Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Laly_94    15/02/2014    2 recensioni
“se ritarda tre ore lo perdono se ritarda più di tre ore non lo perdono per niente.”
a volte crescere è essenziale.
Larry Stylinson
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Se…


Avete mai giocato al gioco dei “se…”?
No? Io sì! Ci gioco da quando avevo nove anni, non è semplice e non si vince sempre.
Come si gioca? Beh… io ho iniziato così: ero a scuola, e avevamo una verifica molto importante, sembra stupido ma anche a otto anni ci minacciavano con i voti in pagella, ecco io ero fissato che dovevo prendere un bel voto; insomma, avevo studiato tutto il pomeriggio quelle tre pagine, parlavano della terra, arrivati al momento di riconsegnare ero sicurissimo che avrei preso un bel voto, ma quando la maestra cominciò a chiamarci alla cattedra tutta quella sicurezza scomparì.
Così decisi di fare un gioco, chiusi gli occhi e sussurrai: se quello prima di me prende un brutto voto io lo prendo bello.
Convinto di ciò, quando la maestra mi chiamò andai prima dal mio compagno, lui aveva preso un brutto voto, non era stato bravo, felice andai alla cattedra e… fui il bambino con il voto più alto.
Da quel giorno la mia vita iniziò a dipendere da quel “se…” iniziavo a sperare cose stupide come: “se la persona davanti a me si ferma io attraverserò la strada senza essere investito”, ero arrivato anche a cambiare strada perché la persona davanti a me non si fermava.
Questo continua tutt’ora, a ventidue anni continuo a giocare a “se…”, l’amore mi aveva conquistato, il lavoro mi aveva rapito, ma io ci giocavo ancora, ora per esempio ci stavo giocando.
Stavo aspettando il mio ragazzo, era in ritardo da due ore ormai, il “se…” era: “se ritarda tre ore lo perdono se ritarda più di tre ore non lo perdono per niente.”
Mi sentivo un idiota perché sembrava un ragionamento da un bambino di dieci anni, però forse mi ci sentivo davvero un bambino, in fondo non ero mai cresciuto, me lo diceva pure Harry, il mio ragazzo, malgrado fosse più piccolo di me: “Lou a volte sembri tu il più piccolo”.
Io ridevo sempre, a volte mi stava bene, a volte faceva male perché a ventidue anni dovresti essere grande e non Peter Pan, ma a me non importava, se Harry mi stava vicino comunque a me andava bene.
Passate le tre ore attesi ancora qualche minuto, poi mi alzai dalla panchina sulla quale ero seduto e mi diressi verso casa mia, dove ogni tanto veniva anche lui, mi incamminai triste per le strade vuote e fredde di Brighton.
Arrivato a casa aprii il cancello e lentamente entrai in casa, tolsi il cappotto e, solo dopo mi accorsi cosa mi circondava, tante piccole candele rosse erano sparse sul pavimento, come a formare un sentiero, lo seguii, portava alla camera da letto, la luce era soffusa, un pio di candele erano accese, chiusi gli occhi.
-se sul letto ci sono i petali di rosa lo perdono- sussurrai, aprii gli occhi, sorrisi vedendo i perali di rosa sul letto, richiusi gli occhi.
-se compare dal bagno gli dico che lo amo.- sussurrai nuovamente, aprii gli occhi ma non arrivò, in compenso mi sentii le sue mani sugli occhi.
-chi sono?- mi sussurrò con voce sensuale all’orecchio.
-Harry!- dissi io, mi voltai e non si fece neanche ammirare, mi baciò subito, lentamente.
-Buon Sa Valentino Amore! Ti Amo Lou!- mi sussurrò quando si fu staccato.
Io attesi un attimo, poi sorrisi.
-Ti Amo anche io!- risposi.
Era arrivato il momento di crescere!

SPAZIO AUTRICE
ragazziiii! ciao... mi lasciate una piccola recensione e mi fate sapere se vi è piaciuta? 
Grazie mille a chi lo fa!
Laly <3

 

 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Laly_94