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Autore: Nurmilintu    16/02/2014    0 recensioni
Non è facile quando non hai ben chiaro chi sei e cosa devi fare. Non è facile svegliarsi un mattino e vedere che il mondo è cambiato. La tua vita si è rivoluzionata e tu non sei più lo stesso. E ti senti solo in mezzo alla folla. Ma quando la fine delle disgrazie sembra non finire mai, ecco che arriva la notte e cambia il corso di ogni evento.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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Ogni giorno Julien si guarda allo specchio. Vede un corpo da donna che non le piace. Ha solo quindici anni ma ne dimostra venti. La gente pretende da lei una maturità che ancora non ha acquisito e quando aprendo bocca lo dimostra, gli altri rimangono come delusi. Come se fosse lei “sbagliata”, immatura, infantile, troppo ingenua. Lei ha quindici anni, non è ancora “grande”, non vuole esserlo. Julien non vuole crescere, ma si sente come tradita dal suo stesso aspetto.

Non mangiare la fa sentire un po' meglio, da questo punto di vista. Si sente leggera, piccola, quando ha fame. Negli ultimi mesi ha peso quasi tutto il seno e la cosa l'ha resa soddisfatta e piena di gioia, ma poi...
Indossa solo jeans e felpe extralarge unisex, così si sente più protetta, più invisibile. Le piace non essere notata, isolarsi da sola in qualche luogo deserto. Parlare con gli altri la infastidisce, loro non capiscono, non la comprendono e la fanno solo sentire male. Stupida.
Lei è una ragazza davvero poco loquace con gli altri, anche se con se stessa parla molto, si dà consigli e si consola. Parla di fronte allo specchio praticamente ogni giorno: il suo riflesso le dice sempre ciò che vuole sentire. Le racconta le sue bugie preferite e la illude, rinchiudendola in una gabbia d'oro che a lei piace tanto.

A volte però perfino il suo riflesso la delude, la uccide. Con le parole è bravo a mentire, ma quando le parole finiscono, quando non sa più quale frottole raccontarle, ecco allora che si spoglia delle sue maschere, si mostra nudo di fronte a lei, con tutta le sue imperfezioni, i suoi difetti.
È bravo a mentire, ma quando mostra la verità lo fa in un modo crudo, violento, diretto. La ferisce. E questo avviene praticamente ogni giorno. È come un rituale quotidiano: prima la porta nel magico mondo dell'illusione e delle bugie, poi esaurisce le parole e allora si sveste dei maglioni e delle giacche enormi che lo coprono e mostra a lei la verità cruda e nuda.
Julien si arrabbia allora, non vuole vedere. Le bugie sono vere, è la verità ad essere falsa. Non vuole credere allo specchio. Piange, si sente sola: perfino il suo riflesso l'ha abbandonata.

Ora non rimane che lei. Allora copre gli specchi, si sdraia sul letto e chiude gli occhi. Si immagina diversa, in un altro mondo, fuori dal tempo, una dimensione che rasenta l'eterno, dove nulla cambia, nulla cresce. Un'altra lei, un diverso mondo senza tempo, un'altra vita.
Così Julien si addormenta ogni notte, tra lacrime e fantasie.
Il mondo dei sogni le piace, nei sogni è tutto diverso: lei può mangiare senza ingrassare, senza crescere. Rimanendo leggera, bambina. Così sogna di mangiare gelati e ciambelle e di vede felice, finalmente di nuovo piccola, innocente.

Il problema è il risveglio. Si sveglia sempre si soprassalto, con la gola chiusa che la fa soffocare, crampi fortissimi allo stomaco le ricordano che è ritornata nel mondo reale, dove il cibo non si può mangiare, dove il cibo è il male. Dove il cibo si può solo guardare e desiderare, ma mai toccare.

 

  
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