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Autore: LuxKatoUlisse    17/02/2014    1 recensioni
Lux Black, un ragazzo timido, introverso ma dotato di un grande animo nobile, è cresciuto nel passato dopo che la sua famiglia si è rifugiata nel 20° secolo a causa di intimidazioni da parte di alcune organizzazioni criminali del futuro.
Un giorno Lux, avendo compiuto 17 anni, scopre di provenire dal futuro e, una volta arrivato lì, il ragazzo dovrà affrontare molte peripezie, al fine di salvare la specie umana dall'attacco globale dei Rettiliani, alieni malvagi che da millenni progettano l'estinzione dei terrestri.
Sarà il grande sostegno dei suoi amici più fedeli ad aiutarlo a vincere la più grande battaglia di tutti i millenni.
La fantascienza, il mistero, l'amicizia e l'amore sono i principali ingredienti di questa avventura.
Le descrizioni dell'universo, del nostro sistema solare e di tutte le bellezze del cosmo a noi sconosciuto permettono di entrare in prima linea all'interno di questa realtà multiforme.
La storia, inoltre, è ricca di colpi di scena e di dettagli scientifici, spiegati con incredibile chiarezza e con una tecnica ispirata allo stile degli autori della fantascienza.
I concetti di spazio e di tempo nell'universo di Lux mutano in maniera radicale.
Genere: Avventura, Guerra, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il ragazzo del futuro (LA TRILOGIA)'
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Capitolo 16
Destino crudele



 
 

Festa su Titano

In seguito alla grande vittoria di Lux, ci furono allo stadio grandissimi e lussuosi banchetti dove tutto il pubblico si accomodò per festeggiare.
Alla festa c’erano tutti:
imprenditori, giornalisti, sindaci di Human Nation, la stampa, alcuni politici alieni, robot, mutanti, esseri digitali ed esseri umani.
Il torneo fu trasmesso in diretta solare per tutta Human Nation e Lux si fece conoscere come il combattente numero uno che sconfisse il rivale della campionessa dell’edizione 3004.
Lux non se l’aspettava; per un attimo si sentiva importante, ammirato da tutti e amato da chiunque.
Alcuni bambini vollero farsi una foto con lui, altri invece volevano un suo autografo.
Al ragazzo sembrò per un attimo di sognare, ma fortunatamente era già tutto reale.
 
Michelle era felicissima per Lux e lo ammirava con tanta passione.
La ragazza era bellissima come sempre:
ella indossava un elegante abito bianco, scollato a mezze maniche, lungo fino ai piedi e tagliato poi apposta verso la gamba sinistra (come se l'abito fosse un kimono giapponese), dei bei tacchi a spillo neri, un bellissimo ferma capelli sottile color oro in testa e una collana di perle piccole intorno al suo collo.
Inoltre la ragazza si mise il rossetto, il trucco e lo smalto rosso sulle dita.
Michelle era praticamente bellissima.

Morgan, dopo aver bevuto un piccolo bicchiere di champagne, andò verso Michelle, la prese per mano e le disse con un’aria seria:

- Io e te dobbiamo parlare. -
- Ti ho detto già che mantengo la promessa, non preoccuparti. - esclamò la ragazza con aria furiosa.
- Vieni con me lo stesso, Michelle, e non fammi arrabbiare!!! Devo dirti una cosa molto importante. -

Michelle, nonostante fissò Morgan con aria stupita e un po' preoccupata, decise di seguirlo in un piccolo angolino.

Nel frattempo Alex e John fecero compagnia a Lux, mangiando insieme a lui gli avanzi del buffet.
John disse felice all'amico:

- Sei riuscito a stracciare quel figlio di trota di Brux, complimenti Lux. -
- Grazie John. - gli rispose Lux - Ma il merito è anche di Warriorsky, il quale ha combattuto bene insieme a me. -
- É stata la battaglia più fica della storia. - esclamò Alex - Forte quando hai trasformato Warriorsky in una fiammante e possente super automobile da corsa. -
 
Improvvisamente dall’alto arrivò un Cyber Cyp il quale, andando verso Lux, iniziò a materializzare un ologramma dal suo occhio rosso, mostrando ai presenti il viso di Lady Earth.
 
