Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: nywilliams    20/02/2014    2 recensioni
Ciao a tutti, questa è la prima storia che pubblico... spero vi incuriosisca almeno un po' ( :
Camminavo tranquillamente sul marciapiede pensando a come dare la bella notizia ai miei genitori e ai miei amici, quando improvvisamente un rumore di clacson mi fece voltare, un’automobile si stava dirigendo velocemente verso la mia direzione, mi parve di sentire anche qualcuno gridare “attenta! Spostati!” ma non feci a tempo a realizzare, l’ultima cosa che vidi furono i fari dell’auto che si facevano più grandi man mano che si avvicinavano e poi il buio.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciaaaaaaaaaaaaaaooo !!
Finalmente sono riuscita a terminare il capitolo, è un pochino più corto degli altri ma è comunque un capitolo importante.
Per chi non ricordasse cosa accade nel capitolo 11 consiglio di rileggerlo perchè sono collegati. Questo è semplicemente la continuazione, la storia riprende da li.
Spero vi piaccia!
Lasciatemi qualche recensione, sia positiva che negativa, accetto tutto, e fatemi sapere che ne pensate!
Un bacione

Buona lettura

NYwilliams.




 

CAPITOLO 12

 

NICOLE POV

 
I festeggiamenti continuarono fino a poco più di mezzanotte, tra i brindisi, le risate, e i simpatici racconti di Katie sull’infanzia sua e di Ryan il tempo volò. Dopo il dolce ci spostammo in salotto, dove continuammo a chiacchierare e ridere di gusto. Katie era davvero uno spasso, e nonostante Ben fosse quasi l’opposto di lei, assieme si completavano, ed erano una bellissima coppia.
La compagnia della famiglia Evans era molto piacevole, l’agitazione che avevo a inizio serata scomparì da sola quasi subito, mi sentivo davvero a mio agio con loro. Mi fecero sentire subito parte della famiglia, Grace e Nathan Evans erano persone deliziose, al contrario di quello che la gente tende a pensare sulle famiglie benestanti e la loro puzza sotto il naso, loro erano persone normalissime, e la loro capacità di farmi sentire subito bene mi impressionò notevolmente. Conoscere i genitori del proprio ragazzo è sempre una cosa che spaventa inizialmente, avevo paura di essere giudicata nel modo sbagliato, temevo di non essere alla loro altezza, e si sa, le mamme fanno sempre un po’ fatica ad accettare che il proprio figlio potrebbe allontanarsi da casa. Invece fu completamente l’opposto di quello che mi spaventava. In effetti avendo conosciuto Ryan non c’era molto da stupirsi che fosse venuto su in una splendida famiglia. Lui somigliava un po’ ad entrambi, al contrario di Kate che era la fotocopia della madre. Esteticamente Ryan somigliava molto a suo padre, avevano gli stessi occhi e molte espressioni del volto erano uguali, aveva preso da lui anche la pacatezza e i modi eleganti di comportarsi. L’infinita dolcezza veniva sicuramente da sua madre. Era un mix perfetto, e per me sarebbe stato impossibile non innamorarmi di lui.
 
