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Autore: LuxKatoUlisse    17/02/2014    1 recensioni
Lux Black, un ragazzo timido, introverso ma dotato di un grande animo nobile, è cresciuto nel passato dopo che la sua famiglia si è rifugiata nel 20° secolo a causa di intimidazioni da parte di alcune organizzazioni criminali del futuro.
Un giorno Lux, avendo compiuto 17 anni, scopre di provenire dal futuro e, una volta arrivato lì, il ragazzo dovrà affrontare molte peripezie, al fine di salvare la specie umana dall'attacco globale dei Rettiliani, alieni malvagi che da millenni progettano l'estinzione dei terrestri.
Sarà il grande sostegno dei suoi amici più fedeli ad aiutarlo a vincere la più grande battaglia di tutti i millenni.
La fantascienza, il mistero, l'amicizia e l'amore sono i principali ingredienti di questa avventura.
Le descrizioni dell'universo, del nostro sistema solare e di tutte le bellezze del cosmo a noi sconosciuto permettono di entrare in prima linea all'interno di questa realtà multiforme.
La storia, inoltre, è ricca di colpi di scena e di dettagli scientifici, spiegati con incredibile chiarezza e con una tecnica ispirata allo stile degli autori della fantascienza.
I concetti di spazio e di tempo nell'universo di Lux mutano in maniera radicale.
Genere: Avventura, Guerra, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il ragazzo del futuro (LA TRILOGIA)'
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Capitolo 17
Missione al Polo Sud




 

Venerdì, 14 Marzo 3005

Lux si svegliò come al solito di buon’ora, anche perché il 14 marzo era in compleanno di Michelle, la quale compì 17 anni; il giorno prima il ragazzo comprò un regalo per lei da un gioielliere, un regalo molto costoso ma alla fine gli era valsa la pena.
 

Ristorante: TG

Lux poi scese giù e si diresse dal suo ristorante preferito, “La riserva del presidente”, per fare colazione.
Durante la preparazione della colazione, Cramsh accese il televisore universale (tipo di tv che prendeva migliaia di canali, non solo da Human Nation ma anche da tutto l’universo), dove al canale 304 c’era uno dei Tg di Plutone: Tg Moscovicc, dove il conduttore, “Enric Rottwaller”, disse al pubblico televisivo:

- Buona mattina mite da Plutone e ben tornati al Tg Moscovicc. 
Politica: Marte = il sindaco di Ghartlost, Michael Chan, ha emanato stamani un decreto legge che induce alla chiusura della “Caverna dell’emozioni”. -
 
Sentendo pronunciare quel nome, Lux si alzò in piedi di scatto.
Il giornalista televisivo continuò a dire:

- Ieri pomeriggio è stato ritrovato nella caverna il cadavere di un essere umano:
50 anni, maschio, pelle bianca e avente una tuta anti radiazione, coperta di sangue.
Dai documenti ritrovati, l'uomo si chiamava "Alfred Gordon", di professione: carpentiere su New Gaia. 
Non è chiara ancora la causa del suo decesso; l’uomo, cardiopatico, era affetto da una patologia molto rara: la “sindrome di Karin”.
Siamo ancora in fase di aggiornamento. -
 
Lux, ascoltando la notizia, iniziò ad avere nuovi dubbi e sospetti, riguardo alla faccenda:
perché proprio la Caverna dell’emozioni? Perché uccidere una persona lì?
I conti non tornavano; troppe cose strane stavano accadendo ultimamente su Human Nation.
 
Il giornalista disse poi:

- Adesso vediamo il servizio dal nostro inviato: Paolo Brunosky. Sign. Brunosky, tocca a lei. -
 
Paolo Brunosky, inviato speciale su Marte, si trovava nelle vicinanze della caverna. Sul sopralluogo c'erano i poliziotti, la scientifica e due ottimi detective in corsia.
Paolo disse alle cyborg camere con il suo microfono:
 
- Si, sign. Rottwaller. In questo momento mi trovo accanto alla Caverna dell’emozioni, uno dei posti più inquietanti ed enigmatici di Human Nation, dove ieri pomeriggio alle 18:00, ora locale del posto, è stato rinvenuto il cadavere dell'uomo: Alfred Gordon. -
 
Il cadavere era ricoperto da un lungo lenzuolo bianco: l'uomo presentava sul volto segni di bruciatura e mostrava il suo addome squartato violentemente; la scena fu molto raccapricciante.
Paolo aggiunse poi:

- Ecco qui il cadavere, signori, con l’addome squartato. L’arma del delitto è ancora in fase di ricerca, sempre ammesso se l’assassino se lo sia dimenticato di portarlo con se, e le ricerche durano da stanotte alle 23:00. -
- Grazie Paolo Brunosky. - disse il conduttore del Tg - E ora passiamo all'attualità:
su Human Nation sembra non terminare la battaglia di opposizione tra Neutralisti e Conservatori.
I Neutralisti, i quali colti, progressisti, scienziati, filosofi e politici, e rappresentanti di una maggioranza suprema su Human Nation, hanno deciso di emanare un decreto legge che vieti ogni tentativo di far ritornare la Chiesa da Neutralista a tradizionalista del 21° secolo.
I Conservatori, bigotti e  tradizionalisti, rivendicano continuamente il loro desiderio di imporre una cultura basata soltanto sulla discriminazione di ogni genere.
Il Papa neutralista, Giacomo Napoleone XIII, ha dichiarato di continuare a essere Neutralista come tutta la società di Human Nation e di continuare ad assistere alle nuove scoperte scientifiche dell'umanità.

