buon umore che arrivò persino a canticchiare una canzoncina di natale, sotto gli occhi stupefatti di tutti i presenti ed il ghigno soddisfatto di Piton.

- Ti vedo felice Hermione!- esclamò Lupin sedendosi accanto a lei mentre il resto della tavolata lo imitava.

La donna annuì con vigore.

-E' vero! Sarà il tempo..- disse semplicemente e Remus le sorrise di rimando, iniziandosi a servire di purè di patate e pasticcio di rognone, uno dei piatti più buoni della signora Weasley.

-Quante cose buone!- esclamò Hermione dando un'occhiata alla tavola e servendosi delle pietanze.

Iniziò a mangiare allegramente, infilzò un pezzo di carne ed alzò lo sguardo.

Piton la stava fissando insistentemente, un ghigno sarcastico dipinto in volto e la forchetta che infilzava il cibo lentamente. La donna rispose al suo sguardo con un veloce sorrisino colpevole e riprese a mangiare.

La cena fu una delle più buone di tutti i tempi, non solo per il cibo, ma anche per l'atmosfera tranquilla palpabile nella stanza. Come dolce la signora Weasley aveva preparato una prelibata porzione di pudding per ognuno di loro e,tra whisky incendiario e vino elfico, un pò tutti chiaccheravano più che allegramente, scherzando e ridendo sguaiatamente.

Severus Piton rimaneva tranquillo nel suo angolino, sorseggiando whisky incendiario, ma senza il minimo sentore di una sbronza, quando ad un tratto un fazzolettino volò nella sua direzione, non notato da nessuno.

"Che ne diresti di una passeggiatina sulla neve?"

Severus alzò lo sguardo e gli rispose un Hermione ammicante che si alzò elegantemente dal tavolo, scusandosi con i presenti che non la ascoltarono, ed uscì fuori dalla stanza.

Piton la imitò qualche secondo dopo, limitandosi a lanciare un'occhiata verso gli altri che, chi più chi meno, erano concentrati in attività di dubbia intelligenza.

Raggiunse la hall di Grimmauld Place, prese il mantello ed uscì fuori.

L'aria fredda lo colpì in volto, facendolo quasi rabbrividire, e gli smosse pericolosamente i capelli. Appena qualche passo più avanti Hermione se ne stava in piedi, le mani nelle tasche e lo sguardo fisso sulla neve. Piton si avvicinò piano, il rumore dei suoi passi attutito dallo spesso manto di neve che ormai ricopriva la strada.
La donna si voltò sentendolo arrivare e gli sorrise, quindi il mago l'affiancò.

- Continui a preferire la pioggia alla neve?- chiese Hermione in tono enigmatico.
Incredibile come il passaggio dal "Lei" al "tu" fosse avvenuto in modo naturale.

Severus ghignò - Non cambierei la pioggia per nulla al mondo - rispose semplicemente - Ma credo che potrei anche apprezzare la neve!-

La donna sorrise.

- E' bello stare qui..mi fa sentire come..in pace-

Piton le si avvicinò un pò - Sarà la magnifica compagnia- le disse scherzando e poi rivolse lo sguardo alla neve -Che ne diresti di passeggiare un pò?- chiese gentilmente e la strega annuì.

Iniziarono a camminare in silenzio nelle strade deserte, vicini ma non troppo, gli sguardi persi nel vuoto e i pensieri più strani in mente.

- Perché hai deciso di parlarmi quel giorno?- chiese improvvisamente Hermione, fermandosi e guardandolo.

Severus fece altrettanto e le rivolse la sua attenzione, fissandola intensamente.
- Perché tu mi intrighi- disse semplicemente e la donna lo fissò stupita.

- Intrigo? In che senso?- chiese.

- Sei una bella donna- iniziò Piton facendole scorrere lo sguardo addosso - Sei intelligente, carismatica e coraggiosa. Tutto ciò che non sono io, insomma- disse con un mezzo-sorriso malinconico.

Hermione fece un passo avanti, allungando una mano in direzione della sua spalla, ma mettendo il piede in una lastra di ghiaccio inciampò e caddè proprio tra le braccia dell'uomo, che la tenne stretta dai fianchi.
- Grazie - disse semplicemente la strega, sorridendo colpevole.

Severus fece un gesto non-curante del capo.

- Allora a qualcosa sono servite le tue maniglie dell'amore- disse scherzando l'uomo, tenendola ancora stretta per i fianchi.

Hermione non rispose, alzando lo sguardo e fissandolo negli occhi. Lentamente gli passò le mani attornò al collo e si alzò in punta di piedi, avvicinando il viso a quello dell'altro e fermandosi appena un'attimo prima che le loro labbra si toccassero.

- Cosa fai?- sussurrò Severus, tenendola più stretta e avvicinandosi appena.

- Ti bacio- rispose semplicemente la donna.

Con lentezza chiuse gli occhi ed annullò le distanze tra le loro labbra, poggiando le proprie su quelle dell'uomo, dolcemente. Le sue labbra calde e gonfie si scontrarono con quelle ghiacciate dell'altro, massaggiandole e trasmettendogli il loro calore.

Severus rispose stringendola dai fianchi e sollevandola appena da terra in modo da metterla alla sua stessa altezza, schiudendo appena le labbra e prendendo l'iniziativa cercando di entrare con la lingua nell'antro caldo della ragazza.
La risposta di Hermione non si fece attendere: la ragazza aprì leggermente la bocca facendo penetrare la lingua dell'uomo ed iniziando con lui una silenziosa battaglia.
E mentre le loro lingue si cercavano e giocavano era come se il mondo attorno a loro fosse completamente scomparso, il rumore della città si affievolisse e l'unico suono fosse quello dei loro respiri che man mano si facevano sempre più affannati.

