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Autore: LuxKatoUlisse    15/02/2014    2 recensioni
Lux Black, un ragazzo timido, introverso ma dotato di un grande animo nobile, è cresciuto nel passato dopo che la sua famiglia si è rifugiata nel 20° secolo a causa di intimidazioni da parte di alcune organizzazioni criminali del futuro.
Un giorno Lux, avendo compiuto 17 anni, scopre di provenire dal futuro e, una volta arrivato lì, il ragazzo dovrà affrontare molte peripezie, al fine di salvare la specie umana dall'attacco globale dei Rettiliani, alieni malvagi che da millenni progettano l'estinzione dei terrestri.
Sarà il grande sostegno dei suoi amici più fedeli ad aiutarlo a vincere la più grande battaglia di tutti i millenni.
La fantascienza, il mistero, l'amicizia e l'amore sono i principali ingredienti di questa avventura.
Le descrizioni dell'universo, del nostro sistema solare e di tutte le bellezze del cosmo a noi sconosciuto permettono di entrare in prima linea all'interno di questa realtà multiforme.
La storia, inoltre, è ricca di colpi di scena e di dettagli scientifici, spiegati con incredibile chiarezza e con una tecnica ispirata allo stile degli autori della fantascienza.
I concetti di spazio e di tempo nell'universo di Lux mutano in maniera radicale.
Genere: Avventura, Guerra, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il ragazzo del futuro (LA TRILOGIA)'
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Capitolo 14

Due incontri misteriosi e un finale a sorpresa



 
Arrivò finalmente la resa dei conti: Lux contro Brux.
I due rivali non videro l’ora di scontrarsi e di mettere a fondo tutte le proprie capacità per vincere il torneo.
Brux era felicissimo di scontrarsi con Lux, soprattutto perché egli nutriva in lui fortissimi rancori, a differenza di Lux, il quale non era affatto entusiasta della cosa.
Il ragazzo non temeva affatto il suo avversario, ma sapeva che lui potesse essere imprevedibile e quindi giocare sporco; il suo Mega robot (Eda) era talmente forte da riuscire a sconfiggere la campionessa in gara “Shima Suzuka”.
Shima era considerata la migliore di tutte, la ragazza capace di pilotare qualsiasi androide di Human Nation e ciò l’ho dimostrò nel 3004, quando vinse il campionato;
quel giorno ella ricevette dal dott. Tomba in persona un prestigioso premio pilota per una delle combattenti numero uno di Human Nation.
La sua sconfitta nell’edizione 3005 fece molto scalpore, temendo che Brux potesse succederle.
 
Mentre lo stadio fu percorso da sfilate carnevalesche, Lux andò a far visita ai suoi amici, soprattutto per sapere come stava Michelle.
La ragazza questa volta non aveva più un’aria imbronciata, ma terrorizzata, tremando a causa di un qualcosa nella sua mente che l’avesse terrorizzata.
Lux prese la sua mano destra per darle conforto, ma avvertì che era ghiacciata;

- Il problema dev'essere d’avvero molto serio. - ipotizzò il ragazzo nella sua mente.

A questo punto Michelle stava veramente molto male, ma per cosa non si sapeva.
 

Lux e Morgan

Ad un tratto arrivò un ragazzo biondo, con capelli un po’ lunghi e ondulati come quelli di un angelo maschile, naso sottile, piccolo e perfetto, occhi celesti, denti perfettamente dritti ed era alto 1,75 m;
inoltre il ragazzo indossava un elegante smoking blu scuro con una camicia bianca all’interno, delle scarpe lucide come uno specchio e portava un piccolo pirsing sul mento.
 
Da come si presentava, il ragazzo doveva provenire per forza da una famiglia molto ricca e lussuosa.
Lux era l’unico nel gruppo che non conoscesse il ragazzo, ma Michelle sembrò saperne di più rispetto agli altri;
infatti, vedendolo comparire, la ragazza saltò di scatto come se avesse visto un fantasma. Lux ipotizzò da subito che c’era qualcosa di losco dietro a tale faccenda.


Alex e John strinsero la mano al misterioso ragazzo biondo e lo fecero presentare poi a Lux.
Alex infatti disse al ragazzo:

- Lux, ti voglio presentare una persona: questo ragazzo si chiama Morgan Saint Scredder, uno dei ragazzi più ricchi di Human Nation.
Suo padre è un noto Presidente delle finanze delle industrie di autoveicoli spaziali, non è fantastico farti conoscere una persona molto nota come lui? -
- Un figlio di papà, a quanto pare. - disse Lux in mente sua fra se e se.
 
