Ranma parte per la
Cina
Kasumi come ogni
mattina si alzò per preparare la colazione. La cucina era il suo regno. Pieno
di pace e tranquillità. Ed in quella casa, così provata dalla giornata
precedente, c'era proprio bisogno di pace.
Posò con cura le
ciotole per la colazione sul tavolo, ma noto subito il biglietto. Era di Akane.
Lo lesse e cominciò a piangere.
Kasumi "Povera
piccola. Devi essere davvero triste per partire così di nascosto..."
Dopo pochi minuti,
cominciarono ad arrivare tutti i restanti abitanti di casa Tendo.
Soun "Nabiki vai
a svegliare Akane e Ranma"
Nabiki (francamente
non credo di trovare nessuno ormai...)
Kasumi "Papà non
serve svegliare Akane. Lei non è più quì"
Soun "Cos'è
successo alla mia bambina... sob... (piangendo a dirotto...)
Kasumi "Papà non
fare così. E' partita per una vacanza. Voleva stare da sola. Ha lasciato questo
biglietto!"
Soun leggendo il
biglietto smise di piangere ma...
Soun "Nabiki vai
subito a svegliare Ranma, deve cercare Akane e riportarla a casa...
subito!"
Nabiki "Vado a
chiamarlo..."
Dopo pochi minuti
Nabiki tornò di sotto, appoggiò un biglietto di fianco alla sua ciotola e si
mise a fare colazione.
Soun e tutti gli altri
in coro "Nabiki allora? Dov'è Ranma?"
Nabiki "Nella sua
camera non c'era. Però sotto la porta di Akane ho trovato questo! (mostrando il
biglietto). Ha scritto che è partito per la Cina!"
Nello sconforto
generale per la partenza di entrambi i ragazzi... Lentamente e tristemente
ripresero tutti le loro mansioni quotidiane.
Ranma era arrivato
correndo fino al porto e ad ora di pranzo finalmente aveva trovato una nave
disposta a farlo salire. Era un peschereccio di medie dimensioni che aveva
accettato di buon grado un paio di mani in più per la traversata. Il viaggio in
nave sarebbe durato circa 3 giorni, tempo permettendo.
Ranma era triste. Lei,
Akane, non l'aveva rivista prima di partire e sentiva già terribilmente la sua
mancanza. Ma prima partiva e prima tornava. Questo era il pensiero che gli dava
la forza di affrontare il suo lungo viaggio.
Intanto all'aeroporto
di Tokio, Akane si stava dirigendo verso il gate per il suo imbarco. Tutto era
ordinato. Tutto tranquillo. Non c'era molta gente che prendeva il primo volo
del mattino e il calmo brulicare di hostess e stewart le faceva dimenticare che
stava per salire su un aereo.
Aveva sempre avuto
paura di volare. Che sciocca. Avrebbe scommesso di salire con Ranma la priva
volta su un aereo, magari per il loro viaggio di Nozze.
Hostess: "Signorina
stiamo imbarcando, prego, si accomodi qui"
Akane
"Grazie"
Akane era atterrata
dopo solo due ore di volo a Shanghai. All'ufficio informazioni le avevano dato
una cartina delle zone di suo interesse e provveduto a prenotarle una camera
per la notte presso un hotel poco distante dell'aeroporto.
Fu felice di uscire
dall'imponente e moderna struttura dell'aeroporto. Non era mai stata
particolarmente amante della modernità. Seguendo le indicazioni arrivò al
piccolo hotel in meno di 10 minuti.
L'hotel era gestito da
una coppia sui 50 anni. Erano estremamente gentili e parlavano un po’ di
Giapponese.
Dopo averle mostrato
la camera, piccola ma molto accogliente, le proposero di prepararle qualcosa da
mangiare. Non era ancora ora di cena, ma Akane aveva l'aria stanca.
Akane "La
ringrazio signora Yasuko. E' molto gentile, ma mi fermerò solo per la notte e vorrei
fare una passeggiata. Vorrei vedere qualcosa della città. Magari potrei
mangiare fuori."
Yasuko "Cara
ragazza, la Cina è grande e Shanghai ne rappresenta una grande varietà di
sfumature. Quando starai per uscire ti faremo trovare una cartina con le
principali attrazioni nella nostra zona, così potrai girare tranquillamente
senza allontanarti troppo"
Akane "Le sono
enormemente grata signora Yasuko"
La signora Yasuko
salutò e lascio Akane sola.
La stanza era
piacevolmente accogliente. Akane non aveva viaggiato molto ma questa le
sembrava davvero la più grande avventura della sua vita. Forse anche perché era
sola in questo viaggio e voleva raggiungere il suo obbiettivo.
Si fece una lunga
doccia e si cambiò. Voleva dedicare la serata a se stessa. Magari visitare un
museo. Insomma lasciare alle spalle i pensieri e fare un po’ la turista.
La piccola cartina che
le aveva presentato il marito della signora Yasuko era perfetta. Pochi punti di
interesse ma posizionati in modo strategico. Si poteva fare un giro completo in
un paio di ore. Era perfetto. C'era anche un piccolo asterisco con una nota. La
signora si era premurata anche di segnare il nome di un piccolo ristorantino
dove poteva mangiare.
Akane sorrise. Era
stata davvero fortunata a trovare i gestori di quel piccolo hotel. Così
premurosi da farla quasi sentire a casa di parenti. Si avviò sorridendo verso
l'inizio del suo tour.
Il viaggio in nave di
Ranma si svolse senza intoppi. Sulla nave, oltre a lui ed al capitano, c'erano
altri tre ragazzi. Erano tutti figli del capitano ed ormai erano marinai
provetti.
Ma anche Ranma non se
la cavava male. Era stato efficiente e pronto ad ogni situazione. L'unica pecca
era stata una tempesta al secondo giorno, che lo aveva costretto sotto coperta
per mezza giornata. Aveva inventato la scusa di un forte mal di mare, ma solo
per mascherare la sua figura femminile che con la pioggia si sarebbe fatta
viva. Non voleva spaventare quella famiglia di pescatori che gli aveva offerto
questo prezioso aiuto.
Al terzo giorno
stavano per attraccare al porto di Shanghai. Da li in poi Ranma sarebbe stato
solo, solo lungo un cammino di altri 3 giorni al massimo.
Il capitano lo salutò
con un caloroso abbraccio. Si era davvero affezionato al buffo ragazzo con il
codino. Aveva anche fatto preparare dal maggiore dei suoi tre figli un po’ di viveri, così che Ranma potesse
proseguire il suo viaggio senza troppi sacrifici.
Dopo i ringraziamenti
Ranma si avvio verso il centro della città. Trovò un negozio di guide
turistiche e comprò una cartina. Non voleva perdere tempo e perdersi per chissà
quale sentiero sconosciuto.
Voleva che quel
viaggio durasse il meno possibile. Si era ripromesso di tornare entro massimo
un mese. Il dojo gli mancava troppo... lei gli mancava terribilmente.