"La religione dev'essere solo un movimento personale, ispirato solo al vero amore universale con senza alcun tipo di discriminazione. 
Che siate atei o credenti, l'amore dev'essere uguale per tutti. Basta con le differenze." cosi stamani il Papa ha enunciato in piazza San Pietro a Roma. -
- Woh, che notizia! - esclamò stupito Lux
- Venere:… - continuò a parlare il giornalista - … Il Parlamento di Syon Suette ha indetto ieri una conferenza stampa del Consiglio degli anziani, con 12 deputati e 15 ministri dell'amministrazione suprema, per discutere sulla dichiarazione di indipendenza da parte degli Zed del pianeta Acca Lola, una delle nostre colonie del sistema solare Taurus.
Domani la Presidentessa di Human Nation, Lady Earth,  terrà una conferenza intergalattica su Giove, precisamente sulla colonia spaziale "Jupiter Sky lands", dove accetterà volentieri la richiesta d’indipendenza degli Zed. -

Contento per aver udito tale notizia, Lux disse:
 
- Lady Earth è sempre la migliore. -
Dopo 20 minuti il cronista passò ai fatti sociali, dicendo:
 
- Passiamo all’attualità:
Il vincitore italiano del gruppo "giovani" del Festival di Venere 3004, Luigi Cazzaniello, è stato derubato stamani nella sua villa di Mercurio.
I ladri avevano rubato molti dei suoi quadri, acquistati dal sito “Multi media Internet”; la polizia è ancora sulle tracce dei malviventi. -
 
- Poverino. - disse Lux.
 

Lux e Cramsh

Lux si rivolse a Cramsh, chiedendogli:
 
- Cramsh, hai sentito la notizia che ieri pomeriggio è stato trovato un cadavere nella Caverna dell’emozioni? -
- Certo che l’ho sentito, ragazzo. Non capitava una cosa del genere da almeno… 20 anni. -
- Hai una vaga idea di chi sia l'autore di questo crimine? - 
- Purtroppo no e non credo che ad ucciderlo sia stata la caverna. 
La sua funzione manifesta non è quella di uccidere la gente, ma bensì di terrorizzarla, mostrando a chi ci entra le sue più grandi paure. Non ho idea di chi sia l’assassino. -
- La gente che entra nella Caverna delle emozioni ne esce poi? -
- Certo, ragazzo, ma ne esce sempre spaventata. A quel punto solo uno psichiatra o uno psicologo può fare miracoli. -
- Capisco. Ma se tale esperienza è così traumatizzante, allora perché il Parlamento o chi fa le veci non ha deciso fino ad ora di chiudere la Caverna? -
- Ragazzo: la Caverna viene usata per affrontare le proprie paure. I militari di ogni tipo la usano frequentemente; è un modo per risolvere le proprie fobie.  -
- E ora che il Parlamento la chiuderà, che cosa succederà ora? -
- Non ti so dire. Noi abbiamo tanti modi per affrontare le nostre paure, non solo con la Caverna dell’emozioni. Finché la scientifica non troverà la causa del decesso di quella povera vittima, la Caverna resterà chiusa al pubblico. -
- Secondo me non può essere stata la Caverna ad uccidere quell’uomo. - ipotizzò Lux - . Non so come ma è da giorni che ho notato che stanno accadendo cose strane… Ho una marea di dubbi. -
- Ti capisco ragazzo. Ho notato che sei molto curioso e la curiosità ti porta alla conoscenza.
Ma ti voglio dare un consiglio da amico perché io ti voglio un mondo di bene:
Quest’epoca sarà anche un paradiso terrestre ma ci sono alcune cose in cui bisogna non bisogna ficcarsi il naso. Il futuro è un’epoca molto particolare, credimi. -
 
Ad un tratto Lux vide entrare nel ristorante la signora anziana Jambuliòn la quale, senza accorgersene, le cadde dal collo una collana, ma non era una collana come tutte le altre, ma una speciale.
La signora Jambuliòn, non reggendosi poi più in piedi, cadde a terra, iniziando ad avvertire giramenti di testa; tutti i presenti corsero immediatamente a soccorrerla.
2 ragazzi la presero per le braccia, ma la signora si lamentò e gridò con aria affaticata:

- … la… la collana… la… collana… -
- Signora, non si preoccupi; stiamo chiamando un’ambulanza! - la tranquillizzò un ragazzo.
- LA COLLANA!!!.... - gridò a squarcia gola la signora anziana, sentendosi mancare il fiato e respirando così a fatica.
 
La collana era costituita da perle azzurre oceaniche, con al centro uno stelma oro che raffigurava una creatura mitologica: il Minotauro.
 
La sign. Jambuliòn si agitò, sbatté i piatti a terra con tanta rabbia, barcollò a destra e a sinistra toccandosi la testa e cadde continuamente a terra.
Lux, intuendo la situazione, prese la collana della signora e la rimise al collo; la signora infatti si calmò.
La signora Jambuliòn, dopo essersi calmata per il pericolo scampato, fissò Lux negli occhi con aria severa e furiosa:
cosa stava guardano la signora in quel momento? Lux se lo continuò a chiedere.
Dopo di ciò la signora se ne andò, sedendosi sul suo posto preferito del ristorante.
Lux ebbe un ennesimo dubbio da risolvere sulla signora Jambuliòn, chiedendosi semmai un giorno avrebbe completato il puzzle della verità assoluta.
 

Accademia: sala d'attesa

 
Si erano fatte le 10:00 del mattino e il ragazzo, prendendo il suo pullman spaziale, andò all’accademia del Cigno fedele, dove nel salone di ritrovo vide i suoi carissimi amici:
Alex, John e Michelle.
I ragazzi, contenti di rivedere Lux, lo salutarono e gli dissero che stavano aspettando che il sign. Pitt li venisse a chiamare.

Michelle non aveva più la mano fasciata e nemmeno la ferita, ma il suo volto era un po’ teso.
Lux le fece gli auguri per il suo compleanno, ma la ragazza gli degnò solo di uno sguardo fugace.
Alex disse a Lux:
 
- Il sign. Pitt ci ha detto che la prossima missione che faremo sarà estrema. -
- Quanto estrema? - gli chiese preoccupato Lux
- Beh, se intendi mortale, stai tranquillo che non lo è. - lo tranquillizzò il ragazzo
- La missione si svolgerà proprio su New Gaia. - intervenne John - In una parte del pianeta in cui solo pochi uomini sono stati. -
- Si tratta sempre di una missione di serie A, giusto? - chiese Lux
- Si, amico! - rispose Alex - Proprio come la missione sul vulcano Venus Olympus. -
- Bene! Fantastico. - disse Lux.
- Hey, fratello… - disse John, rivolgendosi a Lux - … con te al nostro fianco ci sentiamo molto più sicuri. -
- Grazie John, ma non ti ci abituare troppo, ok? - disse modestamente Lux
- E dai, non fare il modesto! - gli disse l'amico, dandogli una pacca su una spalla - Sei riuscito a recuperare la matrice nella Caverna dell’emozioni, hai salvato Venere da una pericolosissima eruzione del vulcano Venus Olympus, hai vinto il torneo robotico mettendo KO quell’infame di Brux, che cosa vuoi di più, amico? -
- Ok, ragazzi: sarò anche una vostra risorsa indispensabile, ma, oltre a contare su di me, dovete anche contare su voi stessi.
Io comunque ci sarò sempre per gli altri, non temete. -
 
Lux notò che Michelle fu l’unica a non partecipare alla conversazione e per farla rendere partecipe, si diresse verso di lei, poi ad un tratto notò un qualcosa di sconcertante:
Egli, guardando in basso, notò che sulla caviglia destra di lei c’era un cerotto, dal quale scorreva un po’ di sangue. Michelle non aveva calze e portava i tacchi a spillo.
 
