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Autore: DalamarF16    19/02/2014    2 recensioni
Chris ha salvato il futuro. Di nuovo. Ha recuperato il rapporto con Wyatt e con Leo, ma l'amore dei genitori a volte supera ogni limite, e i due fratelli lasciano casa Halliwell per una vacanza lontani dalla magia. Ma il destino li vede incrociare quello di Dean e Sam Winchester e unirsi a loro nella caccia a un misterioso fantasma che darà loro del gran filo da torcere!
Questa fanfic l'ho scritta anni fa, è il seguito di Minacce dal passato, dal presente e dal futuro, ma è più uno spin-off, per cui non serve che leggiate la prima (ma se volete la trovate nella sezione Streghe o sul mio account!) e inizialmente non era previsto il crossover con SPN...ma poi il caso ci ha messo lo zampino e così... buona lettura!
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chris Halliwell, Leo Wyatt, Phoebe Halliwell, Wyatt Matthew Halliwell
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un nuovo futuro'
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PERSONAL SPACE: ciao! scusate! lo so che è passata una vita dall'ultimo capitolo, ma sono una studentessa disperata in fase esami che non ha trovato finora due minuti per pubblicare questo capitolo! Però eccomi qui.
Ringrazio tantissimo chi ha recensito! Mi fa piacere che questa schifezzina vi stia piacendo e spero continuiate!
Siamo al quarto capitolo, e ci avviciniamo sempre più alla seconda parte del racconto e al crossover con Supernatural...sì questa in sostanza è una lunga introduzione alla storia vera e propria!
Buona lettura!

CAPITOLO 4: Gita negli inferi!



