Anime & Manga > Fairy Tail
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Autore: Ika19    17/02/2014    5 recensioni
Buongiorno!
Questa è un'avventura romantica che vede in azione e difficoltá i nostri personaggi preferiti. Una storia con l'amore al centro di tutto, azioni tipicamente stupide come si conviene e alcuni sorrisi quá e lá.
Dal Primo Capitolo:
" -Fairy Tail! Siamo in una situazione veramente grave!
Girano voci che una gilda oscura non meglio identificata, abbia intenzione di rapire alcune delle nostre ragazze, per scopi non meglio identificati!- un mormorio percorse la sala, il master aveva detto tutto ciò con un tono di voce che non lasciava presagire nulla di buono.-Quindi fate attenzione a dove andate e guardatevi le spalle!-"
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza, Scarlet, Lluvia, Natsu, Wendy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eccomi di nuovooooo!!

Faccio finta di niente....

 

Salvando una Principessa...

 

 

Natsu era appena andato a fare una "passeggiata" quando il resto della comitiva che era rimasto a riposarsi sentì la terra tremare impercettibilmente.

-Ragazzi...- chiese Gajil -la montagna trema o sono io che ho le allucinazioni?-

-No no, non sei ancora tanto vecchio da avere le allucinazioni.... Anche perchè qui sta crollando tutto!-

Erza urló l'ultima frase in panico, cosa alquanto insolita per lei che non aveva mai paura.

-Via ragazzi!- urló Flare.

In due secondi raccolsero tutte le loro cose e già correvano lungo il tunnel mentre tutto crollava dietro di loro.

-Dimmi, Erza- disse Gajil ansimando per la corsa -Cosa faremo con quel pazzo di Natsu che in momenti come questo va a passeggiare in un labirinto di tunnel che non conosce? Quando tornerá indietro e non ci troverà cosa pensi che farà?-

Gajil era seriamente preoccupato per quella testa calda di Natsu.

Erza giró la testa verso Gajil e disse:

-Io non mi preoccuperei più di tanto! Natsu non si lascerà certo intimidire da un mucchio di pietre!-

La squadra sembró rassicurata dalle parole della rossa.

In effetti Natsu avrebbe fatto qualsiasi cosa per diminuire la distanza tra lui e Lucy.

Continuarono a correre mentre la galleria dietro di loro diventava un mucchio di detriti.

 

 

Gray, Juvia e Natsu intanto erano arrivati al punto dove Natsu aveva lasciato i suoi amici.

Natsu si guardó intorno.

-Ero sicuro di averli lasciati qui!- disse pensieroso grattandosi la testa.

-Sarà successo qualcosa...- constató Juvia.

-Allora non ci rimane che seguire il corridoio e andare a cercarli!- esclamó Gray.

Partirono correndo nel tunnel dalla parte opposta a dove erano venuti.

 

 

Erza, Gajil, Flare e Wendy videro la galleria aprirsi e sbucarono in un'enorme stanza circolare piena di libri.

Si guardarono intorno pieni di stupore.

Nessuno di loro si aspettava una biblioteca in un luogo del genere.

-Dimmi Erza - Dove pensi che siamo?- chiese Flare.

Prima che la rossa potesse rispondere qualcun altro lo fece per lei:

-In una biblioteca, cara!-

Da dietro uno scaffale spuntó un armadio di uomo. Era grande almeno il doppio di Gajil, il che era un risultato già niente male.

-E tu chi saresti?- chiese il dragon slayer di metallo irritato da quella presenza più appariscente di lui.

Quello lo squardó un po' male.

-Indovina...- disse un po' seccato.

-Allora, fammi pensare...- Gajil fece una faccia pensierosa, palesemente finta. -Non penso che tu sia qualcuno che io conosca... Quindi automaticamente sei qualcuno che non conosco...-

-Fammi pensare... Forse ti diró il mio nome...- disse l'armadio.

