15/02/2014
2 recensioniTitolo: i love you – or something
Pairing: Alpha/Gamma (Hikaru Otonashi/Chisaku Jiga) e AtsuAfu
Stato dell’autrice: incazzata con il mondo e bisognosa di fluff e otp.
Persiana
Chisaku Jiga detestava la mattina per molti motivi: prima di tutto, ci si doveva alzare dal letto e abbandonare il tepore delle coperte, e poi c’era un altro dettaglio, ovvero quella persiana che si apriva al minimo soffio di vento, facendo entrare i raggi del sole nella stanza, e facendo svegliare il koala accanto a lui, che scioglieva il loro abbraccio.
Stipite
Gamma aveva sempre una relazione complicata con gli stipiti delle porte, perché la mattina quando era ancora mezzo addormentato ci andava a sbattere contro, ed era odioso, ma tutto sommato li amava, soprattutto quando riusciva ad intrappolare Alpha tra lo stipite e il suo corpo.
Tenda
Sul divano, nel letto, nella doccia, sulla scrivania, praticamente ovunque, qualsiasi superficie disponibile –orizzontale, verticale o diagonale che fosse- e la maggior parte scomode, almeno per lui: ma Chisaku non si lamentò quando lui ed Alpha finirono avvinghiati l’uno all’altro a baciarsi dietro la tenda della sua stanza.
Calura
« Hikaru, ho caldo. »
« Se magari non mi stessi così addosso staresti meglio. »
« Hikaruuuu, fa caldo. È afoso. »
« Fatti una doccia fredda. »
« Ma così resti da solo con questo caldo. Perché non ci facciamo la doccia insiem— ».
Ghiacciolo
Gamma gli gettò le braccia al collo, lamentandosi ed emettendo rumori simili a rantoli: Alpha lo fissò, ma non mosse un muscolo, pensando che in quel modo Chisaku avrebbe capito che non avrebbe mai dovuto mangiare quell’ultimo –ventesimo- ghiacciolo.
Fiato
Non era per vantarsi, ma era stato a letto con un sacco di persone, ma chissà come mai –chissà come mai, eh- il tocco di Alpha era l’unico che riuscisse seriamente a togliergli il fiato.
Suono
Era un eco lontano, nella sua mente, ma lo faceva svegliare all’improvviso ogni notte: davvero non riusciva a dimenticare la voce di sua madre che gridava, ma non riusciva davvero a capire se quello fosse solo un sogno o un orrendo ricordo.
Baule
« Potrebbe essere questa. Tu che dici Hikaru? » il bambino osservò l’amico accanto a lui « Non credo. »
« Allora questa. »
« Chisaku, è mezzanotte, smettila di frugare tra quelle chiavi e andiamo a dormire. »
« Non ho intenzione di muovermi da qui. Voglio sapere che cosa c’è in questo baule. Tu non sei curioso? »
« No. » mormorò atono il compagno, e Gamma si chiese come facesse Alpha a non essere attratto da quel baule polveroso nella soffitta dell’orfanotrofio, e glielo chiese « La signorina Fuyiko ha detto che a volte le cose più straordinarie si trovano nei luoghi più impensabili ».
Occhiali
« Non sono poi così male. » mormorò Alpha, mentre Gamma si rigirava quell’oggetto tra le mani: Chisaku guardò ancora per alcuni istanti la montatura rettangolare rosso laccato, poi infilò gli occhiali ad Hikaru, lo osservò par alcuni istanti e gli baciò la punta del naso « Yes, non sono poi così male, Otonashi ».
Sesso
« Cambia canale. »
« Agli ordini mio principe. » Hikaru sospirò, poi parlò nuovamente: « Chisaku, dovevi finire proprio sul canale con Hello Kitty? »
«Okay, hai ragione, cerco un altro programma. »
« … Chisaku? »
« … Sí? »
« È la scena di un film in cui due fanno sesso, o sono ubriaco? »
« … »
« … »
« Ehi, Hikaru, vuoi— »
« Cambia. Il. Canale. »
« Volevo chiederti se ti andava dell’eukalipto, mio amato koala ♥. »
« No. »
Pairing: Alpha/Gamma (Hikaru Otonashi/Chisaku Jiga) e AtsuAfu
Stato dell’autrice: incazzata con il mondo e bisognosa di fluff e otp.
i love you — or something
Persiana
Chisaku Jiga detestava la mattina per molti motivi: prima di tutto, ci si doveva alzare dal letto e abbandonare il tepore delle coperte, e poi c’era un altro dettaglio, ovvero quella persiana che si apriva al minimo soffio di vento, facendo entrare i raggi del sole nella stanza, e facendo svegliare il koala accanto a lui, che scioglieva il loro abbraccio.
