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Autore: lollipop 2013    17/02/2014    4 recensioni
Due culture diverse si incontrano, mescolandosi.
Un amore contrastato, che va oltre la famiglia, oltre le tradizioni.
John si innamora di Mary.
Mary si innamora di John.
Lui è un gipsy, uno zingaro inglese che ormai staziona da anni nella stessa città.
Lei é una ragazza normale, una tipa di città, indipendente e con fin troppi problemi.
Due culture così diverse riusciranno ad amalgamarsi o entreranno in collisione?
Riuscirà John a vivere questa sua storia d'amore impossibile?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 7
 
Strappo dal piatto di Mary l'ultimo pezzo di sushi e lo divoro prima che lei possa riprenderselo. Mi fa una smorfia, una delle tante, poi inizia a sparecchiare la tavola...
<< Domani sera ho un incontro importante, mi farebbe piacere se tu venissi a vedermi. >>
<< Si terrà nella tua palestra? >> acconsento con un cenno della testa alla sua domanda.
<< Allora è improbabile che io venga! >> chino il capo sconfitto, poggiandolo sul tavolo.
<< È il match più importante della stagione, mi servirà il tuo supporto. >>
Mary si avvicina, piega il busto e poggia i gomiti sul tavolo, poi mi guarda con uno sguardo serio ma dolce...
<< Entrare nella zona delimitata non mi sembra un idea brillante al momento. Se venissi ti renderei nervoso... La presenza di una gorge altererebbe gli animi dei gipsy che verranno a guardare l'incontro. Sapermi lì, da sola, in ambiente nemico ti renderebbe inquieto non facendoti concentrare sul tuo avversario. >>
Ha ragione! La mia famiglia sarà presente e se la vedessero capirebbero che non è una di noi. Non sarei tranquillo a saperla sola tra i gipsy.
La tiro verso di me facendola sedere sulle mie ginocchia per poi baciarla con passione.
Il sole si alza prendendo posto al centro del cielo.
Mi alzo dal letto e filo subito sotto la doccia, come sempre la notte prima di un incontro la passo completamente in bianco. Mi agito di continuo, ripeto le mosse nella mia testa e conto i minuti che mi separano da quel ring.
Asciugo frettolosamente i capelli per poi dirigermi in cucina, dove mi accoglie un profumo dolce che solo mia madre è in grado di creare.
<< Buongiorno famiglia. >> li guardo, mentre divorano le loro colazioni.
<< Siediti qui John. >> Louise mi fa spazio al suo fianco, siamo in tanti e questo tavolo è troppo piccolo.
<< Allora figliolo... Sei pronto? >> mio padre tenta di caricarmi ma sono carico abbastanza. Oggi non c'è scampo per nessuno!
Per Andrea e Peter niente scuola, quando il loro fratellone ha un incontro importante tutti e dico tutti, devono essere presenti!
Arrivo in palestra ed inizio a scaldarmi... La folla accalca l'esterno del ring.
Da lontano intravedo il mio avversario, un ragazzo di colore alto all'incirca 1.90... Venti centimetri più di me!
<< Tranquillo figliolo, si sa quelli più grossi sono i più lenti. >> ah, mio padre e i suoi stereotipi... Spero che stavolta abbia ragione!
 Mancano meno di cinque minuti al match quando vedo entrare dall'ingresso una figura a me familiare... Mary. Sgrano gli occhi, non mi aspettavo che venisse.
 Alla mia sinistra, schierati, vi sono tutti i membri della mia famiglia, compresa Jenny... Non oso immaginare cosa direbbe se vedesse Mary!
Mi avvicino a Brece e le sussurro in un orecchio: << Devi aiutarmi! >> un espressione interrogativa si dipinge sul suo volto.
<< Mi aveva detto che non sarebbe venuta ed invece è qui. >>
<< Ma chi, di cosa parli John? >>
<< Di Mary. La vedi quella ragazza dai lunghi capelli neri vicino alla porta >> Brece mi fa capolino di si per poi sorridere in modo ammiccante.
<< É bella. >>
<< Lo so. >>
<< Visto che è qui perché non ce la presenti... >> Sembra tanto intelligente invece è una vera idiota!
