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Autore: dislessiapower    16/02/2014    6 recensioni
Il grande orologio del riformatorio suonò, era mezzanotte.
Mentre milioni di persone festeggiavano l’inizio di un nuovo anno,
i due ragazzi erano morti amandosi e avrebbero vissuto insieme, per sempre.
Genere: Drammatico, Erotico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“EFP – Storie  Sugli One Direction” 
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                         Do you hear them too? 

                                                                  “I’m friends with the monster, That’s under my bed
                                                                               Get along with the voices inside of my head,                                                                    
                                                                         you’re trying to save me stop holding your breath
                                                                       And you think I’m crazy Yeah, you think I’m crazy”

                                             
 


 
                                                                                                                         12 Settembre 2013                                                                                                      
 
 E’ un freddo giorno di Settembre, quando Anne Styles riceve una chiamata dal distretto di polizia
di Holmes Chapel: suo figlio, Harry, è stato accusato di furto aggravato in un piccolo Supermarket.
La donna di fretta e furia si dirige verso il distretto, lasciando da sola a casa la figlia Gemma.
Arrivata al distretto, chiede dove si trova suo figlio, e mentre la segretaria non finisce di rispondere Anne sentì urlare
“Fatemi uscire da questa cazzo di cella!”, la donna si gira, e vede suo figlio dimenarsi in una cella e corre verso gli agenti
"Che cosa è successo?” “Signora, suo figlio ha rubato con altri ragazzi nel Supermarket sulla 64 “.
Anne guarda suo figlio incredula... certo, non è la prima volta che succede,
infatti tra lei e l’agente c’è confidenza e parlano come se fossero amici,
talmente delle volte che si sono incontrati nel distretto…
Ma Harry le aveva promesso di non rifarlo più, di non commettere più guai. “Cosa gli succederà?”
“Andrà in riformatorio, ha commesso troppi furti e aggressioni” “Io in riformatorio non ci vado!” si dimena Harry
“Edward stai zitto!” urla in risposta Anne “Non chiamarmi Edward” , “Zitto! Così peggiori solo le cose!”
“Bene, ora lo lasciamo andare, poi il distretto vi chiamerà e vi farà sapere la data di trasferimento nel riformatorio”
“Grazie mille agente”. Gli uomini aprono la cella e liberano il ragazzo lasciandolo andare via con la madre.

***

Tornati a casa mia madre non faceva altro che ripetermi Harry, io non ti voglio mandare in riformatorio,
ma ci devi andare
e bla bla bla.. sarà tipo la centesima volta che lo ripete, quanto è fastidiosa.
Non posso fare altro che annuire in silenzio… sono stanco di sentirla parlare. Salgo dritto di sopra, in camera mia,
apro la porta e “mamma ti vuole” dico a mia sorella “non è vero” “ok, non è vero, ma fuori di qui!” “ok ok vado”,
goffamente si alza dal letto, e appena supera la soglia sbatto la porta, e mi siedo sul letto.
Odio il fatto che io e mia sorella dobbiamo condividere la stanza! Mi alzo, mi avvicino al comodino,
lo apro e prendo la bustina contenente l’erba e una cartina. Mi preparo la canna, chiudo la porta a chiave e inizio a fumarmi la canna.
Dopo un po’ mia mamma bussa alla porta “Harry, è pronta la cena” “Non ne ho voglia” le rispondo scocciato, e sento che si allontana.
Apro le finestre per far passare un po’ la puzza dell’erba, mi rimetto le cuffiette e continuo ad ascoltare i Coldplay…
mentre ascolto la musica il volume si abbassa, sento delle voci sussurrare il mio nome e, spaventato, mi levo le cuffie,
ma continuo a sentire le voci “basta!” urlo, e le voci smettono di sussurrare.
Cazzo, devo smettere di fumarmi erba, è tipo una settimana che sento queste voci del cazzo!
Scendo le scale e noto che mia sorella e mia mamma stanno guardando un film...
vado in cucina, mamma mi ha lasciato la cena nel microonde: la riscaldo e dopo inizio a mangiare...
dopo aver mangiato, stanco morto, vado a dormire.