Contento di vederla Lux le chiese:

- Oh, Lady Earth, che piacere vederla… Senta: questo Cyber Cyp funziona anche da telefono con comunicazione visiva? -
- Esatto! - gli rispose la donna - I Cyber Cyp possono anche essere delle Cyber camere; sono veramente fantastici questi piccoli androidi. Comunque mi voglio congratulare con te per la vittoria al torneo robotico. -
- Grazie mille, mia signora. - disse felice il ragazzo
- Prego caro. - gli disse la presidentessa con un sorriso molto gioioso - Sono molto fiera di te ragazzo, dico sul serio. E ora divertiti insieme ai tuoi amici, te lo meriti. -
- Grazie mia signora. - disse il ragazzo.

Il Cyber Cyp interruppe la comunicazione e se ne tornò da dove era venuto, mentre Lux continuò a festeggiare con i suoi amici.
 


 

Fermata del pullman spaziale di Titano

Dopo 2 ore di baldoria la gente decise di tornarsene a casa, dato che la festa era finita.
Morgan e Michelle già se n’erano avviati con una limosine spaziale e allo stadio rimasero solo Alex, John, Lux e il prof. Algokitmo, i quali aspettarono che arrivasse il pullman spaziale.

Improvvisamente un vento, proveniente dai monti di Titano fece volare via le lenti a contatto di Lux e quest’ultimo corse per raccoglierli;
dopo qualche secondo di ricerca il ragazzo riuscì a trovare a terra le lenti a contatto, ma improvvisamente avvertì qualcosa di strano da dietro le sue spalle, un qualcosa di minaccioso (ciò non era la prima volta).

- Oh, no. - disse terrorizzato Lux - Non ora, no!... -


Il prof. Algokitmo osservò dallo Sfigometro che il maleficio oculare del suo allievo superò di nuovo i 300 Sfiga volt e la cosa lo preoccupava tantissimo.
Ad un tratto i ragazzi videro in lontananza una luce infuocata, accanto a Saturno e dopo qualche secondo scoprirono una sconcertante verità:
Una delle piccole lune del pianeta, per fortuna disabitato, esplose violentemente in un fortissimo boato atomico lanciando i suoi residui (meteoriti) nello spazio.
Una navicella spaziale rossa stava sorvolando Titano quando ad un tratto un meteorite colpì violentemente il suo parabrezza, facendola cadere velocemente sul suolo.
Una tremenda esplosione, creata dall’impatto del veicolo sul suolo, provocò un incendio terribile, ma la navicella spaziale fortunatamente era ancora intatta.
 
Alex, John, Lux e Algokitmo intervennero per salvare i passeggeri della navicella in fiamme, anche se l’impresa fu molto complicata;
sul posto d’impatto si udirono grida strazianti da parte delle persone bloccate sui sedili ma alcune di esse riuscirono ad uscire fuori dalla navicella sane e salve.
Il prof Algokitmo si mosse con gran agilità saltando da una pietra ad un’altra, entrò all’interno della navicella in fiamme e riuscì a salvare molte vite.
Molti passeggeri furono messi in salvo non solo da Algokitmo, ma anche da Alex, John e Lux. 
Infine toccò al pilota della navicella, ma i ragazzi, una volta arrivati a destinazione, scoprirono che il pilota di volo era ferito gravemente alla tempia a causa di un sassolino, staccato durante l’impatto da un meteorite.
 
Portandolo in salvo fuori dalla navicella, i ragazzi notarono che il pilota, nonostante fosse in coma, era ancora vivo.
A soccorrerli vennero l’ambulanza, i vigili del fuoco e la polizia di Human Nation, i quali provvidero a tutto.
I passeggeri stettero in gran forma per fortuna e vennero accompagnati da Alex, John, Lux e Algokitmo sul il pullman spaziale diretto verso casa, mentre il pilota fu portato d’urgenza sulla Luna terrestre, in un ospedale, nominato: Moon center.
In quel terribile incidente per fortuna nessuno perse la vita.
 