Lux, preoccupato, chiese alla ragazza:

- Sulla tua caviglia destra, dove c’è il cerotto, sanguini un po’, come mai? -
- Ah, quello?… - rispose la ragazza con aria distratta - … Mi sono solo procurata un piccolo taglio, tutto qui. -
- Aspetta, ti asciugo la ferita. - disse il ragazzo, calandosi giù, con l’intenzione di asciugare la ferita sulla caviglia della ragazza.
- No, Lux… Passerà, non preoccuparti. - grido Michelle con aria tesa, indietreggiando il suo piede destro.
- Ok. - disse rassegnato il ragazzo - Ma ricordati che quella non mi pare una bella ferita. -
 
Ma le novità non finirono lì: Michelle portava dei piccoli segni sulla gamba destra (segni rimarginati).
Lux, avvicinandosi sempre di più alla ragazza, le disse:

- Ora me lo puoi dire, se vuoi. -
- Dirti cosa? - gli chiese la ragazza con aria adirata.
- Senti, Michelle: Morgan non è qui in questo momento e quindi se vuoi dire qualcosa lo puoi fare. -
- Scusami, perché hai nominato Morgan? - gli chiese l'amica con aria sospettosa.
- … Tu non me la racconti giusta, cara… Non sono un cretino:
è stato lui a farti queste cose, vero? -
- Lux, la tua accusa è veramente molto seria. Come ti permetti di accusare Morgan? -
- SMETTILA DI RECITARE, MICHELLE!!! Morgan ti sta usando, ti sta plagiando! -
- Non sto recitando affatto, Lux! - disse la ragazza, stringendosi i pugni con rabbia.
- Hai paura, Michelle… Hai paura di lui. -
- SMETTILA LUX!!! -
- Dannazione, stiamo nel 31° secolo e ancora accadono queste cose, ma è assurdo!!! -
- Lux… stai… zitto.. per… favore! -
- Quel figlio di papà crede di avere tutto il mondo ai suoi piedi, ma si sbaglia di grosso.
Ecco perché quella volta eri così adirata nei nostri confronti: sapevi fin dall’inizio che sarebbe arrivato lui, non è così? Quel figlio di trota non la passerà liscia! -
 
Michelle, arrabbiandosi sempre di più, diede un fortissimo schiaffo a Lux sulla guancia destra, lasciando senza parole Alex e John.
Lux, toccandosi la guancia colpita, guardò fisso negli occhi la ragazza, la quale, stringendosi di nuovo le mani dalla rabbia, versò qualche lacrima, nascondendo il viso con l’abbassamento del capo.
Michelle dentro di se provava una sofferenza enorme, proprio come la provava Lux a causa del suo maleficio oculare, ma non si sapeva ancora che cosa soffrisse la ragazza.
Singhiozzando dalle lacrime Michelle disse a Lux:
 
- … Tu non puoi capire… SEI SOLO UNO STUPIDO FANTOCCIO DEL 21° SECOLO. -
- Hey, piano con le parole, Michelle! - disse Lux con aria permalosa
- … Non ti sto affatto offendendo Lux! - gridò la ragazza - Ti chiedo solo di lasciarmi stare, ecco!...
Io sono depressa e non ce la faccio più!!! -
- L’unico modo per liberarti da questa depressione è solo quello di parlare con qualcuno. Ma non capisci che tu hai bisogno di una persona che ti ascolti? -
- Non aggiungere altro, ti prego! … Tu non puoi capire… Ho capito cosa vuoi intendere, ma non è come ai tuoi tempi, non è come pensi tu. -
- Forse hai ragione. - disse Lux, indietreggiando solo di un passo - Forse non riesco a capire quest’epoca così difficile e complicata per me, dove accadono spesso cose strane.
Ma il maltrattamento di una persona, mia cara Michelle, è sempre considerato un reato gravissimo! E non ci sono giustificazioni per ciò. -
- Io mi chiedo sempre perché continuo a rivolgerti la parola. - disse furiosa Michelle, tremando dalla tensione - … Sei un ragazzo molto curioso e invadente certe volte, non te l’ha mai detto nessuno? DEVI STARE LONTANO DALLE MIE FACCENDE, CI SIAMO INTESI? -
- Scusami se sto cercando di aiutarti. - le disse ironicamente il ragazzo.
- Tu vuoi sempre sapere tutto, non è così? - disse la ragazza - Se non scopri gli indizi non sei soddisfatto, ma ora basta Lux; è arrivato il momento di crescere!. -
 
I due, dopo essersi detti di santa ragione, si guardarono negli occhi con ferocia: Lux si sentì colpito nell’orgoglio, ma non mollò il desiderio di proteggere Michelle e di indagare sulla verità.
Egli voleva a tutti i costi non solo dimostrare al male di essere diverso da esso, ma anche di proteggere le persone a lui care.
 
A causa del suo maleficio oculare Lux, nel 21° secolo, non aveva molti amici:
molti preferivano stargli alla larga per non essere investiti dal maleficio.
Solo pochi amici gli stavano accanto, solo pochi.
Nel 31° secolo Lux si sentì come a casa, trovando vitto, alloggio e amore da parte di persone fantastiche, come Lady Earth, il piccolo Nicolas, il prof. Algokitmo, il sign. Cramsh, Alex, John e Michelle.
 
