''Mh..perchè mai... Ame?''
''Perchè  se continui a toccarmi così,a guardarmi così, a sussurrare il mio nome in questo modo,penso che potrei morire tra le tue braccia.''
                                                      .- - - 
''Stazione di Shibuya''
La voce quasi metallica lo riportò alla realtà. Saltò dal vagone giusto in tempo;purtroppo aveva l'abitudine di addormentarsi in treno e già molte volte gli era capitato di perdere la propria fermata.
Si scombinò i capelli castani e mossi, sbadigliando assonnato.
''Ah, sarà una giornata di merda..''
Si incamminò giù di morale fuori dalla stazione , avviandosi a scuola. Odiava sognare di lui,ormai già da tempo aveva voltato pagina,ma se chiudeva gli occhi ,poteva ancora sentire quel calore. 
Scosse la testa al ricordo del suo viso.Quel giorno cominciava il secondo anno, venticinque mesi esatti dall'ultima volta che l'aveva visto,da quella notte...non sapeva neanche spiegarsi perchè continuava a contare i mesi.
Era il primo d'aprile e i ciliegi erano in piena fioritura,il solito scenario di amore ingenuo e felice che tutte le ragazzine sognavano. Lui lo odiava, siccome un amore felice non l'aveva mai avuto.
A interrompere il flusso di pensieri negativi che gli navigavano nella mente,fu la forte pacca sulla spalla di Saito , che lo sconvolse abbastanza. Si girò brusco e di scatto, già pronto a dire qualcosa di non esattamente carino, ma vedendo la faccia del suo amico si limitò a sorridere debolmente.
''Ah , sei tu''
Il ragazzo alto rise scompigliando i capelli dell'altro.
''Vedo che sei di buon umore , Ame! Dai nuovo anno , nuova vita''
''Stai zitto, mr positività'' 
Sbuffò di tutta risposta Ame ,sperando che la giornata finisse in fretta.
Fortunatamente la cerimonia d'apertura fu veloce ed era il momento per i club di reclutare ragazzi nuovi.Lui non partecipava a nessuna attività,ma quel giorno aiutava il Club di Judo, sotto richiesta del suo amico Saito.
In pratica doveva solo aspettare che arrivasse qualcuno per fargli compilare moduli vari, mentre gli altri del club cercavano nuovi membri in giro.
Fu quel giorno che lo incontrò per la prima volta, all'anniversario del suo cuore spezzato, incontrò quello strano ragazzo che gli cambiò la vita.
Si stava dondolando sulla sedia quando vide Saito arrivare con un ragazzo. Era alto da far paura a chiunque , si intravedevano forti muscoli dall'uniforme , aveva i capelli lunghi e neri, lasciati sciolti tranne per alcuni ciuffi legati da un codino trasparente.Aveva un'aria cupa e le persone si sentivano a disagio a parlargli, tranne Saito ovviamente, che era un idiota che sorrideva sempre.
''Ciao.''
Disse secco , incontrando gli occhi di Ame. Lui rimase in silenzio per qualche secondo, ammirando gli occhi di quel gigante,gli occhi più belli che avesse mai visto. Non erano molto grandi, ma avevano una bellissima forma ed erano lucidi, pieni di tenacia e virilità. Si guardarono intensamente per alcuni istanti, ma Ame sentì quello sguardo penetrargli dentro,sconvolgendogli l'anima . Ad interrompere tutto fu appunto Saito, che iniziò a ridacchiare senza alcun motivo .''Allora Ame, ti presento Yano Atshushi-kun, è del primo anno, ma promette bene! hehe ho capito subito che  aveva già fatto judo...ok,io vado a reclutare altre matricole!''
Ame annuì, per poi rivolgersi al ragazzo , cercando di nascondere l'imbarazzo inspiegabile che provava.
'' Io sono Iwasaki Ame , siediti pure così compiliamo l'iscrizione''
Yano  stette ancora un po' in piedi a fissarlo,facendo nascere un certo panico nel cuore del ragazzo.
''Ame...è davvero un bel nome...posso chiamarti così?''
Era solo la seconda volta che lo sentiva parlare, ma già era stato colpito dalla sua voce, profonda ma gentile. Restò completamente sorpreso dalle sue parole.
''Se...se ci tieni , per me non è un problema..''
''Ame-sempai, allora.'' Disse abbassando lo sguardo e sedendosi di fronte a lui.
''Sempai'',gli faceva strano essere chiamato così,era in seconda solo da una mattina e gli faceva ancora più strano essere chiamato così da un ragazzone alto e grosso il doppio di lui.
L'iscrizione fu veloce,anche se entrambi i ragazzi avrebbero passato volentieri altro tempo insieme anche solo per fissarsi,ma era tardi e le campanelle suonarono.
Yano si alzò e fece per avviarsi, quando ad un tratto si girò.
''Allora a presto , Ame-sempai''
Ame annuì, rivolgendogli un sorriso sincero, di quelli che non mostrava mai a nessuno.
''Non è poi così male la primavera.''