-Illuminami.- fu la risposta di Gajil.

-Non penso che tu ne sia degno....- ormai era una battaglia a colpi di sarcasmo.

-Ma penso che potrei farti vedere una cosa che ti schiarirebbe le idee....-

Detto questo l'energumeno schioccó le dita e l'aria ebbe come un tremolio e aprendosi come un sipario mostrò qualcuno che i maghi conoscevano.

Levy era seduta a un tavolo con le caviglie legate alla sedia, la pelle scorticata sotto le catene, davanti a tre enormi libri aperti accatastati un po' alla bell' e meglio.

La sua testa era appoggiata sulla scrivania come se troppo stanca si fosse addormentata durante lo studio.

A un primo sguardo sembrava che dormisse ma in realtà non era così.

A un indagine più attenta si poteva vedere che aveva gli occhi aperti e inespressivi che fissavano in lontananza, un rivoletto di bava che usciva dalle sua labbra e si poteva notare che le sue braccia erano abbandonate lungo i suoi fianchi, in breve Levy non stava assolutamente dormendo.

Gajil digrignó i denti.

-Che cosa le avete fatto?- ringhió il dragon slayer di ferro.

L'energumeno lo guardó ghignando.

-Oh non le abbiamo fatto niente, noi...- disse con voce soave.

-Non sparare cazzate!!- urló Gajil. -Si vede lontano un miglio che non sta bene! Quindi te lo chiedo un'altra volta: cosa. Le. Avete. Fatto?!-

L'armadio scoppió a ridere.

-Sei insistente Gajil Redfox! Se sei così convinto faró un'eccezione.- il mago ridacchió. -Vedi, ci sono alcune cose che non sapevamo. In primis non avevamo tutte le informazioni sul circolo per l'assorbimento della magia. Per esempio se avessimo attivato il circolo e anche la nostra magia fosse stata assorbita tutto quello che abbiamo fatto non sarebbe servito a nulla. Per questo avevamo bisogno di cercare al une informazioni nei libri. Fatto sta che un circolo di assorbimento della magia è un artefatto magico illegale, di conseguenza i libri che contenevano informazioni sull'argomento sono stati maledetti in modo da mandare in uno stato di spossatezza mentale chiunque li leggesse.

E la qui presente signorina- indicó Levy -Ha avuto il piacere di sperimentare questa esperienza personalmente.-

L'armadio scoppió a ridere sadicamente.

-Bastardo! Levy non l'avrebbe mai fatto!- urló Gajil furioso.

-Beh fatto sta che grazie a lei ora conosciamo i segreti del circolo magico e quindi possiamo impostarlo a nostro piacimento. Quindi per rendere la nostra vendetta ancora più succosa, abbiamo deciso di lasciarvi i vostri poteri facendovi assistere alla lunga agonia dei vostri compagni e uccidendovi in seguito!-

Gajil tremava.

-Levy non vi avrebbe mai rivelato quelle informazioni di sua spontanea volontà!-

-Certo, hai ragione...- disse l'armadio- lei non ne voleva sapere di raccontarci qualcosa... Nemmeno quando abbiamo insistito con un po' più di enfasi...- si avvicinó a Levy e le sollevó un lembo della maglietta stracciata rivelando la pelle che al posto di essere liscia e intatta era invece martoriata e chiazzata di sangue.

Gajl sbarró gli occhi. Com'era possibile che quel piccolo corpicino avesse sopportato tanto, e che la sua proprietaria non avesse rivelato niente nonostante le orribili torture subite?

-Tuttavia non ci siamo arresi e una mia amica, Greetain le ha fatto confessare tutto sotto effetto di illusioni...- l'armadio venne interrotto da Gajil che con tono basso e tremante gli chiese:

-Saresti così gentile da dirmi chi sei?-

Quello lo guardó con un misto di irritazione e curiosità.

