Quando le lacrime non scorrono

 

Angolo autrice
Questa è una fic di come ci si può sentire abbandonate e tristi i certi momenti. Direi che queste sono le mie sensazioni quando sono depressa... e anche qualcos'altro, ma vebbè.
Lo scritto proprio in un brutto momento, ma metterlo quì è stato di grande aiuto.
Spero che vi piaccia, o almeno l'apprezziate.
Vi lascio alla storia


Hai mai la sensazione di non servire a niente?
Ti sei mai chiesta se la tua vita possa davvero importare alle persone che tu chiami amici?
Puoi fidarti di loro?

Io me lo chiedo ogni istante della mia misera giornata, che si ripete noiosamente all'infinito.
Credo proprio che alle mie amiche non interessi nulla di me.
Ai loro occhi sono soltanto un essere che non ha nulla di particolare, quindi, deve sparire.
Mi sento come quelle tenere e dolci bamboline di pezza, che regalano alle bimbe quando hanno due anni.
Le bambole sono belle e graziose, se vuoi che durino devi curarle al meglio e dargli il tuo amore... ma poi... quella bambina che tanto desiderava un giocattolo nuovo, non fa altro che riporlo in un vecchio baule, dimenticandosene.

La bambola si sciuperà, diventando solo un vecchio ammasso di stracci, abbandonato e dimenticato.
Quando la piccola bimba si ricorderà della sua bella bambolina... non potrà più giocarci, e così, la getterà, via senza ritegno.
 

Questo è un dato di fatto... le cose vecchie vanno buttate, per fare spazio a quelle nuove ma... il cuore di quella persona, che avevi illuso di essere tua amica, non verrà riparato tanto presto.
 

E' bello piangere?
A me non piace, neanche un po'.
Reprimo le lacrime con tutte le mie forze, mi rintano nel piccolo angolo della mia camera dove mi sento al sicuro e mi copro la bocca, per soffocare i piccoli singhiozzii che cercano di uscirne.
Un fazzoletto a portata di mano, anche se so che non mi servirà.
Comprimo il mio dolore, mi tengo tutto dentro... so bene che un giorno esploderò, ma fino ad allora, respingerò le lacrime con tutta me stessa, per non dare l'impressione di quella piccola e graziosa bambola, che dentro un umido baule si sta pian, piano sciupando.
Non ho nessuno con cui poter veramente parlare.
A scuola dico tutto con un sorriso sulle labbra, come se nulla fosse...
Ma chi voglio prendere in giro?
Quel sorriso non è altro che una delle tante maschere che indosso, per continuare ad andare avanti.

Io non sono una bambola di pezza.
Ma vengo sempre trattata come tale...


Lunetta