BAILAMOS-CAPITOLO SEI
Appena la vespa
si fermò, dedussi che fossimo
arrivati.
Il locale che ci
fronteggiava presentava una grande
porta in vetro coperta da delle tende sul blu e un’ insegna
luminosa che faceva
:"Blue Moon”.
Accanto vi era un cartello bianco su cui era scritto : Pub-Pizzeria.
Entrammo e un
piacevole calore e profumo ci avvolse.
-Gabriele,
carissimo! Il solito tavolo?- chiese un
uomo grassoccio con una folta barba brizzolata quando entrammo.
-No
Brando…oggi ho compagnia!-rispose lo spagnolo
sorridendo e indicandomi con il capo.
-Oh, piacere
signorina…eh bravo il nostro Gabriele,
si è fatto la ragazza, eh!
Cosa? Come?
-N-No…hai
frainteso, è una mia…conoscente,
sì…conoscente!
-Oh, scusate
allora! Vediamo un po’…va bene il
tavolo vicino al pianoforte?
Lo spagnolo mi
guardò come a volere il mio consenso,
così feci un cenno affermativo con il capo.
-Sì,
sì!
-Perfetto!
Così
detto, quello che doveva essere il proprietario
ci condusse al tavolo detto.
Il locale era
abbastanza carino. Il colore
predominante era il blu, molto probabilmente per riprendere
l’insegna.
I tavoli erano
in legno coperti da tovaglie a
scacchi bianchi e azzurri e il pavimento era in parquet.
-Ti piace
qui?-mi chiese il moro.
-Sì…è
carino!-risposi iniziando a togliermi il
cappotto.
-Mi permetti?-mi
disse lo spagnolo venendo dietro di
me per sfilarmi il soprabito.
Cavoli era
gentile ed aveva anche un buon profumo.
-Grazie…ma
non c’è bisogno!
-Insisto.
Mi arresi e
così me lo tolse, facendomi sedere e togliendo
anche il suo giubbotto, restando solo con una camicia di un blu scuro.
-Bene…Esmeralda…vogliamo
vedere i menù?
-Certo!
Aprii il
cartoncino piegato in due davanti ai miei
occhi.
Intanto nel pub
iniziò a partire la canzone “Sei
solo tu” di Nek e Laura Pausini. Mi piaceva quella canzone.
-Credo
prenderò una pizza margherita e dell’acqua,
tu?
-Idem.- risposi
richiudendo il menù.
-Bene, allora
vado a dirlo a Brando, un attimo solo.
Non
c’erano camerieri?
Così
detto aspettai e giochicchiai con l’orologio
d’acciaio che
portavo al polso e che mi
regalò mia madre per il mio ventunesimo compleanno.
A quanto pare
anche Gabriele ne portava uno, infatti
lo intravidi, nel momento in cui, alzandosi per andare dal
proprietario, si
piegò di poco le maniche della camicia.
Evidentemente
gli piaceva portare le camice in
questo modo.
A distanza di
qualche secondo, ritornò.
Non potevo
negare che fisicamente era messo proprio
bene. Alto, fisico atletico…
Ehi, ma cosa
stavo dicendo? Ero uscita fuori di
senno?
-Eccomi qui!
Beh…parlami un po’ di te…studi oltre al
lavoro, giusto?- mi chiese appoggiando la mano destra sulla sua guancia
destra.
-Sì,
sto studiando alla facoltà di giurisprudenza,
fra circa sei mesi dovrei laurearmi! Tu? Medicina giusto? Che liceo hai
fatto?
-Scientifico, tu?
-Idem! Stai
studiando per la laurea in medicina? –chiesi,
iniziando ad avere fame.
-Sì ,
fra un anno o due dovrei laurearmi
Come dissi a te e Rachele, l’altro giorno, mio cugino
è malato…e vorrei fare
qualcosa ,e poi…da qualche anno la medicina ha iniziato ad
affascinarmi.
-Capisco.-
risposi versandomi dell’acqua da una
delle due bottiglie che un ragazzo aveva appena portato.
-Ti piace il
cinema, dunque? Mi stavi dicendo
prima…di Emma Stone…
-Già…lo
adoro, è qualcosa di spettacolare per me! Ci
starei tutto il giorno, ci andrei ogni giorno.- dissi con occhi
sognanti.
Quando si
toccava il tasto cinema, andavo in tilt.
-Oh, wow, noto
che ti piace! Anche a me, come ti ho
detto… molto…soprattutto quello americano e
quello italiano, ma di quest’ultimo
non contemporaneo.
-Concordo, i
film italiani di oggi…li odio, sempre
le solite commediette da quattro soldi!
