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Autore: AlexVause    19/02/2014    3 recensioni
Due mondi differenti, separano ciò che il destino sembrava aver unito.
Con un piccolo aiuto, tutto ciò che è andato perso, verrà ritrovato.
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Swan Queen
Seguito di Trust e For You...Always.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Amarsi e perdersi per poi ritrovarsi. Destino.'
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Capitolo 10
 
Regina svanì all’istante, lasciando le due donne ferme immobili a guardarsi.
Comparve all’esterno del mausoleo dei Mills.
Aprì la porta in legno massiccio, notando che l’incantesimo di protezione non era stato alterato.
Entrando, vide subito che il sarcofago del padre, era al proprio posto. Voleva solo assicurarsi che anche lui lo fosse.
Si udì un lieve bussare.
Regina si voltò. La porta del mausoleo, ancora aperta.
James era li, in piedi dinnanzi all’entrata, incerto se entrare. Sentiva a distanza che qualcosa non andava.
- Regina…
Il suo fu quasi un sussurro.
- Aiutami. Devo controllare l’interno della tomba.
Disse la donna con tono fermo.
Il Principe non ne comprese il motivo, ma la volle comunque aiutare.
Poggiarono entrambe le mani, sulla pesante lastra di marmo e spinsero con forza.
Non accadde nulla.
- Non puoi usare la magia?
Domandò l’uomo.
- No.
Fu la risposta secca della mora.
Ci provarono nuovamente, stavolta con maggior impegno.
Il coperchio iniziò a muoversi, e dopo un ulteriore sforzo, riuscirono ad aprire uno spiraglio.
L’odore che ne uscì non fu piacevole e i due furono costretti a fare un passo indietro.
Si avvicinarono nuovamente.
L’Evil Queen, creò una sfera di luce. Si fece coraggio e guardò all’interno del sarcofago.
Un nodo le salì alla gola. Inghiottì più volte, pur di ricacciare indietro le lacrime.
Non voleva farsi vedere debole davanti a James.
Il padre di Regina era ancora li.
Un turbinio di immagini le invasero la mente. Ricordi di quell’uomo che l’aveva tanto amata e che ora non era nemmeno riconoscibile.
Inghiottì nuovamente. Il respiro cominciò a venirle meno.
Era colpa sua, se lui adesso era in quello stato.
Fece il giro della tomba, imitata da James. Rimisero il pesante coperchio al loro posto e dopo l’enorme sforzo, si lasciarono scivolare a terra. La schiena poggiata sul freddo marmo.
- Regina…perché hai…voluto aprire il sepolcro di tuo padre?
Chiese James, incerto se affrontare tale argomento.
- Perché poco fa, ha provato ad uccidere Snow, Emma e me.
Rispose la donna alzandosi in piedi.
- State bene?
Domandò l’uomo alzandosi di scatto, preoccupato per la famiglia.
- Loro sì…io…un po’ meno.
Il Principe, afferrò la mora dalle braccia, scrutandola alla ricerca di qualche ferita.
L’Evil Queen si scostò malamente, a quel gesto così apprensivo.
- Volevo solo vedere se eri ferita.
Aggiunse l’uomo con tono di scuse.
- No. Non lo sono.
Rispose Regina con tono piatto.
- Vieni con me.
Aggiunse infine, ottenendo un cenno d’assenso con il capo da parte dell’uomo davanti a se.
Con un gesto, chiuse la porta d’entrata e si incamminò giù dalle scale, seguita dal genero.
Attraversando un lungo corridoio, arrivarono in una stanza.
Ciò che James vide, lo turbò. Inghiottì a vuoto nel vedere Daniel, giacere dentro una bara in vetro.
Sapeva la sua storia. Era a conoscenza del fatto, che fu ucciso da Cora a causa di Snow, ma sapere e vedere, non sono esattamente la stessa cosa.
- Lui…è Daniel?
Chiese il Principe, quasi come se non riuscisse a parlare.
La donna accennò un silenzioso “Sì” con il capo, mentre si guardava attorno, controllando che tutto fosse in ordine.
- Andiamocene.
Disse alla fine l’ex Sindaco, spezzando quel silenzio divenuto assordante.
