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Autore: alhena83    16/02/2014    2 recensioni
"Akane aveva gli occhi pieni di lacrime. Ormai non aveva più intorno a se ne l'aria sognante e speranzosa da sposa ne la sua terribile aura blu di rabbia"
Ciao! Questa è la prima volta che scrivo una Fanfiction, anzi proprio la prima volta che scrivo una storia! Mi sono imbattuta su questo sito per caso, cercavo altre cose/storie su Ranma&Akane. Inutile dire che è il mio anime preferito. Ho letto anche diversi numeri del manga e nonostante siano passati parecchi anni è ancora la storia d’amore che preferisco. Non mi sono mai accontentata del finale del manga, e probabilmente non lo farò mai. Mi piace leggere le storie dei fan, anche se fin’ora non ho mai recensito niente. Ma vedrò di migliorare. Spero che la mia versione di quello che è successo dopo il mancato matrimonio vi piaccia!
Fatemi sapere!
disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Rumiko Takahashi; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ranma parte per la Cina

Ranma parte per la Cina

 

 

Kasumi come ogni mattina si alzò per preparare la colazione. La cucina era il suo regno. Pieno di pace e tranquillità. Ed in quella casa, così provata dalla giornata precedente, c'era proprio bisogno di pace.

Posò con cura le ciotole per la colazione sul tavolo, ma noto subito il biglietto. Era di Akane. Lo lesse e cominciò a piangere.

Kasumi "Povera piccola. Devi essere davvero triste per partire così di nascosto..."

 
Dopo pochi minuti, cominciarono ad arrivare tutti i restanti abitanti di casa Tendo.

Soun "Nabiki vai a svegliare Akane e Ranma"

Nabiki (francamente non credo di trovare nessuno ormai...)

Kasumi "Papà non serve svegliare Akane. Lei non è più quì"

Soun "Cos'è successo alla mia bambina... sob... (piangendo a dirotto...)

Kasumi "Papà non fare così. E' partita per una vacanza. Voleva stare da sola. Ha lasciato questo biglietto!"

Soun leggendo il biglietto smise di piangere ma...

Soun "Nabiki vai subito a svegliare Ranma, deve cercare Akane e riportarla a casa... subito!"

Nabiki "Vado a chiamarlo..."

Dopo pochi minuti Nabiki tornò di sotto, appoggiò un biglietto di fianco alla sua ciotola e si mise a fare colazione.

Soun e tutti gli altri in coro "Nabiki allora? Dov'è Ranma?"

Nabiki "Nella sua camera non c'era. Però sotto la porta di Akane ho trovato questo! (mostrando il biglietto). Ha scritto che è partito per la Cina!"

 

Nello sconforto generale per la partenza di entrambi i ragazzi... Lentamente e tristemente ripresero tutti le loro mansioni quotidiane.

 

Ranma era arrivato correndo fino al porto e ad ora di pranzo finalmente aveva trovato una nave disposta a farlo salire. Era un peschereccio di medie dimensioni che aveva accettato di buon grado un paio di mani in più per la traversata. Il viaggio in nave sarebbe durato circa 3 giorni, tempo permettendo.

Ranma era triste. Lei, Akane, non l'aveva rivista prima di partire e sentiva già terribilmente la sua mancanza. Ma prima partiva e prima tornava. Questo era il pensiero che gli dava la forza di affrontare il suo lungo viaggio.

 

Intanto all'aeroporto di Tokio, Akane si stava dirigendo verso il gate per il suo imbarco. Tutto era ordinato. Tutto tranquillo. Non c'era molta gente che prendeva il primo volo del mattino e il calmo brulicare di hostess e stewart le faceva dimenticare che stava per salire su un aereo.

Aveva sempre avuto paura di volare. Che sciocca. Avrebbe scommesso di salire con Ranma la priva volta su un aereo, magari per il loro viaggio di Nozze.

