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Autore: Antonella84    15/02/2014    14 recensioni
Eccomi tornata con una nuova idea!
La storia ha come protagonisti Akane e Ranma e, come si può intuire dal titolo, si troveranno ad affrontare la loro solita vita, il loro quotidiano "dal punto di vista" dell'altro..Che cosa accadrà? Sarà l'occasione per conoscersi meglio o peggiorerà le cose?
A voi scoprirlo ;)
Genere: Comico, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Happosai, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Entriamo.
Come sempre ad accoglierci c'è Kasumi. 
"Ragazzi bentornati!".
Akane, porge la busta con la cena alla sorella.
"Oh Grazie Ranma! Ricordati di ringraziare Shan Pu da parte nostra appena la vedi.".
La mia fidanzata  fa una faccia scocciata.
"Spero di incontrarla il più tardi possibile...". Dice guardandomi.
Non so perché ma ho come l'impressione che mi stia nascondendo qualcosa. 
Non ne posso più di tenere questo pulcioso suino tra le braccia. 
"Ehi porco..cioè volevo... P-chan..va a farti un giretto per casa...vuoi?". 
Così mi libero finalmente di lui, mollandolo sul pavimento dell'ingresso. 
Akane mi guarda con i miei occhi blu.
Aspetta un cenno di assenso, per entrare insieme nella stanza da dove provengono le parole del vecchio. 
Annuisco ed entriamo nello stesso momento. 
Il maniaco è comodamente seduto  al suo solito posto.
Seduti, o meglio, inginocchiati davanti a lui ci sono i nostri genitori. 
"La prego maestro...ci dia ascolto!"
Il padre di Akane, china più volte il capo dinanzi al vecchiaccio.
Tutto ad un tratto, Happosai si accorge della nostra presenza.
"Ranma, Akane! Prego venite anche voi!".
Ci fa segno di accomodarci di fronte a lui. I nostri padri sembrano cambiare colore..
"Allora Ranma caro..come stai?"
Chiede il maestro lasciando tutti di stucco tranne me ed Akane.
La mia fidanzata senza scomporsi risponde:
"E da quando ti interessi della mia salute, stupido vecchio?".
Imitazione perfetta.
"Figliolo! Un pò di rispetto!". La rimprovera mio padre. 
Happosai mi guarda con astio.
"Akane sai una cosa? Credo che dovresti cambiare fidanzato...Ranma è proprio maleducato!".
Lo so che mi vuoi provacare maniaco da due soldi..ma non ce la farai. Sorrido.
"Ha proprio ragione maestro..ed è anche uno stupido! ".
Guardo Akane per ricevere un'occhiata d'intesa, ma lei mi guarda strana...quasi arrabbiata.
"Stupido a chi! Maschiaccio senza sex appeal!".
Ho capito..forse vuole inscenare una tipica cenetta di famiglia!
"Che cosa hai detto Ranma? Ha parlato il divo di Hollywood!".
Ora tocca a te.
Stupiscimi.
Akane apre bocca.
"Sempre meglio di una vita larga, disastro in cucina, goffa e per niente carina!".
Quest'ultima parola mi ha fatto male. È come se avessi ricevuto un pugno sul petto. Sento la rabbia salire. 
"Non ti sopporto stupido!" urlo arrabbiato. Poi incrocio le braccia e mi volto per non vedere la MIA faccia.
"Per fortuna non sono innamorata di te!". Rispondo con tono inacidito. 
"È quello che dico anch'io!" Mi risponde Akane, imitando il mio stesso gesto. 
Happosai ridacchiando si avvicina alla mia fidanzata.
"Dì un pò Ranmuccio..non sarebbe più COMODO per te, assumere la tua forma femminile?".
Vedo la faccia di mio padre impallidire.
Avanti stupida dì qualcosa e levami da questa situazione imbarrazzante.
"Ha proprio ragione maestro!". Mi fissa con aria soddisfatta.
Questo è un colpo basso.
Non ti facevo così vendicativa.
Ad un tratto un tonfo.
Il padre di Akane è svenuto piangendo..o forse piange da svenuto..oppure..aaahh al diavolo!
Mio padre invece ha attaccato con la solita lagna.
"Ranma figlio degenere! Tu sei un uomo! Se ti sentisse tua madre..".
Prendo il vecchiaccio per il collo e lo porto con me fuori da quel manicomio.
"Allora vecchio! Che cosa hai intenzione di fare???".
Sorride malizioso.
"Akane, ma cosa dici non capisco..". Perdo la pazienza.
"Smettila di mentire! Sai benissimo che in realtà io sono Ranma e che Akane è me! Cosa ci hai fatto?". 
Si libera dalla mia presa e puntandomi un dito contro esclama:
"L'hai voluto tu Ranma! Ora capirai tante cose..Tu e lo zuccherino della tua fidanzata dovreste ringraziarmi!". 