 
Appena comparvero nei giardini del castello, Emma corse incontro alla compagna, abbracciandola.
Regina si lasciò sprofondare, in quella dimostrazione d’affetto.
- È tutto apposto.
Sussurrò l’ex Sindaco scostandosi di malavoglia.
Aveva bisogno di Emma in quel momento, ma ancora una volta, il tempo volgeva contro di loro.
Si limitò così a guardarla, affondando una mano nei splendidi capelli color del grano della compagna, accarezzandola dolcemente.
Malefica li raggiunse a passo svelto.
- Ho sentito cos’è accaduto.
Intervenne la Strega, preoccupata.
- Possiamo escludere con certezza, che si tratti di un negromante.
Spiegò la mora.
- Mio padre e Daniel, sono nel mausoleo. Le protezioni magiche, intatte.
Informò Regina.
Daniel. Quel nome…faceva sempre uno strano effetto ad Emma, quando lo udiva.
- Stamane, ho tardato a raggiungervi al tunnel, perché mi ero recata in quello che una volta era lo studio di mia madre.
Premetto che non ci ero mai entrata, ero solo a conoscenza che fosse protetto da magia, quindi supponevo di trovare al suo interno utili libri. Non trovando nulla, perché totalmente vuoto,  ho pensato che tutto fosse ancora nella vecchia villa dove abitavo. Lontano da tutti, poteva operare indisturbata e senza che Leopold lo scoprisse. Ora mi recherò li.
Annunciò la Evil Queen.
- Ti accompagno, nel caso vi siano protezioni magiche elevate.
Si propose come aiuto, Malefica.
- Ottimo. Voi state con Henry. Torneremo appena avremo qualcosa di utile.
Aggiunse Regina.
Emma la strinse a se, baciandola dolcemente. Contatto che contribuì, ad alimentare il pensiero che continuava a tormentare la mora. Sentiva che stava per esplodere.
Vedere suo padre sia vivo e pieno di odio, che morto…e quel vuoto incolmabile che le faceva sempre più male…
 Più voleva dire alla bionda che l’amava e più il petto le doleva, togliendole il respiro.
Sperava che nei libri della madre, ci fosse una soluzione.
- Fai attenzione.
La voce della compagna la riscosse.
Si accorse di avere una mano poggiata sul petto. Era difficile ignorare quel dolore, ma lo fece di nuovo.
Chiuse gli occhi, posando le labbra su quelle della bionda davanti a se, per poi scostarsi e lasciarla andare.
- Non è lontano da qui. Andremo a cavallo, così da vedere se ci sono rompiscatole nei dintorni.
Il castello è protetto.
Regina stava dando le ultime informazioni prima di partire. James, portò loro due cavalli, su cui salirono in sella.
- Per qualsiasi cosa, portatevi davanti allo specchio nella camera mia e di Emma. L’ho incantato. Ci terremo in contatto attraverso quell’oggetto.
Detto ciò,  accompagnata da Malefica, se ne andarono al galoppo dirette verso il bosco.
Emma raggiunse Henry, uscito dal palazzo in quel’istante.
James, stava per raggiungere la figlia quando si sentì prendere per mano e attirare verso Snow, alquanto preoccupata.
- Eri con lei, nel mausoleo dei Mills?
Chiese Biancaneve con tono incerto.
- Sì.
Rispose James, abbassando lo sguardo.
- Ho visto Daniel. È sotto incantesimo…sembra stia…dormendo.
Ammise l’uomo seppur con difficoltà.
Snow White sospirò. Avrebbe voluto piangere in quel momento.
Per la prima volta, sentì il peso vivo e reale della sua colpa, prendendo seria coscienza  del dolore causato alla matrigna.
“Se fosse accaduto a James…” pensò, scuotendo energicamente il capo per allontanare quel pensiero.
 
Avevano lasciato il castello da qualche minuto, quando udirono dei rantoli inumani, avvicinarsi velocemente.
Le due donne, fermarono i cavalli e si guardarono perplesse.
Tesero le orecchie per ascoltare da dove provenissero quei rumori e soprattutto, cosa li provocasse.
