18/02/2014
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Ringrazio Harry Styles,che con "don't let me go" ha dato un senso alla mia storia.
Ringrazio anche Louis Tomlinson,lo dedico a voi nella speranza che un giorno sarete felici davanti al mondo.
Love will tear us apart.
Perchč se davvero si considera casa il posto dove si trova il cuore,il suo si era sbriciolato,ridotto ai pił piccoli pezzi,quasi a non esisterne pił neanche una traccia.
Era quello il motivo del suo ritorno nella fredda e silenziosa Holmes Chapel.
Harry ha da sempre avuto la certezza che non vi sarebbe pił tornato.
Almeno,non dopo aver visto la bellezza della caotica Londra,quella cittą che addirittura gli aveva regalato il suo grande amore.
Ma ora l'unica certezza del ragazzo riccio,era che non avrebbe pił visto gli occhi come l'oceano del suo amato.
Eppure ogni volta che provava a dormire,Harry rivedeva lo sguardo di ghiaccio del suo Louis.
Li vedeva felici,sapeva bene come si incurvassero le rughette del castano quando accompagnavano un sorriso spettacolare.
Lo sapeva bene il riccio,che passava ora a guardare il pił grande,durante tutte le giornate passate insieme,passate a progettare il loro futuro nella loro casa.
Li vedeva profondi, tutte le volte che con l'imbarazzo della prima,sussurrava un "ti amo",quella frase che era rimbombata nelle sue orecchie,come se non ci fosse cosa pił vera.
Ma adesso Harry,non ne aveva pił la certezza.
Se davvero il suo ragazzo lo avesse amato,nulla al mondo li avrebbe divisi,il castano avrebbe lottato per il loro amore e non avrebbe lasciato Harry,ma forse il pił piccolo non riusciva a capire perchč fosse rimasto solo.
Chiuse gli occhi,e rivide quelli di Louis.
L'oceano che incontrava i prati verdi e infiniti in una lotta,una guerra diventata amore,ma come entrambe le cose sono cominciate,destinate a finire.
I loro sguardi che si incontravano la prima volta,e poi l'ultima.
Lo sguardo del pił grande affranto,quel blu che assomigliava a un cielo in tempesta,mentre annunciava al riccio il suo matrimonio,con la sua bella fidanzata,e di quanto suo padre ne fosse fiero.
Ricordava bene anche il suo di sguardo che era esattamente lo specchio dell'anima,nč rabbia,nč gelosia,solo delusione per quello che avrebbe dovuto combattere per avere il loro amore.
E se davvero quella era la loro fine,era anche la fine di Harry Styles,perchč senza Louis Tomlinson non aveva ragione d'esistere.
"Now you were
standing there right in front of me
I hold on, it's getting harder to breathe
All of a sudden these lights are blinding me,
I never noticed how bright they would be."
Senza rendersene conto si ritrovó a piangere,per la milionesima volta nel giro di due giorni,e se ne fregava della gente che lo guardava,della gente che rideva,perchč Harry aveva imparato a non importarsene del pensiero delle persone.
Anche se,quelle persone,Harry le invidiava. Perchč avevano la voglia di ridere,quella che al riccio mancava.
Comunque al ragazzo davvero non interessava,non quando non aveva pił niente da perdere,non quando l'unico di cui aveva bisogno non era pił li con lui.
E allora aveva mandato a fanculo tutto,aveva preso il primo treno per la sua cittą natale,e continuando a pensare di essere un codardo adesso si trovava li. Un codardo perchč era scappato,scappato da Louis,scappato dalla vita.
Apparentemente era l'unica cosa che sapesse fare e ormai poco importava se fosse un codardo o no,non aveva pił la forza per rimanere.
Per rimanere e vedere Louis toccare qualcuno che non sia lui,vedere il ragazzo che ama baciare un altra, e Harry, non sarebbe stato abbastanza forte.
Il suo cuore rotto,sgretolato,non aveva pezzi sufficientemente grandi per sopportare anche tutto questo.
Accantonó l'idea di ascoltare la musica,quelle parole che una volta erano le loro,avrebbero causato solo pił dolore,e allora si mise a guardare fuori dal finestrino,con le lacrime sempre in procinto di uscire come fiumi,per quel ragazzo troppo vuoto per sorridere ancora,per quel ragazzo che pensava di non sorridere pił.
E contava,contava i chilometri che lo separavano dalla cittą che non gli apparteneva piś dall'etį di sedici anni,e quelli che aveva gią percorso lontano da Londra,lontano da Louis.
Le casette tipiche del Ceshire iniziavano a dominare il paesaggio e Harry capģ immediatamente di essere arrivato nella campagna inglese,nonostante avrebbe giurato di non ricordarsi pił nulla di quel posto.
Scese dal treno,lo stato d'animo rimase lo stesso di quando era partito,ma per un momento l'aria fresca parve risvegliarlo un po' dal suo pensiero fisso,di nome Louis Tomlinson.
