Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato
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Autore: RedDisposition    17/02/2014    1 recensioni
- Hei, Demetria mi passeresti la mia penna?- mi girai e guardai Abbie, quasi mi ero dimenticata che era li -S-si- gli passai la penna, perchè ha voluto farmi sedere vicino a lei? non so, forse per prendermi in giro. è la prima persona nella mattinata che mi chiama con il mio nome e non con i stupidi soprannomi, cos'ha ? forse non sa che io sono nella zona degli "intoccabili" ? no è impossibile, del resto è l'ex capo delle chearleaders. La ammiro sin dal primo anno, non mi ha mai preso in giro ne altro, ma mi chiedo perchè sia cosi? - Hei, tu ci hai capito qualcosa di quello che sta dicendo?- mi risveglió dinuovo- Eh?- sembravo una stupida, ecco lo sapevo ora mi sputtana - hai capito qualcosa di quello che sta dicendo la prof?- mi lanció un lungo sorriso, non era come pensavo; una smorfiosa, vanitosa e prepotente. - Ehm... no- iniziò a ridere - neanche io- mi sorrise dinuovo.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demi Lovato
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate
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(Abbie's POV )
entrammo in classe e al secondo banco vidi Sam, il suo sorrriso era splendente come il sole. si era seduto accanto a Tresh ,un suo compagno di squadra. Quando Demi vide Tresh rabbividí e stava per uscire dalla classe; Tresh era uno dei ragazzi che la molestavano di insulti sin dall'anno in cui era arrivata qui. - Hei di che hai paura? È solo Tresh, è un ragazzo come gli altri se non ha la sua banda intorno- le sorrisi per darle sicurezza, in quel istante i suoi occhi mi sembrarono più vuoti del solito, non sapevo bene cosa, ma qualcosa mi legava talmente tanto a quella ragazza da farmi sentire obbligata a farla stare bene, era intimidita in quel momento, non sapeva che dire, ma poi dopo un po' si convinse, entró con me in classe, ci sedemmo all'ultimo banco, come tutte le volte di quella giornata e cercammo di stare attente alla lezione di Letteratura.

(Demi's POV)
Non ci sto capendo niente di quello che sta dicendo sta tipa, ho solo un pensiero che mi gira in testa , Tresh è davanti a me di qualche banco, con il ragazzo della mia compagna di banco, non mi ha degnato di uno sguardo e per adesso sta andando bene. - Heiii sveglia-Abbie non faceva che svegliarmi in continuazione dai miei momenti di riflessione - che c'é, stavo per addormentarmi- avevo gli occhi stanchi e stavo per accocolarmi con la testa sul banco ma mi arrivó uno strattone - No no, poi chi mi fa compagnia? A chi sveglio dai suoi momenti di riflessione profondi? A chi rompo le palle- continuava a bisbigliarmi in un orecchio ridendo, in fondo era una cogliona ma le volevo bene - uffaa, sta un po' zitta, potrebbe sentirci quella tipa li- feci il gesto del silenzio e chiusi gli occhi, con la speranza di riaprirli a casa mia davanti al camino con la mia chitarra. - eddaii- Abbie non smetteva di parlare, stavo per darle un pizzicotto, ma mi afferò per il polso, la stretta era leggera, ma non per chi ha tagli. Cercai di non urlare, mettendo tutto il dolore all'interno, ma mi scesero delle lacrime e Abbie mi lasciò il polso - Ma che hai?- mi guardó in modo strano, okkey sono fottuta, - un livido, ora lasciami dormire- e feci il gesto come per scacciare una mosca - non costringermi a farti il solletico- aveva un sorriso scherzoso ma malizioso - non lo soffro- spensi tutte le sue speranze - allora ... no okkey dormi- finalmente si era arresa. Non durò molto il periodo del mio riposo, sentii qualcuno che mi stringeva, pensavo fosse un sogno, nessuno mi abbracciava dalle elementari ormai, ma poi mi sono svegliata e avevo Abbie addosso che mi abbracciava - Sei sveglia adesso- Mi sorrise e subito dopo iniziò a ridere - ma vaffanculo, avevo sonno uffi- misi il broncio e feci finta di non parlarle per i 5 minuti prima della fine della campana che annunciava il pranzo, uscimmo dalla classe - Abbie vado in bagno tu inizia ad andare a mensa- Non mi rispose ma alzò il pollice in senso di approvazione.


(Abbie's POV)
Spero che quel abbraccio le abbia fatto bene. ora però era ora di fare un po' di chiasso, andai verso Sam e lo spinsi verso gli armadietti sorridendo, mi guardo e urlando come un indiano mi prese il fianco sulla spalla - Hei, Samino mi fai da taxi- gli diedi un bacetto mentre mi aveva ancora in braccio, mi portò nello stanzino delle scope, in un posto più tranquillo anche se pieno di scope e palette, mi diede un bacio, non così casto, io non mi tirai certo indietro e quando fece per staccarsi gli diedi un morso al labbro inferiore, amavo le sue labbra, amavo lui. All'improvviso mentre scherzavo con Sam mi venne in mente Demi e quello che le avevo detto - Porca miseria Sam, Mi sono dimenticata di Demi!- mi guardó e capì subito - Okkey ho capito , andiamo- in pochissimo tempo arrivammo in mensa e vidi Demi da lontano, aveva il pranzo avanti,non aveva toccato niente . Prima il giubbotto sopra la felpa, poi il forte dolore al polso per una piccola presa e adesso non mangia, no non può essere. - Demi, scusami, ho fatto tardi- e lanciai un occhiata a Sam- non c'è problema- mi sorrise forse l'unico vero da quando la conosco, - Tieni, il mio numero, oggi iniziamo a studiare per il progetto?- Demi annui.Mi sedetti e iniziammo a parlare del più e del meno.
  
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