 
                                                                                        23 Settembre 2013                                                                                        
Sono le 10:00 di sera e sto andando a casa di Louis. Stamattina ho saputo che il mese prossimo devo trasferirmi
all’Holmes Chapel reformatory… non voglio andarci, ma se passo questo anno in riformatorio,
poi non avrò più niente a che fare con poliziotti e giudici penali e convincendomi che andare al riformatorio
è l'unica soluzione che ho, busso e mi apre la madre di Louis. “Harry, gli altri sono di sopra” le do un cenno con la testa
e salgo le scale dirigendomi verso la camera di Louis. Io e Lou ci conosciamo da quando eravamo piccoli,
siamo anche andati all’asilo insieme, ed è il mio migliore amico… e devo dire a lui e a Zayn che tra un mese me ne andrò per un anno.
Apro la porta della stanza senza bussare –come sempre- e vedo che Louis e Zayn, come sempre,
stanno fumando una canna “ti sbrighi a chiudere la porta? Non voglio che mia madre senti la puzza dell’erba” dice Louis
“cacasotto” sussurra Zayn “zitto Malik, Harry ti muovi?” annuisco e chiudo la porta,
mi siedo per terra vicino a loro “vuoi un po’?” mi chiede Zayn, scuoto la testa “no, grazie” rispondo guardando il vuoto
“Harry, c’è qualcosa che non va?” mi chiede Lou… glielo devo dire, per forza. “è una cosa seria?” domanda Zayn, annuisco
“allora ragazzi… vi ricordate quando il 12 sono finito al commissariato?” domando, loro annuiscono
“beh… mi avevano detto che mi avrebbero mandato in riformatorio, infatti stamattina uno dell’Holmes Chapel reformatory
ha chiamato mia madre e ha detto che il mese prossimo devo trasferirmi lì, - sbuffo - e ci dovrò rimanere un anno”
quando finisco di parlare, entrambi mi guardano sconvolti… come se avessi appena detto di aver visto un muto
dire ad un sordo che un cieco gli aveva detto di aver visto un pandacorno volare.
Poco dopo Zayn disse “stupidi poliziotti, stupida legge, mi mancherai, cazzone!” entrambi ci abbracciamo
“sempre fine tu” dico e scoppiamo tutti e due a ridere, mi giro per guardare Lou ed è sbiancato
“Dimmi che non è vero” mi dice “Lou, che c’è?” domanda Zayn “Ti ricordi di Liam Payne?”
Lou domanda a Zayn, di colpo sbianca anche lui “mi dite chi è questo?” domando
“era un nostro amico che fù mandato al riformatorio, tanto fa erano concesse visite,
dopo un po’ che era stato portato lì io e Zayn lo andammo a trovare…
e ci disse che sentiva dei rumori e che lì dentro erano tutti pazzi”
disse “Louis, è un riformatorio, non un manicomio! Non ci credo” rispondo “amico, credi a quello che vuoi” dice Zayn.

                                                                  
                                                                    5 Ottobre 2013

 
Oggi mi trasferisco nel riformatorio, e dovrò restarci per un anno. Non avendo dormito per via delle voci che mi tormentano da un mese,mi sento come uno straccio fradicio. Non so chi è che mi parla tutte le notti, sono persone che sussurrano.
Ho smesso di fumare erba, per vedere se era l’effetto della droga a farmi sentire le voci… ma niente.
Mi sussurrano cose orrende, e devo ammettere che pur avendo la mia età. è da un mese che sono ansioso ed ho paura.
“Non c’è niente di male nell’avere paura” me lo diceva sempre mia nonna… ho iniziato anche a fare sogni strani,
tutte le notti sogno una ragazza in un lungo corridoio, pieno di quadri appesi alle pareti,
lei indossa un vestito a palloncino rosa, ha dei lunghi, lisci capelli castani… e mentre sogno, sento lei che ripete all’infinito canticchiando “ovunque lui andasse, lei lo seguiva” poi lei si gira, ma non riesco mai a vedere il suo volto:
l’unica cosa che mi è rimasta impressa, sono i suoi occhi… gialli.
Poi mi sveglio sudato e impaurito e non mi rimane altro che rimanere da solo a contemplare.
Siamo in macchina da due ore, il riformatorio si trova dall’altra parte della città,
e non mi piace per niente l’idea di andare in riformatorio, specialmente per una cosa che non ho fatto.
Durante il viaggio, mi viene solo la voglia di ascoltare musica… prendo l’ I-Phone e le cuffiette e metto play alla mia playlist.


 

