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Autore: Paradox    15/02/2014    0 recensioni
Perché si sa... Cody è un latin lover!
E io dovrei avere meno tempo libero. GENTE, PERDONATEMI.
Raccolta di flashfiction demenziali e senza pretese su Cody e le sue doti da (im)perfetto Don Giovanni!
O1. Can't touch this! ~ Una delle mie più strabilianti ed innumerevoli doti? Il tatto!
O2. Big girl you are beautiful! ~ Una delle mie più strabilianti ed innumerevoli doti? La sincerità!
O3. I'm (not) sexy and I know it! ~ Una delle mie più strabilianti ed innumerevoli doti? Il sex appeal!
O4. Leave me alone! ~ Una delle mie più strabilianti ed innumerevoli doti? La determinazione!
O5. Why?! ~ Una delle mie più strabilianti ed innumerevoli doti? L'audacia!
O6. What the hell?! ~ Una delle mie più strabilianti ed innumerevoli doti? La sensualità!
O7. Will you be my Valentine? ~ Una delle mie più strabilianti ed innumerevoli doti? La pazienza!
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Cody, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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#7.
Will you be my valentine 



Una delle mie più strabilianti ed innumerevoli doti? La pazienza!
Per quanto assurdo possa sembrare, anche i latin lover devono saper aspettare.
Il gioco della seduzione è complesso, ha le sue regole, le sue strategie, ed ogni mossa ha bisogno dei suoi tempi e, sebbene non ne abbia bisogno, anch'io non posso permettermi di avere tutto e subito. Potrei... ma dove sarebbe, il divertimento, poi?
Ma cosa ha da aspettare un macho sexy come me? A volte è un sì, altre volte un no, altre ancora, invece, il momento giusto.
Ed è universalmente risaputo che il giorno migliore, per rimorchiare, è questo giorno: San Valentino. 
Sì, anche se è nota al mondo come la festa degli innamorati, in realtà branchi di single che viaggiano tra una crisi da carenza di fidanzatocioccolato, e un attacco di orgoglio acuto da negazione della sopracitata carenza non attendono altro che qualcuno che le abbordi. 
In queste peculiari situazioni, in quei critici momenti, entro in gioco io, pronto ad accoglierle tra le mie braccia. 
Ora sto mirando ad una che sembra essere particolarmente sola e triste, il che gioca a mio favore, ovviamente. 
A passo felpato mi avvicino al mio obiettivo, ora seduto sulle scalinate del porticato dei dormitori, con in mano la mia strategica rosa, gliela porgo sotto al naso, richiamandola con voce calda, suadente:
« Hey, dolcezza, come mai qui tutta sola?  »
La guardo dritta negli occhi, per quanto in realtà mi riesca difficile, visto tutto il popò che c'è da guardare, un po' più in basso, ma devo essere attento! Devo curare con cura ogni mossa. Specie con la reazione che avrà adesso. 
« Oh? Una rosa? E che ci dovrei fare con questa?» china il capo biondo, un po' incerta, e rifiuta il mio dono. Non c'è timore, ho altre carte da giocare. Ma lei continua, subito dopo, con qualcosa che potrebbe confondermi.
« Sola? Ma no! Ho cercato Tyler ovunque... ma non l'ho trovato. Tu l'hai visto, per caso? Devo vedermi con lui! »
Sbuffa di nuovo, imbrociata, e in tutta franchezza mi è difficile mantenere il mio tono autoritario, io non posso far altro che accigliarmi.