Ospedale

Lux, Alex, John e Algokitmo andarono al Moon center per controllare le condizioni del pilota; i medici per fortuna dissero ai ragazzi che le condizioni del paziente erano stazionarie e quindi non in pericolo di vita.

Nel 31° secolo D.C. la medicina era in grado di compiere imprese eccezionali che invece quella del 21° secolo lasciava un po' a desiderare: i medici nel futuro non erano esseri umani, ma solo alieni o robot; raramente un essere umano diventa medico.
Nel futuro non esistevano le amputazioni corporee poiché le parti danneggiate del corpo (lese o infettate gravemente) venivano rigenerate o con la clonazione delle cellule staminali oppure con alcuni laser speciali.
Inoltre la medicina del 31° secolo era in grado di combattere e distruggere facilmente molti tumori grazie al progresso scientifico del futuro e il coma era soltanto farmaceutico grazie alle speciali, moderne e sofisticatissime macchine.
Nel futuro, curare un tumore era come curare un semplice raffreddore; tutti potevano usufruire (senza alcun problema economico) delle cure dato che, accanto al patto di Ippocrate, ne arrivò un altro verso gli inizi del 22° secolo con il nome di "patto di Rosemberg" (o "patto della rosa crociata"), il quale sanciva che:

ogni paziente (ricco o povero, di qualsiasi ceto sociale, senza alcuna discriminazione) aveva il diritto ASSOLUTO di essere curato senza alcun tipo di procedimento burocratico.

In parole povere nel futuro non esistevano casi di malasanità, poiché tutti i medici svolgevano il loro ruolo con molta serietà; nessuno di loro, nemmeno uno, era inqualificabile.

I ragazzi fecero compagnia al pilota, durante il suo coma momentaneo, facendo poi i turni di notte.
Verso le 3:00 del mattino Lux, rimasto solo da un’ora, strinse le mani dalla rabbia:
il ragazzo si sentiva responsabile per l’incidente e sapeva già che prima o poi una disgrazia sarebbe capitata.
Egli non era riuscito a captare meglio il segnale e ad evitare quel terribile incidente.
La cosa più strana però era che l’incidente doveva essere mortale, dato che il maleficio oculare era superiore a 300 Sfiga volt, ma ciò non si era mai verificato, perché? Cosa voleva dimostrare Darkus a Lux con questa sua azione fatalistica?
Ancora molte domande afflissero la mente del ragazzo.
 

Appartamento

Alle 3:30 AM, Lux tornò su New Gaia nel suo appartamento, provando a dormire un po’ dopo una giornata veramente stressante.
Improvvisamente il ragazzo fece un sogno molto particolare.
 
 
 

Sogno: 14 aprile 1987, Torino

Lux nel sogno era un bimbo di due anni ed egli si trovava nel 20° secolo dc (14 aprile 1987) a casa sua, nella sua bella cameretta.
Nel sogno egli vide il volto di sua madre Laura, una donna bellissima dal volto angelico.
Laura era una donna alta 1,75 m e aveva i capelli a caschetto ma un po' lunghi, lisci e neri, con la frangetta, occhi lucenti e celesti e carnagione chiara come l’acqua pura, un rossetto sulle labbra e indossava una camicia bianca con una bellissima gonna nera; infine la donna indossava anche dei bellissimi sandali bianchi.
 
Laura, accarezzando il figlioletto, gli disse sorridendogli:
 
- Ciao Lux, piccolo mio. La mamma purtroppo deve andare al lavoro, ma non ti preoccupare che tornerò subito da te, piccolino. Ti voglio un mo
ndo di bene, figlio mio. -
- Ti voglio bene mammina. - disse
 felice il piccolo Lux
 
Il piccolo Lux sorrise e fu abbracciato al petto affettuosamente dalla madre.
Laura cantava al suo bimbo le canzoni della ninna nanna per farlo addormentare.
Una volta addormentato, la donna scese in salotto dove sul divano c’era suo marito:
Alessandro Black, il quale stava leggendo un giornale e 
Lux non era più nei panni di un bimbo di due anni ma guardava la scena come da telespettatore.
Laura, andando dal marito, gli chiese:
 