<< No. Ascoltami Brece, tu ora devi andare da lei, presentarti e stargli incollata per tutta la serata e se qualcuno della nostra famiglia ti chiede chi è, tu digli che è una tua vecchia compagna di scuola a cui piace la box. >> uno sguardo inquisitorio appare sul suo bel faccino...
<< Perché mi stai chiedendo di mentire John? >>
<< Gli sfidanti salgano sul ring. >> la voce del giudice di gara interrompe la nostra conversazione.
<< Tu fa come ti dico ok? Ti prometto che dopo ti spiegherò tutto... >> mi fa cenno di si col capo e poi fa per dirigersi verso Mary.
<< Brece... Acqua in bocca. >> Il pollice verso l' alto è il suo modo per dirmi di stare tranquillo, ma sapere Mary nella tana del lupo mi rende piuttosto nervoso.
L'incontro ha inizio, il mio avversario è forte ed agile. Riesce a scansare tutti i miei colpi migliori, mentre io i suoi li incasso tutti, sarà che la mia testa al momento pensa a tutt'altro…
<< John non guardare le mosche, concentrati. >> altro che mosche papà, io guardo Mary. Brece sembra aver eseguito al meglio le mie direttive, parla con Mary e la tiene lontana dal resto della mia famiglia.
Un pugno in pieno viso mi fa capitolare. Crollo al suolo ed inizio a sanguinare, con un occhio semi socchiuso intravedo Mary, ha gli occhi serrati ed il terrore dipinto sul volto... La vedo riaprire lentamente gli occhi e per un istante ci guardiamo. Quasi riesco a leggere in essi ciò che vorrebbe dirmi a parole. Alzati John, combatti e vinci il match. È questo quello che vorrebbe Mary e che voglio anch'io!
Ritorno in piedi ed inizio a difendermi, faccio uso della mia velocità scansando ogni suo colpo, quando ormai si è stancato, lo atterro con un gancio destro. La mia arma segreta! Steso al suolo l'arbitro conta. Uno... Due... Tre! La campanella suona, l'incontro è finito ed io mi sono aggiudicato questa vittoria.
La mia famiglia esulta felice. Mary mi sorride e finalmente tira un respiro di sollievo.
Sono vivo!
 Vorrei correre verso di lei e baciarla ma vengo "rapito" dalla mia famiglia che mi trascina velocemente a casa, dove avranno inizio i festeggiamenti.
Vedo Mary svanire tra la folla, mentre mio padre mi cinge il capo con un braccio...
<< Sono fiero di te John! >>
Mentre tutti  sono intenti a brindare e a festeggiare, io mi rintano in cortile. Stringo nella mano destra il bicchiere e con la sinistra tiro fuori il cellulare dalla tasca. Ho abbandonato Mary in palestra senza neanche salutarla, devo almeno scusarmi con lei.
Compongo il suo numero e schiaccio sulla cornetta verde, non faccio in tempo a portarmi il telefono all’orecchio che vengo disturbato…
 << Con chi parli? >> Jenny appare alle mie spalle, stacco il telefono e lo infilo in tasca.
<< Con nessuno… Vedevo solo quanto credito mi restava. >> Jenny mugugna un ok poco convinto.
<< Carina l’amica di Brece vero? >> chino il capo ed inizio a guardare le stringhe delle mie scarpe.
<< Credo di si, sai ero un tantino impegnato… non l’ho guardata molto bene. >> mi rifugio nella scusa del match, sperando che la beva.
<< Eppure guardando le sue espressioni, mi è parso che vi conosceste già. >> Cavolo, riesce sempre a vedere tutto!
<< Ti sbagli, non l’ho mai vista prima. >>
<< Ragazzi c’è la torta. >> le urla di Peter mi arrivano come delle dolci melodie. Mi ha appena salvato da un interrogatorio.
La festa termina, Jenny e Louise sono già andati via. In casa tutto tace, l’orologio segna l’una. Sguscio fuori di casa silenziosamente, ho bisogno di sentire Mary.
Vista l’ora evito di chiamarla, mi limito a mandarle un semplice messaggio:

Forse stai già dormendo, ma volevo comunque augurarti la buonanotte.
Vederti in palestra mi ha fatto piacere, ma non potermi avvicinare a te mi ha fatto male. Avrei voluto abbracciarti, baciarti e magari riaccompagnarti a casa ma… ho dovuto evitare. Scusami, ferirti era l’ultima cosa che volevo, perdonami. Ora ti lascio dormire, sogni d’oro.
Un bacio. John.