Morgan Saint Scredder, allungando la mano verso Lux, gli disse con un sorriso:

- Piacere di conoscerti Lux, io mi chiamo Morgan e sono… hehehe, il fidanzato di Michelle. -

Lux ebbe una fitta allo stomaco appena sentì pronunciare tali parole e Michelle, facendo spallucce ai ragazzi, avvertì un brivido sulle spalle.
 
Lux iniziò ad avere tanti pensieri nella testa:
Morgan, il più noto ragazzo ricco di Human Nation, fidanzato con Michelle, una ragazza come tutte le altre, ma si sbagliò;
Michelle non era affatto una ragazza come tutte le altre, anzi lei disponeva un appartamento molto lussuoso.
 
Lux strinse la mano a Morgan, ma non volentieri; in cuor suo il ragazzo provava gelosia e qualche sospetto nei suoi confronti.
Lux pensò:

- Se Morgan è il ragazzo di Michelle, allora perché lei non si è alzata felice per salutarlo? -

I conti non tornavano e lo dicevano anche i precedenti:
era dal giorno prima che la ragazza si comportava in maniera strana con attacchi di rabbia e di stitichezza.
 
Morgan, fissando negli occhi Lux, gli chiese con un sorriso che sarebbe potuto sembrare maligno a qualcuno:

- Alex e John mi hanno parlato molto di te, lo sai? Ti considerano come un loro capo prezioso della squadra. Mi hanno anche detto però che tu da piccolo hai un maleficio che ha reso la tua adolescenza un inferno, non è così? … “Il maleficio oculare”. -
- Beh, noto con "piacere" che Alex e John amino tantissimo pettegolare sugli altri. - disse ironicamente Lux, fissando i suoi amici con aria di disprezzo.
- Ovvio. - rispose Morgan - …E per di più mi hanno anche detto che hai rapporti con la presidentessa di Human Nation, complimenti ragazzo mio, niente male per uno che proviene dal 21° secolo… Dal 2001 provieni, vero? -
- Ah… vedo che lei sa molte cose sul mio conto, sign. Saint Scredder. - disse Lux, provando dentro di se un forte desiderio di dargli un pugno.
- Ti prego Lux, dammi del “tu”. -
- No, grazie.. Preferisco darle del “lei”. -
- Naturalmente, Lux, naturalmente. I tuoi genitori sarebbero veramente molto fieri di te: sei riuscito ad arrivare in finale con le tue sole forze. -
- Beh, come vede ho faticato parecchio per arrivare alla vetta. -
- Ma certo, la vetta... - disse Morgan con occhi fissi nel vuoto, come se stesse recitando in un teatro di opera lirica - La vetta… l’obiettivo supremo del raggiungimento dell’essere umano. Raggiungere un qualcosa che tu non hai è una grande  soddisfazione.
Vedi Lux:
ci sono tante stelle che brillano nel cielo, tutte uguali, tutte ordinarie,  ma solo una si distingue dalle altre e quella non si spegnerà mai. -
- Ah, però! Complimenti per le belle parole riflessive. -
- Grazie mon amì, ma modestamente ciò non è niente rispetto ai miei pezzi forti. Ho visto anche di meglio nella mia vita e so anche di poter fare di più, poiché io provengo, ovviamente, da origini nobili. -
 
La presunzione di Morgan fu talmente altissima che Lux strinse i pugni per il disprezzo che provava per lui.
Morgan si pulì il suo smoking con la mano destra, si guardò intorno e poi disse con un’aria di superiorità:

 
- Ah! Plebei. Certo che la gente ancora oggi deve imparare a lavarsi come si deve.
È vero che nel 31° secolo la povertà non esista più, dato che abbiamo tutti un’economia molto salda ed equilibrata, ma a comprare un po' di bagno schiuma e un po' di profumo non impoverirà mica Human Nation. 
Ho trovato, a causa della loro innocente ingenuità, un po’ di polvere sui miei vestiti. Questo Smoking l’ho pagato 130 mila $. -
- Si, come se fosse lo smoking del Papa. - disse ironicamente in mente sua Lux, disprezzando ancora di più il ragazzo.
- Oh, ci devi scusare Morgan… - disse Alex con un’aria mortificata - … Sai? Qui siamo su Titano, una delle lune di Saturno, e qui è naturale incontrare un po’ di polvere spaziale, proveniente dai detriti di meteoriti che girano intorno a Saturno. -
- Naturalmente, mon amì. - esclamò Morgan con tono calmo e sicuro - … Io sono anche proprietario straordinario dell’igiene sanitaria di Human Nation; mi preoccupo sempre per i miei suddit… e, volevo dire “per la mia gente” -
- Ipocrita. - disse in mente sua Lux, riferendosi a Morgan.
 