- Caro, ho messo nella sua culla Lux. Io ora devo andare nel futuro: Lady Earth mi ha chiesto di farle un servizio molto urgente. -
- Ok, cara. - le rispose Alessandro - … Ma mi raccomando: non fare tardi. -
- Hahaha, ti va di scherzare, amore? - disse Laura sorridendo - Io prendo la macchina del tempo e al mio ritorno sarò già qui, non temere. È come andare e tornare dal tabaccaio. -
- Lo so! Volevo solo prenderti in giro. -
 
Alessandro, alzandosi poi dal divano, prese per mano la moglie, la fece sedere sul divano e, fissandola negli occhi, le disse:

- Sei bravissima come madre, lo sai? -
- Grazie amore. - rispose la moglie con un sorriso angelico.
- Quando nostro figlio diventerà grande, gli diremo la verità e cioè che veniamo dal futuro! Sarà contento quando saprà di ciò, verrà accolto a braccia aperte da Lady Earth. -
- Però, caro, speriamo che la notizia la prendi bene. - disse preoccupata la donna - Non vorrei che lui.. ecco… -
- …. Si sentisse diverso dai suoi coetanei di quest’epoca??? - aggiunse il marito.
- Esatto! - confermò la donna con aria preoccupata - Senti caro, perché non gli diciamo ora la verità? Anche se Lux è ancora un bambino, è capace di interiorizzare la questione.
Lo portiamo nella nostra epoca futura, in modo che lui capisca chi siamo veramente. -
- Ascoltami Laura… - la pregò Alessandro, guardando la moglie dritta negli occhi - Ne abbiamo parlato una centinaia di volte: Lux non è ancora pronto per conoscere la verità! Lux è un bambino!! -
- Bambino o non, Lux ha il diritto di saperlo!!! Noi siamo i suoi genitori. -
- Appunto cara! È proprio perché siamo i suoi genitori che abbiamo il dovere di proteggerlo. -
- Ma proteggerlo da cosa?... Da quello schifoso di Dark Evon??? -
- NON PRONUNCIARE QUEL NOME, AMORE. - le gridò Alessandro con aria terrorizzata
- Io non ho paura di quel demonio! - gli rispose Laura con tono deciso - Sono pronta in qualsiasi momento a pronunciare il suo nome: Dark Evon, Dark Evon, Dark Evon… -
- ORA BASTA AMORE, SMETTILA!!! - le gridò l'uomo, spaventato e arrabbiato.

La voce di Alessandro fu talmente forte da svegliare di colpo il piccolo Lux nella sua culla.
Il bambino, infatti, scoppiò in una marea di lacrime e Laura disse al marito:

- Hai visto cosa hai fatto, caro? Hai fatto svegliare di colpo il nostro bambino… Ora lo vado subito a coccolare. -
 
La donna, alzandosi dal divano, andò nella cameretta del suo bambino, lo abbracciò forte al petto e con tenerezza gli disse:

- Su, su Lux, non piangere… La mamma è qui con te, tesoro. -
- Papà urla… - singhiozzò il bambino dalle lacrime - … perché papà urla? -
- Papà si è spaventato per una cosa, ma ora è tutto passato amore mio. -
 
Il Lux adulto, vedendo la scena del suo alter ego da piccolo in braccio a sua madre, si commosse un po'.
Il bimbo riprese a dormire e Laura ritornò in salotto da Alessandro.
Il marito, fermando la moglie per un braccio, le disse:
 
