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Autore: AcquaCristallina    16/02/2014    5 recensioni
Avrai gli occhi di tuo padre
E la sua malinconia..
PER OVVIE RAGIONI MA CON GRANDE RAMMARICO HO DOVUTO CAMBIARE ALCUNE PAROLE DELLA CANZONE ORIGINALE
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Madame Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Celeste

Avrai gli occhi di tuo padre
e la sua malinconia..
Il silenzio senza tempo
che pervade..

Gli occhi gelidi di tuo padre.
Ogni volta che mi guarda.
Perché solo ora mi guarda davvero, fiducioso che io esaudisca il suo più grande desiderio.
Un maschio.
 Un figlio da educare alla vita militare, che insegua il suo percorso verso la carriera che porterà onore alla famiglia Jarejes.
Solo ora si interessa a me, ora che la mia pancia prominente rappresenta la sua ultima speranza.
È vicina la fine della mia sesta gravidanza.
Ma tu, piccola mia, non sai di tutto questo.
Io so che sarai una bambina, una splendida creatura.
Il mio istinto materno mi dà questa consapevolezza.
E tuo padre non vorrà più guardarmi.
Non sentirò più il suo sguardo tagliente su di me.
Perché non mi guarda come un marito guarda sua moglie.
Non l'ha mai fatto.
E ora come allora non c'è amore nei suoi occhi.
Nè per me né per te.
C'è tristezza silenziosa che mi avvolge lentamente.
Per quanto tenga a te non può esprimere l'amore che prova, almeno per ora, nei tuoi confronti.
Il suo sguardo è un rigido ordine.
L'ordine di adempiere al mio più grande dovere.
Lo scopo della mia esistenza.
Che purtroppo non raggiungerò neanche questa volta.
Ma questa volta è anche l'ultima..


Al tramonto la marea
Arriverai
Con la luna di dicembre 
Che verserà
Il suo latte dentro me
E ti amerò
Come accade nelle favole per sempre..


È questione di giorni.
Ti potrò stringere tra le braccia,mia piccola Francoise.
Ma non ti affiderò a una balia come ho fatto con le tue sorelle.
Il latte che berrai sarà quello del mio seno.
Ti donerò tutto l'amore che per colpa di tuo padre non ho potuto liberare dal cuore con le altre mie figlie.
Non permetterò che accada di nuovo.
Sei la mia ultima gioia..
Affronterò l'ennesima ira di mio marito cullandoti e stringendoti a me.
Ti proteggerò da lui qualunque cosa accada.
Ti darò tutto l'affetto di genitore represso nel tempo, e il mio basterà a colmare il vuoto di quell'amore che tuo padre non vorrà più darti..


Ti aspetterò senza andar via
Come fanno già le rondini nell'aria
Nella terra mia
Che invecchia ma
Sulla scia di un'altra età ballando sogna


Resisterò fino al tuo arrivo.
Resisterò per la tua felicità.
Perché ogni vita merita di essere vissuta.
Non come la mia.
La mia vita infelice che potrebbe giungere a termine col tuo arrivo.
Ma resisterò per te.
Sei il mio dono del cielo.
Non speravo di rimanere incinta di nuovo.
Ormai non ho più l'età.
La mia terra non è più fertile come un tempo, ma riuscirà a far sbocciare il suo ultimo fiore.
E sarà il più rigoglioso e splendente di tutti.
Avrai quella spensieratezza che io non ho mai avuto, quando ballerai per la prima volta a Versailles.
E io sarò l'orgogliosa e fiera madre della più bella del ballo.
Sì, sarai davvero il fiore più bello del prato, il più raro e delicato.
Ripercorrerò con la mente i balli della mia giovinezza ormai sfiorita, lasciando che la vecchiaia mi raggiunga senza penetrarmi nell'anima, dove grazie a te sarò ancora quella giovane dama che si nascondeva timidamente il viso dietro il ventaglio..


Mentre la tenera luce dell'est
All'alba illumina speranze e ginestre
Il cielo è così
Celeste..celeste..


È l'alba di un nuovo giorno.
Chissà se nascerai oggi, la mattina di Natale.
Sarebbe il più bel regalo poterti tenere vicino al petto.
La luce del sole illumina queste mie speranze e un cielo azzurro.
Azzurro come spero saranno i tuoi occhi.
Ma saranno diversi dai miei, e diversi da quelli delle tue sorelle, e anche da quelli di tuo padre.
Perché non saranno solo azzurri.
Saranno curiosi e innocenti.
Saranno puri e limpidi come l'acqua.
Non saranno azzurri, saranno di un meraviglioso celeste..


Avrai scarpe, abiti e gioielli
Saranno biondi come i miei i tuoi capelli


Avrai tutto ciò che una ragazza potrebbe desiderare.
Non ti farò mancare nulla, tesoro mio.
Voglio che tu viva nella gioia di vivere, almeno finché mi sarà concesso starti accanto.
Voglio sentirmi chiamare con un innocente e melodioso "Mamma" e non con un forzato e formale "Madre", non sarai come le tue sorelle.
Voglio la possibilità di entrare nella tua stanza e aiutarti a sistemare i capelli biondi, sole, senza l'intervento di nessuna cameriera.
Avrai tutti gli abiti che chiederai, il più costoso dei gioielli, quasi per dispetto a tuo padre che sperava di poter addestrare un maschio.
Ti darò tutto ciò che potrà renderti donna, ma non potrò darti l'amore che ogni donna cerca, solo quello materno.
Perché l'amore arriva da solo, ma purtroppo sarà difficile da vivere.
C'è un prezzo per l'essere nata donna..