Sembravano animali, a caccia di una preda.
Improvvisamente scorsero una persona a loro familiare.
- Oh, porca zozza zozzissima!
Hook urlò correndo in mezzo agli alberi, cercando di seminare due Chimere.
Un cenno d’intesa tra le due donne. Regina alzò una mano, catturando con dei rampicanti, il Pirata.
La Strega non fece in tempo a lanciare qualsivoglia incantesimo, che le Chimere svanirono nel nulla, lasciando le due donne più perplesse di prima.
- Quella donna ci segue, non c’è alcun dubbio.
Disse Malefica guardandosi intorno.
- Mi tirate giù?
Domandò Hook ancora sospeso a mezz’aria, a causa dei rampicanti che lo sorreggevano.
Regina schioccò la lingua, ed il cavallo riprese il suo cammino.
Malefica sorridendo, la seguì.
- Regina, sono ancora qui!
Urlò il Pirata dimenandosi.
- Dove vai? Regina? Regina! Non lasciarmi qui!
Nessuna risposta.
- Maestà, per favore. Vostra Maestà. Malefica, almeno tu!
Con un gesto della mano da parte della Evil Queen, sebbene abbastanza lontana da lui, lo liberò e il Pirata cadde a terra con un tonfo sordo.
- Ringrazio sentitamente!
Gridò alle due donne, gemendo per la caduta.
Si alzò in piedi e le rincorse.
Arrivato al loro fianco, sorrise sornione, deciso ad accompagnarle.
- Dove state andando?
Chiese il Pirata ancora con il sorriso stampato sul volto.
Sapeva di non esser ben voluto in quell’istante, e proprio il voler dar loro fastidio, lo divertiva.
 - Nella vecchia villa di Regina, alla ricerca di informazioni.
Spiegò Malefica.
- Voi due, siete tanto argute quanto potenti. Maestà, com’è che non abbiamo mai..?
- Non sei esattamente il mio tipo.
Rispose Regina scocciata.
- O perché, sei una stronza dal cuore di ghiaccio, in grado solo di usare le persone per i propri scopi.
Borbottò Hook con voce bassa, pensando di non esser stato udito.
- Oh, bu hu.
Lo prese in giro Malefica.
- Stronza è solo una parola che gli uomini usano, quando si sentono minacciati dalla donna al comando.
Non mi scuserò per essere intelligente o ambiziosa.
Disse la Evil Queen, in risposta al borbottio sommesso dell’uomo al suo fianco.
- O per aver ucciso tutti quelli a cui la tua tirannia non andava a genio.
La mora, a quella provocazione fece un sorriso sghembo.
- Non ho rimpianti.
 
L’enorme villa abbandonata si estendeva dinnanzi ai loro occhi, come un maniero lugubre.
Nubi cariche di pioggia, troneggiavano nel cielo sovrastante la casa.
Uno stormo di uccelli neri, volavano attorno a quella che trent’anni prima, poteva essere una piccola torre.
Quella che un tempo doveva essere una casa bellissima, portava oltre ai segni dell’abbandono, anche quelli di un vasto incendio, che devastò gran parte della dimora rendendola inagibile.
- Questa costruzione è come te, Regina. Sprizza felicità da ogni mattone.
Ironizzò il Pirata.
In realtà non disse nulla di errato. Dentro se, Regina si sentiva proprio così. Si sgretolava lentamente perdendo i pezzi di ciò che era, combattendo per tornare ad essere la persona di un passato, pur essendo destinata a non avere un lieto fine.
Le due donne scesero dai cavalli, incamminandosi verso la porta d’entrata, seguite da Hook.
L’Evil Queen, avrebbe voluto trovarsi ovunque, tranne li.
Le protezioni magiche che proteggevano il vecchio maniero, erano ancora attive.
Con un piccolo aiuto da parte di Malefica, riuscirono ad entrare.
- Devo dirti alcune cose.
Ammise il Pirata. La voce bassa, come temesse una reazione da parte di Regina.
Ciò che lui sapeva, all’ex Sindaco non sarebbe mai piaciuto. In ogni caso, sarebbe venuta a scoprirlo.
Con quella frase, ricevette la piena attenzione da parte delle due donne.