Ad un certo punto, Grace si alzò in piedi, prese la mano del marito e lo fece alzare dal divano…
“Coraggio Nathan, andiamo a letto prima che ti addormenti sul divano…”
“Ehi, stavo solo facendo riposare gli occhi ma vi ascoltavo!”
“Hai lavorato tutto il giorno, hai bisogno di riposare, andiamo.”
Detto ciò anche il signor Evans si alzò, ci salutò e si diresse al piano superiore, prima di salire però Grace salutò di nuovo tutti uno per uno ed augurò la buona notte, fece di nuovo gli auguri a Kate e Benjamin e quando arrivò a me mi abbracciò.
“Sono felice di averti conosciuta, sei una ragazza deliziosa! Non mi stupisce che Ryan si sia affezionato così velocemente a te. Mi farebbe piacere se passassi anche la notte qui, si è fatto tardi e di notte in inverno, dopo l’incidente non riesco a sentirmi tranquilla pensandovi sulle strade.”
Ryan venne vicino a me e prima che potessi rispondere mi disse…
“Ti avrei chiesto io di rimanere, sempre se ti va…”
“È stato un piacere anche per me Grace, ho passato una bellissima serata in vostra compagnia! A questo punto credo di non poter rifiutare il vostro invito, grazie di tutto!”
“Oh ti prego, non serve che ringrazi, sei parte della famiglia ora, anche se ti abbiamo vista solo questa sera Ryan ci ha parlato talmente tanto di te che è stato come se ti conoscessimo già da tempo. Passate una buona notte ragazzi, a domani!”
Augurammo tutti la buona notte anche a lei e se ne andò a dormire, Benjamin e Kate ci salutarono e si diressero nella depandance per festeggiare un po’ da soli e anche per lasciare un po’ soli me e Ryan.
Rimasti soli decidemmo di accoccolarci un po’ sul divano. Restammo in silenzio beandoci unicamente delle nostre carezze e perdendoci nei nostri pensieri. Ero un po’ dispiaciuta del fatto che quando è venuto a pranzo dai miei genitori abbia conosciuto anche quelle streghe di Rose e zia Margareth, e potrebbe aver avuto un’impressione sbagliata sulla mia famiglia, anche se alla fine i miei genitori e mio fratello li conosceva già, quindi sapeva bene che non erano tutti così! Ero proprio curiosa di sapere se nella sua famiglia non esistesse qualche parente fuori dalle righe come nella mia. Tutti hanno quella zia, o quel cugino alla lontana che non sopportano no? La sua famiglia sembra così serena che sembra quasi impossibile che ci possa essere qualcosa che non vada.
“Mia madre ti adora…”
La voce di Ryan mi risvegliò dai miei pensieri, e solo in quel momento mi accorsi che aveva cominciato ad attorcigliare le dita tra i miei capelli, cosa che mi rilassava moltissimo. Mi girai verso di lui in modo da poterlo guardare negli occhi, quell’azzurro intenso mi mancava…
“E io adoro lei, hai davvero una bella famiglia…”
“Perché.. la tua non lo è ?”
“Sì, lo è anche la mia! Solo mi dispiace ancora per quello che è successo con Margareth e Rose… non vorrei che a causa loro tu ti sia fatto un idea sbagliata ecco…”
“Io non giudico mai alla prima impressione, poi i tuoi genitori li ho conosciuti, e so che sono persone splendide! Tua zia e tua cugina sono un discorso a parte… ad ogni modo non pensare queste cose… chiunque in famiglia ha qualche parente strano…”
“ohoh, allora ce li hai anche tu …”