 

Studio del prof. Pitt

Improvvisamente il prof. Pitt chiamò a rapporto i ragazzi per farli venire nel suo studio.
Una volta arrivati lì, il prof. Pitt disse loro:

- Finalmente ho ricevuto dalla sede delle informazioni intergalattiche il bollettino della vostra missione: andrete tutti al Polo sud di New Gaia. -
- AL POLO SUD? - gridarono sconvolti i ragazzi
- Si, ma sarete ben equipaggiati per il freddo Antartico. - li tranquillizzò Pitt - L’obbiettivo è quello di impedire uno scioglimento di un gigantesco blocco di ghiaccio. 
Sui vostri braccialetti elettronici mi sono preso la libertà di installarvi una mappa del posto, in modo tale da poter individuare il grosso blocco di ghiaccio e scoprire la causa di un probabile futuro scioglimento. Si sospetta che l’autore di ciò sia un entità oscura, scagnozzo di Dark Evon. -
- Ce la faremo a combattere l’entità, sign. Pitt? - gli chiese preoccupato Alex
- Certo. - esclamò Pitt - Soprattutto perché al vostro fianco c’è Lux. -
- Evvai !!! L’ho sempre detto io!!! - esultò felice John.
- Ricordati anche di contare sulle tue forze. - disse Lux a John.
- Prima di andarvene, Lady Earth mi ha incaricato di darvi la matrice che avete recuperato nella Caverna dell’emozioni. - disse Pitt, alzandosi poi per recuperare da un suo scalfale l’oggetto appena nominato.

La matrice, sotto forma di una pietra nera, fu consegnata ai ragazzi da Pitt, il quale disse loro:

- Questa matrice può aiutarvi in caso di pericolo. Mi raccomando ragazzi, conservatela e usatela solo e dico solo in caso di pericolo. -
- Non si preoccupi, sign. Pitt. - rispose Lux, prendendo e custodendo la matrice.
- Bene. - disse Pitt - Ora preparatevi per il viaggio. -
 

Sala delle armi

Così i ragazzi, una volta scesi al piano di sotto, andarono nella Sala delle armi, dove si equipaggiarono con delle tute bianche speciali (di grosso spessore per ripararsi dalle basse temperature), resistenti alle radiazioni e alle basse temperature, accompagnati poi da un kit di armi:
  • pistole a calibro neutrini; 
  • asce grosse e taglienti; 
  • una mascherina da mettere sugli occhi per non accecarsi dalle esplosioni delle radiazioni delle armi neutrone; 
  • stivali molto resistenti e impermeabili all’acqua.
Lux, vedendo Michelle togliersi i tacchi a spillo per infilarsi gli stivali, non riuscì a non ignorare le piccole gocce di sangue che attraversavano di poco la caviglia per arrivare fino al tallone del piede; il ragazzo ipotizzò che quella ferita fosse stata fatta da poco.
Michelle, accorgendosi che il ragazzo la stesse guardando, gli chiese con aria scontrosa e un po’ adirata:

- … Ti piacciono i miei piedi per caso? -
- No, no, no, no!!! - rispose lui annuendo con la testa - Lo sai a cosa stavo guardando: la tua caviglia sanguinante. -
- Fammi un favore, Lux: Vai.. al.. diavolo! - gli disse lei, mettendosi poi lo stivale al piede destro; Lux ci restò male per questa risposta aggressiva della sua amica.
 

Viaggio verso il Polo Sud

Dopo essersi equipaggiati meglio, i ragazzi uscirono dall’accademia, aspettarono il loro pullman e, al suo arrivo, salirono su alla volta del Polo sud di New Gaia.
Durante il viaggio, Lux notò che Michelle si era seduta all’ultimo posto del pullman giù in fondo, con il mento appoggiato sul palmo della mano sinistra, con il gomito del braccio sinistro appoggiato sul semi - tavolino del finestrino, e la testa orientata verso il finestrino stesso; la ragazza fissava con tristezza le stelle e il sole dal lontano, intravedendo poi New Gaia con i suoi giganteschi “trita corpi celesti”.
Lux pensò di farsi gli affari suoi se voleva mantenere l’amicizia stretta con lei.

 
 

Antartide

Dopo 12 minuti di viaggio, il pullman spaziale atterrò sulle coste del continente meridionale del pianeta New Gaia: "Antartide", dove la temperatura era di - 120° C.
I ragazzi videro davanti a se dei maestosi paesaggi di gigantesche montagne di ghiaccio galleggianti (alti più di 2000 m), Iceberg e sulle coste del continente antartico videro una moltitudine di pinguini gettarsi in acqua per poi sbucare come pesci.
Molti gabbiani, giunti da ogni dove, invasero le coste per pescare i pesci nell'acqua.

Lux rimase stupito da tali scene e scoprì che anche in 1000 anni alcune cose erano rimaste le stesse:
  • i pinguini; 
  • i gabbiani; 
  • i pesci; 
  • le montagne ghiacciate; 
  • gli Iceberg. 
Tutto era come nel 21° secolo.
Poi dal lontano Lux osservò nel mare un gigantesco getto d’acqua provenire dal basso;
quel getto lo aveva mandato una grossa balena la quale, come un grosso sottomarino, emerse dalle acque per poi riscendere di nuovo negli abissi marini.

- É tutto cosi "pittoresco". - disse Lux con aria stupita, guardando l'intero maestoso paesaggio.
- Oggi siamo proprio dei poeti, è? - gli disse scherzando John.
- Non sono mai stato al Polo Sud. Qui non è cambiato proprio nulla in mille anni; mi sembra di... -
- ... essere ritornato a casa?!! - gli completò la frase Alex.
- In un certo senso si, Alex... Qui sembra che la tecnologia avanzata del 31° secolo non sia mai arrivata qui. 
Ho una strana sensazione, ragazzi... É come se aldilà dell'oceano si trovassero le abitazioni, la gente, gli usi e i costumi del 2001; poi mi giro verso di voi e subito realizzo di essere ancora nel 31° secolo. -
- Non ti trovi bene qui? - gli chiese con aria triste John.
- Non fraintendetemi, ragazzi. - rispose Lux - É vero che sento la mancanza del mio secolo, ma è anche vero che qui è come se avessi una seconda famiglia, cioè voi! -

I ragazzi sorrisero davanti all'enorme cuore di Lux; Michelle, però, facendo da spallucce ai ragazzi, sembrò indifferente alla loro conversazione.