La stupidità del Pirata, era venuta meno, in quel frangente.
Regina se ne accorse e ciò non le piacque.
- Tua madre, ha usato questa casa per i suoi studi di magia. C’è una trappola, ma non so quanto sia pericolosa.
Avvertì Hook.
- Come lo sai?
Domandò la Evil Queen sospettosa.
- Ero con lei.
Quelle parole dette dall’uomo, infuocarono lo sguardo di Regina.
- Quindi, quando ti ho mandato ad ucciderla, dopo la bella recita nei miei confronti, siete venuti qui.
Suppose la donna.
- Esatto.
Rispose Hook senza esitazione.
La donna raccolse tutta la sua pazienza, per evitare di massacrarlo all’istante.
- Dove nascondeva i suoi libri?
Domandò poi.
- Vi ci porto.
Rispose Hook, facendo strada.
Le condusse in una stanza vuota e ciò che vide, lo lasciò di stucco.
- E…erano qui! Erano tutti qui!
Regina si voltò di scatto verso il Pirata, afferrandolo per il collo.
- Non prenderti gioco di me.
Sibilò la donna.
Una folata di vento li investì, costringendo Malefica a fare un passo indietro.
La Strega iniziò a sentirsi strana.
Regina, lasciò la presa su Hook, accorgendosi dell’espressione smarrita dell’amica.
Quando poi lo sguardo di Malefica si spense, la Evil Queen si allarmò.
- Io sono immortale, io devo obbedire.
Disse la bionda Strega. Tono meccanico, come se qualcun altro, cercasse di parlare attraverso lei.
- Ma che sta dicendo?
Chiese Hook perplesso.
- È un Guardiano o qualcosa di simile.
Spiegò l’ex Sindaco.
- Malefica, torna in te.
Cercò di richiamare l’attenzione dell’amica, ma fu invano.
- Sento l’odore del fuoco. Riesco a sentire la paura dentro me.
Nessun canto di uccelli. Nessun suono proveniente dagli alberi, mossi delicatamente dal vento.
L’oscurità cresce, tutta intorno a me.
Quelle sembravano le parole di un’anima inquieta.
- Chiedi alla poetessa, se ci aiuta a trovare quei dannati libri.
Sbottò il Pirata, che in risposta ottenne una gomitata nello stomaco.
- In questa stanza, c’erano dei libri molto importanti. Sai dirci dove sono stati portati?
Domandò cautamente Regina.
- Conosco il mio cuore. Conosco la mia strada. Qui è dove la fine ha inizio.
Proseguì la Strega.
- I tuoi versi sono allettanti, ma inutili.
Sbuffò spazientito Hook.
- Taci!
Lo sgridò la Evil Queen.
- Siamo tutti in pericolo. Ci servono quei libri. Ti prego, aiutaci.
Riprovò nuovamente Regina, stavolta con tono supplichevole.
- Piove cenere. Foglie morte accompagnano il vostro cammino.
Sono dove il cielo, un tempo, era color cremisi.
Dopo quelle ultime parole, ci fu una seconda folata di vento, che come era arrivata se n’era andata.
Malefica si guardava intorno confusa.
Regina le si avvicinò.
- Eeehy!
Disse la Strega, sorridendo all’amica davanti a se.
- Tutto bene, Malefica?
Domandò la Evil Queen con cautela.
- Benissimo. Perché?
Rispose la donna, continuando a sorridere.
- Te ne sei andata per un po’, Tesoro.
Sbottò annoiato l’uomo.
- Lasciandoci un’enigma che…credo di aver compreso.
Disse Regina pensierosa, avviandosi verso la porta che portava al giardino.
- Oh…bene!
Esclamò la Strega, ancor più sorridente.
- Ok, Regina. Credo che la tua  amica, non abbia ancora fatto del tutto ritorno da Follilandia.
Bisbigliò il Pirata avvicinandosi alla mora, che non poté contrariarlo.



Note di Alex: Eccoci con un nuovo capitolino ;)
Fatemi sapere se vi piace e se avete cominciato ad avere idee su cosa cercano e cos'accadrà :)
Alla Prox.
  
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