-Già…mentre
la musica?
Chissà
perché, ma…in questo locale non avevo problemi
a parlare con lo spagnolo. Forse era il piacevole clima che mi
circondava e che
non mi trovavo a vivere da molto…molto, tempo.
-Altro mondo che
amo, soprattutto quella anni ’80…io
sono del ’90, ma preferisco la musica che mi precede! Tu?
-Mhm…direi…-
disse battendo con l’indice sulla
fronte, come in cerca di una risposta,- la musica anni 70, sai gli
Abba, i Pink
Floyd e roba così…
-Sei da stimare,
allora!- risposi, con un mezzo
sorriso.
Dopo qualche secondo, finalmente le pizze arrivarono e augurandoci buon appetito, io e lo spagnolo iniziammo a mangiare.
Il
servizio in questo locale era davvero efficiente e impeccabile.
-Anche tu amante
della margherita?- mi chiese,
bevendo dell’acqua.
-Sì,
viva la semplicità!
-Concordo! Senti
e per quanto riguarda il ballo…non
parteciperai più ai corsi di Rachele, giusto?
-No,
parteciperò, invece! Rachele mi ha convinta…
-Oh,
bello…forte! Vedrei ci divertiremo, potremmo
diventare partner…se ti va…di b-ballo intendo.-
disse diventato un po’ rosso in
viso.
-Per me
è indifferente…non sono brava, ma se ti vuoi
prendere il peso di stare dietro ad una frana come me…fai
pure.- dissi
sorridendo.
-Vedrai,
vedrai…-rispose ricambiando il sorriso.
-E per quanto
riguarda Emanuele e Rachele…mi dicevi
che il tuo amico, prova qualcosa…
-E’
esatto, ma…non posso dirti niente…mi
dispiace…Bobby
è mio amico…quindi…
-Capisco…va
bene, allora neanch’io ti parlerò di
Rachele!- dissi addentando una delle fette che avevo tagliato della mia
pizza.
-D’accordo!
E tu, invece…sei fidanzata?
Ecco il tasto
che non volevo
toccare. Ma perché a tutti interessava
la mia vita sentimentale? Per quale ostrogoto motivo?
-Beh…perché
ti interessa saperlo?
Ecco
L’Esmeralda antipatica stava ritornando…meglio
così!
-N-No…pura
curiosità…comunque immagino di sì, sei
una bella ragazza e tutti hanno gli occhi per guardarti !- disse a capo
chino,
e puntando gli occhi verso il suo bicchiere d’acqua.
Chissà
perché, ma questi atteggiamenti timidi, mi
fecero scoppiare a ridere! Cavoli, che tipo…non mi era mai
capitato di
incontrare una persona così riservata e facilmente
imbarazzabile.
Al mio ridere a
crepapelle, lo spagnolo, mi guardò
inarcando le ciglia.
-Scusa…ahaha…è
che…sei strano…
-C-Come?
Perché?
-Beh…sei
troppo timido…non so, ma…mi fanno ridere i
tuoi atteggiamenti.- dissi sorridendo.
-Oh, ecco un
altro motivo da aggiungere alla lunga
lista che ho, del perché debba essere preso in giro.- mi
rispose tristemente, e
con un po’ di…malinconia nella voce.
-Scusa,
davvero…non volevo…ma perché dici
così?-
risposi, ricomponendomi del tutto, e con molta serietà.
-Niente…lascia
stare…problemi miei! In ogni caso, ti va
di ballare?
-Come?
No…assolutamente no, non mi va di fare brutte
figure anche qui, e poi non sta ballando ancora nessuno.
-Beh…ma
fra meno di cinque minuti, la saletta da
ballo si riempirà…ormai lo so, sono anni che
vengo in questo locale.
-No, non mi
va…
-Ti prego.-
disse guardandomi, ora, negli occhi.
Due pozzi neri
senza fondo. Occhi attraenti e
affascinanti.
Guardandolo
bene, mi accorsi che effettivamente aveva
un bel viso. Una bellezza molto mediterranea e latina, che faceva in
netto
contrasto con il chiarore della mia pelle.
-Eh va
bene…va, accetto! Però prima devo andare in
bagno a vedere se il trucco agli occhi sta bene.- risposi alzandomi.
-D’accordo…ti
aspetto qui.- disse mangiando con la
forchetta l’ultimo pezzettino di pizza che aveva nel piatto
di porcellana
bianca.
Non impiegai
molto tempo in bagno, mi lavai le mani
e controllai che mascara e matita
fossero ancora intatti sugli occhi. Per fortuna lo erano.