- Cara, per favore… -
- … Tu hai paura, Alessandro. - gli disse Laura
- Paura di cosa? - le chiese stupito l’uomo
- Di Dark Evon, ecco di cosa?!! - disse la donna
- Oh, per favore Laura, io non ho paura di niente. -
- Bugiardo! Non vuoi che io pronunci il suo nome. -
- Ok! - gridò un po’ furioso il marito - Ho paura che tu pronunci il suo nome, ma solo per la tua incolumità, ecco. -
- So badare a me stessa, grazie. - disse Laura
- Amore... - disse Alessandro, avvicinandosi a lei - … Tu sei “mamma” di un bambino e Lux ha tanto bisogno di te. -
- Lo so, Alessandro, ma lavoro alla Destination world e sono ben addestrata… Va bè, io devo andare, tesoro. -
- Mi raccomando Laura, fai attenzione. -
- Tranquillo!!!... Starò in campana! -
 

Sogno: Casa Bianca, 14 aprile 3002

Laura, uscendo di casa, azionò il teletrasporto dal suo braccialetto elettronico per arrivare istantaneamente a Stone Age, mentre Lux adulto fu inghiottito da un vortice oscuro che, a sua volta, lo condusse nel futuro all’interno della Casa Bianca.
Lux si trovava nel periodo storico "14 Aprile 3002" ed era notte fonda:
Il ragazzo si trovava nella sala presidenziale, vedendo poi lì Lady Earth parlare con Laura.
Laura, dopo aver fatto alla Presidentessa un saluto militare, le disse:

- Sono pronta, mia signora! - disse con tono deciso la donna - Cosa dovrei fare? -
- Fossi in te non sarei molto entusiasta. - le disse preoccupata Lady Earth
- É successo qualcosa, mia signora? - le chiese Laura
- Puoi chiamarmi per nome, lo sai? Io e te siamo amiche. - disse la Presidentessa
- Lo so, Angel. - disse Laura, chiamando la Presidentessa con il suo nome da battesimo.
- Laura… - la chiamò Lady Earth, venendo lentamente verso di lei e appoggiandole le mani sulle spalle - … La missione che dovrai affrontare sarà molto dura. Dovrai… ecco… combattere. -
- Non ci sono problemi, Angel. - esclamò con tono deciso Laura
- Laura, l’avversario non è affatto una semplice creatura come tutte le altre. -
- Angel, io me la so cavare, fidati. -
- Sei troppo sicura di te, carissima… Devi stare in campana, soprattutto perché ora sei mamma di un bambino. -
- Credi che io non lo sappia? -
- Che cosa vuoi intendere? -
- Ormai so tutto. So come andrà a finire e mi dispiace tantissimo per il mio bambino… Ma ahimè, è destino che mi accada ciò. -
- No!... - disse Lady Earth, indietreggiando dalla paura - Non dirmi che… -
- Si Angel, hai indovinato. - disse Laura con uno sguardo deciso - L’ho fatto!!!... Però ti giuro Angel, io… non l’ho fatto a posta, te lo giuro, amica mia!!!!... è stato un caso, io l’ho saputo e ho pianto tutta la notte, io… -
 
Ad un tratto Lady Earth, furiosa, diede un fortissimo schiaffo sulla guancia destra di Laura; Lux, vedendo la scena come da telespettatore, rimase a bocca aperta.
Laura, con occhi lucidi di lacrime e spalancati nel vuoto, provava un senso di rimorso e mortificazione; la presidentessa, piangendo un po' anche lei, ma nascondendolo con la testa china, gridò all'amica:
 
- …. Sei…. Sei una sciocca, Laura!…. SEI UNA SCIOCCA, ECCO COSA SEI!!! -
- Scusami, Angel. - singhiozzò un po' dalle lacrime Laura, cercando di non mostrarle.
- … TI RENDI CONTO DI COSA HAI FATTO? …Ora andrai incontro al tuo destino! -
- Angel… ti prego, perdonami… -
- Laura, Lux ha bisogno di te. -
- LO SO!.... Lo so!... -
- Dobbiamo escogitare qualcosa, Laura… Tengo molto a te e non voglio perderti per nessuna ragione al mondo… -
 
Laura, facendosi abbracciare da Lady Earth (Angel), la strinse molto forte piangendo e Angel a sua volta, accarezzandole la testa, le disse:
 
- Scusami per lo schiaffo, chicca mia … Troveremo una soluzione a ciò... -
 
Ad un tratto Lux non vide più nulla: la scena fu improvvisamente inghiottita da un altro buco nero, dal quale poi uscì all’impazzata Darkus.
L'angelo della morte si diresse violentemente verso il ragazzo.
 