 ***

 
“Harold… Harold!” mi sento scuotere e leggermente apro gli occhi “dai, siamo arrivati” mi sussurra mia mamma.
Guardo fuori dal finestrino e non posso non pensare che questo è il posto più tetro che abbia mai visto,
siamo di fronte ad un enorme cancello nero. Poco dopo mia mamma guida verso un casello, ferma l’auto e inizia a parlare con un signore.
“Mi scusi, potrebbe aprire il cancello?” “Certo signora, lei è?” “Sono Anne Styles, sono venuta qui per portare mio figlio”
“Va bene, signora, adesso le apro il cancello”. Il cancello si apre e finalmente riesco a vedere il riformatorio,
scendiamo dall’auto e prendiamo le valigie… mentre camminiamo verso l’entrata mi guardo intorno.
Sul vialetto dal cancello fino ai scalini da dove si entra nel riformatorio, c’è della ghiaia,
mentre intorno ad esso ci sono dei giardinetti con delle fontanelle e dalle finestre riesco a vedere dei ragazzi che mi guardano,
alzo la mano per salutarli ma subito dopo la tenda viene chiusa… che posto strano.
Arrivati all’entrata, mia madre bussa alla porta e poco dopo ci viene ad aprire un signore
“Benvenuta signora Styles, io sono il Signor Drew, il proprietario del riformatorio, ma può chiamarmi Steve” dice mentre ci fa entrare.
“Adesso dovrebbe firmare dei documenti” “Certo, ed Harry?” “La signora Hellman lo porterà nella sua stanza” guarda dietro di me.
Mi giro e vedo questa signora che avrà avuto sì o no 30 anni … se tutte le donne sono così qui dentro, cazzo, questo è il paradiso!
“Harry, stammi bene… purtroppo non potrò venire a trovarti, ci vediamo tra un anno cucciolo” dice mia mamma abbracciandomi
“mi mancherai, mamma” ricambio l’abbraccio, sapendo che mi mancherà da pazzi.
Mentre mia mamma e Steve si allontanano, io seguo la signora Hellman, che gentilmente mi aiuta a portare le valigie e
che gentilmente inizia a salire le scale in modo che io possa guardarle il sedere.
Da quanto mia mamma mi ha detto dovrebbero esserci tipo cinque piani con più di 30 stanze…
arriviamo al terzo piano e già odio il fatto che non ci siano ascensori.
Ci ritroviamo di fronte ad un corridoio, e non ci metto molto a rendermi conto che è uguale a quello dei miei incubi, la cosa mi spaventa molto.
Non può essere possibile… “La tua camera è in fondo a destra, i tuoi compagni di stanza di chiamano Niall Horan e Liam Payne.
Basta che bussi e ti apriranno.” dice la signora . Lei se ne va … Liam Payne, l’amico di Louis e Zayn.
Inizio a camminare attraverso il lungo corridoio, arrivo all’ultima porta a destra e busso,
come mi aveva detto di fare la signora Hellman…in frazione di due secondi e un ragazzo mi apre la porta “piacere, sono Harry”
tengo la mano aspettando di ricevere una risposta al mio saluto, che purtroppo non arriva.
“Scusalo. Harry, io sono Niall, e lui è Liam, piacere di conoscerti. Avanti, entra” dice il ragazzo biondo seduto sul letto.
“Puoi mettere le valigie sotto il letto e poi mettere i panni nell’armadio, cioè devi prima svuotarle e poi metterle sotto il letto,
comunque ti ho fatto un po’ di spazio nell’armadio per i panni” dice parlando velocemente “Niall, calmati” dice Liam sedendosi sul suo letto,
“ho capito, tranquillo” lui mi rivolge un sorriso. Dopo un po’ loro escono dalla stanza dicendomi che devono andare a prendere dei libri in biblioteca,
quindi sistemo tutte le mie cose nell’armadio. Mi hanno spiegato un po’come vanno le cose qui, Liam è molto distaccato ma poco mi importa,
Niall sembra… pazzo, con quegli occhi color ghiaccio e la carnagione chiara. Forse Louis e Zayn avevano ragione…
la stanza non è molto grande, ci sono solo tre letti, un armadio, una scrivania e una finestra, sembra tipo di stare in isolamento.
Mi cambio vestiti, e decido di indossare un pantalone di tuta grigio, una t-shirt bianca con una felpa grigia,
le converse bianche e un cappello di lana grigio. Dopo aver finito di vestirmi, non sapendo cosa fare, mi guardo un po’ intorno…
sulla scrivania c’è un libro, mi avvicino e lo prendo “Harry Potter”, leggo …
 

***

Era un pomeriggio d'estate e Harry e sua sorella Gemma stavano giocando nel giardino dei nonni…
Prendevano la rincorsa e saltavano su un trampolino, Harry prese la rincorsa saltò il trampolino e sbatté contro il muro,
Gemma scoppiò a ridere dicendo “il tuo cognome è Styles, non Potter, idiota!”  

 