Una voce femminile a me conosciuta risponde al posto mio:
"Ringraziarti di cosa maestro?". È la mia versione femminile.
"Quindi ti sei trasformata Akane! Soddisfa i piaceri di questo povero vecchio!".
Urla il maniaco fiondandosi sul petto della rossa.
Un suo pugno, per fortuna, impedisce l'impatto.
"Soddisfatele da solo..". 
Mi volto fissandola negli occhi.
"Perchè diavolo ti sei bagnata con l'acqua fredda! Hai avuto il tuo momento di gloria..potevi evitare!".
Mi volta le spalle tenendo il vecchiaccio capovolto, per i piedi.
"Invece di aggredirmi senza motivo dovresti prima ascoltare le mie spiegazioni,no? Come salti subito alle conclusioni..".
Mi dice con aria da maestrina. Ma senti da che pulpito!
"Avanti..Stupiscimi!". Le rispondo a tono.
"Non credi che essendo entrambe donne, Happosai possa essere più invogliato a darci delle risposte?". 
Tutto qui?
"Wow Akane..sei un genio del male!!" La prendo in giro.
Ma lei, ovviamente, ha la risposta pronta.
"Dottor Male o no, io ci sono arrivata e tu invece? ". 
Decido di interrompere qui il diverbio.
Akane, anche se nel mio corpo, rimane comunque il maschiaccio ottuso di sempre.
Afferro il vecchio e tutti e tre ci dirigiamo in palestra con la scusa di un allenamento speciale. 
"Qui possiamo parlare lontani da occhi ed orecchie indiscrete.". Affermo guardandomi comunque intorno.
"Ranma non ti sembra di esagerare un pochetto?". Mi domanda il vecchiaccio completamente immobilizzato con corde e catene.
"Quando si tratta di te la prudenza non è mai troppa!". Gli rispondo fissandolo da vicino.
"Ah! Sciocco ragazzino..potrei distruggere queste misere corde in un solo secondo..". Afferma Happosai cercando di allentarle.
"Sono certa però, che non avrai mai il coraggio di rompere questo.." afferma Akane, legando le mani del maestro con un reggiseno di pizzo. 
"Ma-ma sei impazzita?" le chiedo esterrefatto.
"A mali estremi.." mi risponde candidamente.
"Questo non vale! Sei cattiva Akane! Il corpo di quello sciagurato di Ranma, non ti fa assolutamente bene..". 
Quest'ultima affermazione del maniaco mi lascia perplesso.
"Che vuoi dire? Basta con o giochetti e spiegaci esattamente cosa ci hai fatto!". Lo minaccio mostrandogli il pugno. 
"Mai!" risponde.
"Se fai il bravo ti regalo un paio di mie mutandine..". Afferma di colpo Akane.
"Da dove comincio?" Le chiede il vecchio sbavando. 
Dopotutto il piano di Akane sembra funzionare.
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"Parlaci tu maschiaccio...io ho perso la pazienza!".
Ranma delle volte è proprio un idiota. 
"Allora maestro, vuole dirci cos'è questa tecnica dello scambio di preciso?". Gli domando gentilmente.
"Certo Akanuccia!".
Ranma lo fulmina con lo sguardo. In quanto a doti di convincimento ti batto su tutta la linea.
Ci sediamo sul pavimento di fronte ad Happosai e lui finalmente decide di parlare. 
"Miei cari ragazzi, questa tecnica la imparai durante uno dei miei viaggi per arricchire il mio spirito. All'epoca ero solo un giovanotto, aitante e di bell'aspetto. Me la insegnò un vecchio monaco al quale piacevano tanto le donne.
Avendo preso i voti e per non farsi scoprire, spesso usava questa tecnica per entrare nel corpo di qualche bella fanciulla e poter quindi deliziarsi con le altre alle terme.
La prima volta che la misi in atto, ero inseguito da una banda di amazzoni, dopo un pò di pesca grossa. La loro biancheria, sebbene non fosse pregiata come la tua Akane-chan, era molto particolare e decisi di prenderla in prestito. 
Durante la fuga incontrai un vecchio contadino e ci scambiammo i corpi.
Ovviamente sotto mentite spoglie, io ne uscii vincitore, ma il mio corpo prese tante di quelle bastonate..Aaah che bei tempi!".
Io e Ranma lo fissiamo scioccati.
"Ma che razza di gente frequentavi? Bonzi pervertiti, contadini scambisti e amazzoni dalla biancheria particolare? Tutta gente di alto rango..". Esclamò l'altra me decisamente allibita. 
"Scusa la domanda maestro..Ma come hai fatto a tornare nel tuo corpo?".
Ecco la domanda cruciale.
Se Happosai risponde, siamo salvi.
Il maniaco ci sorride.
"Esistono due metodi. Il primo è avere un contatto fisico con la persona con cui ci siamo scambiati il corpo ed il secondo è sconfiggere l'altro in combatrimento..Ovviamente ci sono dei piccoli effetti collaterali.".