-Perchè, se è lecito chiederlo, sei così interessato al mio nome?-

-Perchè voglio conoscere l'identità dell'uomo che uccideró!- l'atmosfera si fece gelida. -Quindi: chi sei?-

L'armadio si mise a ridere.

-Sai, mi piace il tuo temperamento, ragazzo. Quindi ti accontenteró. Io sono Marie Terzo, dominatore della magia particuliar che permette di manipolare le particelle intangibili. Altre domande?-

Gajil ghignó.

-No grazie, sono a posto... - si voltó verso i suoi compagni.-Ragazzi, penso che resteró qui a spaccare il culo a questo buffone. Ha detto che manipola le particelle intangibili? Bene credo che allora io gli daró un po'di filo da torcere... Infondo non c'è niente di più tangibile del ferro...- Gajil si voltó di nuovo verso il suo avversario. -Inquanto a te, ti spaccheró la faccia per quello che hai fatto alla nanetta... E voi ragazzi, sparite!-

Dopo un breve scambio di sguardi i maghi corsero via, lasciando il destino di Levy nelle mani del ragazzo che la amava più di ogni altra cosa.

Gajil guardó il suo avversario e senza avvertire attaccó. Si scaglió in avanti e cercó di colpire con un pugno Marie Terzo, ma non riuscì nemmeno a toccarlo che venne sbalzato indietro da qualcosa che sembrava una massa di fumo grigio.

Senza aspettare Terzo puntó il dito su Gajil e dalla nube grigia spararono fuori degli strani aghi grigi che tagilarono Gajil in diversi punti, dissolvendosi subito dopo.

Gajil ringhió e Terzo sorrise beffardo e disse solo una cosa:

-Particelle di anidride carbonica-

Durante tutto questo non si era mosso di un millimetro.

Gajil si rialzó e piantó bene i piedi per terra.

L'armadio mosse il dito e una specie di muro d'aria investì in pieno il dragon slayer.

Gajil si riparó dietro a un muro di metallo e scivoló all'indietro spinto dalla forza del vento.

Quando il vento cessó Gajil passó al contrattacco e arrivato abbastanza vicino a Terzo poggió una mano sul pavimento e si spinse verso l'alto. Con tutta la sua forza e con la gamba rivestita d'acciaio colpì Terzo sollevando tantissima polvere.

Soddisfatto si allontanó di qualche passo.

Venne peró deluso perchè quando potè vedere Terzo quello era nello stesso preciso punto e sembrava illeso.

-Ma che cazzo...?- mormoró non capendo.

Terzo sorrise.

-Non hai capito, drago? Tu puoi colpirmi quanto vuoi, ma non riuscirai mai a colpirmi! Intorno a me c'è una barriera indistruttibile di vari gas, che nessuno riuscirà mai a spezzare!-

Si mise a ridere.

Furioso Gajil si preparó a distruggere quell'armadio.

 

 

Gray, Juvia e Natsu correvano da ormai due ore e ancora non avevano trovato nulla di "interessante" a detta di Natsu. Stava cominciando a spazientirsi e Gray si preparó psicologicamente a un'oretta abbondante di lamentele Alla Natsu. Gray peró ebbe fortuna perchè in lontananza si sentirono improvvisamente dei rumori che sembravano quelli di una battaglia.

Più si avvicinavano più riuscivano a distinguere i rumori di qualcosa di metallico cozzare ripetutamente contro qualcosa di duro.

Quando sbucarono dalla galleria gli si presentó uno scenario che non avrebbero mai immaginato:

Gajil ansimante e con varie ferite era di fronte ad un uomo armadio che sembrava illeso.

In un angolo una Levy malmessa e apparentemente incosciente era accasciata a una scrivania.

-Gajil!- urló Natsu.

Quello lo guardó e dopo un istante chiese:

-Come hai fatto a passare dalle macerie?-

-Quali macerie?- chiese Natsu stupito.

La mente di Gajil lavorava veloce.