***                                                                                                                                                              

                                                                                      14 Novembre 2013
 
E’ una fredda domenica mattina, l’aria invernale si fa sentire… e, con il passare dei giorni, mi sono abituato a stare qui,
ma non vedo l’ora di andarmene.  Ho conosciuto molte persone, la maggior parte ragazze… adesso mi trovo nella mensa con Niall e Liam. Sono diventato tipo il ragazzo più famoso di un liceo, ma questo dove mi trovo è un riformatorio.
“Harry, quella ragazza ti sta guardando” mi sussurra Liam, mi guardo intorno e vedo che molte ragazze mi guardano
“Quale? Dov’è?” “Quella in fondo… lì, vicino alla finestra.” Guardo verso la finestra e vedo una ragazza che se ne sta da sola a mangiare… più che mangiare, sta giocando con la forchetta con il cibo nel piatto, e appena si rende conto che la sto guardando abbassa lo sguardo. “Sembra triste, forse dovrei andare a parlarle” dico ai ragazzi “no, non andarci” mi dice Niall,
Liam fa un faccia strana “perché non dovrebbe andarci?” “Si chiama Summer, è considerata da quasi mezzo istituto una pazza” risponde “Niall, a me non interessa di quello che dicono gli altri… voglio conoscerla, così posso dare anche io la mia opinione”
“fa quello che vuoi” mi dice, ricordandomi Zayn. Prendo il mio vassoio e mi dirigo verso di lei,
facendo finta di non sentire i commenti poco casti di alcune ragazze… arrivo vicino a lei
 “ehi , posso sedermi?” lei alza la testa e mi guarda “Certo, puoi sederti”.
Quando mi siedo, mi fermo a riflettere… lei è uguale alla ragazza dei miei incubi, ha i capelli uguali e gli occhi sono gialli…
non può essere lei, ma è molto simile. Dopo un po’ di silenzio, parla “perché?” mi domanda “perché cosa?” posa la forchetta,
si guarda in torno e poi mi guarda dritto negli occhi “perché sei qui? è una presa per il culo?”
“no, nessuna presa per il culo… voglio solo conoscerti” “beh, io non voglio conoscerti” dice,
per poi prende il vassoio,lo va a svuotare e la vedo uscire dalla mensa.


                                                                                             30 Novembre 2013 
 
Ho trascorso un bel pomeriggio con Liam e Niall a giocare ai videogiochi, sono le 18:00 e sto andando a lavarmi.
Sono appena uscito dalla mia camera e mi dirigo verso le docce… sono solo, ma c’è un motivo.
Dato che ho un po’ vergogna a farmi la doccia con gli altri perché mi sento osservato, mi vado a lavare prima verso le 18:00 mentre gli altri alle 19:00.
Arrivo alle docce, entro nei bagni e sento qualcuno piangere… l’unica doccia aperta è quella in fondo, da dove proviene il pianto.
E’ coperta da una tendina, quindi non posso vedere chi è, ma dal pianto capisco che è una ragazza…
d’un tratto una voce mi sussurra “apri la tendina” il mio sangue si gela, sono le voci che mi tormentano.
Non so perché, ma il mio istinto mi dice di scoprire chi è, poggio il mio cambio su una sedia.
Fortunatamente sono ancora vestito, di solito vado alle docce in boxer con un’ asciugamano messo intorno alla vita...
lentamente, cammino verso la tendina. Sono di fronte alla doccia e di scatto apro la tendina… non ci credo, è Summer.
E’ nuda, con le mani in segno di preghiera, gli occhi sbarrati e continua a piangere… “Summer” la chiamo ma non mi guarda,
la scuoto e gira la testa verso di me “Harry” sembra spaventata. Sento le voci che mi sussurrano “baciala” o “sappiamo che vuoi baciarla”
ma lei mi precede e prende il mio volto fra le mani e inizia a baciarmi lentamente, non riesco a staccarmi, è come una calamita…
sto baciando una ragazza nuda, sotto l’acqua, in un riformatorio. Quando capisco che l’acqua sta iniziando a bagnarmi lei si stacca e
mi guarda dritto negli occhi “aspetta qui” mi allontano e prendo l’asciugamano che avevo portato per me,
chiudo l’acqua e la avvolgo con l’asciugamano e “vieni, ti porto in camera mia.”