Comincia la missione

Una volta atterrati sul posto i ragazzi scesero dal pullman e studiarono la mappa del luogo attraverso i loro braccialetti elettronici, collegandosi poi con il Cyborg satellite.

Il Cyborg satellite era un nuovo e sofisticato modello di satellite intelligente, inventato nel 27° secolo (anno 2610) dal famoso scienziato dell’epoca: Alfred Synton.
Questi tipi di satelliti, con aspetto di un androide tondeggiante, erano capaci di mandare segnali anche nelle lontanissime galassie, in pochi secondi, grazie ad un nuovo tipo di onde elettromagnetiche, scoperte nel 2612 dalla figlia dello scienziato Alfred: Sally Synton.
Tali onde si chiamavano "microonde iper lux", chiamate così perché tali onde viaggiavano alla velocità della luce (300 mila Km/s), mandando in pochi secondi segnali in tutto l’universo.

Il Cyborg satellite aveva non solo un'intelligenza propria, ma anche la facoltà di comunicare;
infatti il Cyborg satellite, dopo aver fatto un'analisi approfondita sui siti e sulle ubicazioni del continente Antartico, disse ai ragazzi attraverso i loro braccialetti elettronici:
 
- La vostra ubicazione è di: Latitudine sud: 75°25’56.41”, longitudine Ovest: 59°o5’48.54”. 
Ho rilevato una fonte anomala sulla latitudine Sud: 90°00’00.00” e longitudine est: 66°42’04.82”. -
- Aspetta un attimo! - rifletté Lux - Latitudine sud: 90°00’00.00”? L’anomalia è proprio al centro del Polo sud! -
- Ma è lontanissimo! - disse John - Chissà cosa troveremo lì. -
- Sicuramente la temperatura lì sarà bassissima e là l’oscurità sarà al massimo, dato che lì i raggi solari a stento arrivano. -  disse Alex
- Ma siamo ben equipaggiati! - esclamò Lux - Azionando il teletrasporto molecolare, arriveremo lì in un batter d'occhio. Cosa aspettiamo ragazzi? Entriamo in azione!!! -
- Si!!! -. gridarono tutti.
 
Azionando il teletrasporto, i ragazzi arrivarono a destinazione in pochi secondi.
 
 
 

Al centro dell'Antartide

Per il momento l’atmosfera era tranquilla, i ragazzi videro intorno a se un luogo tremendamente ostile, circondato da una catena montuosa di ghiaccio.
Alex si sbagliò su una cosa: i raggi solari riuscirono ad arrivare lì e questa volta rimanendo sul luogo costantemente, ma la temperatura era d’avvero molto basa: - 200° C.
Nonostante il perfetto equipaggiamento, i ragazzi avvertirono ugualmente freddo, tremando dalla testa ai piedi.
Alex chiese agli altri:

- Che cosa facciamo adesso? -
- Il Cyborg satellite ci ha detto che l’anomalia è proprio in questo punto, sotto ai nostri piedi. - disse Lux, guardando poi in giù.

I ragazzi avvertirono sotto ai loro piedi un qualcosa di anomalo:
la temperatura del punto in cui si trovavano i ragazzi era diversa, rispetto a quella del luogo circostante (la temperatura aumentava, anche se di poco).
Michelle disse stupita:

- Un qualcosa o qualcuno dovrebbe sbucare da sotto i nostri piedi, vero? -
- Esatto! - esclamò Lux - Chiunque esso sia dovrebbe essere una creatura immune alle bassissime temperature. Voi che siete del 31° secolo non sapete quale creatura di quest’epoca si tratti? -
 
Alla domanda di Lux, i ragazzi pensarono a tutte le creature esistenti: infatti Alex gli rispose:

- In quest’epoca l’uomo è capace anche di creare mostri mutanti, grazie all’uso dell’ingegneria genetica;
ci sono tanti e tanti tipi di mostri che sono in grado di sopportare qualunque temperatura bassa, anche quella estrema. -
- Amico… - chiamò John a Lux - … La creatura in questione potrebbe essere tra le seguenti:
  • una balena mutante sotto marina; 
  • un pinguino killer; 
  • un pesce-orso; 
  • un’oca dei fondali oceanici; 
  • una medusa gigante;  
  • un vampiro sottomarino, oppure… -
- Oppure un Drago marino. - rispose Michelle, tremando dalla paura; Lux la notò.

John, girandosi intorno al punto critico, disse:

- Se il nostro nemico fosse un drago marino, allora saremmo tutti quanti nei guai! Le nostre armi convenzionali non sarebbero in grado di distruggerlo. -
- Sarebbe terribile. - disse Lux - Però dalla nostra parte abbiamo le pistole a neutrini.
Da ciò che ho studiato in Accademia, i neutrini sono dei composti chimici in grado di disintegrare qualsiasi cosa, anche il materiale più duro di tutto l’universo, non è così ragazzi? -
- É proprio questo il problema. - disse Alex con aria preoccupata - Il drago marino ha un corpo durissimo, anzi quasi di ferro:
la sua struttura ha una lega speciale al quanto sconosciuta.  -
- Esisterebbe un materiale praticamente indistruttibile… - intervenne Michelle - ... i neutrini non sarebbero in grado di distruggerlo. -
- Cretinate! - borbottò Lux - Tutti i materiali sono distruttibili, per quanto possano essere duri. -
- Cosa hai detto, prego? - gli chiese Michelle, avvicinandosi all'amico con aria minacciosa.
- É vero che io provengo dal 21° secolo e che voi avete sempre vissuto invece nel futuro... - disse il ragazzo - ... ma so con certezza che le cose definite "indistruttibili" in realtà non lo siano. -
- Vuoi solo contraddirmi, Lux?!! -
- Non prenderla male, Michelle! Il Titanic, per esempio, era considerato la nave indistruttibile e inaffondabile, ma poi come è andata a finire?!! -
- Ma come sei spiritoso, caro. - disse ironicamente la ragazza con rabbia - Mi sto proprio sbellicando dalle risate. -
- Sto solo dicendo la mia, Michelle. -
- Sei proprio un rompi palle, certe volte. - gli gridò lei - Ti credi di essere un sofista? Vuoi sempre sapere tutto, tutto di tutti, non è vero? Compreso i fatti miei. -
- Che centrano i fatti tuoi? - le chiese lui - E poi io odio i sofisti: Socrate, uno dei grandi filosofi della Magna Grecia, li criticava per il loro sapere letterario e poco producente. -
- Ecco, lo vedi? “Il so tutto io”, ecco cosa sei. -
- Ascoltami Michelle… -
- No, ascoltami tu, Lux… Io ne ho le palle piene di te, NON TI SOPPORTO PIÙ!!! -
- Se per questo non sopporto la tua scortesia… Te la stai prendendo ingiustamente con me. -
- Io me la prendo con chi mi pare e piace, ok??? -
- Perché ti comporti così??? Che male ti ho fatto? -
- Sono affari miei, ok? -
 