Brux e Morgan

Ad un tratto arrivò improvvisamente Brux il quale, intenzionato ad incontrare Lux, andò verso di lui dicendogli:

- Hahaha, ti sono mancato, sfigato? Ebbene eccomi qua! Pronto per assaggiare da me la tortura? -, ma Lux, con indifferenza, non gli rispose; aveva tutt’altro a cui pensare in quel momento.

Morgan, guardando Brux, iniziò ad estraniarsi momentaneamente dall’ambiente circostante, come se avesse già visto il ragazzo da qualche parte; Morgan chiese al nemico di Lux con uno sguardo freddo e apparentemente minaccioso:

- … Per caso ti conosco? -.

Anche Brux rimase impallidito vedendo Morgan e gli chiese anche lui con un'aria minacciosa:
 
- … Non mi sembra di averti visto. - e poi, guardando il ragazzo fisso, fisso negli occhi con aria sinistra e con una serenità agghiacciante gli chiese poi:

- Perché mi hai posto tale domanda? Chi sei tu? -

 
Morgan non rispose.
I presenti rimasero senza parole e con alcuni dubbi, ma Lux di dubbi già ce li aveva tanti, dato che stava finendo di raccogliere i tasselli giusti per finire il puzzle della situazione.
 
Lux si fece poi un resoconto di tutto nella sua mente:
  • Michelle adirata e triste;
  • l’incidente nel bagno delle ragazze; 
  • la mano fasciata di Michelle; 
  • Morgan e Michelle; 
  • la presunzione invadente di Morgan;  
  • l’incontro tra Brux e Morgan (amici o nemici di vecchia data?).
Tutto sembrò combaciare ed era per tale motivo che Lux si chiese ossessivamente:

- Perché questi legami? Possibile che io sia l’unico nel gruppo a sospettare della strana situazione? Possibile che Alex e John siano tanto distratti da non accorgersi di nulla? 
Eppure la gente del 31° secolo dovrebbe essere più sveglia rispetto a quella del 21° secolo. - si chiese il ragazzo.

Fino in quel momento, Lux non aveva mai vissuto nel futuro, eppure già si era ambientato bene.
 
Brux, dopo aver fissato Morgan profondamente negli occhi, decise di andarsene, incontrando poi dal lontano i suoi fedeli compagni Mim e Dork;
Alex disse a Morgan con aria amichevole:

- Stai attento a Brux, Morgan; lui è un tipo da evitare assolutamente. -
- É solo un semplice plebeo. - rispose con indifferenza superiore Morgan - Ho anche dei nemici che sono più abili e intelligenti di lui. Quello, invece, mi sembra un baccalà. -

Improvvisamente il direttore di gara avvertì il pubblico che in breve sarebbe cominciata la finale e che perciò i partecipanti (Lux e Brux) avrebbero fatto meglio a sbrigarsi per rientrare in campo.
 
Lux, per liquidare i ragazzi ma soprattutto Morgan, disse loro:

- Si è fatto tardi! Devo disputare la finale. -
- Allora buona fortuna, fratello, e ricorda: HASTA LA VISTA, BABY. - disse John

Morgan, avvicinandosi a Michelle, le posò una mano sulla sua spalla destra, la fissò negli occhi e, con uno sguardo sicuro ma tenebroso, le chiese:

- Amore mio, non hai detto nemmeno una parola; spero che tu stia bene in questo momento. -

Lux non volle perdere nemmeno un momento di quella scena; il ragazzo era molto curioso di vedere la reazione della sua carissima amica.

Michelle, con occhi lucidi e fissi nel vuoto, rispose balbettando al fidanzato :

- …Sto… sto.. sto bene, Morgan. -

Morgan, abbracciando la fidanzata, le bisbigliò felice con tono un po’ rauco ma calmo:

- Oh, la mia piccola monella sta bene per fortuna. Sono arrivato dalla luna terrestre apposta per te; non ti lascerò mai, piccola mia. -
 
Lux osservò attentamente il volto della ragazza:
ella era leggermente sofferente e tremolante alla vista del fidanzato e ciò era una delle tante piccole prove che confermavano la sua ipotesi.