***
 
Entro nella stanza e ci sono Niall e Liam pronti per andare a fare la doccia “Harry, che cazzo stai facendo?” mi domanda Liam
“stava piangendo sotto la doccia, in stato di incoscienza” loro sono gli unici a sapere delle voci.
Faccio sedere Summer sul letto, le sue labbra sono viola e sta tremando, i suoi occhi guardano il vuoto “stai bene?”
“hai bisogno di vestiti?” le domanda Niall “sì, grazie.” Niall le prende una t-shirt lunga, un pantalone della tuta, dei calzini e un boxer “Mi dispiace, ma non ho un reggiseno” “Fa niente” lei ricambia il sorriso. “Adesso usciamo e ti lasciamo cambiare” usciamo dalla stanza. “Ragazzi ho fatto!” grida Summer poco dopo ed entriamo nella stanza… la maglietta che le ha dato Niall, lascia poca immaginazione. La maglietta è leggera e riesco a vedere la linea dei suoi seni “Harry noi andiamo a lavarci” dice Liam “Ciao, Summer” saluta Niall, mentre Summer lo saluta con la mano. Mi vado a sedere sul letto vicino a lei “ehm Summer” inizio a parlare ma vengo bloccato da lei “Chiamami Sum” mi dice sorridendo “ok Sum, mi puoi dire cosa è successo?” “Harry, le voci mi hanno detto che si sarebbero fatte sentire anche da te” “Come fai a sapere tu delle voci?” “le sento anche io” “perché mi hai baciato?” “Harry, non me lo ricordo… quando si fanno sentire, mi dicono loro quello che devo fare e dopo non me lo ricordo”
“da quanto tempo le senti?” “da quando avevo 15 anni” “perché sei stata chiusa qui dentro?” “le voci si impossessavano di me, mi dicevano di uccidere delle persone… mi condizionavano e mi hanno fatto uccidere molte persone e i miei genitori confessarono tutto alla polizia, sono finita in tribunale e a 16 anni mi hanno portata qui, sono qui da due anni” dice guardandomi dritto negli occhi “sai chi sono queste persone che ci tormentano?” “sono anime dell’inferno, anime piene di peccati, anime di persone morte che fanno patti con il diavolo, che continuano a divertirsi sfruttando il corpo di altre persone, per fare quello che loro vorrebbero fare, se fossero vivi” “scelgono le loro vittime?” “no, loro vanno dalle persone che hanno peccato”. “Tu cosa hai fatto?” “La mia famiglia è legata molto alla Chiesa, ero pura… fino a quando arrivò un nuovo parroco, aveva sui 25 anni ed era molto bello.Mi presi una cotta per lui, facemmo sesso… credevo che il mio amore era ricambiato, invece no.
Lo stronzo disse che lo avevo costretto a fare sesso con me, lui cambiò chiesa, io venni cacciata…
mi rifugiai a casa di una mia amica e da lì iniziai a sentire le voci. Mi influenzarono e mi dissero di uccidere il parroco, lo feci,
avevo 15 anni ero stata sverginata, abbandonata da tutti e Harry… avevo peccato”.
Finito di raccontarmi la sua storia mi domanda “Tu hai peccato?” “no, solo piccoli peccati” “è impossibile” mi risponde ridendo.
“Va bene, quando ero piccolo ho cercato di tagliare la gola a mio padre, mentre dormiva sul divano… andò all’ospedale, ma era un bastardo,picchiava mia mamma, se lo meritava.” “Beh adesso che conosco una persona come me, posso confidarmi” “sì, ho solo un ultima domanda..” lei annuì “ma sentiremo queste anime per sempre?” “sì, Harry… anche se so che hanno portato molte persone con loro” mi risponde  “adesso vado” dice alzandosi dal letto “va bene” mi alzo anche io e l’accompagno alla porta “allora, ci vediamo dopo a cena?” “Sì, e grazie ancora, Harry” “di niente, a dopo” “a dopo, Harry” mi da un bacio sulla guancia e la vedo andare via…

 
                                                                        3 DICEMBRE 2013
                                                                                                                                                                                  
Qui facciamo anche lezione, quindi siamo costretti sempre a svegliarci alle sette del mattino… che strazio.
L’unica gioia di svegliarsi alle sette del mattino e che tutti i giorni mi siedo vicino a Summer.
Sto andando a chiamarla per andare a lezione di storia… arrivo di fronte alla sua porta e busso,
aspetto qualche secondo e lei mi viene ad aprire, bella come sempre anche di prima mattina
“buongiorno” mi dice sorridendo “buongiorno anche a te dolcezza, andiamo?” “sì, aspetta che prendo il libro”
“lo tengo io, se vuoi ti metti vicino a me e leggiamo insieme” “sarebbe stupendo”
esce dalla stanza, chiude la porta e ci dirigiamo verso l’aula di storia…
“Siamo in ritardo” dico ridendo “hai ragione” iniziamo a correre ridendo, arriviamo di fronte l’aula e
come previsto la porta è chiusa “Cosa facciamo adesso?” domando “bussa tu, io ho vergogna” si mette a ridere e busso.
“Avanti” la professoressa dice “Scusi per il ritardo professoressa” dice Summer
“Potete entrare” entriamo e ci andiamo a sedere entrambi infondo all’aula,
la professoressa continua a parlare ma non presto attenzione e inizio a guardare Summer “ha una naso enorme” le dico
e lei scoppia a ridere “signorina, se trova la storia così divertente può anche accomodarsi fuori” dice la strega
“mi scusi, professoressa, è colpa mia” “bene, allora uscite entrambi.”
Ancora ridendo usciamo fuori dall’aula “è colpa mia, scusa, sei arrabbiata?” domando dato che non parla
“stai scherzando? E’ stato divertentissimo!” scoppia a ridere e io mi lascio trasportare da questa risata che tanto amo …
Lei si appoggia agli armadietti e io mi avvicino a lei, con la voglia matta di baciarla.
“Sai, amo la tua risata” le dico, appoggiandomi con un braccio all’armadietto
“davvero? Anche io la tua” mi avvicino lentamente alle sue labbra e la bacio delicatamente
“mi piaci” dico “anche tu” mi risponde sorridendo …