- Ragazzi, calmatevi!!! - intervenne John per non far continuare a litigare i ragazzi - Non è il momento di litigare a quest’ora; abbiamo una missione da svolgere, ve lo siete dimenticati? -
- No!!! - dissero con tono funebre e adirato Lux e Michelle, di spalle fra loro.
- Ragazzi… - disse ancora John - Continuerete a litigare a casa, più tardi… Ora dobbiamo risolvere un grosso problema e poi non è detto che il mostro mutante sia per forza un drago marino. Potrebbe essere anche un altro animale, giusto? -
- Giusto! - dissero Lux e Michelle sempre di spalle fra di loro, con l’intento di non rivolgersi più la parola.
- Ah, bene! - disse contento John - Quindi rimandate a più tardi il vostro litigio? -
- Va bene! Litighiamo dopo che abbiamo compiuto la missione, te lo promettiamo. - dissero in coro i ragazzi sempre di spalle fra loro.
- Evvai!!! Benissimo! - esultò felice John, saltellando e facendo mosse di Break dance.

Alex, guardandolo con stupore, gli chiese:

- John, ma che diavolo stai facendo? -
- Sono felice amico! - rispose il ragazzo giocondamente -  Sono riuscito a fare una cosa utile nella mia vita, haha!!! Sono un genio!. Li vedi ora Lux e Michelle? Non litigano più, evvai!!! Se non ci fossi io modestamente… -
- L’universo sarebbe migliore. - disse ironicamente Alex.
- Hey, ce l’hai con me, fratello? - disse John offeso un po’
- Sto scherzando, John. Non hai mai sentito palare di “umorismo”? - gli chiese Alex
- Ah, va bè, allora è tutto ok. - disse John.
- Aspettiamo cosa succede. - suggerì Alex - Tanto se qualcosa deve accadere, accadrà qui. -
- Ok. - risposero tutti in coro.
 

Dopo un'ora

I ragazzi decisero così di aspettare che qualcosa accadesse, ma passò un’ora e mezza e ancora non era accaduto nulla.
Lux e Michelle, nonostante sia passata un’ora, ancora stavano in piedi, di spalle fra loro, con le braccia incrociate al petto e con un’aria adirata, intenti a non rivolgersi più la parola.
Annoiato John, giocando a carte con Alex, propose un’idea, suggerendola poi agli altri:

- Questa missione si sta rivelando un buco nell’acqua; sarà anche qui il posto giusto, ma non succede proprio un bel niente. Io suggerisco di tornarcene indietro, anche perché fa un freddo cane.
Un altro poco Lux e Michelle diventeranno due statue di ghiaccio.
Io dico di andarcene via, ragazzi.-
- No! - gridò Alex - Qualcosa deve accadere e noi resteremo qui ad aspettare. -
- Sarà… - disse John - E allora perché non succede niente? -
 
Stanco di aspettare John fissò il capo in giù e gridò:

- HEY, MOSTRO!!! VUOI USCIRE DA QUÌ??? MI STO ANNOIANDO A MORTE!!! -, ma non accadde nulla.

Così John, calandosi i pantaloni, mostrò il suo di dietro sul terreno e gridò poi:

- SEI PROPRIO UNA SCHIAPPA COME IL MIO DI DIETRO, MOSTRO!!! SAI CHE TI DICO? CHE SEI UN CODARDO!!! Hahaha. -


Battaglia contro il mostro

 
Ad un tratto qualcosa cambiò:
la terra circostante iniziò a tremare terribilmente, attirando bruscamente l’attenzione dei presenti.
Rimettendosi i pantaloni, John se ne scappò dall'epicentro del terremoto;
un qualcosa di orribile stava uscendo dal terreno ghiacciato.
Un gigantesco animale, con le sembianze di un serpentone, uscì bruscamente dal terreno ghiacciato con aria minacciosa e sinistra.
 
I suoi occhi, scavati nella faccia, erano rossi e assassini, con uno sguardo penetrante da immobilizzare chiunque;
la una bocca era enorme con denti aguzzi come quelli di un Tirannosaurus Rex, la pelle era di colore blu – mercurio, piena squame taglienti come coltelli svizzeri, e le due grosse corna appuntite uscivano dal suo capo.

Michelle, tremando dalla paura, riconobbe subito il mostro e, indicandolo con un dito, gridò:

- … è… è.. è un Drago marino!!! -
- Che cosa? - gridò stupito Lux
- Oh, accipicchia, questa non ci voleva proprio! - gridò John, spaventato pure lui.
- Forza ragazzi, combattiamolo!!! - gridò Lux con tono deciso - Ma state attenti che non bruci questa piattaforma… Potrebbe causare uno scioglimento definitivo e diretto dei ghiacciai dell’Antartide. -
- Ok!!! - gridarono i ragazzi in coro.
 