Quando tornai,
però, lo spagnolo stava parlando al
cellullare.
Chissà
chi era.
-Ehi, tesoro,
perché ancora sveglia?
Tesoro?
-Ma amore,
domani devi alzarti presto, ma perché fai
così? No
puedo esperar para la alarma, será demasiado tarde! Date
prisa a dormir, y si
eres un buen mañana te llevo al cine.
Amore? Ecco ora
sì che capivo tutto, per parlare in
eufemismi…si era messo a parlare in spagnolo, lingua che non
avevo mai
studiato. Forse era la sua ragazza…ecco…sapevo
che andava a finire così e che non dovevo accettare l'invito.
-Yo
también te quiero! Besos, hola!- concluse lo
spagnolo, riponendo il suo cellullare nella tasca dei jeans.
-Excusa era mi
hermana.
Come? Cosa?
-Ehm…non
ho capito!
-Oh Dio, ho
parlato in spagnolo anche con te, volevo
dire…scusa, era mia sorella!
Ah…la
sorella era! Che sciocca.
-Ah…tutto
bene?
-Sì…solo
che è troppo affezionata a me, e vuole
aspettarmi ogni sera in piedi, ma deve andare a scuola e deve andare a
dormire
presto. Pensa che le ho dovuto dire che se andava a dormire domani la
portavo al cinema, devo sempre prometterle qualcosa.
-Oh…ho
capito! Hai solo una sorella?
-No, ho anche
una sorella più grande di me di cinque
anni, e un fratello mio coetaneo. Entrambi, però vivono in
Spagna e solo io, i
miei genitori e Luz, mia sorella piccola,viviamo in Italia.
-Mhm…capisco. E quanti ha...Luz?
-Sette!Tu,
invece?
-Se ho fratelli
o sorelle? Sì…ho una sorella, più
grande
di me e già sposata con figlio.
-Ah,
wow…zia Esmeralda!
-Cosa? Ahaha,
sì, sono zia di un stupendo nipotino,
si chiama Raffaele.
-Bel nome! Ma
ora possiamo andare a ballare? Come
vedi, la saletta si è riempita.
Già…aveva
ragione! Le note di “You Know I’m No
Good”
di Amy Winehouse, si stavano diffondendo e numerosi ragazzi si stavano
muovendo
nello spazietto centrale della pizzeria, intorno al quale vi erano i
vari
tavoli.
-E come si balla
una canzone di Amy Winehouse?-
chiesi alzandomi e seguendo Gabriele che si stava già
muovendo in pista.
-Come ti pare!
Segui il tuo corazon…ehm …cuore…e
basta.
Così,
muovendomi a piccoli passi, un po’ avanti e un
po’ indietro, iniziai a “ballare”.
Poi Gabriele
prese la mia mano e mi fece voltare su
me stessa.
-Oh…forte.-
risposi.
Dopo un
po’ poggiò la sua mano sinistra sulla mia
spalla sinistra e con l’altra prese la mia mano, ed
iniziò a muoversi.
-Sei bravo,
veramente! Dove hai imparato?
-Beh, mia mamma
mi ha insegnato tutto quello che so,
è lei la ballerina in casa Levanti.
Poi mi fece
rigirare su me stessa, e fu a quel punto
che i miei occhi si scontrarono con qualcosa, o meglio qualcuno con cui
non
avrei voluto più a che fare.
Gli stessi occhi
di un chiaro azzurro, i capelli
biondo cenere…non era possibile…
Mi fermai di
blocco, ed iniziando a boccheggiare e a
sentire il corpo tremare, mi allontanai dallo spagnolo.
-Esmeralda…tutto
bene?
-Scusa…devo
andare…
A quel punto,
con una forte voglia di piangere mi
allontanai e trovando la porta d’uscita, scappai da
ciò che mi circondava.
Appena giunsi fuori , respirai a pieni polmoni la freschezza dell’aria.
Non
era pronta a rivederlo...no!
-Esmeralda? Cosa
è successo?- chiese una voce
spagnola dietro di me.
-Niente,
Gabriele…mi puoi riportare a casa?- risposi
con voce tremante, continuando a dargli le spalle.
-Certo, ma cosa
è successo? Ti prego dimmelo. Ho
fatto qualcosa che non andava?
-No, non
c’entri niente tu…posso solo dirti che ho
visto nel locale una persona con cui non voglio avere più a
che fare.
-Mhm…e
questa persona ti ha fatto del male?
-Sì…
-E allora
perché sei tu a scappare?
Sono io a
scappare…
-Come?