- Perché Michelle ha chiamato il suo ragazzo per nome e non con il nomignolo "amore"? - si chiese Lux.

 
Poi il ragazzo bisbigliò ancora sottovoce una cosa nell’orecchio sinistro di lei che solo Lux potette udire; il fidanzato, infatti, disse alla sua ragazza:
 
- Ricordati del favore che ti ho chiesto ieri, piccola. Hai solo tempo fino al 14 Marzo prossimo per rispondermi. -
 
Michelle, impaurita ma calma, annuì di si con il movimento della testa.
Lux ebbe improvvisamente un piccolo sasso sulla nuca e girandosi scoprì che lo scagliò Brux, il quale gli gridò:
 
- SBRIGATI A SCENDERE, FEMMINUCCIA!!! MI STO FACENDO VECCHIO!!! -
- Lux, vai a vedere che cosa vuole il nonnetto. - gli disse con ironia John - Sembra che lui abbia bisogno del suo bastone della vecchiaia. -
- Senz'altro. - rispose il ragazzo.

Lux, scendendo le scale, disse a Brux con un po' di sarcasmo:

- Niente paura, signore, arriva l'assistenza agli anziani! -
- Mi prendi in giro? - gli chiese l'avversario.
- Ma certo che no! Non mi permetterei mai di prendere in giro una persona anziana come lei. -
- Ok, giuro che ti ammazzo in questa finale. -
- Non vedo l'ora. - gli rispose Lux con un sorriso.
- TI SPEZZO LE GAMBE, POI TE LE RIMETTO E POI TE LE SPEZZO DI NUOVO! -
- Scusami Brux, se tu mi spezzi le gambe, mi dici poi come farai a rimettermeli e poi a spezzarli di nuovo? Hai per caso con te una colla per le gambe? (e non parlo delle gambe del tavolo) -

Meravigliato per lo spirito ironico di Lux, Brux si contorse un po' la testa come faceva la bambina del film "l'esorcista", ringhiò come un animale inferocito e poi gridò al ragazzo:

- VAI A FARTI FOTTERE!!! - e se ne scappò.
- Ricevuto!!! A casa tua di sicuro. - gli rispose con ironia Lux.
 
I due sfidanti dovevano assolutamente sbrigarsi per il match definitivo.
 

 

La finale del torneo

Una volta scesi in campo, il gong suonò e Lux entrò nel suo mega robot (Warriorsky), pronto a combattere contro Eda (il pericoloso mega robot di Brux).
Quando calò il silenzio assoluto nello stadio, i 2 avversari iniziarono a lottare, ma questa volta all’ultimo sangue.

Warriorsky, facendo un bel salto di 20,00 m, si scagliò verso Eda con l’intenzione di colpirlo ma il suo avversario lo colpì ferocemente al petto, cacciando da una mano un trituratore gigante, provocandogli cosi un'ammaccatura al petto.

Eda creò poi intorno a se una barriera digitale di protezione, aumentò vertiginosamente la sua energia interiore e sparò missili sub atomici all’avversario, ma Warriorsky riuscì ad evitare i colpi, grazie alla potente energia negativa da parte di Lux;
Lux aveva un potentissimo maleficio di 300 Sfiga volt, grazie al quale riusciva a proteggere sufficientemente il suo mega robot.

 
Eda, correndo indietro, saltò sui muri dello stadio come un acrobata rap di strada, volando così in cielo ad alta velocità, e poi decise di colpire il suo avversario con un potentissimo calcio, cadendo giù ad altissima velocità.
Fortunatamente Warriorsky, aiutato da Lux, riuscì a spostarsi appena in tempo dall’obbiettivo del nemico, facendolo incastrare con una gamba nel ring.
 
Il pubblico fu il delirio per la simpatica mossa di Lux, soprattutto John che gli gridò a gran voce:
 
- BELLA MOSSA FRATELLO, HAHAHA!!! - e poi, rivolgendosi a Brux, gridò:

- HEY, BRUX… IL TUO AVVERSARIO TI HA INTRAPPOLATO COME UN TOPOLINO, È? -
 
Furioso, Brux riuscì a far tirare fuori dal terreno Eda, facendolo avanzare poi ferocemente contro il suo avversario; Warriorsky, invece, per non essere attaccato, contrattaccò immediatamente, colpendo Eda con una lotta corpo a corpo.
 