« Lindsay... basta con questa storia. Tyler è stato fatto fuori dal reality tempo fa! »
Insomma, dovrà mettersi il cuore in pace, prima o poi. Non può continuare ad inseguire un amore impossibile, specie quando c'è un bel pezzo di macho davanti a lei pronto a conquistarla!
« Dici davvero? »  sì, ha il tono di chi non l'ha mai sentito. « Ma non è possibile! Siamo stati insieme fino a poco tempo fa... non può essere... non capisco...»
Continua a blaterare cose tra sé e sé senza alcun senso logico, e per un attimo davvero dubito che Lindsay possa avere un cervello.
Ma che importa del cervello? Se non lo avesse, a maggior ragione dovrei conquistarla. Per aiutarla a capire, ad aprire gli occhi ed andare avanti! 
« Sì, Lindsay, purtroppo è così. Ma non devi essere triste » sorrido come un vero seduttore dovrebbe, in modo rassicurante « ci sono qui io a consolarti. Approposito... vorresti essere la mia Valentina?»
Ecco che la guardo con fare autoritario, adesso, mentre cerco di avvolgerle le spalle col mio braccio, seduto accanto a lei. 
Avvicino i nostri volti, mentre la scruto, in attesa. 
« Valentina? » sgrana gli occhi e, a poco a poco, un gran sorriso compare sul suo volto. E' fatta.
« Hu-uh! Ho visto una bellissima borsa firmata Valentina, una volta! » espressione dubbiosa « o forse era Valentino?... ne vorrei volentieri una! Sai dov'è il centro commerciale più vicino?»
Inutile dire che mi sta dando del filo da torcere. Ma devo essere forte, anzi... devo essere paziente. 
« No, Lindsay. Non parlo di borse firmate... ma sai almeno che giorno è, oggi? »
« Oggi? Certo! » ah, finalmente. Sù. Fai un piccolo sforzo, Lindsay. Per me. « E' venerdì! E sai che significa questo? ... Saldi da Suxons! Yuhuuuuu! »
« Che? Ma che cosa stai blaterando, Lindsay? »
Si acciglia, mettendo su un broncio da fare invidia a qualsiasi cucciolo o bimbo. 
« Non vuoi portarmi da Suxons, quindi? 
»
Vorrei poter dire di avere la situazione nelle mie mani, vorrei poter dire che sto capendo tutto, che so cosa fare, ma in realtà... beh, sì, in realtà...
« No! C-cioé... volentieri, un'altra volta ma... ma io in realtà intendevo un'altra cosa! Sai oggi è-»
Lei per tutta risposta non mi fa neanche finire, mi porta due dita sulle labbra, e mi guarda con un'espressione che non la dice lunga, ma lunghissima. 
« Pazienza. Ci andrò con Tyler. 
»
E se ne va. Lasciandomi lì, con un pugno di mosche in una mano, una rosa nell'altra, e una gran confusione in testa. 
Un'unica cosa riesco a dire, e non c'entra niente con le tecniche di abbordaggio.

« ... Al diavolo. »

Vedete, che vi ho detto? ... La pazienza! Huh.

















 
Note a piè di pagina 
Eggià, sono tornata! 
Il capitolo doveva uscire il 14 febbraio, insieme all'altro, ma la data che c'è ora segna il giorno dopo. 
In realtà è ancora il 14 febbraio, solo che sono le due di notte. Ma in teoria è ancora San Valentino, ci tengo a precisarlo per una questione di coerenza: per una volta, non sono in ritardo. Cioé, in realtà sono in ritardo, ma ssh, lasciamo perdere. (?)  
Cooomunque, che dire? Eccomi di nuovo qui, gente, con una nuova idiozia. EVVIVA.
Non potevo non scrivere di San Valentino nella raccolta fluff romantica, e parimenti non potevo evitare di scrivere qualcosa di idiotico qui.
Credo, ormai, di essere innamorata di questa raccolta per il semplice fatto che posso dare sfogo al mio nonsense selvaggio.
Ma nello stesso momento la odio perché è un mare di cazzate. Bene. 
Non c'è molto, da dire, insomma, è Lindsay. Giusto per non mostrare le bionde solo tette e niente cervello. Oh.
No, okay, mi spiace per lei perché a volte la trovo tenerella (tipo con Trent, che sono l'AMMMMORE), però questa volta sfruttare la sua stupidità era d'obbligo. Scusami, Lindsay.
Quanto al resto, spero vi piaccia e spero che, come sempre, valga l'attesa.
Ringrazio già quanti leggono silenziosamente, seguono, e/o recensiscono ogni capitolo. Vi amo dal profondo del cuore, e vi ringrazio. Per tutto.
Alla prossima, miei cari, spero siate sopravvisuti a questa maledizione: fortunatamente, anche quest'anno ce l'ho fatta. EVVIVA.
Se non si fosse capito, io lo odio, il San Valentino. Hihi. 
Ciauz
Aoi ~
  
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