Se loro erano dovuti scappare da un soffitto che crollava e Natsu, Gray e Juvia non avevano notato niente c'era decisamente qualcosa che non andava.

Infatti Terzo piegó le labbra in un sorriso e disse:

-Manipolazione delle particelle di caldo e freddo e suono uguale a illusione...-

Ah, ora si spiegavano molte cose...

-Sparisci Dragneel!- ringhió Gajil.

Natsu lo guardó strano ma poi lui, Gray e Juvia si voltarono e sparirono in un'altra galleria.

 

 

Erza, Wendy e Flare correvano da tantissimo tempo. Ormai erano stanche e le loro gambe non avrebbero più retto un'altra mezz'ora di corsa.

Decisero quindi di fermarsi e farsi una dormita.

Si fermarono e si fecero cadere per terra. Dopo aver sistemato delle coperte per terra si addormentarono di colpo.

 

 

Gajil combatteva da parecchie ore ormai.

Ansimava e gemeva per il dolore procuratogli dalle diverse ferite che aveva riportato.

Per quanto si fosse impegnato non era riuscito a sfiorare nemmeno Terzo, che adesso era ancora in piedi nello stesso punto dall'inzio del combattimento, senza un graffio.

Gajil lo guardava con odio: Com'era possibile che quella sua dannata barriera non si fosse nemmeno incrinata?

Terzo lo guardó con in sorriso di scherno a incurvargli le labbra.

-Sai te lo concedo, sei cocciuto!- scoppió a ridere.

In quel momento nonostante la situazione la faccia di Gajil diceva chiaramente: Ma cosa ci trova di divertente quello?

La risposta arrivó subito:

-Sai, sei così determinato a salvare quella pulce che non ti rendi conto della realtà!- disse Terzo.

Gajil lo guardó scettico.

-E quale sarebbe questa enorme realtà di grazia?- chiese scocciato.

-Questa ENORME realtà, come la chiami tu è in verità molto semplice: Tu Non Puoi Battermi!- Terzo guardó Gajil per vedere la sua reazione.

Dopo un momento di sbigottimento scoppió a ridere.

-Tu...ahaha...lo pensi... Ahahah...davvero?-

Gajil a poco a poco si calmó tornando serio.

-Non prendermi per il culo!- ringhió -Quello che non riuscirà a battere qualcuno qui sei solo e soltanto tu!-

Terzo lo guardó e pensó divertito "Questo è pazzo... Va bè fa nulla, significa che mi divertiró a costo di qualcun'altro..."

Terzo spostó lo sguardo su Levy, cosa che Gajil notó.

Sussurró un debole "no" e prima che potesse fare solo un passo nella direzione della ragazza, lei venne sbalzata via e atteró malamente sul pavimento. I suoi occhi non ebbero alcuna reazione.

Gajil corse nella sua direzione ma lei venne sollevata da una strana massa nera che la tenne come su un cuscino in aria.

-Facciamo un gioco, drago di metallo. Tu sei il principe e io il mago cattivo. Tu da bravo principe devi salvare la principessa superando tutti gli ostacoli del mago cattivo...- disse Terzo con un sorriso.

-Bastardo!- ringhió Gajil. -Come osi toccarla?-

Partì di corsa verso la nuvola che sosteneva Levy ma venne fermato da qualcosa che sembrava una barriera di oscurità. Ci provó ancora e ancora ma gni volta non riusciva a sfiorare nemmeno Levy.

Terzo intanto rideva nel vedere il tormento del "principe".

Dopo una mezz'ora Gajil era piegato con le mano sulle ginocchia, ansimante.

-Cazzo...- mormoró.

Terzo battè le mani.

-Bravo! Bra-vo. Devo dire che la tua insistenza è ammirevole. Quindi decido di fare il gioco ancora più interessante.-

Fece un sorriso sadico e schioccó le dita.

Per un momento non successe niente.