Dopo di che, i due avversari passarono all’artiglieria pesante; si sparavano, infatti, raggi laser digitali di varie dimensioni:
  • sferiche; 
  • coniche; 
  • quadrate.
Poi, per sorpresa di tutti, Eda si trasformò in un gigantesco e terribile carro armato nero, avanzando poi ad alta velocità verso Warriorsky, ma quest’ultimo lo bloccò con le mani, anche se l’alta velocità del veicolo gli fece trascinare un po’ i piedi indietro.
Raggi di luce digitali arcobaleno scesero dal cielo, colpendo violentemente Eda (i raggi di luce furono mandati da Warriorsky).
Un alone di fumo ormai coprì completamente tutto lo stadio, accompagnato da grida euforiche del pubblico in delirio.
Adirato, Brux decise di trasformare Eda in un aereo da guerra, volò nel cielo ad una velocità pazzesca per poi colpire Warriorsky con i suoi missili letali.
Dato che un combattimento impari come questo era sleale, anche Lux decise di trasformare Warriorsky in un aereo da combattimento, concentrando al massimo tutta l’intensità del suo maleficio, ma non si accorse che stava superando il 300 Sfiga volt, cosa ritenuta fino in quel momento impossibile.
 
Il prof. Algokitmo infatti registrò dallo Sfigometro un'anomalia mai registrata prima:
la lancetta rossa digitale superava di poco i 300 Sfiga volt, segnando la zona in rosso. 

- Nessuna creatura vivente può superare i 300 Sfiga volt. - pensò Algokitmo.

300 Sfiga volt era considerato il massimo supremo di tutte le sfighe e il fatto che Lux sia riuscito inconsapevolmente a superare quel valore, esso fece indurre ad Algokitmo a sperare che ciò fosse solo una semplice anomalia e nient’altro.


Una tempesta cosmica, proveniente dallo spazio, oscurò tutto Titano, rendendolo inaccessibile a qualunque veicolo spaziale, a causa dell’elevata intensità elettrica dei fulmini cosmici al suo interno.
Dalle nubi cosmiche si intravidero Warriorsky ed Eda sotto sembianze di aerei da combattimento, i quali si attaccarono con colpi di raggi laser atomici controllati, volando a super velocità ad alta quota.
La battaglia fu tremenda, mai dal 2998 (anno della nascita del campionato robotico) si vide un combattimento così intenso.
I due avversari misero a fondo tutte le loro energie per vincere il match, ognuno determinato a sconfiggere l’altro, anche umiliandolo.
La temperatura ad alta quota era talmente bassa che Lux, nonostante fosse all’interno di Warriorsky, si congelò ma non per questo rinunciò a combattere.
Senza accorgersene, i due avversari sorvolarono in pochi minuti tutta Titano, trascorrendo il viaggio solo a colpi di raggi laser e onde d’urto catastrofiche.


Battaglia intorno a Saturno

Addirittura i due avversari arrivarono pure su Saturno, sorvolando intere colonie spaziali sospese in aria
Il difficile della lotta arrivò all’interno dell’anello del pianeta, costituito da un insieme di detriti cosmici e meteoriti..
I due avversari, per non schiantarsi con i corpi celesti, decisero di rallentare, e nascondersi su alcuni meteoriti per aspettare il momento giusto per attaccare; perciò i 2 mega robot tornarono nelle loro forme originali.
 
Lux, avendo già il cuore in gola, si concentrò al massimo delle sue forze per non essere colpito dal suo avversario e quando lo vide subito sbucare da un meteorite, diede immediatamente ordine a Warriorsky di attaccarlo con una pistola laser che gli uscì improvvisamente dalla sua mano destra; il colpo però non andò a buon fine.
Per Brux non c’era nessun problema a combattere in mezzo ai corpi celesti, sparpagliati intorno, anzi: era una delle sue sfide preferite e si allenava ogni giorno per migliorare se stesso, ma per Lux questo fu una vera tragedia, dato che non aveva mai intrapreso un simile allenamento.
 

Brux pilotava macchine da 2 anni e già era un grande esperto, mentre Lux imparò a pilotare i mega robot solo da due settimane.
Eda si divertì a disintegrare con i suoi colpi digitali grossi corpi celesti, con la speranza di scovare il suo nemico.
 
