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Autore: Manhattan    16/02/2014    0 recensioni
Lee Adams frequente l'ultimo anno alla Herne Hill School di Londra, in conflitto con Medeline, capo cheerleader e innamorata del suo ragazzo, Niall Horan.
Harry Styles frequenta l'ultimo anno alla Herne Hill School di Londra, capitano della squadra di football e rubacuori, decide che Lee Adams sarà la sua prossima preda.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Adams» sentii la sua voce dietro di me sorridente. Harry Styles, meglio conosciuto come il puttaniere della scuola. Le sue ragazze preferite sono quelle del terzo anno, poverette, non se ne lascia scappare nemmeno una, ma gli sono gradite anche ragazze più grandi o più piccole, non gli importa, purché soddisfino il suo enorme bisogno di sesso ogni sera.
«Styles» risposi con tono freddo chiudendo il mio armadietto dopo aver preso il libro di chimica. Mi voltai verso di lui appoggiandomi velocemente all'armadietto dopo che ebbe posato la sua mano destra sull'armadietto accanto alla mia testa.
«Cosa vuoi?» chiesi infastidita.
«Oh giusto, abbiamo chimica insieme, noi» sorrise, di nuovo.
«Non hai risposto alla mia domanda» dissi nervosa.
«Bhe, io credo che già lo sai» continuò a sorridere, ma non sapeva fare altro?
«Sognatelo» spinsi con tutte e due le mani sul suo torace toccando la sottile maglietta bianca per allontanarlo e poi dirigermi verso l'aula di chimica. Non era piena come il solito così mi sedetti all'ultimo banco vicino la finestra. Il professore Williams iniziò a spiegare un nuovo argomento subito dopo aver fatto entrare Harry e averlo fatto sedere al banco di fronte al mio. La lezione non mi sembrava tanto interessante così aprii il quaderno e presi la penna blu scrivendo in un angolo ‘NIALL’ e ricalcandolo più volte. Si, mi piaceva Niall Horan da quando lo vidi che si baciava con Medeline circa una settimana fa, erano fidanzati e mi dava davvero fastidio ma non lo davo a vedere. Styles si girò posando sul banco il foglietto piegato in malo modo. Lo aprii interrogativa pronta con la penna in mano a rispondergli con un secco no, nel caso avesse insistito sul discorso fatto precedentemente nel corridoio. “Horan, eh?”. Merda. Strappai il fogliettino mentre mi alzavo dalla sedia diventata comoda improvvisamente per buttarlo nel cestino accanto alla porta. Tornai al mio posto cercando di seguire la lezione ma inutilmente: ero troppo concentrata su quel biondo dagli occhi azzurri come gli oceani. Dopo che la campanella suonò cercai di afferare più oggetti possibile da sopra il mio banco e gettarli casualmente nella tracolla, mi precipitai fuori dall'aula ignorando completamente le parole del professore riguardo i compiti per evitare eventuali domande da parte di Styles. 
«Lee» Medeline e le sue amiche, Sophie e Gwen, si stavano avvicinando.
«Medeline» risposi con un sorrisino ironico. La ragazza mi tirò un pugno sul labbro inferiore facendomi voltare la testa verso sinistra, appena mi ripresi mi voltai verso Medeline.
«Ma che cazzo fai?» mi voltai incazzata. Intanto tutti gli occhi degli studenti presenti nel corridoio erano puntati su di noi, posizionati tutti in cerchio per vedere meglio la scena.
«Harry mi ha detto che ti piace il mio Niall, non ci provare stronzetta» il mio Niall, quanto facevano male quelle parole. Ma Styles un po' di cazzi suoi non se li sa fare? Certe cose mi fanno salire il crimine.
«Come cazzo ragioni? Il tuo ragazzo non è l'unico ad avere quel nome, sai!» dissi infastidita più che mai.
«Finiscila!» disse tirandomi un altro pugno, questa volta sulla guancia, tagliandomi con un anello, facendomi cadere a terra. Ero seduta sul pavimento freddo mentre si sporcava del mio sangue. Nessuno mi stava aiutando, nessuno l'aveva fermata. E in mezzo alla folla, in prima fila, c'erano Styles e Niall. Mi alzai dirigendomi verso il bagno: oggi non volevo fare lite, ero stanca, di tutto. Mi bagnai i polsi e successivamente il viso, fregandomene del trucco. 
«Lee!» la voce della mia migliore amica che gridava il mio nome sulla soglia della porta del bagno femminile attirò la mia attenzione. Sollevai il viso guardando la mia migliore amica.