Ma che razza di tecnica è mai questa?
"Quali sarebbero?". Domanda Ranma abbastanza attento. 
"Avete una settimana di tempo per tornare nei vostri corpi..altrimenti, più tempo passerete nel corpo dell'altro, più acquisirete non solo l'aspetto, ma anche i modi di fare  il modo di pensare, il carattere ed i sentimenti.".
Ecco perchè mi sento un pò diversa.
Oh Kami!
Non voglio diventare come Ranma! 
Ad un tratto Happosai riesce a liberarsi dalla sua prigionia, mettendo in salvo il mio reggiseno ovviamente e si avvicina a me e Ranma tenendo qualcosa chiuso in entrambe le mani.
"Queste sono per voi. Due perle rosse per te Akane e due blu per te Ranma.".
Fissiamo quelle piccole sfere nelle nostre mani.
"Cos'è vecchio, vuoi farti perdonare con due caramelle?". Afferma Ranma scocciato. 
"Non ti picchio altrimenti rovinerei il bel viso di Akane..Queste sono perle che annullano l'effetto della tecnica per un'ora..ad effetto finito, tornerete nuovamente nel corpo dell'altro!".
Mi domando come mai questa gentilezza… Che anche il maestro abbia una coscienza?
"Akanuccia?". Mi chiama.
"Si Happosai?". Rispondo tranquilla.
"Ora puoi darmi quello che mi hai promesso?". 
No, niente coscienza.
In compenso ha due occhioni luccicanti, pieni di speranza. 
Non mi scompongo e gli porgo la sua ricompensa.
Tutto contento sdrotola l'indumento intimo e con le lacrime agli occhi e la faccia disgustata urla:
"Ma-ma queste sono mutande da uomo!!!". Sorrido compiaciuta.
Ranma si tiene forte la pancia dalle risate.
"Ahahah te l'ha proprio fatta vecchio!! Ci sei cascato!".
Ad un tratto il mio fidanzato col caschetto, diventa serio.
"Ehi! Ma sono i miei boxer preferiti!". 
Adesso sono io quella a ridere di gusto.
Giocherello con il mio codino rosso ed esclamo:
"Ti avevo promesso un mio paio di mutandine,no? Bhe ora sono Ranma giusto? E quelle sono le mie mutande..Non ti ci divertire troppo maestro!". 
Afferro una me molto arrabbiata per un braccio e scappiamo via dal dojo a velocità supersonica. 
Caro nonnino, questa volta ti ho fregato!.
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Tirandomi per un braccio Akane mi porta in camera sua.
Ha l'aria trionfante, come qualcuno che ha appena vinto alla lotteria. 
Io invece, a parte l'addio ai miei boxer, non riesco a levarmi dalla testa la storia del vecchio e l'utilità delle due perle.
Decido di chiedere ad Akane cosa ne pensa.
"Ehi! Cosa ne pensi di quello che ha detto il vecchiaccio?". 
La rossa mi guarda pensierosa.
"Credo che siamo nei guai..i due rimedi non sono per nulla facili da eseguire".
Ed ora perchè mai è arrosita? 
"Io dico di utilizzare le perle e provarci subito!" esclamo determinato. 
"Ma-ma Ranma..ecco io..Non me la sento..E poi vorrei..fosse..Speciale!".
Mi risponde Akane ancora più imbarazzata di prima.
"Sarà speciale vedrai..". 
Le dico prendendole le mani.
La sento tremare.
Poi continuo senza timore.
"Dopotutto ci conosciamo da tanto..". Mi fissa negli occhi rossa in viso.
"Ranma..tu-tu vuoi davvero..". 
Non le lascio finire la domanda.
"Certo Akane! Sarà difficile anche per me, perchè sarebbe la prima volta..".
Le rispondo per infonderle coraggio.
Non pensavo fosse così emotiva.
"Non so se sarò in grado di fare i movimenti e le mosse giuste..". 
Mi dice con aria preoccupata.
Decido quindi di rasserenarla. 
"Tranquilla Akane, ti insegnerò io!". Le mie parole hanno fatto effetto e la vedo illuminarsi. 
Voglio ancora tranquillizzarla e affermo convinto:
"Vedrai! Battermi non sarà poi così difficile! 
 Tu sei già abbastanza forte! Un pò di esercizio e mi metterai al tappeto!". 
Sorrido felice.
Mi aspetto di vedere la stessa espressione sul suo viso. 
Invece ciò che ho davanti sono due occhi infuocati che mi guardano con odio. 
"A-Akane..qualcosa non va?".
Non faccio in tempo a formulare la domanda che un urlo mi sfonda i timpani:
"Ranma sei uno Stupidoooooo!!!". 
Ed esce fuori dalla stanza sbattendo violentemente la porta.
E adesso che diavolo ho detto di male?
"Donne..chi le capisce è bravo!". 

  
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