“Ahahah ovviamente! Ma siccome sono più furbo di te, non te li faccio conoscere, a meno che un giorno non decideremo di sposarci, in quel caso li conoscerai solo il giorno del matrimonio…”
“Addirittura! Sono così tremendi? Hai paura che mi facciano scappare?”
“Peggio, fidati!! Margareth è un agnellino a confronto. Cerco di non farti scappare in tutti i modi possibili! Questo è solo l’inizio…”
“Al momento non ho nessuna intenzione di scappare…”
“Non mi scapperai facilmente, sappilo!”
“È una minaccia?”
“No, è una promessa!”
Non riuscii a trattenermi dal baciarlo, era tutta la sera che lo volevo fare, e ora che eravamo soli potevo baciarlo senza sentirmi in imbarazzo dalla presenza dei suoi famigliari. Fu un bacio lento e pieno di dolcezza e amore. Non ci servivano le parole, quel bacio esprimeva tutti i sentimenti che provavamo l’uno per l’altra. Cullati unicamente dal rumore dei nostri respiri, portai le braccia attorno al suo collo per sentirlo più vicino e affondai le dita nei suo morbidi capelli. E le sue mani sul mio volto che facevano delicate carezze sulle mie guance. Fummo però interrotti da Kate che senza fare rumore rientrò in salotto…
“Siete dolcissimiii!!”
Mi allontanai velocemente da Ryan senza rendermi conto di chi fosse entrato in casa, ero talmente assorta in quel bacio che la voce di Kate mi fece spaventare.
“Oddio sei tu! Che spavento mi hai fatto prendere…”
“Ahahahah eravate talmente presi che poteva esplodere una bomba qui dentro e non ve ne sareste accorti…”
“Che ci fai qui Kate?”
“Ti sembra questo il modo di parlare alla tua sorella maggiore Ryanuccio?”
“Oh dolce sorellina, qual buon vento ti porta da queste parti?”
“Ecco, così va meglio! Ben aveva dimenticato qui il cellulare così sono tornata a riprenderglielo. Ma me ne vado subito… fate finta che io non sia mai tornata di qua ad interrompere il vostro momento di intimità. Dopotutto ho un fidanzamento da festeggiare con il mio futuro maritino … non so se mi spiego …”
“Sì, Sì, ti sei spiegata, ora smamma che il tuo futuro maritino ti aspetta…”
“Ma come siamo sgarbati fratellino questa sera!”
“Non dovevi andare a festeggiare?”
“Ahahaha vabbè ho capito me ne vado. Non fate troppo rumore voi due…”
“Kate!! Ti conviene cominciare a correre!”
“Ahahaha scappooo!! Buona notte piccioncini!”
Appena Kate uscì non riuscii a trattenermi, e dopo aver assistito alla scena del loro insolito battibecco, scoppiai in una grossa risata. Sapevo che loro due avevano un bellissimo rapporto, e anche sin da piccoli sono sempre andati molto d’accordo, e vederli così uniti, nonostante il continuo battibeccare era uno spasso.
Divertito anche lui dalla mia reazione, e dalla comica situazione creatasi mimò un espressione disperata e si rivolse a me dicendo:
“Non c’è nulla da ridere! Kate mi farà impazzire prima o poi!”
“Ahaha andiamo su, non fare il melodrammatico, si vede che in fondo vi volete bene!”
“Sì, io le voglio tutto il bene del mondo, ma è una pazza impicciona! Ha la capacità di intromettersi sempre nei momenti meno opportuni!”
“Non è una dote che han tutti …”
“Per fortuna! Ti ho divisa con la mia famiglia tutta la sera, ora ti voglio un po’ per me…”
 
