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Autore: December Moon    16/02/2014    1 recensioni
Rita e il marito Edmondo fanno parte dell'aristocrazia romana post-risorgimentale, Renzo è un giovane ragazzo, bello e di talento, che vuole arrivare alla vetta più alta della società. Un'occasione perfetta gli verrà offerta su un piatto d'argento, ma riuscirà a destreggiarsi tra gli intrighi e a farcela grazie al suo sangue freddo oppure una passione incontrollabile, straziante, impossibile, distruttiva lo rovinerà per sempre?
Genere: Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: L'Ottocento
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Rita, proveniente dalla famiglia Castiglioni, crème de la crème delle famiglie nobili milanesi, indossava un meraviglioso abito verde smeraldo con dettagli in pizzo nero, comprato pochi giorni prima dal caro marito Edmondo Altieri, di dieci anni più grande di lei. Rita ed Edmondo erano sposati da cinque anni ma a causa di un problema della donna, la coppia non poteva avere figli. Forse proprio per questo i due non avevano mai avuto litigi seri né erano mai andati incontro a crisi più o meno gravi. Il loro fidanzamento avvenne quando alla diciottenne Rita venne presentato, dai genitori di lei, il giovane ed elegante Edmondo, un uomo che, a loro dire, avrebbe fatto carriera a Roma. Proveniva da una famiglia alto-borghese ed aveva un posto di lavoro sicuro e remunerativo. Edmondo aveva frequentato la facoltà di giurisprudenza dell'Università di Roma, laureandosi col massimo dei voti, era l'orgoglio dei genitori. Si trovava a Milano insieme al padre per una visita e lì ebbe l'onore di incontrare i Castiglioni, che dopo due mesi di frequentazioni, annunciarono il grande avvenimento: Il fidanzamento fu subito annunciato, il matrimonio fu felice e sfarzoso e la convivenza pacifica. Dopo il matrimonio i coniugi si trasferirono a Roma, nella splendida villa Altieri. Edmondo lavorava duro ed era riuscito ad affermarsi in politica, mentre Rita, essendo una deliziosa e gradevole donna, si guadagnò il favore della società romana, con il suo accento milanese così particolare e il suo aspetto così elegante. Rita era anche molto bella: aveva dei meravigliosi capelli castani, forti e lunghi e degli splendidi occhi azzurri. Grazie inoltre alla sua intelligenza riusciva benissimo a far fare un'ottima impressione al marito, che ottenne quel posto anche grazie a lei.
Quella soleggiata, tiepida mattina, i due coniugi stavano prendendo il caffè insieme chiacchierando amorevolmente, come erano soliti fare. Data la bella giornata, avevano deciso di fare colazione fuori, in terrazzo. La mattina era tiepida, l'aria primaverile soffiava appena e portava ai coniugi un dolce odore di fiori che proveniva dal loro giardino. Mentre Rita versava il caffè al marito, esordì, con la sua voce allegra e dolce, con quell'accento milanese che i cinque anni passati a Roma non avevano cancellato.
- Caro, pensavo che per la nostra cara Elisa sia tempo di passare più tempo insieme ai suoi nipotini, ci ha servito talmente bene questi anni! Ho visto che ultimamente è stanca e si affatica molto facilmente.
- Già, la nostra cara Elisa, quanto le vogliamo bene! Sarà difficile trovare qualcuno che la sostituisca! Perché non chiediamo in città se c'è qualcuno disponibile a lavorare qui da noi?
- Sì! Ottima idea, caro. Oh come sono eccitata! Potrò dare a Elisa la notizia più bella che possa ricevere! Le daremo una somma in denaro come regalo! Pensavo a questo, per vivere meglio gli ultimi anni. Che ne dici?
- Brava, mia cara Rita. Sei così generosa, sei un tesoro!
- Avrei un'ultima cosa da chiederti.
- Sì? Dimmi pure, non avere timore di chiedermi nulla.
- Pensavo che potrei occuparmi personalmente dei colloqui, in fondo questa settimana non ho nulla da fare, abbiamo un impegno da Margherita solamente domenica e tu, mio caro, dovrai assolutamente esserci, è troppo importante, è un ballo. Non vorrai che tua moglie balli con altri uomini senza la tua supervisione, vero?
- Questo mai, sono troppo geloso. - disse scherzando Edmondo. - E allora deciso, mi terrò libero domenica sera. Sei contenta, Rita?
- Sì! - fece una breve pausa per ascoltare gli uccellini cantare e il lieve venticello fischiare. - Non è una giornata perfetta? Guarda, gli alberi in fiore, gli uccellini, il vento, il sole! E il cielo lo hai mai visto così azzurro?
- Poche volte. Perché non andiamo a passeggiare prima che sia tempo di andare? Oggi sarà una giornata molto impegnativa.
- Sì, potremo passeggiare tra gli alberi in fiore senza che nessuno ci disturbi, che sogno, caro il mio Edmondo!
Edmondo era un pezzo di pane. Era un marito così buono e caro, non si lamentava mai, anche perché Rita non gliene dava motivo.  A 38 anni incominciava ad avere dei capelli bianchi che spuntavano dalla sua capigliatura nera e folta. Aveva gli occhi castani e profondi e possedeva un gran bel paio di baffi neri arricciati. Il suo abbigliamento era sempre impeccabile, come d'altronde quello della moglie, che non aveva mai tradito, in quanto mai interessato ad altre donne. Pensava che non ne valesse la pena: un'amante, diceva, si deve mantenere se non è sposata e, in caso lo fosse, bisognerebbe stare attenti al marito di lei, che potrebbe scoprire tutto mandando la sua carriera, il suo matrimonio e il suo onore a monte. Il duello sarebbe inevitabile, come anche il fatto che una delle due donne dovesse rimanere vedova. Neanche la prostituzione lo attirava: le prostitute erano sporche e sudicie e avrebbero potuto trasmettergli qualche orribile malattia, come la sifilide. Edmondo poteva essere scambiato per un protestante,data la sua attitudine al lavoro e al suo comportamento. Ammirava moltissimo, infatti, Martin Lutero per tutto ciò che aveva fatto, tuttavia, era un cattolico, come tutti, d'altronde.
Nemmeno Rita aveva mai tradito il marito. Non credeva che un uomo così buono e caro, sempre leale, meritasse una punizione tale. Non le aveva mai fatto mancare nulla: abiti, gioielli, salotti, porcellane, ma soprattutto affetto e lealtà. Edmondo era senza dubbio la migliore cosa che le potesse capitare. Lo amava, lo amava con lo spirito, con l'anima. Certo, l'amore in camera da letto non mancava, ma era secondario rispetto a quello spirituale.
In giardino i due ammirarono gli splendidi fiori degli alberi e gli uccellini, appena tornati dal letargo, che stavano costruendo i nidi sugli alberi per deporvi le uova.

 
Spazio autrice.
Nuova storia, nuovissima! L'idea è nata solamente pochi giorni fa.
Ho già in mente a grandi linee la trama, ma ovviamente non il titolo
(Quanto è difficile trovare un titolo decente e non banale, mio Dio!)
per questo, credo già che cambierà, non appena avrò un'idea migliore.
Vi saluto, spero piaccia :D
 
   
 
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