Groviglio
Era un vero e proprio groviglio, quello: una matassa senza un inizio né una fine e ad Atsuya spesso veniva da ridere mentre cercava di sbrogliare quel casino perché per lui era quasi comico, anche se Afuro sembrava sempre imbarazzato per via di quella matassa, cosí Fubuki per non farlo arrabbiare si limitava a sorridere
« Aphrodi » mormorava « me lo spieghi come fanno i tuoi capelli, da soli, a creare questi grovigli? »
« Silenzio, albero di Natale ».
Era un vero e proprio groviglio, quello: una matassa senza un inizio né una fine e ad Atsuya spesso veniva da ridere mentre cercava di sbrogliare quel casino perché per lui era quasi comico, anche se Afuro sembrava sempre imbarazzato per via di quella matassa, cosí Fubuki per non farlo arrabbiare si limitava a sorridere
« Aphrodi » mormorava « me lo spieghi come fanno i tuoi capelli, da soli, a creare questi grovigli? »
« Silenzio, albero di Natale ».
Stipite
Gamma aveva sempre una relazione complicata con gli stipiti delle porte, perché la mattina quando era ancora mezzo addormentato ci andava a sbattere contro, ed era odioso, ma tutto sommato li amava, soprattutto quando riusciva ad intrappolare Alpha tra lo stipite e il suo corpo.
Grezzo
Gli occhi di Aphrodi erano di un rosso scuro, che tendeva al castano, ma non erano sempre cosí, perché al sole, o anche sotto la luce di una semplice lampada, prendevano la tonalitá di un rubino grezzo; un bellissimo rosso acceso e intenso, che Afuro non esitava mai ad utilizzare con il suo fidanzato per ottenere ció che voleva: per quanto Atsuya si sforzasse, infatti, amava troppo quegli occhi per riuscire a resistere anche solo cinque secondi.
Gli occhi di Aphrodi erano di un rosso scuro, che tendeva al castano, ma non erano sempre cosí, perché al sole, o anche sotto la luce di una semplice lampada, prendevano la tonalitá di un rubino grezzo; un bellissimo rosso acceso e intenso, che Afuro non esitava mai ad utilizzare con il suo fidanzato per ottenere ció che voleva: per quanto Atsuya si sforzasse, infatti, amava troppo quegli occhi per riuscire a resistere anche solo cinque secondi.
Tenda
Sul divano, nel letto, nella doccia, sulla scrivania, praticamente ovunque, qualsiasi superficie disponibile –orizzontale, verticale o diagonale che fosse- e la maggior parte scomode, almeno per lui: ma Chisaku non si lamentò quando lui ed Alpha finirono avvinghiati l’uno all’altro a baciarsi dietro la tenda della sua stanza.
Burro
« Attento a non far cadere la tazzi … » Crash « … na. »
« Scusa. »
« Hai le mani di burro, Raperonzolo. Ti costringeró a ripagare tutte le tazzine che hai rotto. »
« Come sei crudele. Sai anche tu che ho la pressione bassa di mattina. »
« Tutte scuse. »
« Atsuya, sei mio amico, dovresti cercare di comportarti come tale e sforzarti di capirmi! »
« E tu dovresti sforzarti di non toccare il servizio da the a quest'ora del giorno, mani di burro ».
« Attento a non far cadere la tazzi … » Crash « … na. »
« Scusa. »
« Hai le mani di burro, Raperonzolo. Ti costringeró a ripagare tutte le tazzine che hai rotto. »
« Come sei crudele. Sai anche tu che ho la pressione bassa di mattina. »
« Tutte scuse. »
« Atsuya, sei mio amico, dovresti cercare di comportarti come tale e sforzarti di capirmi! »
« E tu dovresti sforzarti di non toccare il servizio da the a quest'ora del giorno, mani di burro ».
Calura
« Hikaru, ho caldo. »
« Se magari non mi stessi così addosso staresti meglio. »
« Hikaruuuu, fa caldo. È afoso. »
« Fatti una doccia fredda. »
« Ma così resti da solo con questo caldo. Perché non ci facciamo la doccia insiem— ».
