Your guardian angel

«Cristo» un sibilo. «Non ti lascerò cadere».

Cristo.

«Hai le mani sudate» la risposta un po’ divertita, un po’ sconcertata «non l’avrei mai detto che proprio tu…»

«Diciamo pure che non voglio l’ennesima morte sulla coscienza».

Uno sbuffo divertito. «Sei falso come i soldi del Monopoli, Malfoy».

«…Come?»

«Niente, niente».

«Sì, lasciamo perdere le tue idiozie Babbanofile, Granger, perché potrebbero costarti molto cara la pelle, se non stai attenta».

«Perché non mi lasci le mani allora? Porresti fine a tutte le mie e alle tue sofferenze, ti pare?»

«Io non…»

«Perché sei venuto qui? Perché stai per salvarmi la vita? Non mi risulta che tu sia l’angelo custode» e qui Hermione sottolineò delicatamente la parola «degli sporchi Mezzosangue, ti pare?»

«Cristo, al diavolo, Granger, rovini sempre tutto» la attirò a sé, scostandole i capelli dal viso. Lei lo guardava, forse aspettava, forse aveva paura.

«Sono il tuo angelo custode, Granger» sibilò con il viso a pochi centimetri dal suo «non ti lascerò cadere».

«Perché sei il mio angelo custode?» chiese lei, divertita, e non c’era traccia di rabbia o sarcasmo nel suo tono.

«Precisamente» replicò lui. «Te l’ho appena detto».

«E…» era sempre più vicina. Riusciva a sentire il suo respiro fresco sul viso.

«S… sì?»

«E mi seguirai ovunque?»

Un sorriso. «Non necessariamente».

«E…»

«E…?»

«Mi bacerai quando te lo chiederò?»

«Anche quando non me lo chiederai, Granger» rispose con un sorriso nervoso.

«E se ti dicessi di farlo ora?»

«Lo farei molto volentieri».

«Allora fallo».

Quando riuscirono a separarsi, Malfoy evitò con cura lo sguardo di Hermione. Tutto il coraggio provato all’inizio era svanito. Dissolto in un bacio, dato a una persona che fino a poche ore prima riteneva indegna perfino di essere sfiorata con lo sguardo.

Hermione guardava a terra, si tormentava un ricciolo con aria apparentemente assorta. In realtà, e su questo Draco ci avrebbe scommesso qualsiasi cosa, stava pensando più o meno ciò che lui in quel preciso istante aveva in mente.

Dopo qualche secondo di silenzio imbarazzato lui decise di buttarsi, e di mandare al diavolo tutte quelle idiozie sul sangue puro, sulla sua nobile Casata, su ciò che avrebbero detto i suoi genitori.

Osservando quel volto di ragazza, le labbra rosate, i capelli mossi a scoprirle il viso, gli occhi un po’ spaventati, si era reso conto di non voler niente dal mondo, a parte lei che gli stava di fronte.

Ed era pronto a farglielo capire, nel bene e nel male.

«Non ti lascerò più andare» esclamò, guardandola, e lei alzò di nuovo il viso verso di lui. Sorrideva.

«No?» chiese Hermione con dolcezza.

«No» bisbigliò lui, cingendola con un braccio attorno alla vita e guidandola di nuovo verso il castello.

«Ooh, pensa a cosa diranno adesso tutte le tue amichette Serpeverde!» rise lei allegra mentre si avviavano. Ma la sua voce era piena di dolcezza.

«Beh, quello che non sanno e non sapranno mai, Hermione» disse lui spostandosi per farla passare «è che io sono il tuo angelo custode».

Nota dell’autrice

Premetto subito che l’ho scritta in un momento di follia e che non l’ho riguardata, prima di pubblicarla XD quindi, se vi farà leggermente schifo, non vi biasimo :°

Avrete sicuramente intuito che Hermione ha voluto tentare un gesto estremo, ma non c’è motivo preciso, o meglio, anche se ci fosse non lo spiegherò XD perché se Draco non l’avesse vista appollaiata in cima alle mura del castello non si sarebbe precipitato a salvarla, e non ci sarebbe stata questa piccola shottina <3

Che dire, spero vi piaccia! Ascoltando “Your guardian angel” dei Red Jumpsuit Apparatus ho pensato stranamente a Draco e a Hermione, e alla fine la mia follia mi ha spinto a fare sì che Draco le dicesse “non ti lascerò cadere” per poi far evolvere la vicenda ^^

Recensite per farmi sapere anche se è troppo assurda XD

A presto, allora! (a breve il secondo capitolo di Here’s A Lullaby To Close Your Eyes)