Ma dopo un urlo assordante riempì il silenzio che si era creato.

Levy cominció a dimenarsi e a urlare in preda ad un dolore atroce, gli occhi improvvisamente lucidi.

Gajil sbiancó di colpo e guardó inorridito Terzo.

-Cosa le stai facendo?- sussurró.

Terzo scoppió a ridere, di nuovo.

-Aaah niente di che... Sto soltanto estraendo le particelle di ferro dal suo corpo.... Non so se hai presente, ma fa malissimo...-

La sadicità di quell'uomo era senza limiti.

-Gajiiil!!- strilló Levy cercando di muoversi ma era come imprigionata da quella nuvola nera.

-Levy! Resisti!-

Gajil si voltó furioso verso terzo.

-Questa me la paghi...-

Il suo corpo cominció a rivestirsi di scaglie d'acciaio, così che dopo pochi istanti, sembrava che Gajil avesse addosso la pelle di un drago di metallo.

Scattó in avanti, caricó il braccio e con tutta la sua immane forza colpì Terzo.

All'inizio la barriera lo fermó e Terzo ridacchió dicendo:

-Non riuscirai mai a trapassarla!-

Gajil in risposta strinse i denti a fece ancora più pressione e si sentì un sonoro "crack" di qualcosa che viene spezzato.

Terzo sgranó gli occhi e mormoró un "impossibile" prima di venire travolto dalla potenza del pugno di Gajil che gli si spiaccicó sulla faccia danneggiando pelle, carne, ossa e infine il cervello.

Terzo cadde all'indietro, morto.

Nello stesso istante la nuvola nera si dissolse e Levy cadde a terra finaente libera da quell'agonia.

Gajil si precipitó da lei.

Prese in braccio quel piccolo corpicino che in questo momento tremava. Levy ansimava con gli occhi chiusi. Gajil chinó la testa per appoggiare la sua fronte alla sua. Levy aprì gli occhi e lo guardó con lo sguardo offuscato dalle lacrime.

Gajil la guardó e chiese solo:

-Ti fa tanto male?-

-Resisteró...- disse Levy con una smorfia.

Gajil la guardó e senza una parola premette delicatamente il torace della ragazza. Lei strilló per il dolore e rimase ansimante a fissare Gajil.

-A quanto pare non stai bene- disse quello sarcastico.

Levy ridacchió ma poi fece una smorfia e tossì sangue, che le scivoló giù per il mento andando a insozzare ancora di più la maglietta già abbastanza sporca.

Gajil la sollevó tra le braccia il più piano possibile.

Creó un piccolo uccellino di ferro, premette un pulsante sulla sua testa e disse:

-Ragazzi, non vi raggiungeró perchè ho appena salvato la nanetta che è piuttosto malmessa, quindi staremo in questa sottospecie di biblioteca fino a quando non tornerete a prendeci.-

Dopodiché l'uccellino voló via.

Gajil guardó Levy e fece una specie di mezzo sorriso e disse:

-Nanetta, mon ci muoviamo di qui finché non starai un po' meglio.-

Lei fece per protestare ma lui le tappó la bocca e disse:

-E non provare a contraddirmi perchè l'estrazione del ferro dal corpo è una delle forme peggiori di tortura che ci possano essere. Il ferro ti esce dal corpo trapassando la carne.-

Levy lo guardó stupita.

-Credimi se ti dico che ne so qualcosa sul ferro.- disse dopo un po'.

A questo punto a Levy cominciavano a chiuderai gli occhi, ma prima di sprofondare tra le braccia di Morfeo disse due parole:

-Grazie... Gajil...-

 

 

Angolino Ika...

Ed eccolo quiiii!

Dopo settimane ho pubblicato!!

Lo so che è una rottura di scatole il fatto che io sia solo al settimo capitolo (mi pare) dopo mezzo anno.

Vabe cercheró veramente di pubblicare la storia più spesso.

Gracias

Ika

  
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