-Mm...giusto- dice mio fratello e mi guarda. Ecco bravo Wyatt, passami la patata bollente...
-Loro...siamo noi- dico esitante. Lo so, è una pessima spiegazione, ma non mi viene in mente altro modo per dirlo. -Cioè, sono i noi del passato. Non so come hanno fatto a portarli qui, ma l'importante è che ora stiano bene-
-Sembrate saperne sui viaggi del tempo- commenta lei
-Bè vedi...se tu vivi in questo presente, tutto sommato niente male, lo devi solo a Chris- interviene mio fratello -Ha viaggiato nel tempo, per salvarci-
-E stavi con la tua famiglia?-
Alzo le spalle
-Da qualche parte dovevo pur stare. All'inizio mi sono finto il loro angelo bianco, ma la verità poi è venuta fuori. Per fortuna. Non ce la facevo più a mentire-
-E ora che ne facciamo di questi due?-
io e Wyatt ci guardiamo
-Papà!!!- gridiamo in coro
Ma invece di papà ci raggiunge zia Phoebe. Naturalmente non orbitando. Ci ha solo sentiti gridare e ha salito le scale.
-Ma che belli!- prende Chris dalle mie braccia e lo coccola, poi fa lo stesso con Wyatt. Solo quando nota le facce leggermente basite di me e mio fratelo e quella di Jane che ormai ha assunto la forma di un punto interrogativo si rende conto. -Un attimo. Sono chi penso io?-
-Affermativo- risponde Wyatt. -Dov'è papà?-
-E' negli inferi con vostra madre a caccia di un demone-
-Che cosa?!- salto su. Ma come diavolo gli è saltato in mente di portare mamma laggiù? Per di più da soli
-Tranquillo tigre. Niente di veramente pericoloso- mi restituisce il piccolo me stesso con un sorriso-Ora però devo andare-
-Cosa?!- questa volta è Wyatt -Nononononono tiprego, ti prego, ti prego non ci abbandonare così-
-Mi dispiace, mi aspettano in redazione-
-Fantastico. E ora che ne facciamo di questi due?- sbotto
-Potresti cambiarti il pannolino, tanto per cominciare-
-Cosa?-
-Hai cambiato i miei, puoi cambiare anche i tuoi!-
-E che cavolo, perchè tocca sempre a me?- sbuffo. Ma lui me lo prende dalle mani.
-Faccio io dai. Per questa volta. Tenete a bada Wyatt voi due, però. Potete farcela?-
-Certo prof-
-Wyatt- rettifica mio fratello con un sorriso, mentre ci lascia soli e orbita via, probabilmente a comprare dei pannolini, visto che in casa, ovviamente non ne abbiamo.
Mi siedo sul letto di mio fratello. Chiamo a me un vecchio portachiavi e lo faccio girare attorno a Wyatt. Lui gira la testa dappertutto e cerca di acchiapparlo. Glielo lascio prendere poi lo faccio orbitare. Lui ride come un pazzo
-Sembri conoscerlo bene- mi dice Jane sedendosi accanto a me -Sei rimasto molto nel passato?-
-Lo facevo giocare spesso- sto evitando la domanda, ma non mi va di parlare di quel viaggio. Sollevo Wyatt fin quasi al soffitto, poi lascio di colpo il contatto per riprenderlo subito prima che tocchi il letto. Sento Jane trattenere il respiro-Non preoccuparti- la rassicuro -Non potrei mai permettere che gli accada qualcosa di male-.
-Non saresti male come padre- commenta lei abbracciandomi. Sento che non è esattamente un abbraccio tra amici, e all'improvviso ho paura. Ne ho la conferma quando cerca di baciarmi. Mi scosto, molto in imbarazzo. Sento Wyatt chiudere la mente, senza una parola. -Chris, coraggio- mi sussurra lei, cercando di farsi di nuovo avanti, ma immagini di Bianca mi balenano davanti agli occhi. La scosto, prendendola delicatamente per le braccia
-Non posso- sussurro, la voce non proprio ferma -Ti prego-
Lei mi abbraccia, e questa volta è un abbraccio di innocente amicizia. La stringo forte, grato che non si sia arrabbiata sul serio con me.
-Come vuoi, Chris- mi sussurra. Wyatt ci guarda, sorride. Gli scompiglio i capelli, un po' assente. -Chris? Non volevo ferirti, lo giuro-
-Ehi, ehi, ehi. Tranquilla.-le prendo il volto tra le mani e la guardo negli occhi, so che i miei sono  leggermente lucidi, ma la mia voce resta ben salda -Tu non c'entri, ok? Non c'entri tu, te lo giuro. Non è colpa tua, credimi. È qualcosa...che non so spiegare-
-Non mi devi spiegazioni. Ti conosco ormai, o per lo meno penso di conoscerti. Tutto questo non è mai successo, d'accordo?-.
In risposta le do un bacio sulla fronte. Wyatt attira la nostra attenzione alzandosi in piedi, un po' instabile sul materasso del letto, e allunga le manine verso di noi. -Posso?-
-Certo. Sono sicuro che non ti respingerà- e infatti il piccolo si lascia prendere in braccio di buon grado. -Gli piaci-
-Dici?-
-Di solito è diffidente. Un po' come il “nostro” Wyatt- accarezzo la fronte del bambino, lui sembra un po' sperduto, e non gliene do torto; anche se conosce l'ambiente, è abbastanza grande per capire che qualcosa di sbagliato c'è.
-Non potreste, semplicemente...riportarli indietro, al loro tempo?- mi chiede Jane
-Potremmo, ma non sappiamo perchè sono qua. Potrebbero averli rapiti, ma non certo quei quattro idioti, o per lo meno non da soli, per cui non è il caso di rimandarli indietro a cuor leggero. Non me la sento-
-Capisco... ma... davvero hai cambiato i pannolini al professore?-
-Quando la smetterai di chiamarlo così? Dovrà correggerti a vita? Comunque sì, è vero. Quando sono arrivato da loro non aveva nemmeno un anno- taccio per un po', poi tento di nuovo il contatto con mio padre. Faccio capire a Wyatt di tornare. Comincio a sentirmi un po' in difficoltà. Stanno venendo fuori troppe cose sul mio viaggio nel passato, cose di cui non voglio parlare. Mio fratello compare poco dopo. Col piccolo che strilla come un dannato. Scuoto la testa mentre lo prendo e lo cullo. -Sei un imbranato- dico ridendo -L'hai cambiato?-
-Sì-
-Mi sa che ha fame. Scendiamo a preparargli qualcosa. Wyatt, sali in soffitta. Dovrebbero esserci ancora degli scatoloni con dentro i nostri biberon e cose così. Cercale dai-
-Tu prova a contattare papà-
-Ho già provato. Non risponde-

