5.
Ali spezzate
Il giorno in cui mi lasciasti fu il più orribile della mia vita. Fu uno di quei giorn in cui speri fino all'ultimo che si tratti di un incubo e invece, la mattina dopo, quando ti risvegli, scopri che non hai sognato affatto. Per giorni mi ritrovai a camminare con l'impressione di avere un masso nel petto al posto del cuore, una pietra pesante che mi trascinava sempre più giù, nel baratro. Mi sentivo perso, vuoto, come se non avessi più uno scopo nella mia vita. Non avevo più un sogno.
I tuoi erano riusciti a farti il lavaggio del cervello, ti avevano detto che non saresti stata abbastanza per me, che non stavo facendo altro che ingannarti perché un bel giorno sarei stato io a lasciarti per sposarmi con la ragazza con cui ero destinato a stare fin dalla nascita.
Io, invece, mi sentivo come un uccello che non sarebbe mai più riuscito a volare, che non sarebbe più tornato in quei bellissimi posti che aveva visitato e di cui si era letteralmente innamorato.
Senza di te non potevo volare,
perché tu, tu eri tu le mie ali.