Ma in un attimo lo so
Volerai via
Verso l'isola lontana
Di una città
Come ho fatto un giorno anch'io
Amore mio
Perché il sole può scordarsi della luna


Vorrei vederti crescere libera.
Ma crescerai in fretta.
Un giorno anche tu te ne andrai.
Verrai promessa in sposa e mi lascerai.
Resterò sola con le lacrime amare della mia vecchiaia.
E allora non potrò fare niente.
Sarò impotente davanti a tuo padre, che ti farà condurre lontano da me, forse in un'altra città, al fianco di un uomo che neanche conoscerai.
Ma infondo è naturale.
Deve giungere questo momento.
È giusto così.
Anche a me è successo.
E mi dimenticherai.
Dimenticherai di essere stata il sole che illuminava le mie buie giornate, buie come la notte nella quale ero la pallida e triste luna.
Dimenticherai della tua dolce infanzia, per via della tua adolescenza stroncata.
Non penserai a me, troppo preoccupata di soddisfare tuo marito.
Chissà se tu avrai i miei problemi.
Non te lo auguro, come non ti auguro un matrimonio imposto.
Perché ogni cuore meriterebbe di conoscere l'amore vero..


Ti aspetterò 
e prima o poi 
Arriverai senza nemmeno far rumore
Ti sentirò 
e resterai
Mentre ormai la terra cambia il suo colore


Continuerò ad attendere fino alla fine.
Verrai alla luce silenziosamente, in una di queste fredde giornate invernali.
Sentirti manifestare l'avvicinamento al giorno della tua nascita è una soddisfazione.
E quando mi dirai che sarai pronta a conoscere il mondo la gioia soffocherà il dolore.
Nell'attesa non mi resta che fissare il paesaggio dalla finestra.
Ecco, la neve di dicembre che ricopre la terra di un bianco puro e candido, come sarà la tua pelle di bambina e come non resterà a lungo la mia, che conoscerà le prime rughe.
Io pensavo che il manto avesse già ricoperto la mia terra, che nulla potesse più germogliare.
E invece tu sei arrivata, e il sole ha voluto sciogliere il gelido ghiaccio.
Presto arriverai in un mondo molto più grande di quello che conosci ora.
Un mondo nel quale resterai molto più a lungo.
E dovrai lottare per restare, piccola mia.
Ma io ci sarò..ti appoggerò sempre Francoise.


In questo mondo che ancora non sai
Dove l'inverno lo vedi dalle finestre
Il cielo è così celeste
Come il soffio della vita
Che spalanca anche le imposte
E a sorridere ti invita
Anche quando non lo vuoi


Di quello che troverai, la prima cosa che vedrai sarà il paesaggio fuori dalla finestra.
Presto ti darò alla luce, e accadrà sul letto alle mie spalle, in modo che appena la levatrice ti prenderà in braccio il mondo esterno potrà ammirarti da questa finestra dalla quale ora contemplo i fiocchi di neve che cadono leggeri.
Li vedrai anche tu, piccola mia, mio piccolo tesoro..
E vedrai quel cielo celeste come i tuoi occhi.
Il cielo..quel luogo dove ti trovavi prima di iniziare a crescere dentro di me.
Lassù,con gli altri angeli.
Un giorno ti porterò personalmente alla finestra, e ti mostrerò questo mondo che ti osserverà.
E io sorriderò, sorriderò nonostante l'ira di tuo padre, la vergogna in cui cadrà la nostra famiglia per colpa mia, l'estinzione dei Jarajes..
Sorriderò a mia figlia, la mia bambina..


Questo vento innamorato
Che anche tu respirerai
Che respirerai..


Quando questo inverno finirà tu avrai tre mesi.
Potrò condurti fuori dal palazzo.
Potrai respirare l'aria fresca della primavera in arrivo.
Perché respirerai Francoise.
Respirerai..
Te lo prometto..


E poi avrò il coraggio di aspettarti ancora una po' 
E ti prometto che vedrai dalle finestre..
Un cielo così..
Celeste..celeste
Un cielo così..
Celeste..









E ORA DICO LA MIA..

Ecco come è nata questa...emh...creatura..
Tutto è iniziato con la canzone Celeste di Laura Pausini:
Quattro minuti per ascoltarla.
Dieci minuti per piangere commossa.
Sei minuti tondi per impararla a memoria.
Neanche un secondo per pensare scriverci una storia su Madame De Jarajes.
Trenta minuti per scriverla (per questo è semplice e banale)
Dieci minuti per rileggerla e correggere i miei errori-orrori.
Quindi un'ora per sfornare una storia su un personaggio che sul fandom di Lady Oscar di EFP mi sembra quasi volutamente ignorato.
Ma sapete tutte che scrivere qualcosa di così lungo in meno di un'ora è impossibile.
Infatti questa storia non è fresca fresca, anzi, è rimasta ad ammuffire nel mio computer per un paio d'anni, come ho detto prima, da quando ho ascoltato per la prima volta Celeste.
In questi anni ho avuto modo di aggiungere qualche frase qua e là e modificare un paio di espressioni che proprio facevano rizzare i capelli (vi dico che ora ho 14 anni, quindi allora ne avevo...emh ..11?).
Spero di avervi in qualche modo ricordato della povera Madame de Jarajes, messa in ombra anche nell'anime.
Un bacio a tutte le appassionate di questo cartone stupendo.
Un doppio bacio a tutte le  pausiniane immortali come me.


P.S. Per ovvie ragioni ma con grande rammarico ho dovuto cambiare alcune parole della canzone originale, ma chiunque abbia un minimo di cultura musicale lo può capire subito.
  
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