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Autore: Blue Poison    15/02/2014    4 recensioni
Stringi sempre più forte, spingendo la mano contro il petto, quasi volessi far passare la runa attraverso la pelle e imprimerla a caldo sul tuo cuore ferito.
Cerchi di resistere, di non cadere a pezzi.
Alla fine, tuttavia, è inevitabile.
Una lacrima cade sul pavimento ed è la prima di tante.
(Spoiler CPss)
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: William Herondale
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Dire addio al passato

Le tue dita si serrano intorno al pomello d’ottone, finché le nocche non ti diventano bianche.
Lo sai a che cosa stai andando incontro, non è così, Will?
Stai in piedi, davanti a quella camera, in attesa.
Ti senti a disagio, chiuso in una gabbia di emozioni da cui non puoi scappare.
Malinconia, angoscia, inquietudine.
C’è un dolore sordo nel tuo cuore, nella tua mente, nel tuo corpo.
Un’agonia senza fondo nel tuo animo.
Stai cercando conforto in un luogo minato di ricordi, ma è proprio quello di cui hai bisogno.
Di schiarirti la mente con il passato, perché per quanto doloroso possa essere, non potrà mai fare male quanto il presente.
Le memorie ti daranno sollievo, ti faranno evadere dalla realtà e soprattutto, anche se solo per alcuni istanti, rievocheranno nitidamente ciò che hai perso per sempre, ma di cui non puoi fare a meno.
Chiudi gli occhi e la serratura scatta.
La stanza di Jem è anonima, fredda e immacolata.
Ma ti colpisce come una frusta, perché sembra essere ancora tutto come prima.
I tuoi occhi ricordano e vedono quello a cui erano abituati.
La velenosa scatola di Yin Fen sul comodino, il violino a riposo sul tavolo, la poltrona rivolta verso il letto, il tuo parabatai pallido fra i cuscini…
Sbatti le palpebre, con un peso sul petto schiacciante quanto una roccia.
Quante notti hai trascorso lì, Will, pregando ogni volta l’Angelo affinché non fosse l’ultima?
Quanto hai tenuto stretta la mano di Jem in quei periodi tinti di rosso?
Quante parole di conforto gli hai rivolto, sussurrando, allo scopo di costruire una realtà artificiale di cui entrambi avevate disperatamente bisogno?
E sii sincero, Will, quanto ti faceva paura quella stanza intrisa di una premonizione, di una sorte in agguato, quella della morte di Jem?
Rammenti ogni singolo istante trascorso lì, con il tuo parabatai, e, irrimediabilmente, ti senti perso.
Le vertigini ti attaccano, il malessere ti trapassa come una lama e la vista ti si annebbia.
D’ora in poi, cadendo, ti dovrai rialzare.
Da solo.
Combattendo, dovrai difenderti.
Da solo.
Vivendo, dovrai andare avanti.
Da solo.
Tu sei solo, Will.
Questa consapevolezza ti si attorciglia addosso come un serpente e ti mozza il fiato.
Le ginocchia ti cedono e, con i palmi aperti sul pavimento e le dita che graffiano il marmo, rimani immobile, con lo sguardo impigliato in memorie lontane.
Jem era sempre stato una parte fondamentale della tua vita, indispensabile.
Era la tua metà, il tuo specchio, il tuo io saggio e complementare.
Era la tua anima e la tua essenza, la tua unica certezza luminosa in un mondo di ombre e abissi.
E ora che lui non è più al tuo fianco, potrai ancora essere ciò che eri?
Lentamente, senza accorgertene, sollevi una mano; la porti all’altezza della sbiadita runa parabatai e stringi la stoffa della camicia, convulsamente.
Stringi sempre più forte, spingendo la mano contro il petto, quasi volessi far passare la runa attraverso la pelle e imprimerla a caldo sul tuo cuore ferito.
Cerchi di resistere, di non cadere a pezzi.
Alla fine, tuttavia, è inevitabile.
Una lacrima cade sul pavimento ed è la prima di tante.
Lo Yin Fen e la Fratellanza ti hanno portato via Jem, il tuo Jem, ed è talmente amaro e inaccettabile e straziante che l’impulso di urlare è incontenibile.
Eppure non ne hai la forza.
Perché nel profondo, anche se non lo ammetterai nemmeno a te stesso, è giusto così, che Jem sia vivo, seppur lontano da te, nel crudele silenzio della Città Silente.
Ma le cose non saranno mai più come prima e tu riesci solo a piangere, silenzioso come solo tu sai essere, al pensiero del fantasma del tuo parabatai.


Angolo Autrice:
Salve! Questa è la mia prima fanfiction nel fandom di Shadowhunters e la prima dopo un periodo in cui non ho scritto praticamente nulla. Ho scelto di descrivere un ipotetico momento in cui Will va in camera di Jem dopo che quest'ultimo è entrato a far parte della Fratellanza. Non sono pienamente soddisfatta, ma una cara amica mi ha incoraggiato a pubblicare, perciò eccomi qui! Fatemi sapere, le critiche sono ben accette! :3

Blue Poison
  
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