Stanza di Lux

Il ragazzo si svegliò di scatto dal sonno, ritrovandosi sudato e con il cuore che gli batteva a mille.
Un raggio di luce dei pali notturni illuminarono la camera di Lux ma ad un tratto il ragazzo intravide la sagoma di un corpo di una persona.
Spaventato, Lux saltò sul letto, ma poi scoprì che la figura in realtà si trattava di Lady Earth, la quale si manifestò al ragazzo avanzando verso il raggio luminoso della stanza.
Stupito di ciò il ragazzo chiese alla Presidentessa:

- Mia signora, … ma… ma lei… come ha fatto ad entrare nel mio appartamento, senza che io me ne accorgessi? -
- Sono arrivata qui con un tele trasporto. - rispose Lady Earth - Non prendermi come una maniaca; ho giurato a tuo zio Albert che ti avrei anche sorvegliato, in caso di pericolo. 
Stavi sognando, Lux, e mentre dormivi gridavi e così sono corsa immediatamente da te. Scusami se avrò violato la tua privacy, non era mia intenzione farlo. -
- Proteggermi da chi, mia signora? - le chiese stupito Lux
- Da Algar, è ovvio. - rispose la donna - Lui ti sta tenendo sotto d’occhio e vuole a tutti i costi finire ciò che non era riuscito a fare quando eri bambino. Sei molto importante per me, Lux. -
- Mia signora... - disse preoccupato il ragazzo - Io ho fatto un sogno che riguardava mia madre e lei nel passato. -
- Lo so. - rispose Lady Earth - Ciò che hai fatto non era un sogno, Lux. Ciò che hai visto è accaduto veramente. -
- … Perché lei diede quello schiaffo a mia madre? - le chiese il ragazzo
- Lux… - cercò di spiegargli la donna - … Non fraintendermi; non ce l’avevo con tua madre. Io e lei siamo sempre state grandi amiche inseparabili e io la volevo un mondo di bene, e le voglio ancora... -
- Si, ma cosa ha fatto mia madre?... Cos’era quella cosa che non doveva fare? -
- Tua madre scoprì qualcosa relativo al suo destino… “Come” non te lo posso dire, perché sei ancora troppo giovane per sopportare un peso del genere. -
- Allora mia madre sapeva che sarebbe morta in quella missione, non è così? -
- … Si, purtroppo! Lux, desidererei tanto che tu non ci pensassi più su tale argomento e che ci occupassimo di un altro problema! Vieni con me a casa mia. -
 

 

Casa Bianca

Detto ciò Lux, prendendo una mano di Lady Earth, fu teletrasportato all’interno della Casa Bianca, in un salotto, dove il ragazzo si sedette su una poltrona faccia a faccia con la donna, seduta su un'altra poltrona pure lei.
 
Accanto alle due persone, alla destra di Lux e alla sinistra di Lady Earth, c’era una grandissima finestra ad arco sottile, grande come quelle del palazzo di Versailles (Parigi), dove mostrava il giardino della Casa Bianca di primo mattino:
Erano proprio le 6:00 AM a New Washington e anche se il sole doveva ancora sorgere, il cielo era colorato di un blu chiaro diurno.
Lady Earth, guardano fisso negli occhi il giovane, prese le sue mani, le riscaldò con le sue, e con tanta dolcezza gli disse:
 
- So cosa ti sta turbando in questo momento. Hai incontrato di persona l'angelo della morte che rappresenta il tuo maleficio oculare, vero? -
- E lei come fa a saperlo? Non mi sembra di averle detto ciò. - le chiese stupito Lux
- Lo leggo dai tuoi occhi, caro, e poi conosco il tipo del tuo maleficio; verso l’età matura l’autore si scopre alla vittima in una visione. Non sei l’unico caso, lo sai? -
 