-Dico che se tu
non hai fatto niente di male…non
devi essere tu
quella a scappare! Ora non so chi tu abbia visto, e non ho
intenzione di chiedertelo, perché dal quel po’ che
ti ho “conosciuto”, sempre
se così si può dire, mi sei sembrata una persona
molto discreta. Ma, se posso
darti un consiglio, rientriamo, balla con me e divertiti alla faccia
sua.
-Ma tu non sai
niente di quello che mi è
successo…non puoi dirmi queste cose!- sputai con la mia
antipatia e …arroganza.
-Lo so, ma
…ci sono passato anch’io…e mi
piacerebbe
che tu ora rientrassi con me.
Rimasi qualche
secondo in balia dei miei pensieri.
-Va bene!-
risposi.
In effetti non
aveva tutti i torti, e anche Rachele
mi avrebbe detto questo! Dovevo dimostrare a quel pagliaccio che la mia
vita
continuava anche senza di lui.
Così
entrammo, trovando non più la canzone di Amy
Winehouse ad accoglierci, ma una canzone di Juanes: “ La
camisa Negra”.
Perfetta per lo
spagnolo.
Quell’individuo
che mi aveva fatto sentir male,
c’era ancora, era in compagnia di una ragazza, o meglio della ragazza. Una bionda dai capelli
lisci e lunghi. Sembrava
tranquillo e per
niente scosso
dall’avermi rivisto dopo …due anni.
Lo spagnolo mi
riprese per mano, e mi fece muovere
in tanti parti.
-Hoy tengo en el
alma una pena y es por culpa
de tu embrujo .- cantò lo spagnolo insieme al
cantante.
-Guarda ho
capito tutto!- risposi ironicamente.
Mi stava facendo
divertire questa sera, non c’era
che dire! E mi stavo anche riprendendo da prima.
-Ho
nell’anima un dolore perché mi hai stregato.-
disse scoppiando a ridere.
-E ora
perché ridi?- chiesi.
-Beh…perché
sei buffa…quando non capisci come parlo.
-Ah, io sarei
buffa?
-No…calma…ho
detto che lo sei solo quando non
capisci il mio modo di parlare…e poi anche tu prima ti sei
messa a ridere per
la mia timidezza.
-Touché.
-Bene…
-Senti
Gabriele…posso farti una domanda?- chiesi
cercando di non sentire addosso la presenza di quel tipo che prima mi
stava
spingendo a fuggire.
-Algunos.
Era un certo?
-Bene…dunque
la prima volta che ci siamo visti…alla
scuola di ballo…tu hai criticato la mia
T-shirt…mi sembravi un tipo sicuro di
te…invece, da quel che sto osservando, sembri
tutt’altro che sicuro, piuttosto
impacciato e …goffo, senza offesa, eh?
-Ah…senza
offesa, menomale!- disse ridendo,- diciamo
che il motivo non posso dirtelo…o almeno non al
momento…
-Mhm…facciamo i riservati? Va bene! Beh…che dici se torniamo a casa?
Erano
successe cose inespettate quella sera, e volevo tornare a casa, anche
se lo spagnolo, si era rivelato interessante.
-D’accordo
Esmeralda, per questa
volta ti lascio andare…prendiamo i cappotti.-
disse facendomi l'occhiolino.
Fu
così che mi accinsi ad andarmene, non prima di aver lanciato
un ‘occhiataccia al mio ex fidanzato: Adriano.
TO BE
CONTINUED…
***L’ANGOLINO
DI NOVALIS***
Ciaooo
ragazzi! Come va? Trascorso un bel San
Valentino? Il mio è stato all’insegna
di scuola, matematica e tv…niente di che
insomma…ahaha xD
In questo capitolo (in cui mi sono concentrata su Esme e Gab) vediamo un lato “diverso” di Esme, più…"umano"…e conosciamo anche qualcosa in più su Gabriele. A proposito di quest’ultimo…le parti in spagnolo le ho tradotte con google traduttore, dunque non sono molto certa della loro validità…ma non conoscendo lo spagnolo, mi sono dovuta arrangiare in qualche modo!xD Chiedo scusa in anticipo nel caso di errori in spagnolo!^^
Abbiamo anche
conosciuto Adriano e la ragazza bionda...cosa sarà successo
nel passato, alla nostra Esme?...Lo vedremo nelle prossime puntate!xD
Detto
questo direi che ci becchiamo al prossimo
capitolo, ma come sempre prima di salutarci GRAZIE MILLE a : Rhye 39, elev e
Sun_Rise 93
per le loro splendide recensione! Vi adoro!*_* E ovviamente mille
grazie anche a voi che seguite e ricordate!^_^
Un baciooo, ciaoo!:)