Rimanemmo accoccolati sul divano ancora un po’, tra battutine, carezze e baci il tempo volò, e decidemmo che forse era ora di andare a dormire, per il giorno dopo eravamo d’accordo che, dopo essere ritornata a casa a cambiarmi, avremmo trascorso la mattina con Kate e Ben in giro per negozi, visto che nel pomeriggio sarebbero ripartiti per Londra, avrebbero approfittato per fare gli ultimi acquisti.
“Mi porti a vedere la tua cameretta ora?”
“Sappi che non ho mai passato la notte con nessuna nella mia cameretta prima d’ora…”
“Oh, nemmeno Rachel?”
“No, nemmeno lei. Se passava la notte qui stavamo nella depandance. Anche da solo, spesso dormo li, la mia camera ultimamente la utilizzo come “sala hobby”, ho sistemato qui tutte le mie collezioni…”
“Anch’io quando vivevo con i miei ritenevo la mia camera come un luogo “sacro” sono sempre stata molto gelosa delle mie cose…”
“Anch’io in effetti…”
“Comunque… io non ho niente con me da indossare per la notte…”
“Puoi prendere qualcosa dal mio armadio…”
“Delle tue magliette non sei geloso?”
“Oh si che lo sono! Ma se sei tu ad utilizzarle non mi da fastidio!”
E mi depositò un dolce bacio su una guancia.
Felice delle sue confessioni, proseguii sorridente finché non arrivammo alla sua camera. Ryan aprì la porta e mi fece entrare per prima. Una volta entrata non trovai niente di particolarmente strano, era una camera come tante altre, arredata in modo semplice, c’era un letto a due piazze, con i comodini da entrambi i lati, una cabina armadio, che avevo sempre sognato anche io, e finalmente da quando mi trasferii per conto mio riuscii ad averla, qualche poster appeso di locandine di famosi film, una scrivania enorme con un computer e piena di libri sopra di essa. Un enorme finestra, che regalava la splendida vista dell’enorme piscina nel bellissimo giardino, ed un bagno personale.
“Allora? Che te ne pare?”
“Beh, è carina! Molto semplice e molto grande… non capisco dove nascondi le tue collezioni però…”
“Te la mostro, non prendermi per un maniaco collezionista però!”
“Ahaha ci proverò… dai sono curiosa!”
Durante la veloce ispezione che avevo fatto appena entrata non mi accorsi di un’altra porta, che lui aprì, e si spostò per farmi entrare nella stanza.
“Benvenuta nel mio mondo…”
Accese le luci e rimasi di stucco. Mi aveva parlato della sua passione per il cinema ma non avrei mai immaginato una cosa simile. L’enorme stanza era piena di scaffali, sui cui erano riposti in ordine quasi maniacale una quantità immensa di DVD e video cassette, in un altro scaffale un poco più in fondo c’erano un sacco di pellicole probabilmente di vecchi film e un vecchio proiettore, come quelli che si usavano nei cinema parecchi anni fa. Dall’altro lato della stanza, si trovavano librerie stracolme di libri di ogni tipo, divisi prima per genere, e poi per autore. Appoggiata ad un angolo c’era una chitarra, con un leggio e vari spartiti…
“Non sapevo suonassi la chitarra…”
“Beh non è che la suono, strimpello qualcosa ogni tanto… mi ha insegnato mio padre quando ero piccolo, l’ho ripresa in mano pochi giorni fa dopo parecchi anni che non la toccavo… sono un po’ arrugginito…”
“Oh, voglio sentirti una volta…”
“Fammi esercitare ancora un po’ prima… non sono sicuramente ai tuoi livelli come musicista…”
“Ahaha ma che centra! Qua dentro ci sono un sacco di cose…”
“Sì lo so…”
“Non fraintendere… mi piace! Anche a me piace collezionare le mie passioni… E quella scrivania? Stai lavorando a qualcosa? Vedo che ci sono un sacco di fogli, libri e palline di carta nel cestino…”
“Sì beh, stavo provando a scrivere la sceneggiatura per un film…”
“Davvero? E di cosa parlerebbe?”
“Di niente al momento! Hai visto anche tu le palline di carta nel cestino! ogni giorno mi svegliavo con un idea diversa… ma non mi piaceva più quella su cui lavoravo il giorno prima… quindi al momento ho deciso di fermarmi finché non trovo l’ispirazione giusta”
“Io non sono mai stata brava nella scrittura… e ho sempre invidiato chi era capace di farlo.”
“Davvero? Non ti vedrei male come scrittrice…”