Alla fine si allontanarono per riprendere fiato, le labbra rosse e gonfie e le gote arrossate dal freddo sferzante. Rimasero a fissarsi in silenzio, non sapendo cosa dire.
- Sei in imbarazzo?- le chiese semplicemente Severus con voce bassa.
La donna fece segno di no con il capo e si lasciò andare ad un sorriso biricchino, scendendo le mani dal collo alla schiena dell'uomo e stringendolo con forza.
Piton avvicinò una mano al suo viso e le spostò una ciocca di capelli che era sfuggita al suo controllo. Hermione rimase stupita che le sue mani, al contrario delle labbra, fossero calde, come se dopo quel bacio ogni parte del corpo dell'uomo si fosse riscaldata ed ora un fuoco bruciasse dentro di lui.
- E tu?- chiese poco dopo.

Sul viso di Severus si dipinse un'espressione provocatoria.

- Ho baciato una mezzosangue so-tutto-io..Devo ammettere che è una strana sensazione! Ma abbastanza piacevole!- concluse davanti lo sguardo truce della ragazza, ghignando.

Hermione gli diede una leggera pacca sulla spalla e poi si mise a ridere.

- Vuoi rientrare?- chiese poco dopo Piton, vedendola rabbrividire di freddo.

La donna si strinse il cappotto addosso, massaggiandosi con le mani le spalle.

Annuì.
Severus le si avvicinò e le passò un braccio oltre le spalle, sempre con lo sguardo fisso nel suo, e poi la condusse verso la porta di casa.
Entrarono in casa con un sorrisino stampato in volto e molte persone che ancora chiaccheravano in cucina si girarono a guardarli incuriositi. Ignorandoli i due si spostarono in salotto e si accomodarono sul divano, illuminati solamente dalla luce del camino con un bicchiere di vino elfico in mano.
Stretti l'uno all'altro non avevano bisogno di parole per esprimere la nascita di quel sentimento che, come un seme piantato ed annaffiato, comincia a svilupparsi e a mettere le sue radici.
- Credo che adesso debba andare a casa- annunciò piano Severus poco dopo, scostando un Hermione che si era quasi addormentata sulla sua spalla.

- A spinner's end?- chiese ella riaprendo gli occhi.
Piton annuì e si alzò dal divano.

- Vuoi che ti accompagni in camera?- chiese vedendola un pò spaesata.

- No, sto bene. Credo di aver solo bevuto un pò troppo!- disse con un ghigno e i suoi occhi brillarono per un'attimo scontrandosi con lo sguardo di Severus.

- Ti ricorderai di tutto questo domani mattina?- chiese questi serio.

Hermione allungò una mano verso il suo viso e lo accarezzò.

La pelle olivastra, le labbra sottili e pallide, la pelle curata ed il naso adunco. Solo in quel momento si rese conto di quanto desideresse avere quell'uomo tra le sue mani, toccarlo, baciarlo, scoprirlo in ogni particolare e farlo suo.

- Non potrei mai dimenticarlo - disse semplicemente sporgendosi a dargli un'altro bacio.

- Buonanotte Hermione- sussurrò Piton allontanandosi.

- Buonanotte Severus- rispose la donna.
Il mago uscì dalla stanza e qualche attimo dopo la strega sentì la porta chiudersi alle sue spalle.

 

 

 

Fuori il vento sembrava aver ricominciato a soffiare forte. Severus si ritrovò colpito da alcune raffiche potenti e si pentì di non essere rimasto a Grimmauld Place per la notte.

Ma quella sera non aveva voglia di smaterializzarsi a casa: voleva prendere un pò d'aria fresca per schiarirsi le idee.

Un tuono improvviso gli segnalò che il momento della neve si era concluso e che la pioggia aveva ricominciato la sua corsa. Pochi attimi dopo, infatti, alcune tiepide goccioline cominciarono a cadere, poggiandosi sui suoi capelli e sul suo viso.

Severus si fermò ed alzò gli occhi al cielo, godendosi di quell'acqua come uno spirito purificatore.

Aprì le mani ed alcune gocce gli si depositarono sui palmi. Li avvicinò al proprio viso.

Neve sciolta.

Sorrise. Come in ogni cosa, anche la neve e la pioggia avevano trovato un compromesso, incontrandosi, diventando un tutt'uno e rendendo il loro arrivo sulla terra ancora più efficace.

Quelle semplici gocce non sapevano di avere un significato più profondo, di far parte di un disegno, di essere complici delle redenzione di un uomo che finalmente sentiva di poter cedere all'amore.
Anche per lui era arrivato il momento di amare.

 

The end

 

Ebbene si, per la prima volta nella storia delle mie fan fiction Hermione e Severus non finiscono a letto insiemee xD
Sono shokkata anch'io, si.
Ne approfitto per ringraziare coloro che hanno recensito in "Una storia dagli orari sconvenienti": spring, ecate is dead, ferao, marla singer, lyan e twy. Grazie ^__^
E per suggerirvi, se vi piacciono le draco/herm di leggere la mia "Il suo peccato" (lo so pubblicità occulta xDD)

Spero che la ff sia stata di vostro gradimento e ricordatevi di lasciarmi una recensioncina, anche se piccola piccola piccola piccola xD A prestuuu

  
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