Brux, con aria furiosa, gridò all’avversario:

- LUX!!! ESCI FUORI!!!... So che sei qui da qualche parte, non puoi essere lontano, vigliacco!!! Esci immediatamente fuori e combatti da uomo, codardo che non sei altro!!!
Hey, mi hai sentito? ESCI FUORIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!! -
 
Spinto da una rabbia irrefrenabile Lux, con il suo mega robot, uscì piano, piano allo scoperto con un immenso disprezzo nei confronti dell'avversario.
Brux, sorridendo malignamente, disse al suo avversario:

- Finalmente sei venuto allo scoperto, femminuccia. -
- Brux Sulam Lufus… - lo chiamò Lux con tono determinato e minaccioso - Nel nome di Human Nation e della Presidentessa di questa mega nazione spaziale, io ti punirò severamente per tutto il male che hai commesso fin’ora. Vendicherò la sconfitta della grandissima campionessa in gara “Shima Suzuka”. -
- Meritava di perdere quella poppante. - rispose Brux sinistramente - Avrà anche vinto l’edizione scorsa del torneo, ma resterà sempre una perdente, hahaha. -
- Sapevo già che tu fossi una persona spregevole, ma mai mi sarei immaginato fino a questo punto. -
- Non me ne frega un cavolo ne di te e ne dell'intera umanità. 
"Amici"? Per me è solo una perdita di tempo; non ho mai dato valore alla cosa. Tu Lux, ora dovrai morire! -
 
Lux, stringendosi i pugni dalla rabbia, gridò al suo avversario:

- Questa me la paghi, brutta serpe!. -
 
Dal lontano il prof. Algokitmo registrò dallo Sfigometro una percentuale altissima di maleficio da parte di Lux, ipotizzando che il suo valore fosse di circa 350 Sfiga volt (decesso Maximus per l’avversario); per tal proposito il prof. Algokitmo fu molto preoccupato.
 
Gli occhi di Lux si presentavano per la prima volta rossi come il fuoco, oscuri come la morte e potenti come i fulmini, ma Brux, ignorando tale situazione, non ci fece caso;
Brux voleva solo vincere e basta, poi per il resto non gliene importava nulla.
 
Brux, intenzionato assolutamente a distruggere il suo avversario, gli disse:
 
- E ora, mon amì, subirai la mia collera suprema! Hahaha, non avrai scampo questa volta, ti eliminerò in me che non si dica… Dì addio a questa bella vita terrena, caro, E PREPARATI AD INCONTRARE IL CREATORE. -
 
I due avversari si spararono contemporaneamente i loro colpi micidiali e anche Lux aveva a disposizione un'arma speciale per sconfiggere il nemico:

- BOMBARDA ATOMICA!!! - gridò Brux,
- RAGGIO ATOMICO DI LUCE!!! - gridò invece Lux.
 
I due colpi si scontrarono violentemente, provocando un’esplosione accecante di luce paradisiaca tanto da scagliare ad alta velocità Warriorsky ed Eda su Titano allo stadio.
 
La loro caduta allo stadio provocò un momentaneo terremoto circostante che poi svanì con l’avvento di un alone di fumo gigantesco dal campo.
Saturno, con i suoi anelli, fu intatto per fortuna; per distruggerlo ci voleva ben altro che di una semplice esplosione come quella.
 
Infuriato come non mai, Brux decise di passare sul pesante facendo comparire dalla mano destra di Eda una gigantesca sega elettrica.
A questo punto anche Lux fece comparire dalla mano destra di Warriorsky un'arma letale: una gigantesca sega circolare.
 
I due mega robot si attaccarono fra loro con le loro armi letali;
la lotta si presentò violenta ed estrema.
Eda cercò di colpire con la sua sega elettrica le gambe di Warriorsky, ma quest’ultimo saltò appena in tempo, appoggiò i piedi sulla superficie piatta della sega elettrica e sferrò un violentissimo calcio in faccia a Eda, facendolo cadere giù.
 
La battaglia con le seghe elettriche durò per quindici minuti, fino a quando Eda fece cadere a terra Warriorsky per poi volerlo finire.
 
Contrariato John si alzò dalla tribuna, gridando a Brux:

- HEY, NON VALE!!! PRENDITELA CON UNO DELLA TUA TAGLIA, BRUTTO FIGLIO DI T*** CHE NON SEI ALTRO!!! -

Lux però ebbe un lampo di genio:
facendo illuminare gli occhi di Warriorsky, accecò momentaneamente quelli di Eda, facendogli perdere il senso dell’orientamento. Dopo di che Warriorsky si rialzò e distrusse la sega elettrica del suo avversario con la sua sega circolare.
 