                                     
                                                                         31 Dicembre 2013
 
 L’ultimo dell’anno, di solito, lo avrei passato in qualche squallida discoteca con qualche squallida ragazza…
ma quest’anno lo passero con la mia ragazza. Quale ragazza? Summer, mi sono innamorato di lei e lei ricambia, per fortuna.
Ci siamo avvicinati molto, con lei provo qualcosa di diverso, qualcosa che non ho mai provato per nessuna ragazza.
Sono le nove del mattino, come un idiota ieri sera ho dimenticato di chiudere le tende e la luce del sole mi ha svegliato.
Mi metto seduto sul letto e noto che Niall e Liam già sono andati in mensa a fare colazione,
d’un tratto sento una voce “Harry… devi venire con noi” “no, già mai” “andiamo, Harry, potrai vivere per sempre con Summer” lo so che mi sta mentendo “è inutile che stai a pensare, non puoi fare niente per impedirlo…
io ti sto solo avvisando, goditi l’ultimo giorno di vita con Summer” “che vuoi dire?”
“stasera, a mezza notte, morirete e diventerete anime come noi” “perché proprio noi?”
“troppe domande, goditi il tempo che ti rimane” detto questo, la sua voce scompare.
Poco dopo qualcuno bussa alla porta, mi alzo dal letto, apro la porta e mi ritrovo Summer in lacrime…
qualcosa mi dice che un anima ha fatto visita anche a lei “Harry…” sussurra piangendo,
la faccio entrare e si fionda tra le mie braccia, ricambio l’abbraccio “tranquilla amore, staremo insieme per sempre”
“lo so, ma diventeremo come loro e io non voglio” “non sai come odio vederti piangere e sentirmi impotente,
ti amo e dobbiamo goderci quest’ultimo giorno” “va bene, amore, oggi è anche l’ultimo dell’anno” dice guardandomi maliziosamente, mi chino verso di lei e la bacio. “Lo sai, sei troppo bassa”  “non è vero!” mi da un pugno sul braccio
“amore, io non voglio dire niente a nessuno, dev’essere una cosa tra me e te”  “certo, va bene... dai, andiamo a mangiare”
 
 ***

Niall e Liam sono in biblioteca e io e Summer siamo in camera mia seduti sul letto a vedere qualche film
“Harry, cosa facciamo dopo?” “potremmo uscire” lei mi guarda e sbarra gli occhi “sei fuori!? Ci scoprirebbero”
“tu ti fidi di me?” “sì, che mi fido di te, ma…” “nessun ma, stasera ti porto fuori a cena” “ma non possiamo uscire...”
“usciremo di nascosto, so dove il guardiano notturno tiene le chiavi, si addormenta sempre quindi prendiamo le chiavi ed usciamo… non ci sono allarmi, basterà fare un buco nella rete e usciremo” “mi prometti che andrà tutto bene?”
“te lo prometto” dico baciandola, lei decide di approfondire il bacio, si sfila la felpa, si sdraia per traverso sul letto,
si mette un cuscino sotto il sedere, e apre le gambe. Continuando a baciarla le levo il pantaloncino e la mutanda…
Inizio ad eccitare il clitoride a piccoli e rapidi colpi di lingua. Summer sospira profondamente. “Infila un dito…” mi dice.
Faccio come mi dice lei e mi volto per continuare a leccare, sento i capezzoli indurirsi, e lei solleva la testa.
“Continua per favore…” mi chiede lei. Sistemo il capo in una posizione più comoda e gli accarezzo il clitoride con l’indice.
Le piccole labbra cominciano a gonfiarsi. Preso da un moto di gioia, le lecco con avidità. Summer emette un gemito.
Continuo a sfregarle il clitoride, sempre più in fretta, continuando a leccare le labbra con colpi di lingua decisi ma garbati.
Lei ansima sempre più forte, il ventre le si era un po’ arrossato, viene gemendo rumorosamente.
E’ molto umida, piacevolmente salata. Rimango immobile, e vedo che mi sta guardando sorridendo.
Mi alzo e la bacio “ti amo” le dico “ti amo anche io”