Rigiro e rigiro il telefono tra le dita mentre mi godo l’ultimo tiro della mia sigaretta…
<< John, cosa fai qui fuori? >> sobbalzo lasciando cadere il mozzicone che stringevo tra le dita.
<< Brece cavolo, mi hai fatto prendere un colpo. >>
A piedi scalzi Brece esce di casa, raggiungendomi in giardino.
<< Non credi che dovresti darmi delle spiegazioni? >> ha ragione, dovrei, ma non mi va di dargliene…
<< Grazie per l’aiuto Brece. Ti devo un favore. >> scuote il capo facendo roteare i suoi profondi occhi scuri.
<< Non mi devi niente, vorrei solo capire perché ho dovuto mentire… >> taccio, evito di risponderle.
<< Io non ti giudico John, tu sei libero di fare le scelte che vuoi, di certo non sarò io a impedirti di sbagliare. Lei mi sembra una brava ragazza, bella, intelligente e anche simpatica… non le manca nulla o quasi. Puoi anche non dirmi niente ma voglio comunque che tu sappia che puoi fidarti di me. Sei mio fratello e ti voglio bene, starò dalla tua parte, qualsiasi cosa tu faccia! >> mi scocca un bacio sulla guancia e poi va via.
Ah Brece, lei è quella sorella che tutti vorrebbero avere. Sapere di potermi fidare di lei mi rende più sereno. Non ho mai pensato al futuro, non penso neanche a quello che accadrà domani, ma con Mary nella mia vita dovrò iniziare a pensarci…. Se voglio stare con lei devo valutare bene i pro e i contro.
Brece lo sa, anche se non lo ha detto chiaramente, sa che Mary è una gorge, anche Jenny ha capito che tra di noi c’è qualcosa… Presto la verità verrà a galla, spero di essere pronto per quel momento.
Il display del cellulare si illumina nel mio pugno, è un messaggio.

Dormivo ma tu mi hai svegliata, non posso comunque arrabbiarmi con te visto le tue  belle parole. Cosa ti fa pensare di avermi ferita? Non lo hai fatto, anzi, hai vinto e so che lo hai fatto per me. Mi  hai difesa, protetta dalla tua famiglia che forse, non è ancora pronta ad accettare ciò che c’è tra noi. Quindi non rammaricarti John, hai fatto qualcosa che molti uomini non fanno e di sicuro nessun uomo nella mia vita lo ha fatto per me.
Ringrazia tua sorella Brece da parte mia. E’ una ragazza simpatica e davvero molto gentile, ti somiglia molto anche se forse, lei è più bella di te.
Buonanotte John e sogni d’oro anche a te.
Baci, Mary.


Sorrido di gusto per poi spegnere il cellulare ed infilarmi nel mio letto.
Stranamente mi sento più leggero. Le parole di Mary mi hanno rasserenato, mi sentivo in colpa per averla trascurata, mentre lei ha capito perfettamente il motivo di ogni mio singolo gesto. Brece ha ragione, Mary è davvero una ragazza intelligente!

 



Puntuale più che mai ecco a voi il 7° capitolo di John & Mary,
non so ma questo capitolo per me è stranamente romantico, non so voi cosa ne pensiate.
Lasciatemi qualche commento e fatemi sapere.
Ringrazio tutti coloro che leggono numerosi ogni capitolo di questa storia,
anche quelli che leggono "nell'ombra".
Grazie anche per aver inserito la mia storia tra le seguite e le preferite

Vi invito a passare nella mia nuova storia di genere sovrannaturale/drammatico.
E' un nuovo progetto di cui vado molto fiera.
Questa nuova storia e John & Mary rietrano tra i miei progetti preferiti,
quindi mi farebbe piacere avere una vostra opinione anche in merito a questa nuova storia,
quindi vi aspetto tutti in Why me?

A presto! Grazie ancora

 
Kiss-Kiss. lollipop 2013
   
 
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