- NOOOOOOOOOOOO!!! - gridò furioso Brux.

Ancora una volta il pubblico fu veramente in delirio.
 

Nascita del Valchiria Storm

- Arrenditi Brux!!! - gli gridò Lux - É finita per te, hai perso! - 
- Non è detta l’ultima parola, bello. - gli rispose raucamente Brux minacciandolo - Credi di potermi battere così? No, no, ti sbagli amico! io ho ancora un asso da giocare e ti assicuro che non sarà una passeggiata, hahahaha… Sinceramente non volevo fartelo mostrare per non ucciderti, ma tu hai voluto tirare troppo la corda e cosi assaggerai la mia collera onnipotente. -
 
Detto ciò Brux, concentrando al massimo la sua energia interiore, la condivise con quella di Eda per poi trasformarlo in un qualcosa di minaccioso.
La tempesta cosmica sopra le teste delle persone si fece sempre più elettrizzante, interferendo con ogni mezzo di comunicazione come le cyber camere (il campionato ripreso in diretta Universale da piccoli androidi sferici come i Cyber Cyp) e i bracciali elettronici, tranne i robot.
Eda, l’androide nero minaccioso, si trasformò per sorpresa di tutti in una grossa automobile sportiva, ma non era una semplice automobile:

essa aveva le ruote motrici posteriori più grosse rispetto a quelle anteriori, una struttura enorme, compatta e indistruttibile (fatta di una lega metallica durissima), un aspetto sportivo, minaccioso come una belva feroce, e aveva una potenza al suo interno di 8 mila cavalli.
 
Per dare un'idea precisa dell’automobile, si dovrebbe immaginare la Bat-mobile di Batman, solo che l’auto di Brux era 4 volte enorme della Bat-mobile…
Inoltre l’auto era omologata di missili sub atomici sotto di essa.
 
Il pubblico rimase a bocca aperta per quello che vide:

- Possibile che il dott. Tomba abbia scoperto una nuova tecnologia sofisticata? - pensarono le persone.

 
Lux rimase a bocca aperta pure lui, con il cuore che gli batteva a mille con le palpitazioni cardiaci violenti, chiedendosi poi in mente come sarebbe riuscito a fuggire da tale situazione.
 
Brux, all’interno della sala virtuale di Eda, aveva davanti a se dei pannelli e schermi digitali, immateriali e colorati (a forma di ologramma) che gli mostravano i comandi dell’auto infernale. I pulsanti non potevano essere toccati se non con la forza della mente.
Brux disse così al suo nemico:

- Ti presento l’evoluzione Maximus di Eda: “Valchiria Storm”, l’automobile più potente della storia dell’umanità. -
- Valchiria Storm? - si chiese Lux - A parte il fatto che quando si parla di Valchiria si intende lo storico attentato ad Adolf Hitler, che centra questo episodio dell’auto, scusa? -
- Ahimè, sei povero di immaginazione, Lux. - gli rispose Brux -  Si, l’operazione Valchiria è lo storico attentato al dittatore nazista che però fallì con la sua sopravvivenza; ma l’attentato fu tremendo e 3 o 4 soldati perirono nell’esplosione.
Questa mia macchina, bello, è capace di tutto: è imprevedibile, mostruosa e può far danno a chiunque; il Valchiria Storm si muove velocissima, evita furtivamente ogni tipo di ostacoli e attacca senza pietà l’avversario.
Per questo la mia macchina si chiama Valchiria Storm, nominata così per indurre terrore a chiunque. -
- Beh, credo che il nome della tua macchina vada un po' ricontrollato, perché a me non fa nessuna paura. - esclamò Lux con tono deciso e aggressivo.
- Tra poco cambierai idea a riguardo, te lo assicuro. - gli disse Brux minacciosamente.
 
Il Valchiria Storm avanzò velocissima, accompagnata dal rumore infernale e stridulo delle gomme del battistrada come un ruggito di una belva feroce, i quali lasciarono sul campo strisce di fuoco.
Warriorsky corse velocemente, ma il Valchiria Storm lo prese da dietro, buttandolo in aria come un giocattolo.
La macchina nera, fermandosi per fare poi un inversione di marcia, attaccò di nuovo senza pietà il suo avversario, prima che questo si riprendesse dalla caduta.
 
Michelle, vedendo la terribile scena dalla tribuna, rimase a bocca aperta e tremolante gridò all'amico:

- LUX, STAI ATTENTO!!! -
- MICHELLE!!! - le gridò stupito Lux.
 