L'unica cosa che peró riuscģ a riscaldare nuovamente il suo corpo,quasi certo che non avrebbe mai pił provato nulla,nulla al di fuori del dolore,fu l'abbraccio delle due donne della sua vita.
La madre e la sorella,Gemma,si gettarono addosso al ragazzo che si sentģ come se non avesse mai lasciato quel posto,come se avesse ancora una casa.
"Harry,piccolo mio,non sai quanto ci sei mancato!" disse la madre che stava per scoppiare in lacrime dalla felicitą.
"Anche voi,tanto" disse Harry cercando di abbozzare un sorriso,che uscģ pił come una smorfia.
E ringrazió mentalmente Gemma,che per una volta mise da parte la curiositą davanti agli occhi palesemente post-pianto del ragazzo.
Molto probabilmente sanno gią tutto,si ritrovó a pensare Harry che nelle conversazioni telefoniche con la madre aveva accennato a Louis.
E poi la sorella. Lei sapeva gią tutto,visto che Harry non faceva altro che raccontare del suo amore per il castano via messaggio,come si fa tra ragazzine.
Inoltre le uniche due donne di cui a Harry sia mai interessato qualcosa,capiscono sempre tutto.
Avevano capito quella volta che il pił piccolo se ne andava sempre in giro con quel ragazzino,Nick. Avevano capito i lividi di Harry,e sono rimaste,quando il padre se ne andó di casa dopo il coming out del riccio al tempo appena sedicenne.
Poi Harry decise di non dargli pił dispiaceri,decise cha andarsene sarebbe stata la scelta migliore.
Anche in quel caso fu il codardo che scappa,ma la scelta fu quella giusta,perchč ora ha Louis.
O meglio,aveva Louis.
E cosģ si trascinó verso la piccola casetta della sua infanzia,quel posto che aveva amato e odiato,pieno di ricordi.Camminó per le scale,nel corridoio pieno di foto,viste e riviste,ed arrivó davanti alla porta della sua stanza.
Si gettó sul letto freddo,perfettamente fatto,ormai troppo piccolo per il suo corpo grande e troppo grande,troppo,perchč Harry non si sentisse solo.
Cosģ,la stanchezza non gli permise altro che piangere ancora,fiumi di lacrime che uscivano da quei prati verdi,con l'aria stanca e con la consapevolezza che aveva perso tutto.
Louis Tomlinson che era il suo tutto.
"I saw in the corner there is a photograph,
No doubt in my mind it's a picture of you,
It lies there alone on its bed of broken glass.
This bed was never made for two."
Harry peró,non era consapevole del fatto che a chilometri dalla sua piccola stanza,nelle stesse condizioni,si trovava quel suo tutto,che ormai non era pił suo.
Louis che riviveva i momenti passati,quasi a volersi fare del male,e gettandosi sulle lenzuola ancora sfatte per annusare il profumo del suo amato,ancora presente nell'aria.
E rimpiangere gli sbagli fatti,rimpiangersi per non aver cercato di fermare il riccio quella mattina,per non avere lottato ed avere perso il suo amore.
Allo stesso modo,anche Louis,come fosse l'unica cosa che ancora li legasse oltre all'amore sgretolato,pianse tutte le lacrime possibili,pianse gli oceani che aveva negli occhi,tanto che quel blu era diventato pioggia e la stessa aria stanca,di chi non si sarebbe pił sentito vivo,la stessa di Harry quando senza la forza di andare avanti,si gettó sul pavimento freddo,in attesa.
"I'll keep my eyes wide open,
I'll keep my arms wide open."
Neanche il diciannovenne sapeva bene che cosa aspettare,ma non poteva fare altro.
Forse nell'attesa che Louis tornasse da lui per portarlo via,perchč si,nonostante la rabbia nei confronti del ragazzo che lo aveva abbandonato,sarebbe tornato con lui,sempre.
Forse nell'attesa di qualcuno che si accorga del suo dolore,di qualcuno che lo faccia vivere di nuovo,o magari della morte,perchč in quel momento al riccio,nulla sembrava pił sensato,la vita senza di Louis non era vita.
"Don't let me,
Don't let me,
Don't let me go,
'Cause I'm tired of feeling alone."
Passó quella giornata,come passarono quelle dopo e cosģ sarebbero passate le successive,per i due ragazzi,solo se Louis Tomlinson una fredda mattina di Marzo non avesse preso lo stesso treno,per riprendersi ció che stupidamente aveva perso.
"I promise one day I'll bring you back a star.
I caught one and it burned a hole in my hand oh.
Seems like these days I watch you from afar.
Just trying to make you understand,
I'll keep my eyes wide open yeah."
E quando quella mattina,Harry Styles fu svegliato dall'incessante suonare del campanello,mai avrebbe pensato che la sua attesa fosse terminata.
La porta fu aperta con noncuranza da un riccio decisamente assonnato,e allora Louis alzó lo sguardo facendo incontrare il blu con il verde di Harry,tra lo stupito e lo sconvolto.