«Summer» ero più rilassata quando c'era lei, con me. Summer lasciò che la sua borsa cadesse vicino la porta por poi precipitarsi sul mio viso accarezzandolo toccando con delicatezza, quasi a sfiorare, le mie ferite.
«Mi dispiace, tantissimo, Tomlinson mi ha trattenuta e quando ci ha raggiunti Medeline raccontando a Louis che aveva fatto un ottimo lavoro e dicendo che era andata alla grande, sono corsa qui. Oh quanto mi dispiace, Lee» Come era dolce, non è cambiata per niente da quando la conobbi in secondo superiore. 
«Non preoccuparti, non è colpa tua» Si allontanò dal mio corpo per inchinarsi leggermente verso la sua borsa estraendone una boccetta di disinfettante, del cotone e un cerotto. Era sempre preparata. Bagnò il cotone con il disinfettante e poi lo poggiò sul taglio presente sulla mia guancia, gemetti quando la mia pelle aperta venne a contatto con il freddo disinfettante. Poi disinfettò l'altra ferita e mise il cerotto color carne sulla mia guancia destra.
«Dai, vai fuori che c'è Horan che ti aspetta» disse facendomi l'occhiolino.
«Cosa? Horan? Quell'Horan?» chiesi stupita.
«Si, dai che ti aspetta!» rise spingendomi delicatamente verso l'uscita del bagno.
«Hey» sentii alle mie spalle quando uscii.
«Hey» risposi al ragazzo biondo voltandomi verso di lui. Si avvicinò posando entrambe le mani sulle mie guance.
«Mi dispiace se non ti ho aiutato ma sai, mi sono bloccato non ce la facevo, avrei fatto la figura del coglione se ti avrei aiutata» avevo sentito bene? Niall che diceva quelle parole?
«Cosa? La figura del coglione? Ma vaffanculo! Pensavo fossi diverso Horan!» perfetto, ora avevo iniziato a chiamare anche Niall per cognome, chiamo tutte le persone che mi stanno sul cazzo per cognome. Me ne andai, lui nemmeno cercò di fermarmi, che delusione. Mi diressi verso la mensa, fra i litigi, le chiacchiere e tutto il resto, era arrivata l'ora di mangiare. Appena entrai mi diressi a testa alta verso il bancone, presi un vassoio e iniziai a fare la fila. Non avevo paura, non di lei. 
«Oh, buongiorno cara, ho saputo cosa ha fatto Medeline, che schifo» disse Rosy, la cuoca della scuola, da dietro il bancone.
«Già, uno schifo.» ripetei a bassa voce.
«Insomma, ci vogliamo muovere?» mi voltai.
«Styles» non c'era da stupirsi.
«Mhh.. La carne e l'insalata» dissi riferendomi a Rosy. Ricevetti ciò che chiesi e dopo aver trovato un tavolo vuoto mi sedetti lì.
«Scusami, ho fatto tardi» disse sedendosi Summer. «Medeline e le oche stanno mangiando frutta» continuò la ragazza.
«Summer, non voglio sentirla nominare» dissi iniziando a mangiare l'insalata.
«Uhm.. Come desideri». Finito di mangiare ci dirigemmo nella classe di arte insieme. Suonata l'ultima campanella uscimmo dall'istituto insieme e salutai la mia migliore amica perché doveva prendere il BUS. Mi incamminai verso casa e misi le cuffie per isolarmi dal resto del mondo, eravamo solo io e la mia musica. Ma una macchina nera dai finestrini oscurati si accostò al marciapiede vicino a me. Il guidatore abbassò il finestrino destro facendo rivelare uno Styles sorridente.
«Sali, ti offro un passaggio» disse sorridente.
«No, grazie. Ho bisogno di camminare» risposi continuando a camminare seguita dalla macchina a velocità pari ai miei passi.
«Non mordo, sai» sorrise di nuovo. Esitante salii in macchina e gli indicai la strada verso casa.
«Grazie, ciao» dissi scendendo dalla macchina e avviandomi verso il vialetto di casa.
«Ciao» lo sentii ridere alle mie spalle prima che la macchina sfrecciasse lontano da me.

Spazio autrice
Hey, premesso che so di non essere brava, ma mi sto impegnando :) non saprei che dire, non ci so fare con le parole.. Spero che vi piaccia, se ci sono cose che non vanno vi prego di dirmelo, in modo tale che io possa cercare di migliorarle :) se volete nel prossimo capitolo potrei mettere le foto delle protagoniste, dei ragazzi non credo che serva lol. 
Manhattan 
  
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