Warriorsky si trasformò in un aereo da combattimento, attaccando poi dall’alto il Valchiria Storm con alcune armi letali, ma l’automobile non si fece nemmeno un graffio; la sua lega metallica era praticamente indistruttibile.
 
Per sorpresa di tutti il Valchiria Storm fece uscire ai suoi due lati delle ali robotiche che gli consentirono di volare nel cielo. Il Valchiria stese violentemente a terra Warriorsky, andandogli semplicemente contro ad altissima velocità.
 
L'androide di Lux era ormai ridotto a pezzi;
alcuni dei suoi circuiti erano malandati o disintegrati, a stento l’androide si reggeva in piedi.
Il pubblico rimase senza parole sulla violenza inaudita di Brux.
Il Valchiria poi, scendendo giù, attaccò ripetutamente Warriorsky con colpi di missili digitali; Mim e Dork scoppiarono malignamente dalle risate, vedendo Lux in grave pericolo.
 
Il ragazzo soffriva parecchio ad ogni colpo subito, non riusciva ne a muoversi e ne a reagire; si sentiva in trappola come un topolino.
 
Il pubblico rimase impietosito da tale scena; alcune mamme coprivano gli occhi dei loro bambini per non far vedere loro la cruente scena e altre persone invece iniziarono a piangere.
Michelle, soprattutto lei, strinse la sua minigonna con le mani dalla rabbia, lacrimò dalla disperazione e, alzandosi di nuovo, gridò:

- LUX REAGISCI, TI PREGOOOOOOOOO!!! REAGISCI!!! -
 
La ragazza singhiozzò dalle lacrime, non riusciva più a gridare al suo amico.
Così scese giù di corsa sul campo e gridò con tutto il fiato che aveva in gola: 

- Ti prego Lux…. Reagisci, ti prego!!!... Non ci lasciare, abbiamo bisogno di te… -
- …M….M…Michelle… - balbettò Lux, sentendo a stento la voce della sua carissima amica.
 
Morgan, vedendo la sua ragazza dispiacersi per il suo amico, provò dentro di se una rabbia e una gelosia immensa.
Lux non riuscì ad udire nulla;
la sua mente si era momentaneamente isolata dalla realtà, come se il ragazzo fosse entrato in un coma profondo. Il ragazzo non udiva nessuno, nessuna voce, nessun dolore, niente praticamente.

 

Inconscio di Lux

Ad un tratto Lux vide dall’oscurità una figura al quanto sinistra, che indossava un lunghissimo mantello nero che gli arrivava fino ai piedi, un cappuccio dello stesso colore del mantello, delle grandissimi ali d’angelo e impugnava alla mano destra una grossa falce.
 
La figura misteriosa si avvicinò lentamente con ritmo funebre verso il ragazzo e pronunciò frasi che già erano note a lui nelle sue visio
ni:

- Mors… mors… mors. -

Scoperta la cosa, il giovane gli chiese:
 
- Allora sei tu che mi dicevi questa frase durante alcune mie visioni, vero?... Chi sei tu? -

La figura misteriosa iniziò a rispondere a tono il ragazzo, con una voce rauca e tenebrosa:

- …Finalmente ci incontriamo di persona…  - disse - Era da tanto tempo che aspettavo questo momento… -
- Chi diavolo sei tu? Che cosa vuoi da me? - gli chiese adirato Lux
- Non ti azzardare ad usare quel tono con me, mortale! - gridò furiosa la figura misteriosa.
- Non mi hai detto ancora chi s
ei tu. - gli chiese il ragazzo
- Chi sono io? - disse la figura sinistra - Io rappresento solo l’essenza dell’oscurità del male, sono un maledetto eremita che viaggia 
da secoli per trovare asilo nella vita dei mortali.
Faresti meglio a non abbassare la guardia, io sono sempre stato all’interno di te. -
- Continua… - lo invitò a parlare Lux
- Sono conosciuto in tanti nomi... - disse la persona oscura - ... ma solo uno mi appartiene di diritto; il mio vero nome è: Darkus, l’angelo della morte e sono l'essenza del tuo maleficio oculare!!! -
 
Tali parole fecero terrore nel cuore di Lux; il ragazzo, per la prima volta nella sua vita, parlò di persona con il suo maleficio oculare.


Copyright di Bruno Rinaldo (alias LuxKatoUlisse).
   
 
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