Il corpo pietrificato del riccio fu scosso dalle piccole braccia del ragazzo che aveva di fronte,in un abbraccio stretto,quasi soffocante,tra due corpi che si erano mancati a vicenda.
Due amanti che si cercavano in un abbraccio,e nonostante il loro amore sia rotto,era ancora troppo forte per non esistere pił.
Un "ti amo ancora,non ho mai smesso farlo,piccolo." sussurrato dal pił grande.
E in risposta le labbra soffici a posarsi sulle sue in un bacio dolce e casto,cosģ disperato e mancato.
Quel bacio che divenne sempre pił passionale e caldo,per via del tocco scottante sul corpo dei due ragazzi.
"Fai l'amore con me,ancora una volta." supplicava Louis.
Non sapendo che Harry l'amore con lui lo avrebbe fatto ancora una volta,ancora per sempre. Senza richieste,solo perchč nonostante tutto lo amava,pił di ogni altra cosa.
"Don't let me,
Don't let me,
Don't let me go,
'Cause I'm tired of feeling alone.
Don't let me,
Don't let me go."
E si ritrovarono nel letto,ormai caldo,nella camera di ricordi,ora non pił solo brutti.
I vestiti accantonati sul pavimento,diventati inutili erano stati gettati e il corpo accaldato del pił grande si trovava,nudo,su quello allo stesso modo eccitato del pił piccolo.
Prese a baciare ogni parte di quella pelle scottante,le clavicole,il collo che tanto amava,ogni singolo pezzo di carne,perchč quel corpo gli era mancato da morire.
Lasciando morsi e baci in quą e la,succhiando nei punti in cui sapeva che il ragazzo sarebbe impazzito,volendo lasciare segni del suo passaggio perchč Harry gli apparteneva ancora.
Il pił piccolo mormoró un "ti prego Lou,di pił",tra gli ansiti di un erezione diventata insopportabile.
Allora entró in lui con una dolcezza estenuante,dopo averlo preparato,cercando di trasmettere tutto l'amore che riservava per lui,solo per il riccio.
Se Harry avesse avuto anche solo per poco l'idea che Louis non lo amasse,il castano voleva dimostrargli che si sbagliava,che lo avrebbe riconquistato,anche se in realtį non lo aveva mai perso.
Il castano prese le labbra dell'altro tra i denti,cercando la risposta di un bacio disperato e passionale,mentre gemiti sempre pił forti lasciavano le loro bocche,facendo venire Harry tra i loro petti sudati.
Quella visione fu abbastanza eccitante per fare venire anche Louis poco dopo dentro al pił piccolo.
Si accasciarono uno sull'altro,sudati e stanchi,ma in quel momento a nessuno dei due interessava.
"Mi ami ancora Harry?" chiese titubante Lou,mentre riprendeva fiato.
"Come potrei non farlo?" rispose semplicemente il riccio.
"Ho parlato con mio padre amore,torna a casa ti prego,mi manchi da morire." supplicó Louis con gli occhi azzurri simili a due pozzi d'acqua.
E ad Harry parve impossibile,quasi incredibile che Louis davvero avesse scelto lui,cosģ incerto "Oh dio Lou,non farai pił il matrimonio?" domandó Harry quasi sul punto di piangere per la felicitą.
"Beh,il matrimonio ancora lo vorrei fare..." cominció il pił grande senza peró terminare,perchč un "che cosa? vaffanculo!" urlato dal riccio lo fece sobbalzare.
E mentre quello recuperava i vestiti cercando di essere forte per non piangere ancora,il castano lo tiró nuovamente nel piccolo letto,tra le sue braccia.
Harry nonostante tutto non si ritrasse quando le labbra di Louis arrivarono alla sua guancia e vi lasciarono un bacio,dove una lacrima solitaria era fuggita,per poi sussurrare "mi vuoi sposare,Harry?".
"Don't let me,
Don't let me go,
'Cause I'm tired of sleeping alone."
Ecco l'idea che mi tortura la mente da un mese a questa parte lol,scriverla e' stata una cosa impossibile,ero un continuo cancellare e riscrivere.
Forse perchč ció che penso e' troppo contorto ahaha.
Spero che vi piaccia,e mi auguro recensiate in tante perchč e' davvero importante il vostro parere.
Ho messo il mio impegno e un pó ne vado fiera essendo la prima vera e propria os che scrivo. uu
Amo da morire "don't let me go" del mio riccio preferito,palesemente dedicata al nostro boo.
Quindi ringrazio i miei Larry,ovvero la mia ispirazione. Diciamo che non a riesco a scrivere altro se non su di loro,condivido pienamente la frase "se Larry non fosse reale non crederi pił al vero amore."
Ringrazio anche Laura,meglio conosciuta come Giovanna (grazie a me uu) che mi ha sopportato durante i miei scleri per scrivere questo mare di parole.
E che ha assistito anche ai miei scleri per il finale,quindi cia' Laura,tvb.
Mi sono dilungata fin troppo.
Pace,amore e scusatemi il Louis!tops.
Love all my bullshit.
Camilla.