“No, direi che non fa per me! Però vorrò leggere la tua sceneggiatura quando sarà scritta…”
“Vedremo se te lo meriti!”
Tra una battutina e l’altra, scelsi una T-Shirt dal suo armadio, e andai in bagno a cambiarmi e struccarmi, nel frattempo lui si era già cambiato quindi quando uscii lo trovai già sotto le coperte ad aspettarmi.
“Ti dona proprio quella maglietta!”
“Anche a me piace! Sai… credo proprio che domani mattina la infilerò nella mia borsa e me la porterò a casa…”
“Questo lo dici tu …”
In risposta gli feci la linguaccia e mi infilai sotto le coperte con lui.
“Vorresti sposarti un giorno?”
“Certo che vorrei sposarmi, perché me lo chiedi?”
“Così, semplice curiosità… prima ti sei emozionata quando Ben lo ha chiesto a Kate…”
“È da quando sono piccola che mi piace immaginare come sarà il mio matrimonio, e come il mio fidanzato me lo chiederà…”
“E come lo vorresti che fosse il tuo matrimonio?”
“Beh, vorrei una cerimonia all’aperto nel tardo pomeriggio, e una grande festa in un enorme gazebo sempre all’aperto. Mi piacerebbe sposarmi d’estate, e mi sono sempre immaginata con un abito da principessa, molto semplice senza troppi segni particolari ma dalla gonna ampia…”
“Ha l’aria di essere un gran bel matrimonio…”
“Già…”
“Hai mai pensato di sposarti con Liam quando stavate assieme?”
“Sì, pensavo che saremmo stati insieme per sempre. Ne ero convinta. Poi è andata diversamente, ma sono contenta, perché ho conosciuto te. E tu hai mai pensato di sposare Rachel?”
“La sera dell’incidente avremmo dovuto festeggiare il suo compleanno. E io avevo comprato un anello ed ero pronto a farle la proposta…”
“Oh…”
“Io credo nel destino Nicole, so che a volte è un gran bastardo, perché non è stato bello trovare Rachel a letto con un altro. Però credo sia destino che io e te ci siamo incontrati, anche se ho dovuto investirti perché questo accadesse, anche se entrambi abbiamo passato due mesi non proprio belli chiusi in quell’ospedale, tu soprattutto! Io spero solo che tu ora sia felice quanto lo sono io, perché tu mi hai stravolto la vita, e sarebbe stato inevitabile che mi innamorassi di te!”
“Credo anch’io nel destino, e sì, sono felice con te. Tu sei la mia felicità, hai fatto tornare in me quella serenità che non c’era da tempo…”
“Lo sai che ti amo vero?”
“Sì, ora lo so!”
E per fargli capire che anche io provavo lo stesso per lui mi avvicinai e gli diedi un leggero bacio a fior di labbra senza mai staccare gli occhi dai suoi.
“E di figli ne vuoi? Io sì, ne vorrei almeno due, vorrei portarli al parco ogni volta che sarebbe possibile e giocare con loro. Vorrei potergli insegnare un sacco di cose, dargli la buona notte. Diventare genitore credo sia l’emozione più bella in assoluto.”
Quella domanda mi spiazzò un pochino… vedere la luce nei suoi occhi quando parlava di cosa avrebbe voluto fare con i suoi figli mi riempiva il cuore. Ma allo stesso tempo mi metteva un po’ di paura…
“Beh, sì credo di sì. So che vorrei diventare mamma ma al momento la cosa mi spaventa, non mi sento ancora pronta, quindi non ci penso. Concordo sul fatto che sarebbe l’emozione più bella in assoluto ma mi mette paura. Io penso che non sia una cosa da programmare, quando sarà il momento giusto mi sentirò pronta… ora sinceramente no…”
“Capisco, beh si in effetti hai ragione, sarebbe un po’ presto.. siamo entrambi giovani con tutta la vita davanti.”
“Scusami, ma stiamo insieme da poco e tu pensi già a matrimonio e figli? Alla faccia dei progetti per il futuro ahahah”
“Ahaha no, beh non è che ci sto già pensando, semplicemente volevo sapere quali fossero i tuoi pensieri a riguardo… per conoscere qualcos’altro di te…”
“Mhh ok! Che ne dici se dopo tutte queste confessioni ci mettessimo a dormire?”
“Dico che va benissimo, vieni qui però voglio averti più vicina.”
Mi accoccolai a lui, e cullata dal suo respiro chiusi gli occhi…
“Buona notte amore mio”
“Buona notte anche a te mio dolce maniaco collezionista…”
Lo sentii ridacchiare, e poco a poco il suo respiro rilassarsi finché non ci addormentammo definitivamente.
 