 
 ***
Quello che io e Summer stiamo per fare sarebbe stata la nostra rovina, se domani avremmo continuato a vivere.
Non mi interessa di nessuno, solo di lei e se devo morire, voglio morire felice. Sono le 19:00, mi sono vestito meglio del solito. Sono in smoking e non vedo l’ora di scoprire lei come sarà vestita… mi sto dirigendo verso la sua camera.
Quando arrivo davanti alla sua porta, avendo fatto attenzione a non scoprirmi, busso…
mi apre la porta e posso giurare di non aver visto niente di più angelico. E’ vestita di bianco “Ehi…” la saluto e ci baciamo
“allora, andiamo?” mi domanda “impaziente?” “solo nervosa” “non devi essere nervosa” “lo so” mi risponde.
Si leva i tacchi e iniziamo a scendere le scale lentamente, come previsto il guardiano sta dormendo
“tesoro, devo prendere la chiave… aspetta qui” dico sussurrando. Mi avvicino all’uomo dietro la scrivania,
e noto che le chiavi sono semplicemente posate sopra “che demente”, sussurro…
le prendo e mi giro a guardare Summer, sono così fortunato ad averla incontrata.
“adesso dobbiamo uscire” dico prendendole la mano, arriviamo di fronte alla porta d’uscita…
“sei sicura?” “sì, Harry” ci baciamo dolcemente, apro la porta e usciamo senza far rumore.
Guardo Summer e la vedo sorridere guardandosi intorno “dobbiamo rompere la recinsione?” lei mi domanda
“se vuoi uscire, sì” inizio a ridere, le prendo la mano e camminiamo verso la recinsione…
“Hai portato quello che ti ho chiesto?” le domando, lei annuisce e apre le sua borsetta.
Tira fuori un paio di pinze e me le da in mano, inizio a tagliare la recinsione in metallo facendo un buco,
“dovremmo entrarci” dico dandole la pinza e la riposa nella borsetta.
“Prima tu” le dico, si infila nel buco ed esce dall’altra parte, ripeto la stessa cosa…
“siamo fuori, capisci Harry, siamo fuori” mi dice saltellando euforica “Ti amo” mi abbraccia “Ti amo anche io” la bacio.
“Come facciamo ad arrivare ad un ristorante?” mi domanda “ci andiamo a piedi”
“ma io mi scoccio di camminare, specialmente con i tacchi” mette il broncio “allora ti prendo in braccio”
“Harry, ma sei...” non la faccio nemmeno finire di parlare che la prendo in braccio.
Ho camminato con Summer in braccio fino ad un ristorante, se così può essere chiamato.
“Sono stanco morto” dico e Summer scende dalle mie braccia… “scusami se non è proprio un ristorante” le dico
“fa niente, solo che se lo avrei saputo… non mi sarei messa i tacchi” inizia a ridere
“mi dispiace” dico abbassando la testa, lei si avvicina a me, mi mette due dita sotto il mento e mi fa alzare lo sguardo
“ho detto che non fa niente, ok?” chiudo gli occhi e mi bacia “ok” apro gli occhi e la guardo “ti amo, Summer”
“ti amo anche io, Harry” dice sorridendomi. “Allora, entriamo?” le domando, lei annuisce… entriamo
“Salve, vorremmo un tavolo per due” domando ad un cameriere “certo, seguitemi” guardo Summer,
che mi prende sotto braccio e mi sorride. Ci accomodiamo “ecco il menù, torno tra un po’ per prendere le vostre ordinazioni” sorride va via … “Cosa vuoi ordinare?” le domando “non lo so, tu?” “ehm, io prendo il salmone”
“allora anche io” sorride “come facciamo a pagare?” mi domanda “Liam aveva conservato 55 dollari e me li ha prestati”
“io non so come avrei fatto senza di te, Harry, sarei rimasta sola senza di te” poggio la mia mano sulla sua
“io sono felice di stare con te… di questa situazione tu di sicuro ne sai di più” iniziamo a ridere, il cameriere si avvicina
“allora, cosa volete ordinare?” “prendiamo entrambi il salmone” “arriva subito” riprende i menù e va via di nuovo.
Dopo aver parlato un po’, il cameriere ritorna con due piatti pieni di salmone “grazie mille” dice Summer “di niente,
se vi serve altro, basta chiamare”… “Era buonissimo!” mi dice Summer “non mangiavo cibo vero da molto tempo”
“infatti il cibo della mensa fa schifo” iniziamo a ridere “Harry… ritorniamo al riformatorio?” “perché?” si gira dietro di lei
“mi scusi sa per caso l’ora?” domanda ad un signore “sono le 22:00” lui le risponde.
“Ci mancano due ore” d’un tratto capisco “Voglio passare queste ultime ore con te, in tutti i sensi”
“paghiamo ed andiamo” lei mi sorride …. Ci alziamo e andiamo dal cameriere. “Può farmi il conto?”
“certo, venga” andiamo alla cassa all’entrata “sono 47 dollari” svuoto le mie tasche e poggio le banconote sul tavolo,
il cameriere inizia a contare. Summer stringe la mia mano, per tranquillizzarmi … “Ecco a voi 8 dollari di resto” dice porgendomi le banconote, le prendo “grazie mille” prendo Summer per mano ed usciamo.
“Dobbiamo di nuovo rifarci la strada a piedi” dico e le do un bacio sulla fronte “fa niente” mi sorride,
la prendo in braccio in stile sposa e la bacio “non ti farei mai camminare, principessa”.
 