Ottimo. Quando non c'era bisogno di lui stava sempre a ronzarci intorno. Naturalmente ora che davvero ci serve, lui sparisce. Con un moto di irritazione salgo le scale fino in soffitta. In un angolo la mamma e le zie hanno stipato qualcosa come 70 anni di generazioni di Halliwell.
Ho voglia di mettermi le mani nei capelli. Che lavoraccio!
“Chris, ti odio. Voglio che tu lo sappia!”
“Lo so, lo so”
Sbuffo e mi metto a spostare gli scatoloni più recenti. Per fortuna sulla maggior parte è stata scritta l'epoca di appartenenza. Ovviamente non sono così fortunato e mi tocca aprire tutti i restanti scatoloni
“Wyatt”
“Sì?”
“Qualunque cosa accada, non indossare niente di quello che trovi lì dentro. L'ultima volta zia Paige si è trovata nel bel mezzo di un raduno hippie. Non è stata una bella esperienza”
“Ok, capo. Tutto bene? Ti sento un po' turbato”
“Ne parliamo poi, ok?”
“Va bene”
Ora sono ancora più guardingo, ma alla fine trovo quello che cerco. Con un gesto esasperato orbito tutto in cucina, poi scendo. Sono tutto impolverato. Mi sento un vecchio rifiuto anche io a furia di star la dentro.
Solo quando vedo le loro facce mi ricordo che tecnicamente ero vestito bene. Mi guardo. La camicia una volta bianca ora è di tutte le sfumature che può avere la polvere, mentre i pantaloni ormai sono anche quasi strappati. La cravatta l'avevo abbandonata tempo prima e probabilmente è dispersa alla scuola di magia. Guardo Jane
-Chiamami professore ora, vediamo se ti viene così spontaneo- la sfido. Chris ride. Lei mi guarda un attimo, indecisa, poi inizia a ridere anche lei. Penso che lei e mio fratello starebbero davvero bene insieme. Ma vedo qualcosa negli occhi di lui che mi preoccupa. E non poco. Anche ora, nei suoi occhi c'è tanta tristezza, ben nascosta, è vero. Ma lo conosco. Per me è assolutamente evidente, come se me l'avesse detto. E qui non c'entrano i nostri poteri.
Una volta mangiato i piccoli finalmente dormono tranquilli.
-Ragazzi, io torno alla scuola di magia, vediamo se ci sono stati tanti danni dall'incendio- dico a un certo punto.
-Vado io, Wyatt. Credo dovrò rispondere anche delle mie azioni- mi ferma Chris. È una scusa per allontanarsi da casa, credo. Annuisco.
-Ehi. Nel dubbio stai zitto e chiamami, ok?- lui annuisce mentre già sta orbitando via.
-Prof. Wyatt. Posso fartela una domanda?-
-Certo-
-Perchè Chris è così triste?- la guardo come se la vedessi per la prima volta. Non pensavo lo conoscesse così bene. Mio fratello è molto bravo a nascondere i suoi veri sentimenti.
-Vorrei poterti dare una risposta, Jane, ma la verità è che non lo so. È un po' che è turbato, ma tra gli esami, una cosa e l'altra non siamo ancora mai riusciti a parlarci una volta-
-Mi dispiace tanto per oggi-
-Me l'hai già detto. Non avevi scelta. Lo capisco. È una sensazione che conosco molto bene. Sei stata leale a confessare, ma soprattutto a mettermi in guardia. Se no Chris non l'avremmo trovato in tempo-
-Davvero non sapevo dove fosse-
-Lo so- la rassicuro -Senti me li dai dieci minuti? Sto impazzendo dentro questi vestiti. Fa come se fossi pure a casa tua. Ma se non ti scoccia dai un'occhiata ai piccoli-
-Certo-
Finalmente! Pantaloni della tuta e felpa! Sono libero!
Torno subito di sotto. Devo fare ordine in tutta quella faccenda. Mi faccio raccontare per filo e per segno quello che è successo.

Le pareti sono un po' sbruciacchiate, ma tutto il resto è tornato normale. Sospiro di sollievo. Ero un po' preoccupato. Trovo zia Paige nel suo studio. Sembra un po' scoraggiata. Le massaggio dolcemente le spalle e il collo. Lei mi guarda con un sorriso stanco.
-Zia. Tutto bene?-
-E' stata una lunga giornata, piccolo- stranamente, se è lei a chiamarmi così non mi dà fastidio -stai bene tu? Prima quello scherzo, poi l'incendio-
-Sono ancora tutto intero. Sto bene. Per fortuna c'era Jane con me. Mi ha suggerito le parole per sistemare tutto senza lasciarci la pelle-
Lei mi stringe forte. Io ricambio. Lei appoggia le sue labbra al mio orecchio
-Congratulazioni. Ammesso a pieni voti al livello superiore. Diplomato con lode. Shh, però non dirlo a nessuno-
Sono così felice che la stringo più forte ancora. Lei mi riempie di baci. -Ora devi metterti davvero sotto-
-Lo farò, zia. Te lo prometto- sussurro mentre mi stacco da lei. -Però abbiamo un problema a casa.  Vado a cercare papà e mamma. Tu vai a casa-
-Problema serio?-
Annuisco. Orbito via.

Mi materializzo nel bel mezzo di una battaglia. Non vedo chiaramente come stanno mamma e papà, ma senza pensarci comincio a far volare via demoni. A un tratto mi ritrovo a terra, papà sopra di me. Una sfera di energia mi ha sfiorato la testa
-Grazie- papà mi orbita al sicuro dietro un masso, mentre mamma finisce il lavoro. La mia comparsa li ha disorientati
-Che cavolo ci fai qui, Chris?- mi aggredisce Leo -Vuoi farti ammazzare forse?-
-Ero preoccupato! Sono sei ore che ti chiamiamo papà. Sei ore! E zia mi dice che tu e la mamma siete da soli negli inferi-
-Tu devi startene buono! Se non ti dico niente, tu non fai niente, chiaro?!-
-Ma....-
-Tu sei un angelo bianco. E d'ora in poi farai quello che ti ordino-
-Cosa?!-
-Se è l'unico modo per tenerti fuori dai guai, e a quanto pare lo è, farai solo il tuo lavoro di angelo bianco-
Nero dalla rabbia, orbito dritto nella mia camera. Prendo il mio zaino e qualche vestito alla rinfusa, i miei libri di scuola e i risparmi di questi ultimi anni. Poi orbito di nuovo, senza nemmeno passare a dire due parole a Wyatt. Saprà dove trovarmi. Lo sa sempre.

   
 
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