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Autore: Hollow_Eyes    17/02/2014    3 recensioni
Lontano, oltre una decina di gozzi ormeggiati sulla riva, il porto, vuoto, guardava nascere il sole e il mondo un'altra volta. Il vento profumava di sale e silenzio, soffiava leggero da nord.
La spiaggia era deserta, non c'era un'anima; non c'era un'anima 'viva'.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nell'aria piena di promesse di una domanica mattina, il primo sole correva a pelo d'acqua, rimbalzando sulla ringhiera di metallo al limite della spiaggia in un luccichio magico. Il mare dondolava pigramente sulla sabbia, bagnava appena gli scogli pastello.
Lontano, oltre una decina di gozzi ormeggiati sulla riva, il porto, vuoto, guardava nascere il sole e il mondo un'altra volta.
Il vento profumava di sale e silenzio, soffiava leggero da nord.
La spiaggia era deserta, non c'era un'anima; non c'era un'anima viva.

Poco prima della risacca, una ragazza seduta si abbracciava i polpacci, mentre l'acqua le bagnava i piedi nudi. I capelli erano raccolti in una crocchia spettinata, varie ciocche scure scivolavano fuori dal vecchio elastico.Teneva gli occhi socchiusi, chissà cosa guardava...

Un respiro profondo.

Silenzio.

Silenzio...

Lontano, lo sbattere della portiera di un'auto scosse il mare, che tornò subito a nascondersi nel suo dondolio monotono. Un ragazzo disegnava orme sulla spiaggia; si sedette accanto alla fanciulla, sulla riva di sassi colorati. Lei non lo notò, o più probabilmente conosceva fin troppo bene la sua presenza.

_ Stai tremando, Andrea.. Hai dormito qui sta notte?

Silenzio.

_ Non puoi continuare così! Guardati: hai le labbra viola, la felpa è umida. Ti prenderai una polmonite!

Silenzio. Lungo, denso.

_ Avanti, Andrea, tirati su! Quanto tempo è che non mangi, dormi, o in generale che non ti sposti di qui?! Saranno almeno dieci giorni, cazzo! Reagisci.. Vieni da me per la prossima settimana, okay?

Silenzio.
Un gabbiano si posò su uno dei gozzi, fece vacillare impercettibilmente anche le altre barchette di legno.
Il ragazzo si alzò di scatto, distruggendo la quiete del mare, mandando in pezzi la calma dell'alba.

_ Cazzo, Andrea, pensi  che a me non interessi minimamente?! Pensi che a me non manchi?! Credi davvero che non lo vorrei qui adesso?! Vorrei ricordarti che sono stato io il primo a sapere che la nave era affondata, io ho saputo per primo che lui era scomparso nell'oceano!

Silenzio; il mare era turbato, il gabbiano volò via.

_ ERA IL MIO MIGLIORE AMICO!
_ Era l'uomo che amo.._ sussurrò la ragazza.

Il ragazzo la guardò, tornò a sedersi lentamente.
Il sole era sorto senza fretta sulla città, un paio di pescatori erano appena partiti dal porto verso il largo. Comparvero all'orizzonte due nuvole di cenere, sole nel cielo trasparente. Il mare era di nuovo calmo, il silenzio pesante di malinconia e occasioni perse.
Una lacrima scese di nascosto lungo la guancia arrossata della ragazza, tonata nel suo silenzio.

Il ragazzo prese in un pugno una manciata di sabbia; la lanciò al mare e guardò di nuovo lei, poi l'orizzonte. 

_ Tornerà, te lo prometto
_ Oh, stai zitto.._ sibilò lei, trattenendo le lacrime nelle palpebre serrate.

Abbassò lo sguardo: un granchietto si avvicinava agli scogli; percorreva la sua strada, viveva la sua vita, un giorno dopo l'altro.



Annuì piano:
_ D'accordo..
Torna, marinaio. Ti aspetto..
  
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