Lux non ce la faceva proprio più a sopportare tutte queste sofferenze e tutte queste grandi responsabilità: la sua testa, piena di informazioni, gli sembrò di scoppiare;  ormai il ragazzo era stanco di subire ingiustizie di continuo.
Stringendosi le mani, il giovane, adirato con se stesso, disse:
 
- …Quando finirà la mia sofferenza??? NON NE POSSO Più!!! -

Lady Earth, appoggiando dolcemente la sua mano sulla spalla destra di Lux, lo fissò con dolcezza negli occhi e gli disse:

- Indugio che tu già sappia perché hai questa capacità oscura di terrorizzare le persone, involontariamente, attraverso i tuoi occhi. -
- É una cosa di cui non ne vado fiero. - mormorò Lux, stringendosi i pugni.
- Ascoltami Lux: tu non sei cattivo; Algar, il quale ti aggredì da piccolo, non riuscì a portare al termine il suo piano diabolico, ma ti maledì, dandoti quel maledetto potere degli occhi della morte. -
 
Il ragazzo a quel punto si sfogò, cacciando tutta la sua rabbia che aveva con se in corpo, ma poi fissò la donna e le disse:

- …Io sono stanco... stanco di portare da anni questo maleficio. Prima di venire qui nel futuro, feci una visita oculistica e il mio oculista, vedendo i miei occhi attraverso le macchine, dopo il suo turno di lavoro perse la vita in un incidente stradale e tutto è per colpa mia!!!... -
- Ti sbagli! - lo contraddisse la donna - La colpa è solo di Algar! È lui che ha ucciso il tuo oculista, non tu. -
- Ho paura, mia signora. Vorrei tanto credere a ciò che mi ha appena detto. -
- Cosa ti ha detto la figura sinistra nella tua visione? -
- La figura sinistra si chiama Darkus ed è dentro di me da quando Algar mi maledì.
È Darkus a far funzionare il maleficio oculare.
Nella visione lui mi disse, durante il combattimento contro Brux, che ho aumentato senza accorgermene il mio maleficio di 350 Sfiga volt. -
- Quindi Darkus sta diventando sempre più forte, non è così? -
- Mi ha detto anche che non lo avrei più controllato, dato che prima o poi lui si ribellerà a me. -
- E ti ha detto qualcos’altro? -
- Si!... Prima di liquidarmi mi ha posto due scelte, due scelte alternative molto difficili:
Con la prima scelta io avrei dovuto accettare un piccolo aiuto da parte sua a ritornare cosciente, vincere il campionato e riabbracciare i miei cari, ma in cambio lui avrebbe fatto del male da dentro di me a molte persone, fra i quali anche ai miei amici.
Con la seconda scelta, invece, avrei dovuto accettare di morire e venire con lui nel Regno dei morti.
In queste due scelte non c’era un’altra alternativa migliore; inizialmente stavo accettando la prima scelta, però ho riflettuto e avevo capito che la vita degli altri era più importante della mia e perciò, per non fare del male a nessuno, soprattutto ai miei amici, scelsi la seconda alternativa, deciso di andarmene senza rancori. -
- E se hai scelto la seconda scelta, perché sei ancora oggi lo stesso vivo? -
- Perché Darkus non me la concesse, è ovvio. Lui non se l’aspettava che io avrei scelto la seconda possibilità e così, per premiarmi (si fa per dire), ha deciso di modificare la prima scelta:
salva la vita, in cambio di una tortura (non letale) a una persona e per farmi convincere mi disse anche che l’avrei potuto evitare... Ci ho creduto ma ho fallito!
Quell’autista della navicella spaziale, schiantatasi su Titano, è in coma ma non in pericolo di vita per fortuna.
È tutta colpa mia, è sempre colpa mia. -
 
La rabbia di Lux fu talmente grossa da fargli scatenare al suo interno un’ira incontrollabile:
il ragazzo era stanco di tutto, stanco di continuare a fare del male a causa del suo maleficio oculare, ma Lady Earth, prendendo con le mani il viso del ragazzo per poi accarezzarlo, gli disse:
 