Capelli
Piú li osservava, piú li trovava strani, perché avevano una piega strana, difficile da descrivere: Afuro non aveva la minima idea di come fossero acconciati i capelli di Atsuya, e come riuscisse a renderli cosí, ma piú li guardava e piú ne era sicuro: « Atsuya »
« Mh »
« Hai i capelli a forma di abete »
« Zitto, biondina ».
Piú li osservava, piú li trovava strani, perché avevano una piega strana, difficile da descrivere: Afuro non aveva la minima idea di come fossero acconciati i capelli di Atsuya, e come riuscisse a renderli cosí, ma piú li guardava e piú ne era sicuro: « Atsuya »
« Mh »
« Hai i capelli a forma di abete »
« Zitto, biondina ».
Ghiacciolo
Gamma gli gettò le braccia al collo, lamentandosi ed emettendo rumori simili a rantoli: Alpha lo fissò, ma non mosse un muscolo, pensando che in quel modo Chisaku avrebbe capito che non avrebbe mai dovuto mangiare quell’ultimo –ventesimo- ghiacciolo.
Fruscio
Era da poco iniziato l'autunno e le foglie giá sparse sul vialetto del parco venivano mosse dal vento: era un fruscio debole e Aphrodi lo percepí appena,
mentre lui e Atsuya si scambiavo il loro primo bacio.
Era da poco iniziato l'autunno e le foglie giá sparse sul vialetto del parco venivano mosse dal vento: era un fruscio debole e Aphrodi lo percepí appena,
mentre lui e Atsuya si scambiavo il loro primo bacio.
Fiato
Non era per vantarsi, ma era stato a letto con un sacco di persone, ma chissà come mai –chissà come mai, eh- il tocco di Alpha era l’unico che riuscisse seriamente a togliergli il fiato.
Ululato
Afuro aveva la fobia di qualsiasi tipo di cane, anche i lupi gli facevano paura, cosí non fu felice di scoprire che nell'Hokkaido ce n'erano, di lupi, e fu ancora meno felice quando una sera udí un ululato in lontananza: sobbalzó, un'ansia irrazionale lo avvolse e si strinse al petto di Atsuya,
che stava sorseggiando tranquillamente della cioccolata: Fubuki gli accarezzó piano i capelli, pensando che Afuro era adorabile in quei momenti.
Afuro aveva la fobia di qualsiasi tipo di cane, anche i lupi gli facevano paura, cosí non fu felice di scoprire che nell'Hokkaido ce n'erano, di lupi, e fu ancora meno felice quando una sera udí un ululato in lontananza: sobbalzó, un'ansia irrazionale lo avvolse e si strinse al petto di Atsuya,
che stava sorseggiando tranquillamente della cioccolata: Fubuki gli accarezzó piano i capelli, pensando che Afuro era adorabile in quei momenti.
Suono
Era un eco lontano, nella sua mente, ma lo faceva svegliare all’improvviso ogni notte: davvero non riusciva a dimenticare la voce di sua madre che gridava, ma non riusciva davvero a capire se quello fosse solo un sogno o un orrendo ricordo.
Candela
Atsuya non era il tipo da regali esageratamente romantici, ma quella volta Afuro era rimasto sorpreso: la tavola era apparecchiata in modo semplice, senza troppi fronzoli e l'odore proveniente dal forno gli faceva salire l'acquolina in bocca, ma la cosa che piú gli piaceva era la candela a centro tavola, piccola, circondata da fiori di cera, che emanava un buonissimo profumo di vaniglia nella sala da pranzo e anche grazie a quel dettaglio si convinse,
una volta seduto a tavola, che quello sarebbe stato un primo anniversario perfetto.
Atsuya non era il tipo da regali esageratamente romantici, ma quella volta Afuro era rimasto sorpreso: la tavola era apparecchiata in modo semplice, senza troppi fronzoli e l'odore proveniente dal forno gli faceva salire l'acquolina in bocca, ma la cosa che piú gli piaceva era la candela a centro tavola, piccola, circondata da fiori di cera, che emanava un buonissimo profumo di vaniglia nella sala da pranzo e anche grazie a quel dettaglio si convinse,
una volta seduto a tavola, che quello sarebbe stato un primo anniversario perfetto.
