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Autore: mizuki95    15/02/2014    0 recensioni
[Caino e Abele ]
[Leon Rosnowski centric]
Pensieri del piccolo Rosnowski prima dell'arrivo dei soldati, dunque sono presenti spoiler per chi non è ancora arrivato a quel punto del libro.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Buona sera a tutti. Ho scritto questa storia in onore del piccolo Leon, a mio parere un personaggio che avrebbe potuto fare ancora molto per la storia. Mi scuso per chi non lo sapesse, ma questa non è una fan fiction sui gemelli biblici, ma sul libro di Jeffrey Archer. Sono dell'idea che, anche se inconsciamente, Leon sentisse dentro di sé che Wladek non era un bambino a lui completamente estraneo, ma che piuttosto avessero un legame, d'amicizia o d'altro. Il titolo è lo stesso della canzone della band "Disciple", canzone usata durante la stesura della fan fiction come sottofondo. Ho usato un linguaggio che spero sia simile a quella di un bambino, ma non sono sicura del risultato. Spero che la storia possa piacervi. Vi saluto, leggere e se vi va, recensite. 

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Non mi piaceva casa mia. Agli altri bambini piaceva perché è un castello come nelle fiabe, ma a me non piaceva. C’erano servitori, ma non c’era ombra di un altro bambino.
 
Avevo molti giochi ed ero educato come si conviene al mio rango – sono il figlio di un barone, io.
 
Mi impegnavo nello studio, ma ero sempre solo. Invidiavo gli altri bambini che andavano a scuola, ma mio padre non mi ci mandava perché erano “plebaglia”.
 
Un giorno, però, se n’è uscito con la storia che un altro bambino sarebbe stato educato al castello dai miei stessi maestri.
 
Ero felice ma anche infastidito, quel bambino avrebbe giocato coi miei giocattoli? Sarebbe stato favorito a me? Mi avrebbe superato nello studio, nel quale non avevo eguali? Tutte le mie paure sono svanite quando l’ho incontrato: Wladek è un bambino normale, e a parte nello studio, mi è inferiore.
 
 Non l’ho trattato male per questo anzi, mi ricordava un cucciolo di coniglio che vidi in una mia piccola fuga nella foresta che circonda casa mia. Senza che me ne accorgessi, è diventato mio amico.
 
 Ero felice, potevo giocare con qualcuno! Potevo confrontarmi con un altro bambino! Ogni giorno era sempre una novità, studiavamo e poi giocavamo, diventavamo sempre più amici.
 
 Ad un certo punto iniziai a domandarmi se ci si sentiva così ad avere un fratellino.
 
 Non ho mai avuto un fratellino, perché la mamma è andata in Cielo e papà ha detto che si è portata il mio fratellino. Ne sento ancora la mancanza e le voglio bene, ma è stata una bella egoista, io volevo un fratellino. 
 
Mi sentivo molto legato a Wladek, quindi mi veniva normale trattarlo come il fratellino che non ho mai avuto.
 
 Ero triste quando ho saputo che se ne andava per le vacanze, ma ero ancora più felice quando mio padre riuscì a convincere suo padre a farlo stare da noi per tutto l’anno!
 
Potevo tornare a giocare con lui, a studiare insieme, a confrontarci, a fare domande complicate ai servitori per vedere le loro facce confuse e stupite, andare nella foresta di nascosto a mio padre, fare lunghe chiacchierate nel cuore della notte… tante, tantissime cose!
 
Wladek è stata la cosa più bella che mi sia mai capitata!
 
Non è virile dirlo ad alta voce, ma è la persona che più amo al mondo, più del mio papà!
 
 Il mio prezioso primo e migliore amico, il mio prezioso fratellino…
 
Ma perché questi tedeschi vogliono fargli del male? Che gli abbiamo fatto? Noi stavamo studiando come ogni pomeriggio, non possono entrare in casa mia e fare quello che vogliono!
 
 Perché hanno fatto del male a Wladek? Perché lo prendono a calci?
 
 Nessuno può fare male a Wladek!
 
Wladek è il mio migliore amico!
 
 E’ il mio prezioso amico!
 
 Il mio fratellino…
 
Avrei voluto stare ancora un po’ con lui, avrei voluto studiare con lui per bene le imprese di Napoleone…
 
La testa mi fa male, fa tanto male…
 
Vedo tutto nero, ma sento ancora il calore del corpo di Wladek. E’ ancora tra le mie braccia, quindi il soldato non gli ha fatto del male.
 
Wladek è al sicuro tra le mie braccia, lo proteggerò io… Il mio fratellino…
 
Il mio intelligente amico dagli occhi più azzurri del cielo…
 
Avrei voluto che fossi stato davvero il mio fratellino, Wladek, avremmo avuto… più tempo per noi…
 
Avrei potuto dirti che ti voglio tantissimo bene…
 
Saremmo stati più tempo…
 
Insieme…
 
 
                                                                    THE END
  
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