“Il rumore delle spade che cozzavano l'una con l'altra, gli spari e i colpi di cannone, risuonavano nell'aria, mentre la nave veniva presa d'assalto dalla marina.

Nel caos della battaglia, vedevo Nami destreggiarsi con il suo bastone, mettendo al tappeto un marine dietro l'altro. Ghignai, la mia mocciosa era proprio diventata forte. Quei soldati non avevano chance ormai, erano incappati nei pirati sbagliati.

Mi voltai per l'ennesima volta nella direzione di Nami per accertarmi che stesse bene, in quel momento tutti i rumori intorno a me svanirono di colpo e il mio cuore ebbe una forte fitta. La vidi lasciare la presa sul suo bastone e accasciarsi a terra, mentre la sua candida maglia assumeva sempre di più un colore rosso.

Non ero riuscito a vedere chi avesse sparato, in quella confusione era impossibile capire da dove fosse partito il colpo. Preso dalla furia mi sbarazzai velocemente di ogni marine che mi si parava davanti, mentre nel frattempo, vedevo Chopper e Robin che si erano già avvicinati a Nami per controllarne le condizioni.

Arrivai accanto a lei, era pallida e respirava a fatica.

Avevo paura, paura come non l'avevo mai avuta, sentivo Chopper gridare qualcosa, ma in quel momento per me le sue parole erano incomprensibili.

Mi resi conto a un certo punto che Robin cercava di richiamare la mia attenzione, mi voltai verso di lei mentre mi diceva che dovevamo portare subito dentro Nami.

La presi in braccio, mentre rientrando sotto coperta, vidi Rufy che si sbarazzava degli ultimi Marine e Franky che allontanava la nave da quel caos con un coup de burst.”

Quel momento continua a passarmi davanti agli occhi, mentre insieme al resto della ciurma attendo in cucina che Chopper venga a dirci qualcosa.

Ormai sono passate ore e ancora non si sa niente, sono in ansia.

Fisso l'orologio sul muro, il suo ticchettio mi snerva ancora di più, ogni secondo che passa, per me sembra un anno.

Dopo un tempo che mi è parso infinito, finalmente arriva Chopper, lo guardiamo tutti con il fiato sospeso e un nodo alla gola, in attesa che apra bocca.

-Sta bene!- sospira in fine -E' stata fortunata, il proiettile ha mancato di poco il cuore. Solo pochi centimetri e per lei non ci sarebbe più stato niente da fare-

-L'importante è che sta bene!- esclama rassicurato e felice, il capitano

-Zoro, ha chiesto di te- mi dice Chopper -è in camera sua-

Annuisco e mi avvio verso la sua stanza, sono felice e sollevato che Nami stia bene, ma l'ansia e l'angoscia provata fino a qualche minuto prima ora mi faceva sentire pesante e sfinito e poi c'era ancora lui, il senso di colpa, sempre li a farsi sentire.

Arrivo davanti alla porta, la apro e varco la soglia.

Nami è sdraiata sul letto, si volta verso di me e mi sorride, anche se si vede che la ferita deve farle ancora molto male.

Stringo i pugni, non sopporto di vederla star male, e provo una forte rabbia per coloro che l'hanno ferita. Preso dai miei pensieri, non mi accorgo che intanto sono rimasto imbambolato davanti alla porta senza dire una parola.

-Stai bene Zoro? È tutto a posto?- mi chiede dolcemente Nami, sembra lei quella preoccupata, la sua voce mi fa tornare alla realtà...

-Cosa? Sono io che dovrei chiederlo a te!-

-Non ti preoccupare, non è una ferita grave, Sto bene!- mi dice sempre sorridendo e facendomi cenno di avvicinarmi.

Vado verso di lei, e mi sdraio sul letto con la schiena poggiata alla spalliera, lei si accoccola sul mio petto e improvvisamente mi sento più calmo. Poterla stringere, mi fa sentire subito meglio, avere la certezza che è ancora qui accanto a me.

Se penso che per poco...serro la mascella, e come se lei potesse leggermi nel pensiero mi dice:

-Non è stata colpa tua-

-Si invece! Non dovevo permettere che ti facessero del male-

-Non è stata colpa tua- mi ripete -sono i rischi del mestiere- dice poi sorridendo, riesce a sorridere anche dopo aver quasi rischiato la vita

-I rischi del mestieri?!- fa sorridere anche me

-Certo siamo o non siamo pirati?-

-Già- dico, poi le bacio la fronte e poco dopo si addormenta.

Ti osservo mentre dormi tranquilla, tra le mie braccia.

Sento il calore del tuo corpo sul mio, il tuo respiro sul mio petto e il tuo inconfondibile profumo.

Continuo a pensare che oggi sono stato a un passo dal perderti, dal non poter vedere più quel sorriso che amo tanto, dal non vedere più quegli splendidi occhi nocciola pieni di vita e dal non sentire più la tua voce.

Se ci ripenso mi assale di nuovo il panico, non ho mai provato così tanta paura in vita mia, perchè non potrei vivere senza di te, perchè ti amo e perchè sei tutta la mia vita.

La stanchezza inizia a farsi sentire, ma non voglio chiudere gli occhi, perchè ho paura che se mi addormentassi tu possa scomparire, ho paura che se mi distragga anche solo un secondo, ti possa succedere qualcosa di brutto.

E non voglio che questo accada, non voglio più provare quello che ho provato oggi.

E per questo, il mio sguardo ora veglia su di te.

Non voglio chiudere gli occhi, voglio amare e proteggere te per sempre.

ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti!!!:) Eccomi con una nuova one shot, ovviamente sempre zonami!!:) l'ispirazione di questa fic mi è venuta da una canzone degli aerosmith, pur non essendo una song-fic.
Spero che vi piaccia e che non faccia del tutto schifo!!!:)
Se vi va datemi un vostro parere!!:)

Alla prossima!!
Baci miyuki90