I ragazzi, prendendo le loro armi, iniziarono immediatamente a combattere, sparando contemporaneamente con le loro pistole a calibro neutrino e per farlo usarono la tecnica della “Sintonia telepatica”.
L’energia emanata dai neutrini assunse una forma semisferica, dirigendosi verso il mostro e poi, quando lo colpì, esplose in un bombardamento di fasci luminosi arcobaleni, provocando in seguito terribili terremoti in tutta la zona circostante.
Il Drago marino però, uscendo da un grosso alone di fumo, si mostrò sano e salvo, senza neanche un livido.
Lux, ricredendosi sulle parole di Michelle, disse stupito:

- Incredibile!!! Non si è fatto nemmeno un graffio quel coso. Il suo corpo sembra veramente indistruttibile! -
- Te l’ho detto io. - gli disse Michelle con aria severa.
- Lasciamo perdere. - disse lui, mettendo un velo pietoso sulla faccenda - Sarà anche indistruttibile, ma un punto debole lo avrà; ci dev’essere per forza. Altrimenti Lady Earth non ci avrebbe dato questa missione, giusto? -
- Giusto! - risposero tutti.
- Che cosa vorresti fare, ora? - gli chiese Michelle con aria di disprezzo.
- Semplice! - rispose Lux - Mi toglierò le lenti a contatto e aumenterò la mia sfiga di 400 Sfiga volt. -
- CHE COSA? - gridò stupita la ragazza - Ma sei matto? Vuoi ucciderci tutti? -
- Posso controllare il mio maleficio oculare. - disse imperterrito il ragazzo - Si, io posso farcela. E se posso, potrei anche arrivare ai 500 Sfiga volt… Userò tutti gli Sfiga volt dell’Universo per combattere il Drago marino. -
- Ecco che ci risiamo. - disse stanca Michelle - Il sign. Mission impossible ci salverà, ancora una volta, tutti quanti!!! -
- Che spiritosa che sei. - le disse Lux.
 
Togliendosi le lenti a contatto, lux iniziò ad aumentare il suo maleficio oculare, ma ad un tratto accadde un qualcosa di imprevisto:
il suo maleficio si era fermato sui 300 Sfiga volt e il ragazzo non riusciva a superare quel valore.
Preoccupato Lux si chiese:

- Non è possibile! Eppure quando al campionato ho combattuto contro Brux, ho aumentato senza accorgermene i 300 Sfiga volt. Perché non ci riesco? -
 
Il Drago marino, lungo 3 km, uscì dal buco sotterraneo, creato da lui, e tentò di colpire i ragazzi con la sua enorme coda;
i ragazzi si scansarono appena in tempo.
La lotta continuò per 10 minuti, fino a quando il drago marino decise di fare sul serio;
infatti si puntò verso Michelle e, intenzionato ad attaccarla, le cacciò un vortice di fuoco dalla sua bocca.

Fortunatamente Lux arrivò tempestivamente, mettendosi davanti a Michelle e, cacciando dalle sue braccia alcune ramificazioni di materiali (grazie all'azione del suo chip installato nel suo cervello), i quali a loro volta si unirono per creare un gigantesco scudo protettivo.
Lux protesse così Michelle dal vortice di fuoco, impedendo anche un altro pericolo imminente: lo scioglimento della piattaforma ghiacciata.
Il drago marino cacciò di nuovo lo spaventoso super vortice di fuoco, ma anche questa volta Lux schivò il colpo con il suo scudo gigante.
Fu la volta di John il quale, attirando l’attenzione del mostro, corse velocemente verso est, saltò poi da una roccia di ghiaccio da terra e, volando con il suo iper jet, accecò gli occhi del mostro con la sua pistola, a calibro neutrino.

Il drago, diventato appena cieco, emise urla dolorose di rabbia, spostandosi la testa a destra e a sinistra… ma l’animale aveva a disposizione un altro senso da sfruttare: l’udito e l’olfatto.
John decise di colpire il mostro, ma ironia della sorte fu travolto dalla furia della coda del drago.
Fortunatamente il ragazzo se la cavò solo con qualche livido sul corpo.

Alex colpì con la sua pistola a calibro neutrini sull’orecchio sinistro del drago, provocandogli lesioni alla tempia e un ondeggiamento del corpo per la perdita dell’equilibrio.
Il drago, per vendicarsi, si puntò verso Alex per divorarlo, ma improvvisamente Lux si mise davanti ad Alex, tagliando con una sua grossa ascia, un grosso dente del mostro.
Il sangue uscì dalla bocca del drago come un fiume in piena, sporcando le tute dei ragazzi.
Michelle, inorridita dal sangue del mostro appiccicato sulla sua tuta, disse:
 
- Blà, che schifo!.... è appiccicoso questo sangue. -
- Beh hehehe, sempre meglio che vivere in un terrore personale senza confidarsi con nessuno. - le disse Lux, riferendosi al suo malessere.

La ragazza sbuffò per l’ennesima invadenza dell'amico nei suoi fatti personali.
Il mostro continuò a colpire alla cieca i suoi avversari, non sapendo però che stava quasi provocando un disastro irreparabile.
Ad un tratto Lux udì una voce oscura nella sua mente, ipotizzando che si trattasse quella di Darkus; la voce rauca infatti pronunciava le solite parole:

- Mors… mors… mors… mors… -
 

Lux si sentì strano, avvertendo da dentro di se una stranissima energia oscura; la sua fronte iniziò a scottare con l’aumento della sua temperatura corporea, provocandogli giramenti di testa, perdita dell’equilibrio, sudore, tremolio alle mani, perdita momentanea della vista, difficoltà respiratoria e aumento costante del battito cardiaco.
Il cielo si oscurò con all’arrivo di alcune nuvole nere e di lampi all’orizzonte. Lux stava subendo un’ulteriore trasformazione, mai avuta fino in quel momento.
Il suo maleficio oculare iniziò ad aumentare vertiginosamente:
da 300 Sfiga volt arrivò ai 600 Sfiga volt, per poi mostrarsi sotto forma di un alone nero che ricopriva tutto il corpo di Lux. 
Nell’alone nero c’era molta tensione di elettricità e energia oscura e il corpo di Lux stava subendo una trasformazione evolutiva:
 
da 1,70 m, il ragazzo crebbe fino a 1,90 m, i suoi occhi divennero sempre più verdi, i suoi capelli iniziarono a crescere, per assumere poi una forma a caschetto, i suoi canini divennero affilati come quelli di un vampiro, le sue unghie affilate si tinsero di nero, la sua corporatura assunse muscoli possenti e forti e dalle sue spalle spuntarono 2 grosse ali rastremate, simili a quelle di un demone.
 