Hostess: "Signorina stiamo imbarcando, prego, si accomodi qui"

Akane "Grazie"

 

 

Akane era atterrata dopo solo due ore di volo a Shanghai. All'ufficio informazioni le avevano dato una cartina delle zone di suo interesse e provveduto a prenotarle una camera per la notte presso un hotel poco distante dell'aeroporto.

Fu felice di uscire dall'imponente e moderna struttura dell'aeroporto. Non era mai stata particolarmente amante della modernità. Seguendo le indicazioni arrivò al piccolo hotel in meno di 10 minuti.

L'hotel era gestito da una coppia sui 50 anni. Erano estremamente gentili e parlavano un po’ di Giapponese.

Dopo averle mostrato la camera, piccola ma molto accogliente, le proposero di prepararle qualcosa da mangiare. Non era ancora ora di cena, ma Akane aveva l'aria stanca.

Akane "La ringrazio signora Yasuko. E' molto gentile, ma mi fermerò solo per la notte e vorrei fare una passeggiata. Vorrei vedere qualcosa della città. Magari potrei mangiare fuori."

Yasuko "Cara ragazza, la Cina è grande e Shanghai ne rappresenta una grande varietà di sfumature. Quando starai per uscire ti faremo trovare una cartina con le principali attrazioni nella nostra zona, così potrai girare tranquillamente senza allontanarti troppo"

Akane "Le sono enormemente grata signora Yasuko"

La signora Yasuko salutò e lascio Akane sola.

 
La stanza era piacevolmente accogliente. Akane non aveva viaggiato molto ma questa le sembrava davvero la più grande avventura della sua vita. Forse anche perché era sola in questo viaggio e voleva raggiungere il suo obbiettivo.

Si fece una lunga doccia e si cambiò. Voleva dedicare la serata a se stessa. Magari visitare un museo. Insomma lasciare alle spalle i pensieri e fare un po’ la turista.

La piccola cartina che le aveva presentato il marito della signora Yasuko era perfetta. Pochi punti di interesse ma posizionati in modo strategico. Si poteva fare un giro completo in un paio di ore. Era perfetto. C'era anche un piccolo asterisco con una nota. La signora si era premurata anche di segnare il nome di un piccolo ristorantino dove poteva mangiare.

Akane sorrise. Era stata davvero fortunata a trovare i gestori di quel piccolo hotel. Così premurosi da farla quasi sentire a casa di parenti. Si avviò sorridendo verso l'inizio del suo tour.

 

 
Il viaggio in nave di Ranma si svolse senza intoppi. Sulla nave, oltre a lui ed al capitano, c'erano altri tre ragazzi. Erano tutti figli del capitano ed ormai erano marinai provetti.

Ma anche Ranma non se la cavava male. Era stato efficiente e pronto ad ogni situazione. L'unica pecca era stata una tempesta al secondo giorno, che lo aveva costretto sotto coperta per mezza giornata. Aveva inventato la scusa di un forte mal di mare, ma solo per mascherare la sua figura femminile che con la pioggia si sarebbe fatta viva. Non voleva spaventare quella famiglia di pescatori che gli aveva offerto questo prezioso aiuto.

Al terzo giorno stavano per attraccare al porto di Shanghai. Da li in poi Ranma sarebbe stato solo, solo lungo un cammino di altri 3 giorni al massimo.

Il capitano lo salutò con un caloroso abbraccio. Si era davvero affezionato al buffo ragazzo con il codino. Aveva anche fatto preparare dal maggiore dei suoi tre figli un  po’ di viveri, così che Ranma potesse proseguire il suo viaggio senza troppi sacrifici.

 
Dopo i ringraziamenti Ranma si avvio verso il centro della città. Trovò un negozio di guide turistiche e comprò una cartina. Non voleva perdere tempo e perdersi per chissà quale sentiero sconosciuto.

Voleva che quel viaggio durasse il meno possibile. Si era ripromesso di tornare entro massimo un mese. Il dojo gli mancava troppo... lei gli mancava terribilmente.

 

   
 
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