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Autore: demon86    01/12/2004    1 recensioni
Introduzione rimossa perchè non presenta nessun riferimento alla trama della fanfiction.
Inserirne al più presto una valida.
Rosicrucian e Nami, assistenti amministratrici.
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11:

Capitolo 11: scompiglio nella sala reale!

 

-         Hum… Dottore, mi fa male proprio qua, al petto-

-         Tranquilla, adesso passerà tutto- , - anche qua, presto mi curi!- Raphael le diede un altro bacio nel punto che quella ragazza sedutagli sulle ginocchia gli indicava. Si chiedeva spesso come Michael facesse a vivere senza tutto quello, lui non ci riusciva, aveva provato a stare senza una donna per qualche giorno ma era una tortura. Però una voce irata lo riportò da quel momentaneo Paradiso alla realtà.

-         Signore, quante volte devo ancora dirglielo che non può comportarsi in questa maniera, e lei Riku torni lavorare!.-,- mi scusi signora!-la ragazza corse fuori dalla stanza 

-         Barbiel, che cosa ci fai qua?- Una donna circa della sua età gli stava davanti a braccia conserte. Aveva  capelli scuri che le arrivavano alle spalle e occhi verdi ma ciò che attirava l’attenzione era un piccolo neo sotto l’occhio destro che dava un tocco di sensualità alla sua bellezza. Oltre ad essere il braccio destro di Raphael e suo ufficiale era anche la donne che lui amava, che aveva scoperto di amare durante la guerra di due anni prima.

-sono venuta a controllare la situazione e ho fatto bene- Non sarebbe mai cambiato, sapeva che questa sua passione non sarebbe svanita così facilmente, ma l’unica cosa che le importava era sapere che lui le voleva bene, che aveva rischiato la sua vita per la “donna che ama” come l’aveva chiamata quando era stata ferita a morte.

-dai tesoro non essere arrabbiata-, - e non lo sono, come potrei!- si avvicinò al suo viso e gli diede un leggero bacio sul bordo della bocca

-beh…niente di più?-

-         Se fai il bravo si vedrà!- stava per ricongiungersi nuovamente con le sue labbra  quando una guardia dopo aver bussato un paio di volte entrò- Signori, scusatemi, ma dovete raggiungere immediatamente la sala del trono-

 

 

Quella sala non era più una comune stanza signorile, ma somigliava più a una locanda animata dal popolo che inizia la propria vita solamente dalla mezzanotte in poi. C’era chi conversava animatamente, c’era chi correva da una parte all’altra allarmato o chi ancora era sul punto di svenire dallo shock.

Più passavano minuti e più gente arrivava, dopo l’entrata di Rasiel e Djibril fecero il oro ingresso Barbiel e  Raphael. Tutto questo disordine era insostenibile soprattutto per un tipo come Kafier che amava la calma e i silenzio, quindi decise di prendere le redini della situazione e dopo aver preso il bastone di uno degli Anziani del Consiglio ne fece battere la punta al suolo per tre volte richiamando l’attenzione di tutta la sala .- Signori, vi prego di mantenere la calma. Adesso ognuno torni al  su posto e lavoro. Faremo il possibile e se ci sarà qualsiasi cambiamento i terremo aggiornati- il silenzi scese nella stanza e dopo un breve  scambio  di parole se ne andarono uno a uno inchinandosi finché l’ultimo sparì dietro la porta.

Restarono i quattro arcangeli e le loro compagne/o e certamente il sovrano che dopo essersi seduto su una delle sedie che circondavano il tavolo al centro del salone incrociò lo sguardo del demone anch’essa seduta al fianco di Michael. Lei volse il viso imbarazzata ma quel muto discorso non passò inosservato ai presenti che compresero immediatamente.

-         Signore- cominciò Raphael- ora dobbiamo concentrarci solamente su come recuperare il cristallo-

-         Non c’è bisogno che me lo dica,  inoltre mi sembra strano che sia proprio tu a dirmelo-

-         E io non credo che sia la stes.. Ah!- un tacco di 5 cm della sua “dolce” donna l’aveva colpito sulle dita dei piedi

-         Quello che il mio capo voleva dire è che basti che ci dica come agire e poi potrà tornare ai suoi doveri.- Ancora una volta l’aveva aiutato. Spesso in passato aveva dovuto trovare scuse per le scappatelle del medico che invece di assistere a riunioni noiose preferiva certamente stare in compagnia di una bella donna. Ormai non si arrabbiava neanche più, faceva anche quello parte del suo lavoro.

Kafier fissò dubbioso i due ma non voleva avere altri discussioni. Dopo tutta quella confusione gli era venuto un gran mal di testa così abbandonò il discorso.

-         Va bene lascio tutto a voi, vedete di trovare un modo  per trovare i ladri. – Si alzò dalla sedia e dopo aver fatto il giro del tavolo raggiunse Cry – Alzati forza!- le ordinò guardandola nuovamente negli occhi. – Eh! Per andare dove?-,- mi sembra che prima eravamo stati interrotti!- le afferrò il braccio costringendola ad alzarsi e fece per portarla fuori dalla sala quando urla di guardie lo fermarono. Pochi secondi dopo la porta si spalancò e una figura fece la sua apparizione sulla soglia.

-         Buongiorno Signori!-

  
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