Il mattino seguente fummo svegliati da Kate che irruppe nella stanza di Ryan per dirci che dovevamo muoverci altrimenti non sarebbe riuscita a comprare tutte le cose che le servivano prima di partire.
Così, con gli occhi ancora mezzi chiusi ci alzammo entrambi dal letto, ci vestimmo, scendemmo per la colazione, che tutti avevano già fatto tranne noi, mangiammo una brioche al volo e ripartimmo verso casa mia.
Detestavo che mi si mettesse fretta di primo mattino, per questa volta l’avrei perdonata visto che doveva partire. Durante il tragitto nessuno disse niente, Ryan al volate ancora immerso nel mondo dei sogni, al posto del passeggero c’era Benjamin anche lui ancora mezzo addormentato, e nei sedili posteriore c’eravamo io e Kate. Lei più sveglia e attiva che mai, io invece che faticavo a tenere gli occhi aperti. Avendo però capito la situazione non aprì bocca, ma mi rivolse uno sguardo di scuse al quale risposi con un lieve sorriso.
Una volta arrivati a casa mia feci accomodare tutti in salotto, mentre io corsi di sopra a farmi una velocissima doccia, con la speranza di svegliarmi un po’ e cambiarmi i vestiti.
Uscita dal bagno, mi diressi in camera mia per vestirmi e trovai Ryan sdraiato sul mio letto a coccolare Totò, proprio come il giorno in cui andammo a pranzo dai miei genitori.
“Ehi, non pensavo di trovarti qui, se sono in ritardo faccio velocissimo, devo solo vestirmi…”
“No, non sei in ritardo, sono venuto a vedere se stavi bene, in auto non hai spiccicato parola…”
“Oh beh, non è che tu abbia fatto grandi discorsi…”
“Sei arrabbiata?”
“No, scusa, è che la mattina se mi sveglio malamente tendo ad essere un po’ acida…”
“Spero che Kate si sia scusata anche con te…”
“Sì non ti preoccupare, ora ho fatto una doccia e mi sento meglio… tu come stai?”
“Ho sonno…”
“Dai su, andiamo a fare un po’ di shopping poi torniamo a dormire…”
“Ci sto!”
Infilai un paio di jeans, un semplice maglioncino con nero con scollo a V con sotto una camicetta azzurra, legai i capelli in una coda alta, indossai gli occhiali in modo che si notassero meno le occhiaie e un paio di stivaletti alla caviglia. Visto il freddo presi il giaccone un po’ più pesante, e feci segno a Ryan che potevamo scendere, lui rispose con uno sbuffo, si alzò dal letto, diede un piccolo bacio a Totò e mi seguì al piano di sotto.
“Ecco, scusate se vi ho fatto aspettare ma ora sono pronta! Possiamo andare!”
“Non ti preoccupare, sei stata velocissima! Scusami ancora se ti ho svegliata presto…”
“Non c’è problema, visto che dovete ripartire è giusto che vi prendiate il tempo che vi serve, e almeno puoi stare ancora un po’ con tuo fratello…”
 