Baule
« Potrebbe essere questa. Tu che dici Hikaru? » il bambino osservò l’amico accanto a lui « Non credo. »
« Allora questa. »
« Chisaku, è mezzanotte, smettila di frugare tra quelle chiavi e andiamo a dormire. »
« Non ho intenzione di muovermi da qui. Voglio sapere che cosa c’è in questo baule. Tu non sei curioso? »
« No. » mormorò atono il compagno, e Gamma si chiese come facesse Alpha a non essere attratto da quel baule polveroso nella soffitta dell’orfanotrofio, e glielo chiese « La signorina Fuyiko ha detto che a volte le cose più straordinarie si trovano nei luoghi più impensabili ».
Stanchezza
« Ti va di uscire, oggi? »
« Per nulla. »
« Atsuya, suvvia, non fare il bradipo! »
« Afuro Terumi, non ho alcuna intenzione di muovermi. »
« Sei pigro. »
« Che ne sai, magari soffro di stanchezza cronica. »
« Uff ... Beh, io mi annoio in giro da solo. Vado a farmi una doccia. »
« … Facciamo la doccia insieme? ~ »
« Ah, per una passeggiata sei stanco, ma per una doccia e me nudo no, eh! »
« Ti va di uscire, oggi? »
« Per nulla. »
« Atsuya, suvvia, non fare il bradipo! »
« Afuro Terumi, non ho alcuna intenzione di muovermi. »
« Sei pigro. »
« Che ne sai, magari soffro di stanchezza cronica. »
« Uff ... Beh, io mi annoio in giro da solo. Vado a farmi una doccia. »
« … Facciamo la doccia insieme? ~ »
« Ah, per una passeggiata sei stanco, ma per una doccia e me nudo no, eh! »
Occhiali
« Non sono poi così male. » mormorò Alpha, mentre Gamma si rigirava quell’oggetto tra le mani: Chisaku guardò ancora per alcuni istanti la montatura rettangolare rosso laccato, poi infilò gli occhiali ad Hikaru, lo osservò par alcuni istanti e gli baciò la punta del naso « Yes, non sono poi così male, Otonashi ».
Bianco
Atsuya sbuffó « Scordatelo, biondina. È orrendo, non è nemmeno un vero colore. » borbottó, bevendo un sorso di cola, mentre Afuro lo guardava irritato
« Fubuki, quanto è vero che domani il sole sorge, faremo come dico io! » ribatté e Atsuya gli fece la linguaccia « Nei tuoi sogni, questa casa è anche mia. »
« Perché diavolo ho accettato di vivere con te. Io ho bisogno del mio spazio. I miei vestiti hanno bisogno del loro spazio. »
« Perché ci amiamo. » mormoró Atsuya sorridendo, al che Terumi lo guardó « Se mi ami, allora accetta— »
« Scordatelo amore. »
« Oh, andiamo, che cos'hai contro il colore bianco sulle pareti della camera da letto?! »
Atsuya sbuffó « Scordatelo, biondina. È orrendo, non è nemmeno un vero colore. » borbottó, bevendo un sorso di cola, mentre Afuro lo guardava irritato
« Fubuki, quanto è vero che domani il sole sorge, faremo come dico io! » ribatté e Atsuya gli fece la linguaccia « Nei tuoi sogni, questa casa è anche mia. »
« Perché diavolo ho accettato di vivere con te. Io ho bisogno del mio spazio. I miei vestiti hanno bisogno del loro spazio. »
« Perché ci amiamo. » mormoró Atsuya sorridendo, al che Terumi lo guardó « Se mi ami, allora accetta— »
« Scordatelo amore. »
« Oh, andiamo, che cos'hai contro il colore bianco sulle pareti della camera da letto?! »
Sesso
« Cambia canale. »
« Agli ordini mio principe. » Hikaru sospirò, poi parlò nuovamente: « Chisaku, dovevi finire proprio sul canale con Hello Kitty? »
«Okay, hai ragione, cerco un altro programma. »
« … Chisaku? »
« … Sí? »
« È la scena di un film in cui due fanno sesso, o sono ubriaco? »
« … »
« … »
« Ehi, Hikaru, vuoi— »
« Cambia. Il. Canale. »
« Volevo chiederti se ti andava dell’eukalipto, mio amato koala ♥. »
« No. »
(di fatto volevo pubblicarla ieri, ma l'amore è everywhere everyday, quindi me ne infischio di San Valentino (?).
ringrazio coloro che leggeranno e recensiranno. continuate a shippare le vostre otp, sono l'unica cosa che non vi tradirà mai (?))
ringrazio coloro che leggeranno e recensiranno. continuate a shippare le vostre otp, sono l'unica cosa che non vi tradirà mai (?))