Un lampo di luce accecante poi diede fine alla procedura di trasformazione di Lux, facendo mostrare poi il suo nuovo aspetto ai presenti.
Lux, oltre ad avere l’aspetto appena descritto, indossava una lunga giacca di pelle nera che gli arrivava fino ai piedi, con il petto muscoloso scoperto, e delle scarpe di cuoio nero, lucide come uno specchio. Il ragazzo portava anche dei pantaloni neri, stracciati sulle punte in basso in stile Gothic Dark, degli orecchini d’argento sul bulbo delle orecchie, una grossa collana con tasselli rettangolari d’oro intorno al collo, estendendosi anche sul petto superiore, con al centro un simbolo scolpito di uno scorpione.
 
I ragazzi avvertirono nel nuovo Lux un’energia negativa alquanto spaventosa, con un maleficio oculare di 2000 Sfiga volt, un’intensità impressionante per un essere umano qualunque. Il problema era che Lux non fosse un essere umano, ma un qualcosa di oscuro, terrificante e minaccioso.
 
Nella zona circostante regnò il silenzio assoluto con l’avvento di una piccola fitta nebbia.
Michelle avanzò lentamente verso di lui, tremando dalla testa ai piedi, gli si avvicinò, gli pose la sua mano destra sulla sua spalla destra e gli chiese balbettando:

- …L….Lux… stai.. bene? -
 

Improvvisamente, in un lampo di secondo, Lux si girò velocemente verso l’amica e le ringhiò in faccia come un lupo mannaro, mostrandole i grossi e minacciosi canini; Michelle ebbe molta paura.
“Che fine ha fatto il Lux gentile, buono e generoso?” si chiese la ragazza.
 
Lux, girandosi poi verso il mostro, cacciò delle grosse lame cilindriche affilate, uscenti dai suoi gomiti, le affilò l’uno con l’altra e poi, sprigionando tutta la sua energia negativa, si alzò in aria con le sue possenti ali.
Viaggiando alla velocità della luce (300 mila Km/s), il ragazzo provocò aloni giganteschi di esplosione di luce sub atomica intorno al drago marino, provocandogli ferite su tutto il corpo:
il ragazzo gli tagliò la coda, le corna e lo squartò violentemente ad una velocità pazzesca, facendogli rimanere solo il suo scheletro; il sangue gli usciva come uno spruzzo d’acqua.
Il drago marino così, ferito gravemente, scoppiò in un boato di esplosione, provocando però rotture macroscopiche in tutta la piattaforma ghiacciata.
 

Disastro evitato

Da per tutto si riversarono spaccature per poi provocare violenti terremoti in tutto l’Antartide.
Il continente di ghiaccio si stava sciogliendo, con il pericolo di sommergere New Gaia, m
a alla fine fu proprio Lux a rimediare il problema, facendo espandere la sua energia negativa in tutto il continente, fermando così gli scioglimenti dei ghiacciai, i maremoti e le tempeste elettromagnetiche.
Michelle fu sorpresa che Lux, trasformatosi in una creatura minacciosa, sia riuscito a distruggere uno drago marino mutante.
Lux improvvisamente cadde a terra svenuto e il suo corpo ritornò nel suo aspetto originale:

capelli corti, brizzolati e neri, altezza 1,70 m, occhi normalmente verdi e denti normali; anche i suoi abiti tornarono come quelli di prima.
 
Alex, John e Michelle soccorsero Lux, cercando di rianimarlo.
Dopo qualche minuto il ragazzo si svegliò e il primo volto che vide fu quello preoccupato di Michelle, la quale gli chiese:

- Come ti senti? -

Lux, rialzandosi piano dallo stordimento, rispose all’amica:

- Un po’ bene, anche se mi sento un po’ strano.. Cosa mi è successo? -
- Come? - gli chiese stupita Michelle - Non ti ricordi più niente? -
- Che cosa mi dovrei ricordare? -
- Lux, non ti ricordi che ti sei trasformato? Che sei riuscito da solo a sconfiggere il drago marino? -
- Cosa ho fatto io? -
- Quindi non ti ricordi assolutamente nulla, non è vero? -
- …. Mi dispiace… Credo di avere qualche buco di memoria… -
- Però fratello sei stato d’avvero eccezionale! - intervenne John
- D’avvero? -gli chiese stupito Lux - … Quanto eccezionale? -
 
Michelle, prendendo per mano Lux, gli disse:

- Ora non credi che ce ne dobbiamo andare? Abbiamo portato al termine la missione, ragion per cui non c’è ne più bisogno di restare qui. -
- Ok, Michelle. - esclamò lui - Andiamocene subito da qui. Ah, a proposito: buon compleanno…  -
- Grazie. - disse contenta lei.
- Facciamo la pace? - le chiese Lux, tendendole la mano destra
- Ok… e pace sia. - rispose Michelle, stringendogli la mano.
 
I ragazzi così, azionando il teletrasporto molecolare, ritornarono da dove erano arrivati, dove un pullman spaziale li attese per tornare all'accademia.
 

Viaggio di ritorno 

Durante il viaggio Lux, con aria imbarazzata, si sedette accanto a Michelle e, girandosi verso di lei, le chiese:

- Michelle… per quanto riguarda ai quei discorsi che abbiamo fatto ecco… io… -
- Lux… Non preoccuparti… Sono io che forse sono scorbutica e intrusiva. -
- Ricordati Michelle che la mia intenzione non è quella di intromettermi negli affari tuoi. -
- Lo so! Non sto affatto passando un periodo felice, ma sinceramente non me la sento di aprirmi con qualcuno… Forse è come dici tu, ma ti prometto che quando starò un po’ meglio allora ti dirò tutto, ok? Te lo prometto Lux, io mantengo sempre le promesse. -
- Ok, cara… Sono pronto ad aspettarti… -
- Lux… Io vorrei fare un patto con te: ogni volta che vedi qualcosa in me che non va promettimi che non mi porrai domande, ok? Sarò io poi ad aprirmi con te. -
- Michelle, io… -
- Lux, promettimelo. -
- Ok… Te lo prometto. -
- Grazie!... Comunque cerca di capirmi. La cosa non è come nella tua epoca, ok? -
- Mi impegnerò a farlo, te lo prometto. -


Copyright di Bruno Rinaldo (alias LuxKatoUlisse).
   
 
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