Ritornammo all’auto e andammo in centro, vista la bella giornata, anche se fredda, era peccato chiudersi in un centro commerciale così avremmo fatto un giretto all’aperto.
Kate era uno spasso, mi piaceva passare il tempo con lei, non aveva peli sulla lingua, diceva tutto ciò che le passasse per la testa, inutile dire che ci facemmo delle grandi risate. Entrammo in qualsiasi tipo di negozio, anche in quelli più strani, giusto per riscaldarci un po’ prima di ritornare all’aperto. Mano nella mano con Ryan riuscii a godermi quella che era in realtà la nostra prima uscita come una coppia. La confessione che mi aveva fatto la sera prima su Rachel mi preoccupava un po’, se davvero era così innamorato al punto da chiederle di sposarlo, era possibile che l’avesse già dimenticata in così poco tempo? Non ho osato chiedergli se provasse ancora qualcosa per lei dopo che mi aveva detto che mi amava. Non volevo pensasse che non gli credessi. Non metto in dubbio che i suoi sentimenti siano reali o no, io gli credo e se io mi sono innamorata di lui in così poco tempo, credo che anche per lui possa essere lo stesso. Poi dopo il discorso che mi ha fatto sul destino, sul fatto che è felice di avermi incontrata anche se il modo in cui ci siamo conosciuti non è stato sicuramente dei migliori, non vorrei pensasse che abbia dei dubbi su di lui. Io lo amo e lui ama me, è questo ciò che conta no? Ma si sa, la curiosità è brutta… appena riusciamo a stare un attimo soli ci sono delle cose che voglio chiedergli. Mi ha detto di essere stato male per Rachel inizialmente, ma il fatto dell’incidente e di avermi conosciuta l’ha aiutato a dimenticare più in fretta. Non so se da quel giorno si sono più sentiti o incontrati. Come reagirebbe se dovessero vedersi? E la stessa cosa me la chiedo se dovesse mai capitarmi di incontrare di nuovo Liam. Io ci ho messo un sacco di tempo a dimenticarlo, e l’ho dimenticato definitivamente solo grazie a Ryan. Probabilmente se lo avessi conosciuto prima avrei dimenticato prima anche Liam, e magari è lo stesso per lui, se non mi avesse conosciuta starebbe ancora male per lei. Tutti questi pensieri mi danno il tormento, anche se cerco di mascherarlo per poter trascorrere una bella giornata senza problemi. Voglio stare con lui, voglio viverlo e godermi ogni singolo momento, ma finché questi punti non saranno chiariti non riuscirò a farlo. Io sono sicura di non provare più niente per Liam e di amare solo Ryan, ma lo stesso non saprei come mi comporterei se lo incontrassi di nuovo, siamo stati insieme per anni, e l’ho amato con tutta me stessa, e la nostra a differenza sua non è stata una rottura definitiva, ci siamo semplicemente allontanati perciò è più difficile da superare perché ci sono un sacco di domande senza risposta che mi hanno tormentata in questi ultimi tempi fino a quando non ho incontrato Ryan…
Eravamo fuori da un negozio di souvenir ad aspettare che Kate e Ben scegliessero qualcosa da portare ai loro amici di Londra. Abbracciati un po’ per superare il freddo, un po’ semplicemente per stare vicini.
“Tutto bene amore?”
“Mh? Si, va tutto bene…”
“Sembri pensierosa…”
“Oh, no sono solo ancora un po’ assonnata”
“Mmmh ok… sicura che non c’è qualcosa che vuoi dirmi?”
“In verità c’è qualcosa di cui vorrei parlare con te… ma non credo sia il momento giusto…”
“Ok, parleremo questa sera, dopo che li ho portati all’aeroporto mi fermo da te ok? Devo preoccuparmi?”
“Ok perfetto! No non ti devi preoccupare amore, ci sono solo un paio di domande che mi frullano per la testa, di cui vorrei una risposta.”
“Risponderò a tutte le domande che vorrai se ti farà sentire meglio.”
“Ti amo Ryan!”
“Anche io piccola.”
E proprio come la sera prima, ad interrompere il nostro bacio fu Kate…
“Bene piccioncini, direi che abbiamo finito… come ultima tappa andiamo a mangiare qualcosa?”
“Direi che è perfetto!”
 
Entrammo subito in un ristorantino lì vicino, e mentre il cameriere ci faceva strada verso il nostro tavolo qualcuno mi venne addosso facendomi perdere l’equilibrio. Riuscii a non cadere perché mi aggrappai subito al braccio di Ryan, che prontamente mi sorresse. Appena alzai lo sguardo notai l’occhiataccia che Ryan stava lanciando alla persona che mi era venuta addosso…
“Chiedo scusa, ero distratto e non vi ho visti…”
Quella voce mi fece girare di scatto… non appena lo vidi i miei dubbi furono confermati…
“Liam ?!?”


 


 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: nywilliams