Capitolo 23: Il Ritorno del Re Sotto la Montagna
Thorin fissa i grigi occhi dello Stregone con
espressione indecifrabile.
“Torna in te Thorin, torna ad essere
quel valoroso Nano che ha fatto di tutto per riconquistare la sua casa,
quel Nano che ha sfidato mille pericoli senza vacillare neanche un
momento.
Ripensa a quello che hai passato in questi anni, a
come hai condotto i tuoi fedeli compagni alla Montagna.
Pensa a coloro che ti hanno accompagnato in questa
impresa fino alla fine, a quei fedeli amici che non ti hanno
abbandonato e mai ti abbandoneranno.
Pensa al dolore che ai subito durante questi
lunghi anni lontano dal tuo regno.”
Thorin continua a fissare gli occhi di Gandalf
come se fossero l’unica cosa esistente.
“Non permettere all’oro di
impossessarti di te, non permettere al tesoro di corromperti e
allontanarti dalla retta via.
Libera il tuo cuore da tutto ciò che
è vile.
Torna a essere il valoroso, coraggioso e nobile Re
sotto la Montagna.”
Un silenzio magico domina.
Thorin continua a guardare Gandalf senza proferir
parola.
I suoi azzurri occhi si chiudono lentamente,
Thorin ispira l’aria fresca e gettandola fuori li riapre.
Noto un cambiamento nel suo sguardo, non
è più freddo e arrogante, ora il suo sguardo azzurrino
è più limpido e dolce ma allo stesso tempo
autoritario e saggio.
La somiglianza con Kili si fa più
evidente.
“Bentornato Thorin
Scudodiquercia”
Gandalf sorride al Nano e avvicinandosi a lui
stringe la sua possente mano.
“Sono contento di riaverti fra noi."
Il Nano sorride allo Stregone.
" Mi dispiace Gandalf. L'oro mi ha portato alla pazzia come fece molto tempo fa con mio nonno, ma lui sfortunatamente non possedeva al suo fianco una amico come lo sei tu per me. Grazie"
"Non esiterei mai un attimo ad aiutarti, sei destinato a fare grandi
cose Thorin Scudodiquercia.
Bene, adesso che sei tornato in te possiamo
discutere seriamente.
Come sai Smaug è morto distruggendo
Esgaroth e a quella povera gente serve denaro per ricostruire la
città.
Se ti ricordi avevi promesso loro oro e ora
è tempo che tu mantenga la promessa fatta.”
“Non dimentico mai una
promessa”
Nella sua voce
non c’è più un tono arrogante ma uno
più cordiale e autoritario.
“Bard ti ringrazio per tutto
ciò che hai fatto per noi e per aver ucciso Smaug il drago.
Nella montagna non ci sono solo tesori Nanici ma
anche oro appartenente un tempo a Dale e non ho intenzione di privarti
di ciò che spetta a te di diritto.”
Thorin avanza verso l’Uomo e porge una
mano, Bard sorridendo la afferra sancendo così una nuova
alleanza.
“Bene” continua Gandalf ,
“Ora che questa faccenda è stata sistemata
dobbiamo parlare degli oscuri avvenimenti che presto ci
investiranno!”
“Azog…” sussurra
Thorin con rabbia.
“Si, proprio lui! Tra non molto
sarà qui e noi dovremmo essere pronti allo scontro!
Re Thranduil metterà a disposizione le
sue truppe, Bard tutti gli uomini disposti a combattere.
Ma non riusciremo a vincere, non siamo ancora
abbastanza numerosi.
Thorin devi mandare un messaggio di aiuto alla tua
gente, sono sicura che ti aiuterà!
Non dobbiamo perdere tempo!
L’esercito di Azog è molto
numeroso e non si fermerà davanti a niente e
nessuno”
“Sono pronto a combattere per difendere
la Montagna! Azog rimpiangerà il giorno in cui
sfidò la nobile stirpe Nanica!”
“Noi saremo al tuo fianco Zio!”
Kili si avvicina al Re seguito dai due suoi
compagni.
“Fino alla fine”.