- Per l’ennesima volta, Lux: tu non sei cattivo... e l’ho hai anche dimostrato. -
- … Che cosa vuole intendere? - le chiese Lux
. Di quello che hai fatto con Darkus. . disse la donna - Le creature malvagie come lui partono sempre dal presupposto che gli esseri umani siano egoisti, cattivi e cinici; lui era molto sicuro che tu avresti scelto la prima alternativa, ma tu invece hai scelto la seconda e non lo hai fatto con la testa, Lux, ma… con il cuore. -
 
Per queste belle parole della donna, Lux ad un tratto alzò la testa con aria stupita, ma in cuor suo era felice.
Lady Earth stava facendo di tutto per convincere il ragazzo della sua bontà naturale.
Lux iniziò a percepire da parte della donna una grandissima protezione, un amore che mai, fino in quel momento, aveva percepito:
il ragazzo vide nella presidentessa il volto di sua madre Laura.
Ormai Lady Earth era rimasta l’unica che rappresentasse la madre del ragazzo, la sua migliore amica del cuore.
Commosso Lux abbracciò molto forte Lady Earth e quest’ultima, accarezzandogli a sua volta il capo e cacciando qualche piccolissima lacrima di commozione, gli disse:

- Ti ho sempre voluto bene come un figlio… Sei tutto ciò che è rimasto di Laura. -
- La stessa cosa vale anche per me. - disse il ragazzo.
 
Dopo essersi abbracciati molto forte, Lady Earth si alzò dalla poltrona e disse a Lux:

- Vado a preparare un caffè, lo vuoi anche tu? -
- Mia signora… - rispose Lux con aria stupita - … Lei è la Presidentessa di Human Nation… Queste cose non le dovrebbero fare i robot per lei? -
- Non ci vuole niente per farlo. - rispose la donna sorridendo al ragazzo - Basta solo che io prenda dei chicchi di caffè e li metta nel macinino elettrico. -
- Ok. - disse il ragazzo - Allora se è per questo, si…. Prendo anche io il caffè, grazie. -
- Prego. - disse la presidentessa con aria felice.

Ormai fu chiaro: Lux e Lady Earth avevano un rapporto molto amichevole, come quello tra una madre e un figlio.
Quando Laura morì (così dissero le fonti), la presidentessa entrò in depressione:
loro due erano carissime amiche d’infanzia, nate a Parigi nel 2971, e si erano conosciute alle scuole elementari*.

Laura, all’epoca bimba di tre anni e mezzo, aveva dei problemi con un bullo di sette anni, ma Lady Earth sapeva come cacciare via il piccolo molestatore e da allora le due bambine iniziarono a frequentarsi.
Casualmente loro due frequentarono anche stessa scuola media, superiore e la stessa Università, crescendo insieme come sorelle.
 
Al liceo i ragazzi chiamavano Laura “Mrs Black” per via dei suoi cappelli a caschetto neri, mentre Lady Earth veniva soprannominata “Mrs White”, per via dei suoi capelli biondi; Le ragazze venivano chiamate così le: “Sorelle gemelle”.
 
Anche se Lux non aveva la libertà di cacciare via il maleficio oculare, aveva però una cosa che Darkus non possedeva: gli amici.
Chiunque era pronto a farsi in quattro per lui e ad aiutarlo ad eliminare per sempre il nemico da dentro di se.


Copyright di Bruno Rinaldo (alias LuxKatoUlisse).

*Scuola elementare:
nel futuro, il sistema scolastico era differente rispetto a quello del 21° secolo:
i bambini del 30° e del 31° secolo, essendo più intelligenti e svegli di quelli precedenti, poterono frequentare la scuola elementare già a partire dai tre anni.
All'età di otto anni, finita la quinta elementare, i bambini cominciavano a frequentare le medie e dopo tre anni, all'età di undici anni, i bambini frequentavano già il liceo.
Compiuti i sedici anni, dopo aver affrontato gli esami di Stato, i ragazzi andarono o all'università, o alle accademie militari di Human Nation per entrare nel corpo delle difese speciali della nazione. 
   
 
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