 
***

 
Entriamo dal buco fatto nella rete “non dovremmo tipo, richiuderlo?” mi domanda “è inutile, tanto domani…”
smetto di parlare perché vedo che abbassa la testa. “Ehi piccola, andrà tutto bene” dico abbracciandola
“lo so, staremo insieme per sempre?” “per sempre” ci baciamo. Ci avviciniamo alla porta d’entrata
“Summer, hai tu le chiavi?” domando “sì, aspetta” “aspetterei una vita intera” vedo che sorride,
apre la borsetta e tira fuori le chiavi. Apro la porta ed entriamo… mi giro verso di lei e le dico di stare zitta,
il guardiano sta ancora dormendo. Mi avvicino lentamente e poso le chiavi sul bancone,
ritorno da Summer e “andiamo di sopra” dico sussurrando, lei annuisce e si leva i tacchi…
Stiamo di fronte alla sua camera, lei si gira e mi guarda “che c’è?” le domando “vuoi entrare?”
“perché dovrei?” “voglio morire facendo l’amore con te, insomma non è la prima volta di nessuno dei due,
ma è la nostra prima volta insieme… io ti amo, Harry” quanto posso amarla? “ti amo anche io, Summer” lei sorrido e la bacio. Un bacio che decido di approfondire “entriamo?” mi domanda e annuisco… non sono mai stato nella sua stanza, è carina.
Si avvicina al lume e lo accende, l’atmosfera è stupenda… ma la cosa più importante e che ci siamo solo io e lei ed in questo momento non vorrei essere da nessun’altra parte se non qui con lei. Mi avvicino a lei e poggio le mie mani sulla sua vita
“Ti amo” “Ti amo anche io Harry” la bacio dolcemente sulla fronte, sulla guancia e poi sulle labbra…
poi mi inizia a baciare intensamente. Continuiamo a baciarci e le mie dita vanno alla cerniera del vestito,
che lentamente inizio ad abbassare… glielo levo completamente e mi prendo un minuto per guardarla.
E’ così bella, sembra un angelo ma con questo completo di pizzo bianco, non riesco a pensare pulito…
lei mi sorride e mi inizia a sbottonare la camicia. Amo il fatto che sono più alto di lei,
mi sbottona la cintura continuando a baciarmi, mi leva il pantalone ed inizia a massaggiare la mia erezione da dentro i boxer.
Mi lascio sfuggire un gemito e la fermo “non voglio venire così” le sussurro all’orecchio… mi levo le scarpe e il pantalone.
Siamo entrambi in intimo e continuo a baciarla, le mie mani vagano sul suo sedere palpandolo, guardo l’orologio sul comodino
“le 23:30… ti ho sempre amato e ti amerò per sempre” dico guardandola “sei così dolce” mi bacia, la faccio stendere sul letto, sorreggendomi con i gomiti su di lei. “Ti amo così tanto” mi dice continuandomi a baciare…
le sbottono il reggiseno, inizio a baciarle il seno e le mordo i capezzoli.
Amo sentire i suoi gemiti strozzati “ti prego, Harry” le levo le mutandine e lei apre le gambe
“ci mettiamo sotto le coperte?” le domando, lei annuisce… stiamo sotto le coperte e lei mi leva i boxer
“non ho un preservativo” le dico “fa niente” e mi bacia “non potresti uscire incinta?” “domani moriamo quindi…”
“mi dispiace così tanto” “diventeremo come loro” “lo so” “ti amo” “ti amo anche io”
la bacio ed entro in lei con una spinta, poggia la testa nell’incavo del mio collo e
mi morde la pelle che ricopre la mia clavicola, aumento il ritmo e poi rallento…
lei inizia a gemere “guardami” le dico, mi guarda. Amo i suoi occhi “nessuno può dividerci…
io e te non vogliamo essere come loro” dico e la bacio “possiamo farcela fino alla fine” dice lei mentre viene,
la sensazione e stupenda che mi lascio andare e vengo anche io “ti amo così tanto, Harry” “ti amo anche io, Summer” …
 

 
Il grande orologio del riformatorio suonò, era mezzanotte. 
Mentre milioni di persone festeggiavano l’inizio di un nuovo anno, 
i due ragazzi erano morti, amandosi in un letto di un riformatorio 
e avrebbero vissuto insieme, per sempre…
 
 
SPAZIO AUTRICE:
OK OK , CI SONO RIUSCITA?
10 PAGINE E 5703 PAROLE DI WORD … MIRACOLO!
QUESTA OS E’ PER UN CONCORSO, MA SE VOLETE RECENSITE HAHAHAHAHA VOGLIO ANCHE IL VOSTRO PARERE … NON HO PUBBLICATO NIENTE DA MOLTO TEMPO, APPUNTO PERCHE’ STAVO SCRIVENDO QUESTA OS … UN PO’ FANTASY COME PIACE A ME LOL
SPERO VI PIACCIA, HO ALTRE IDEE PER FF CHE POSTERO’ PRESTO , VI AMO ALLA PROSSIMA xx
-Beliectioner 11
  
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